di FRANCO BARTUCCI – «Riprendiamoci il lavoro». Con questo pensiero forte e deciso, i lavoratori delle Terme Luigiane, sotto l’egida assistenza e condivisione del sindacato Cisl della Provincia di Cosenza, sono entrati stamani nello stabilimento “Thermae Novae”, per dare visibilità alla loro azione di protesta contro i due sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese e la stessa Regione Calabria, che da sei mesi non si riesce a raggiungere un accordo con la società Sateca per la definizione di un accordo mirato a dare continuità lavorativa con l’apertura della nuova stagione termale 2021, in attesa dell’espletamento di un concorso mirato alla ricerca di un sub concessionario a cui affidare la gestione delle acque termali fino al 2036.
I lavoratori delle Terme Luigiane, dopo il comportamento ambiguo tenuto dai due sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese nel non presentarsi all’incontro convocato dal presidente f.f. Nino Spirlì nel pomeriggio di martedì 27 aprile, presso la Cittadella regionale di Catanzaro, per concordare una riapertura delle Terme e di conseguenza una continuità lavorativa, hanno deciso di cambiare strategia, entrando direttamente in campo con una manifestazione dimostrativa pacifica e civile, nel totale rispetto della normativa anti-covid, prendendo possesso dei locali dello stabilimento termale Thermae Novae, di proprietà della Sateca Spa, in modo da avviare tutte le operazioni di pulizia e manutenzione finalizzate al riavvio dell’attività lavorativa per una nuova stagione termale prevista dal nuovo ordinamento governativo a partire dal primo luglio prossimo, salvo imprevisti.
I lavoratori si aspettano una visita, anzitutto, del presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, al quale i lavoratori hanno fatto giungere un invito speciale per continuare a mantenere fede all’impegno assunto nel corso dell’incontro svoltosi il 27 aprile u.s. per dare alla vertenza una immediata soluzione; come dello stesso assessore alle attività produttive, Fausto Orsomarso, «qualora decidesse di compiere tale passo – hanno scritto i lavoratori nel loro documento – svincolato da interessi politici di parte per vestire i panni di un degno rappresentante istituzionale della Regione Calabria».
Per i lavoratori in questo momento urge un immediato intervento sia della Regione Calabria, che della Provincia di Cosenza per competenza, per ripristinare l’erogazione dell’acqua termale verso la condotta della Sateca, deviata nei giorni scorsi dagli addetti delle due Amministrazioni comunali, riversando l’acqua delle sorgenti nell’attiguo fiume “Bagni”, con il risultato di compromettere in modo irreversibile la funzionalità della stessa condotta.
«L’occupazione e la protesta contro i Comuni di Guardia Piemontese e Acquappesa – hanno affermato i lavoratori – andranno avanti ad oltranza fino a quando non verrà ripristinata l’erogazione dell’acqua termale verso la condotta della Sateca e si vedranno atteggiamenti ed azioni di buona volontà per risolvere la vicenda».
Intanto Gerardo Calabria, sindacalista della Cisl, che da quattro anni sta seguendo questa vertenza, ha preso posizione sulle voci diffuse dai due sindaci che sono pronti a pubblicare il bando di ricerca del nuovo sub concessionario nella Gazzetta Ufficiale europea ed italiana.
«È gravissimo – ha detto – che accada questo senza un minimo di confronto con noi sindacato e relativa approvazione per come chiesto, sia pubblicamente che riservatamente con richiesta ufficiale scritta, onde tutelare i posti di lavoro. Se accadrà ciò saremo costretti ad impugnarlo di fronte agli organi giudiziari competenti, aggravando di più la soluzione di una riapertura subitanea delle Terme Luigiane, per come chiedono i lavoratori ed i curanti legati alle specificità terapeutiche che si praticano in questo stabilimento “Thermae Novae».
In mattinata si è registrata la visita del consigliere regionale Pietro Molinaro, che ha portato ai lavoratori la sua solidarietà ed impegno nel sostenere presso il presidente Spirlì la necessità di un intervento urgente, mirato a superare questo stato di crisi ed assicurare una dovuta apertura delle Terme Luigiane, al di là dell’espletamento del bando di concorso annunciato dai due sindaci, che pur merita un approfondimento di merito, come per altro è stato chiesto dal sindacato e dagli stessi lavoratori. (fb)