Per i segretari generali di Nidil Cgil Calabria, FelSa Cisl Calabria e Uiltemp Calabria, rispettivamente Ivan Ferraro, Gianni Tripoli e Oreste Valente, «l’unica strada percorribile per questo bacino di precari rimane la contrattualizzazione a tempo determinato a 18 ore e per 18 mesi già prevista dalla legge approvata con l’ultimo decreto Milleproroghe, come primo passo per una futura stabilizzazione».
I sindacalisti, «ritenendo che una vertenza che coinvolge 4200 famiglie debba assumere centralità nel dibattito politico regionale e nazionale», hanno avvisato che, «se non dovesse esserci una convocazione a tempi brevissimi, saremo obbligati a tornare in piazza con una forte mobilitazione dell’intero bacino prima della scadenza dello stesso assestamento di bilancio statale prevista per la fine del mese di giugno».
«Durante l’incontro in Regione Calabria alla presenza del Presidente della Giunta Regionale, Occhiuto, una delle emergenze affrontate riguardava la vertenza sui Tis, per la quale, da parte sindacale è stata riproposta la piattaforma ormai sostenuta da mesi con le varie iniziative messe in campo», hanno riferito i sindacalisti, ribadendo come «non sosteniamo la riproposizione di una ulteriore proroga del tirocinio, ma crediamo che le risorse possano essere meglio impegnate nella compartecipazione della spesa assieme agli stanziamenti statali».
«L’impegno preso dal Presidente Roberto Occhiuto – hanno detto – è stato quello chiedere la convocazione di un tavolo tecnico ministeriale, alla presenza anche dell’Anci e delle Organizzazioni Sindacali per superare l’attuale stallo economico che, ad oggi, ruota attorno ai soliti 5 mln di euro a fronte dei 70 mln circa annui necessari oltre a trovare strumenti per favorire la fuoruscita di chi è prossimo alla pensione».
«Impegno che dovrà essere portato a termine – hanno sottolineato – coinvolgendo anche la deputazione parlamentare calabrese al fine di presentare nelle sedi preposte atti concreti che dovranno tramutarsi in emendamenti per il reperimento delle risorse e per l’adeguamento normativo per recuperare i tirocinanti presenti nel bacino attualmente esclusi dalle procedure». (rcz)