L’ondata di freddo gelido della settimana scorsa ha colpito duramente nelle campagne, dove le produzioni in molti territori sono state danneggiate, in particolare pesche e kiwi ma anche fragole e ortaggi. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti Calabria sugli effetti dell’ondata di freddo gelido che ha devastato i raccolti in diverse aree della regione ed in particolare nei comuni interni del Fondo Valle del Crati, della piana di Rosarno – Gioia Tauro e nel lametino.
«Per quanto riguarda le serre – ha riferito Coldiretti – è stato aumentato il livello di riscaldamento con costi aggiuntivi per le imprese. Una situazione ancora una volta pesante per molte imprese agricole, che hanno perso nell’arco di una giornata il lavoro di un intero anno. Oltre a frutta e verdura a rischio perché sensibili al gelo, ci sono anche la vite e l’ulivo. Ancora una volta i repentini cambiamenti climatici con un’alternanza, in questo caso, di caldo fuori stagione e freddo, creano danni nelle campagne con cali della produzione agricola e perdita di reddito per gli agricoltori».
«Occorre che la Regione Calabria – ha chiesto Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria – attivi le procedure per la dichiarazione urgente dello stato di calamità, gli uffici della Coldiretti hanno iniziato una prima raccolta di dati. Sono ancora troppo poche le superfici assicurate, ed è ormai necessario che le imprese prendano atto della situazione di cambiamento e, vista anche l’esiguità degli aiuti pubblici, agiscano in anticipo assicurando le proprie produzioni».
«Ricordo – ha aggiunto – che Coldiretti ha promosso il Consorzio di Difesa (Co.Di.P.A.Cal) consorzio di imprenditori agricoli che opera per rispondere alle esigenze delle imprese nel dialogo istituzionale con gli organismi pubblici, su temi relativi al rischio e alla difesa delle colture, che sono sempre più soggette a perdite e danni da gelo, siccità/alluvioni ecc… stipulando polizze collettive calibrate su misura con le maggiori compagnie assicurative a tutela sempre del territorio e del lavoro degli imprenditori locali». (rrm)