Presentato il protocollo tra Acquappesa, Guardia Piemontese, Regione e Terme Sibarite per le Terme Luigiane

È stato presentato, nella sala convegni del Centro Congressi delle Terme Luigiane,  il protocollo d’intesa che i Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, hanno firmato con la Regione Calabria e Terme Sibarite per il rilancio delle Terme Luigiane.

A presentarlo ai cittadini, i sindaci Francesco TripicchioVincenzo Rocchetti, insieme alle rispettive Amministrazioni comunali.

I primi cittadini hanno snocciolato numeri reali, in netta controtendenza con quanto avveniva fino a qualche anno fa e con le due cittadine termali che sono riuscite a raggiungere “importanti obiettivi e risultati”, partendo dall’aumento del canone di locazione, che oggi arriva a 75mila euro annui soggetti a rivalutazione istat. A questo, si vanno ad aggiungere lo 0.5% del fatturato delle Thermae Novae in caso lo stesso superi i 2milioni di euro ed il 2% sul fatturato dello stabilimento “San Francesco di Paola” una volta ristrutturato e riattivato. In più, il canone che il Comune dovrà versare alla Regione Calabria per la concessione delle sorgenti termali, sarà a carico di Terme Sibarite (che dovrà comunque versare ai Comuni).

Un bel colpo, da parte dei sindaci Tripicchio e Rocchetti, se solo si pensa al fatto che, Acquappesa e Guardia Piemontese, durante la gestione SaTeCa, ricevevano solo 44mila euro annui, dai quali si dovevano detrarre i circa 25mila euro annui che, i due Enti, dovevano pagare alla Regione Calabria. Dunque, un ricavo di nemmeno 20mila euro all’anno, al contrario di oggi, dove 75mila euro annui sono la base di partenza netti in appannaggio delle stesse cittadine termali.

Un successo importante, che ieri è stato riconosciuto anche da tutti i presenti, molti dei quali hanno avuto parole di elogio per le amministrazioni comunali e per i sindaci Tripicchio e Rocchetti, che hanno affermato: «Oggi il vostro affetto ed il vostro sostegno è stato, per noi, il miglior riconoscimento dopo anni di dura battaglia per vedere riconosciuti i diritti ed il rispetto che i nostri territori, le nostre Comunità e voi cittadini meritavate e meritate. Questa svolta, per le nostre Terme Luigiane, è il punto di partenza di un percorso che abbiamo cercato, voluto e raggiunto».

«Una svolta che, oggi – hanno continuato – abbiamo condiviso insieme, con un incontro partecipato e costruttivo e la percezione unanime di un obiettivo centrato in pieno, che sta infondendo armonia, ancor più unità e speranza nel futuro delle nostre Comunità, delle Terme Luigiane e del territorio tutto. Ed ora, continuiamo a seminare ed a raccogliere, tutti insieme».

Infine, i sindaci Tripicchio e Rocchetti hanno inteso sottolineare l’impegno concreto della Regione Calabria per la riqualificazione del compendio termale, già iniziato con i primi 520mila euro stanziati per i primi interventi da effettuare sul compendio termale. (rcs)

Il presidente Occhiuto: Le Terme Luigiane ora sono dei calabresi

«Le Terme Luigiane, da oggi, sono dei calabresi». È così che il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha annunciato l’acquisizione della struttura termale da parte di Terme Sibarite.

È questo l’epilogo – felice – della lunghissima vicenda di questa struttura di Guardia Piemontese, uno dei principali e più apprezzati impianti termali d’Italia. Un epilogo iniziato con la loro riapertura nel mese di luglio, e concluso con l’acquisizione da parte di Terme Sibarite tramite Fincalabra.

L’acquisizione è stata resa possibile grazie al protocollo d’intesa siglato tra la Regione Calabria e i Comuni di Acquappesa, Guardia Piemontese e con Terme Sibarite Spa finalizzato a promuovere un piano di rilancio delle Terme Luigiane, in linea con la complessiva strategia di valorizzazione del patrimonio idrotermale, ricettivo e turistico calabrese. A firmare l’accordo, insieme a Occhiuto, i sindaci i sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese, Francesco Tripicchio e Vincenzo Rocchetti, e l’amministratore unico di Terme Sibarite Spa, Gianpaolo lacobini.

Dopo il fitto d’azienda che ha permesso una ristrutturazione in tempi record e la riapertura delle terme nella scorsa stagione estiva, adesso questo protocollo d’intesa permetterà a Terme Sibarite Spa – interamente partecipata dalla Regione Calabria e Fincalabra Spa – di poter esercitare, già nelle prossime ore, il diritto d’opzione, procedendo dunque all’acquisizione delle Terme Luigiane.

Il Piano si pone, tra l’altro, l’obiettivo di favorire l’estensione della durata della stagione termale e l’aumento dei livelli occupazionali diretti e dell’indotto, attivando i necessari canali di finanziamento entro il 31 dicembre 2023.

L’intenzione della Regione è di assicurare uno stabile e duraturo prosieguo delle attività termali nel complesso Terme Luigiane.
Nel dettaglio, il protocollo prevede che i Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese concedano a Terme Sibarite Spa, per 12 anni, l’utilizzo delle acque termali e dei beni del compendio termale, dietro corresponsione di un canone annuo.
Gli stessi Comuni si impegnano a concedere gli impianti, l’area sorgiva, lo stabilimento termale San Francesco, la palazzina ex Caronte e il locale denominato Falegnameria alla partecipata regionale, la quale provvederà alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni e delle aree verdi.

L’ente Regione si impegna a progettare una serie di interventi infrastrutturali per la riqualificazione delle strutture termali: ci sarà un Piano di investimenti ad hoc, che verrà presentato nei prossimi mesi, per rendere i servizi e le strutture più fruibili per gli utenti.
Il protocollo acquisirà efficacia dopo la sua approvazione da parte degli organi di governo dei Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese.

Il protocollo prevede «A Terme Sibarite i Comuni concedono, per 12 anni, l’utilizzo del 95% delle acque termali e l’utilizzo delle strutture di proprietà comunale: Stabilimento San Francesco, ex falegnameria e area delle sorgenti; 75mila euro: è il canone annuo base, soggetto a rivalutazione Istat, che Terme Sibarite verserà ai nostri Comuni; Il canone per la concessione mineraria, da versare alla Regione Calabria, è a totale carico delle Terme Sibarite».

E, ancora, «qualora il fatturato annuo derivante dall’erogazione delle prestazioni sanitarie termali, rese dallo stabilimento Thermae Novae, superi i 2 milioni di euro, ai nostri Comuni sarà riconosciuto un importo aggiuntivo pari allo 0,5% di tale fatturato; A far data dal riavvio delle attività dello stabilimento San Francesco, Terme Sibarite riconoscerà, ai nostri Comuni, un importo aggiuntivo nella misura del 2% del fatturato fatto registrare dallo stabilimento stesso; I nostri Comuni si riservano la titolarità di una quota pari al 5% del quantitativo di acqua termale, per eventuali richieste da parte di soggetti titolari di strutture presenti nei territori dei Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese».

«Terme Sibarite – si legge nell’accordo – si obbliga a provvedere, a proprie spese, quanto occorrente a titolo di vigilanza e manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili oggetto di consegna, oltre che all’obbligo di provvedere alla manutenzione del verde nel perimetro del terreno su cui insistono i beni concessi in utilizzo; La Regione Calabria realizzerà, di concerto con i Comuni, un complessivo Piano di rilancio delle Terme Luigiane, con particolare riferimento alla parte di proprietà dei Comuni, inclusi i beni non contemplati nel protocollo d’intesa e con l’obiettivo di favorire l’estensione della durata della stagione termale e l’implementazione dei livelli occupazionali diretti e dell’indotto, impegnandosi ad individuare ed attivare i canali di finanziamento necessari a sostenere la realizzazione del Piano di investimenti entro e non oltre il 31 Dicembre di quest’anno».

Grande soddisfazione da parte di Occhiuto, annunciando che «il prossimo obiettivo è quello di rilanciare tutti gli stabilimenti termali della Calabria».

Un ringraziamento, poi, è stato rivolto ai due primi cittadini: «Siete stati molto bravi a rappresentare gli interessi dei vostri concittadini dimostrando senso di responsabilità e lealtà istituzionale nei confronti della Regione. Senza il vostro contributo le Terme non avrebbero avuto futuro, con grave pregiudizio per i lavoratori e per gli utenti. Buon lavoro e a presto».

«Un messaggio assai significativo, che riconosce ufficialmente – se mai ce ne fosse stato ancora bisogno – il delicato ed importantissimo ruolo avuto dai sindaci Tripicchio e Rocchetti e dalle rispettive Amministrazioni comunali in una vicenda che ha segnato un punto di svolta per le Terme Luigiane e, di conseguenza, per l’offerta turistica calabrese», dicono i primi cittadini in una nota.

«Oggi si chiude un capitolo, ma se ne apre uno completamente nuovo – hanno detto i sindaci Tripicchio e Rocchetti a margine della firma del protocollo d’intesa – che porterà al rilancio delle nostre Terme Luigiane e di un comprensorio che ha enormi potenzialità inespresse e per troppi anni inutilizzate. Non ci siamo mai arresi, perché abbiamo sempre creduto alla bontà delle nostre idee e di ciò che vogliamo per le Terme e per la tutela di un immenso bene comune che può rappresentare un volano di sviluppo per l’intero settore turistico della nostra regione».

«Siamo felici e soddisfatti, non tanto per noi, quanto per le nostre Comunità e per il comprensorio tutto e, di questo, un sincero ringraziamento lo dobbiamo al presidente Roberto Occhiuto, a tutta la struttura regionale ed a Terme Sibarite, nella persona di Gianpaolo Iacobini. Le parole e le intenzioni di sono tramutate in fatti, a dimostrazione che il tempo è sempre galantuomo e che le progettualità messe in campo dalle nostre Amministrazioni erano e sono la giusta strada da perseguire insieme», hanno concluso. (rcs)

Una sezione formativa per ribadire il ruolo strategico delle Terme Luigiane

Al Parco Termale Acquaviva si è svolta una sezione formativa organizzatda dall’Ame Academy per ribadire il ruolo strategico delle Terme Luigiane, la cui riapertura ha restituito alla fruizione un pezzo di storia turistica quanto mai rilevante.

«Gli studenti – ha spiegato il fondatore di Ame Academy, Giuseppe Li Preti – potranno così entrare in contatto con le potenzialità delle terme, percependone le difficoltà, le aspettative e le potenzialità. Non bisogna dimenticare infatti che il mercato delle professioni connesse alle bellezza annovera anche le funzioni che si esercitano in ambito turistico e ricettivo. Venerdì 9 settembre, in concomitanza dell’apertura delle attività didattiche 2022/2023, le lezioni avranno luogo in una modalità del tutto innovativa, in un agire sinergico con i docenti e soprattutto con delle sessioni aperte al pubblico. Prendersi cura di se stessi significa anche sperimentare nuovi metodi e percorsi. Ed è esattamente ciò che intendiamo fare».

Un pensiero condiviso anche da Valentina Pulzella, direttrice delle Terme Luigiane, che ha compreso l’utilità del progetto.

«Da sempre – ha evidenziato Valentina Pulzella – la sinergia con il gruppo Ame ha ampliato e portato valore aggiunto all’offerta di servizi di benessere delle Terme Luigiane. Il target termale è molto cambiato negli ultimi anni e la domanda di vacanze wellness è in costante aumento e proviene da una clientela sempre più giovane e dalle famiglie. La professionalità maturata dal personale termale delle Luigiane in ben 80 anni di attività, insieme all’esperienza decennale di Ame Academy, garantiscono all’utenza un’offerta di servizi sempre al passo con i tempi. Ci auguriamo di poter continuare a sviluppare progetti sempre più ambiziosi». (rcs)

 

Domani riaprono le Terme Luigiane

«Qualcuno diceva che sarebbe stato impossibile… e invece domani riaprono le Terme Luigiane!» ha dichiarato in un video su Facebook il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

Un giorno tanto atteso, che restituisce alla Calabria e ai calabresi uno dei principali e più apprezzati impianti termali d’Italia, la cui operazione di valorizzazione è stata portata avanti dalla Regione, attraverso Fincalabra e Terme Sibarite che, cura la gestione operativa, sulla scorta di contratto di fitto di ramo d’azienda stipulato il 13 Luglio scorso con Sateca spa, proprietaria delle strutture.

Il Governatore, nel video su Facebook, porta i suoi concittadini in un tour virtuale nelle Terme Luigiane, riportate al loro splendore fornendo, in ogni spazio visitato, un prima e dopo gli interventi.

Le Terme Luigiane sono la più antica e conosciuta stazione di cura della Calabria, ricche di acque ipertermali solfuree salsobromojodiche che raggiungono il più alto grado sofidrometrico d’Italia (173 mg/l), indicate per la cura di diverse patologie tra le quali reumatismi e artrosi, malattie della pelle, infiammazioni dell’apparato respiratorio.

Salerno (Idm): Riapertura Terme Luigiane sia strada giusta per risoluzione definitiva del problema

Il coordinatore di Italia del Meridione di Guardia Piemontese – Acquappesa, Franco Salerno, ha espresso soddisfazione per la riapertura delle Terme Luigiane, auspicando che «questa sia la strada giusta per la risoluzione definitiva della questione».

«Le Terme Sibarite, tramite l’intervento di Fincalabra – ha spiegato – subentrano ufficialmente nella gestione attraverso un contratto di fitto di ramo d’azienda, sulla base di un pre accordo con il quale la Sateca ha avviato tutte le attività di restart per consentire la ripresa delle attività termali». 

«E se accogliamo la notizia con gioia – ha aggiunto – quello che stona sono senza dubbio i molti post degli amministratori locali che inneggiano il loro sacrificante e prodigioso lavoro fatto per questa fatidica riapertura. Tra contraddizione e false verità i nostri amministratori continuano a portare avanti una farsa, a cui loro hanno contribuito in maniera a dir poco ridicolo, e sicuramente verso non certo un epilogo positivo, intrappolati nelle operazioni assurde che avevano messo in campo. La verità è sotto gli occhi di tutti. Partiamo dal presupposto che i comuni hanno dalla parte loro le acque termali in gestione fino al 2036, la zona degli uffici e dello stabilimento San Francesco, quindi l’unica cosa che hanno potuto fare in questo “affare” è stata solo quella di acconsentire alle richieste del Presidente Occhiuto, il quale ha imposto, attraverso l’intervento diretto della Regione, la riapertura dell’acqua termale».

«L’intento, – ha detto ancora – portato avanti dalle due amministrazioni, era quello di “eliminare” la Sateca ma senza una programmazione e una proposta che si muovesse verso la tutela prima e la valorizzazione del patrimonio termale. Tra l’altro rimane in sospeso ancora da definire l’esatta procedura per l’utilizzo delle acque da parte di Terme Sibarite, nessun atto formale è stato redatto ma si procederà su un’intesa a quanto pare ‘verbale’ che tra l’altro si muove in contrapposizione con i regolamenti comunali approvati».

«Colgo l’occasione, come Coordinatore IdM Guardia Piemontese – Acquappesa, per ringraziare il presidente Occhiuto per l’impegno profuso e augurare buon lavoro alla nuova gestione e soprattutto ai lavoratori, che possono tirare per il momento un sospiro di sollievo», ha concluso. (rcs)

Il 28 luglio riaprono le Terme Luigiane

C’è una data, che segna la riapertura delle Terme Luigiane, ed è quella del 28 luglio. Una giornata importante, che segnerà la ripartenza delle attività di uno dei principali e più apprezzati impianti termali d’Italia, nell’ambito dell’operazione di valorizzazione del patrimonio termale calabrese, portata avanti dalla Regione Calabria – attraverso le società Fincalabra e Terme Sibarite.

Sarà proprio quest’ultima a curare nello specifico la gestione operativa, sulla scorta di contratto di fitto di ramo d’azienda stipulato il 13 Luglio scorso con Sateca spa, proprietaria delle strutture.

In particolare, da Giovedì 28 Luglio – in coda ai lavori di restart in corso – riapriranno i battenti lo stabilimento Thermae Novae (ad eccezione, ma solo per il momento, del Reparto di fangoterapia), il Grand Hotel delle Terme, il parco termale con annesso centro benessere, i villini Belvedere. Già operativa invece la pizzeria Reginella.

Le Terme Luigiane sono la più antica e conosciuta stazione di cura della Calabria, ricche di acque ipertermali solfuree salsobromojodiche che raggiungono il più alto grado sofidrometrico d’Italia (173 mg/l), indicate per la cura di diverse patologie tra le quali reumatismi e artrosi, malattie della pelle, infiammazioni dell’apparato respiratorio. (rcs)

Terme Luigiane, la Regione ha approvato l’accordo Terme Sibarite – Sateca

Le Terme Luigiane possono tirare un sospiro di sollievo e sperare di poter ospitare, a fine luglio, turisti e ospiti grazie all’ok dalla Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, all’accordo Terme Sibarite – Sateca.

La delibera approvata dalla Giunta, infatti, permette l’attuazione di una recente legge approvata dal Consiglio regionale e attraverso la quale si autorizza Fincalabra ad entrare nel capitale sociale di Terme Sibarite, di ricapitalizzarla, e di permettere alla società di sottoscrivere con la Sateca un contratto di fitto d’azienda per il controllo e la gestione delle Terme Luigiane, con opzione all’acquisto che si potrà esercitare entro il 31 dicembre del 2024.

L’assemblea dei soci di Sateca, infatti, ha accettato l’offerta della Regione, e il timing proposto dal governo regionale, si potrà dunque procedere nella direzione indicata dal presidente Roberto Occhiuto.

Un’operazione positiva, realizzata anche grazie a Sateca, che ha aderito ad una proposta conveniente per entrambe le parti e che mira al rilancio del sistema termale regionale e al definitivo recupero di un presidio, le Terme Luigiane, conosciuto in tutto il mondo e dalla grandissime potenzialità. (rcz)

Filcams Cgil Calabria: Aprire tavolo istituzionale per le Terme Luigiane

La Filcams Cgil Calabria ha chiesto alla Regione Calabria di aprire un confronto istituzionale sulle Terme Luigiane.

Con questo tavolo, infatti, per il sindacato si dovrebbe «provare a salvaguardare un infrastruttura importante e strategica per l’offerta turistico-sanitaria e con essa il lavoro».

«Comprendiamo la disperazione di chi afferma – viene spiegato in una nota – che sarebbe disposto a lavorare gratis pur di salvaguardare l’azienda ma non ne comprendiamo il senso ed il merito; non si tratta di salvare un’azienda in crisi, di fatti, ma di ricondurre ad una gestione corretta le acque termali e la loro fruizione».

«Il Presidente Occhiuto e l’assessore al ramo – continua la nota – non dovrebbero permettere da rappresentanti dei cittadini calabresi, che si possa affermare che in questa terra si è disposti a lavorare gratis. Non è dignitoso, non è giusto».

«Inoltre – dice ancora il sindacato –riteniamo che se la Regione Calabria vuole proseguire sul solco del confronto democratico con le parti sociali, così come si sta facendo su tante materie importanti, è urgente la convocazione di un tavolo istituzionale per affrontare il capitolo Terme ed in particolare Terme Luigiane».

«Le nostre richieste ed i nostri appelli nel tempo non sono mai mancati – conclude la nota – non manchi la volontà politica ed istituzionale di affrontare in maniera adeguata questa vertenza, provando a risolverla, per il bene delle lavoratrici e dei lavoratori e per la Calabria». (rrm)

Terme Luigiane, Salerno (Idm): Rete termale calabrese potrebbe diventare realtà

Per Franco Salerno, coordinatore di Guardia Piemontese di Italia del Meridione, «la rete termale calabrese potrebbe diventare realtà».

«Accogliamo, con grande favore – ha spiegato – la proposta del presidente Roberto Occhiuto per la realizzazione di una rete termale regionale. L’entusiasmo ci sarebbe anche se bisogna vedere le dinamiche e le modalità di presentazione della proposta, che tra le altre cose percorre il solco tracciato dal fondatore de L’Italia del Meridione, l’ex Consigliere regionale Orlandino Greco, che nel 2018 presentò una proposta di legge recante il: Riordino del sistema idro-termale della Regione Calabria”. Come IdM abbiamo, da sempre e più volte, espresso lo sconcerto e la costernazione, scendendo in prima linea, di fronte ad una questione che dura da troppi anni. Un patrimonio non sfruttato al meglio e vilipeso. L’attrazione termale nella nostra zona è tra le risorse più importanti, abbiamo una tra le acque più importanti in Europa e siamo i primi in Italia per l’indice alto di zolfo, nello specifico le acque sono ipertermali, solfuree, salsobromojodiche e raggiungono il più alto grado sofidrometrico dItalia (173 mg/l)».

«Con questa nuova riapertura – ha proseguito – si può avere un ulteriore slancio a favore del turismo che circonda il nostro territorio, e che potrà varcare i confini regionali, nazionali ed Europei, come già successo negli anni passati, con presenze da Germania, Russia, Svizzera. La qualità delle acque fa si che siano una ricchezza per il benessere ma soprattutto per la cura del corpo e delle malattie che riguardano reumatismi e artrosi, segue insieme l’otorinolaringoiatria le faringiti, laringiti, otiti, interessa l’apparato respiratorio tra cui asma, bronchiti, le malattie della pelle orticaria, dermatite e riguarda anche la ginecologia. Si tratta di una risorsa molto importante per il nostro territorio e che potrebbe dare una vera svolta per le comunità di Guardia Piemontese ed Acquappesa, ma non solo ovviamente ne gioverebbe tutto il Tirreno cosentino nonché tutta la regione».

«La nostra – ha concluso – è una terra dal potenziale inespresso e caratterizzata da una forte emorragia occupazionale. Dunque, nel congratularmi con il Presidente Occhiuto, il mio auspicio è che la sua Giunta possa, allunisono, da un lato continuare nellopera di valorizzazione dei settori cardini per lo sviluppo della nostra terra e, dallaltro, dare risposte immediate agli stabilimenti termali chiusi e che creano emergenza sociale, come nel caso delle Terme Luigiane. Questultime, rappresentano lo specchio dei paradossi calabresi: struttura allavanguardia ma chiusa, nonostante la stagione termale sia più che alle porte, per contenziosi che poco hanno a che vedere con linteresse pubblico e che costringono tanti lavoratori innocenti a casa. Continuiamo a credere che una Calabria diversa sia possibile realizzarla, tutti insieme e con la forza del buon governo». (rcs)

 

Terme Luigiane, Occhiuto: Obiettivo è riavviare al più presto la stagione

L’obiettivo è quello di riavviare al più presto la stagione». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, a margine del sopralluogo a Guardia Piemontese delle Terme Luigiane.

Entro fine mese l’assemblea dei soci di Sateca dovrà decidere se accettare l’offerta della Regione, formulata attraverso, Fincalabra, per l’acquisizione delle Terme Luigiane.

«Tutti i soggetti coinvolti – ha spiegato Occhiuto – stanno lavorando a questo progetto, sia l’azienda che gestisce le Terme, la Sateca, sia i Comuni che hanno concesso l’uso dell’acqua, sia la Regione, che si è resa disponibile a fare un fitto d’azienda con opzione per l’acquisto, cosa di cui deciderà la società nel corso della propria assemblea». 

«Le Terme sono importantissime – ha rimarcato – perché rappresentano un asset strategico per la Calabria: uno stabilimento termale di queste dimensioni non può rimanere chiuso». 

«Piuttosto – ha proseguito – l’obiettivo deve essere quello di gestire in maniera integrata tutte le Terme della Regione, facendo del termalismo un comparto chiave per lo sviluppo turistico, in un periodo nel quale oltretutto, dopo la pandemia, questi centri potranno avere un ruolo ancora più strategico rispetto al passato».

«Cè un’interlocuzione serrata tra la Regione, le amministrazioni comunali e la società che gestisce le Terme da diversi mesi — ha sottolineato il presidente Occhiuto – con l’obiettivo di riavviare la stagione termale.  La Regione ha posto la possibilità concreta di fare il fitto d’azienda ed è giusto che la società valuti nell’ambito dell’assemblea dei soci tale proposta». 

«Se la valuterà positivamente – ha aggiunto – saremo noi  a occuparci direttamente della gestione e dello sviluppo delle attività. È evidente che noi vogliamo aprire almeno una parte delle Terme Luigiane quest’estate». 

«E l’operazione che abbiamo messo in campo – ha concluso – nasce proprio con questo obiettivo. È importante che ciò avvenga.  Oggi ho fatto un sopralluogo anche per rendermi conto dello stato dell’arte generale delle Terme e dei lavori che eventualmente vanno realizzati». (rcs)