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Agazio Menniti

Agazio Menniti
Addio al giovane primario catanzarese apprezzatissimo a Roma

La sua tragica scomparsa ha provocato profondo cordoglio non solo tra quanti lo conoscevano e lo apprezzavano ma in tutta la comunità catanzarese: Agazio Menniti, primario di Neurochirurgia all’Ospedale San Camillo, è rimasto vittima di un terribile incidente stradale che la fatalità ha reso mortale. Il giovane primario, 46 anni, era a bordo del suo scooter sul Grande Raccordo Anulare ed è stato tamponato da un’auto. Caduto per terra è stato travolto da un’altra macchina.

Corriere della Sera

Il Corriere della Sera gli ha dedicato ieri una bella pagina di ricordo, raccontando un particolare che spiega il suo successo: poco prima della sua fine aveva salvato un paziente con un’emorragia cerebrale. Ogni giorno era ordinaria amministrazione per lui salvare vite umane e al San Camillo tutti ne tessevano le lodi per la competenza, la capacità e la grande passione con cui svolgeva il suo lavoro. Una missione, nel segno di Ippocrate, ma con la grande generosità di un cuore calabrese sempre pulsante d’amore per la sua terra lasciata molto giovane per studiare alla Scuola della Nunziatella e poi proseguire con la laurea e la specializzazione a Tor Vergata.

Rinaldo Frignani sul Corriere riferisce le parole del primario che l’aveva scelto come sostituto a febbraio dello scorso anno: «Quel giovane chirurgo mi ha colpito fin dal primo momento: riservato, un po’ sulle sue, ma capace di grandi slanci di simpatia, soprattutto con i colleghi e gli infermieri con i quali aveva costruito una bella squadra».

Il direttore generale del San Camillo Francesca Milito ha affidato a Facebook il cordoglio e il dolore di tutta l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini: «Abbiamo appreso con infinito sgomento della prematura scomparsa del nostro caro Agazio Menniti, primario della Neurochirurgia, persona di grandi valori umani e stimato professionista apprezzato da tutti. La comunità del San Camillo si stringe intorno alla famiglia e ne condivide il grande dolore». (rrm)