Comunione, sinodalità, gioia. Queste le tre parole chiave su cui si è incentrata la riflessione della due giorni, intensa, voluta dal Vescovo, monsignor Serafino Parisi, per programmare il prossimo Anno Pastorale insieme ai Vicari Episcopali e Foranei ed ai direttori degli Uffici di pastorale. E quello vissuto è stato realmente un momento di condivisione e di sinodalità guidato dalla prima lettera di Giovanni da cui si è preso spunto per avviare il confronto sulla immagine di Chiesa che la Diocesi intende perseguire.
Una Chiesa, come ha sottolineato monsignor Serafino Parisi, «capace di abbracciare tutti in un unico sguardo in quanto io sono coinvolto in ciò che tu vedi e tu sei coinvolto nel mio sguardo».
Nella mattinata della prima giornata dei lavori, ha preso parte anche una nutrita rappresentanza della Consulta dei Laici che ha offerto spunti di riflessione su cui Vescovo, Vicari Foranei ed Episcopali e direttori, hanno poi riflettuto e si sono confrontati prima di stilare un calendario di massima indicando alcune tappe importanti del cammino che la Diocesi si avvia ad intraprendere per il prossimo anno.
«Comunione – ha detto monsignor Parisi – non vuol dire pensiero unico, dominante, ma armonia delle differenze, cercare il punto di convergenza verso il quale concorrono tutti gli aspetti diversificati. Questa comunione ci inserisce direttamente nella vita intima di Dio, cioè la relazione che c’è tra il Padre ed il Figlio».
Una «bella visione di Chiesa – ha aggiunto il Vescovo, ascoltando i vari interventi e le numerose proposte che sono giunte – che dà a tutti la possibilità di esprimersi senza far perdere a ciascuno l’obiettivo», non dimenticando che “la pienezza della gioia è gioire della gioia dell’altro” perché, come sottolineato da Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium, «il Vangelo è lieto annuncio, annuncio di gioia, di letizia»
Il Vescovo, partendo dalla frase di Giovanni «”…perché anche voi siate in comunione con noi’ dove noi e voi non sono in contrapposizione in quanto messi in relazione con ‘in comunione”», ha invitato ad «entrare dentro un circuito comunionale dove il “noi” e il “voi” si fondono dentro questa comunione ed il “voi” è riferito a coloro che ricevono l’annuncio ed il “noi” all’annuncio apostolico».
Sono tanti gli appuntamenti messi già in cantiere tra cui la riconferma dell’esperienza della Scuola Biblica Diocesana e l’avvio della Scuola dei Ministeri che avrà sede in quattro aree del territorio Diocesano. (rcz)