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Mons Bertolone

I Vescovi Calabresi: preoccupazione per la sanità e tutela del diritto alla salute in Calabria

Hanno espressa viva preoccupazione e «profonda amarezza» i vescovi calabresi, rappresentati da mons. Vincenzo Bertolone, presidente della Conferenza Episcopale Calabra e arcivescovo di Catanzaro- Squillace, per «l’evoluzione delle vicende che riguardano la sanità e la tutela del diritto alla salute in Calabria».

Mons. Bertolone, inoltre, ha sottolineato come la situazione nella regione, dichiarata zona rossa, e l’avvicendamento del commissario «dimostrano non soltanto la fragilità e l’inadeguatezza del sistema sanitario regionale ma anche l’incompetenza e la mancanza di senso di responsabilità, che la seconda ondata della pandemia Covid-19 in atto ha definitivamente e inequivocabilmente palesato».

«Non ci sono più tempo e spazio – ha proseguito mons. Bertolone – per scelte e decisioni che non siano urgenti ed esclusivamente legate ai criteri dell’autonomia, della competenza e della capacità professionale. Dopo 11 anni di commissariamento, le Istituzioni ad ogni livello, ad iniziare dal Governo nazionale, hanno il dovere di rendere ragione del proprio operato e, al tempo stesso, di definire orizzonti futuri chiari e certi, senza interferenze di vario genere».

«Ai calabresi – ha aggiunto – è dovuta una sanità efficiente e, nell’immediato, in grado di fronteggiare con adeguatezza l’avanzare dell’emergenza pandemica. Temporeggiare e perseverare oltre, da parte delle istituzioni deputate, in un clima di divisioni e di scontri, sterili e diseducativi, provocherebbe ulteriori danni ai cittadini calabresi, che hanno già dato prova di grande responsabilità».

«Con affetto – ha concluso il presule – esprimiamo la nostra vicinanza ai medici ed a tutti gli operatori sanitari che si prodigano con amore e competenza in questo angoscioso momento pandemico, e a tutte le donne e a tutti gli uomini di questa terra bella e difficile». (zc)