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Infermieri

L’annuncio della Santelli: in ogni scuola un infermiere per la sicurezza degli studenti

Una decisione per la sicurezza dei tanti studenti calabresi che, da qualche giorno, sono tornati a Scuola: quella di inserire un infermiere in ogni scuola.

Lo ha reso noto la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, che ha ribadito che «la Scuola per noi è una priorità. Avere un infermiere professionista in ogni scuola è una garanzia di rispetto dei diritti di tutela alla salute e allo studio».

«Una misura in grado – ha aggiunto – di trasmettere maggiore sicurezza ai genitori che vedono preso in carico globalmente il proprio figlio, riducendo così l’assenteismo dovuto alla somministrazione delle terapie».

Sarà lo stesso infermiere ad attivare, in caso di reale necessità, il medico che assiste l’alunno, operando in team con il pediatra di libera scelta ed i Dipartimenti di prevenzione.

«Una figura – ha proseguito la presidente Santelli – anello di congiunzione fra scuola, famiglia, pediatra o medico di medicina generale e Dipartimenti di Prevenzione, che potrà, eventualmente, effettuare anche il tampone a scuola, che sarà immediatamente processato dal laboratorio di riferimento».

Le Aziende Sanitarie, dunque, i sono autorizzate ad assumere personale infermieristico, anche utilizzando forme di lavoro autonomo, ovvero di collaborazione coordinata e continuativa, fino alla concorrenza del contingente massimo di seguito definito, corrispondente al numero degli Istituti scolastici presenti nelle rispettive province: Asp di Catanzaro: n. 64. Asp di Crotone: n. 37. Asp di Cosenza: n. 135. Asp di Reggio Calabria: n. 92. Asp di Vibo Valentia: n. 32.

Lo stesso personale infermieristico potrà essere reclutato con data di fine rapporto al 31 dicembre 2020, avvalendosi delle graduatorie vigenti, e adibito in numero non superiore ad una unità per ogni istituto scolastico.

I costi graveranno sulla contabilità separata, al pari di quelli relativi al personale già in servizio ed utilizzato in attività Covid-19.

Una proposta, quella della Santelli, che è stata accolta con positività da Fausto Sposato, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Cosenza, che chiede, tuttavia, «un tavolo urgente di confronto».

«Le intenzioni della Santelli elevano, senza alcun dubbio – ha spiegato il presidente Sposato – l’importanza della nostra professione. Al tempo stesso però – nel merito – aspettiamo di capire come si intendono finanziare oltre 400 assunzioni in Calabria. Considerato che il Tavolo Adduci è chiaro in questi termini, cioè a dire che sono le strutture commissariali a disporre eventuali assunzioni, quali fondi intende predisporre l’amministrazione regionale? Quelli sulle scuole? Sulla sanità stessa? Fondi regionali? Risorse aggiuntive? Ci preme capire meglio non per polemica. Bensì per poter, subito dopo, rendere edotti i tantissimi iscritti che sono interessati all’annuncio».

«Mentre gli infermieri di famiglia e gli infermieri di comunità sono inquadrati in una legge già pubblica –ha proseguito il presidente dell’Opi Cosenza – gli infermieri scolastici, proposti oggi dalla Santelli, non hanno ancora visto la luce pertanto non rientrano in queste normative dello Stato».

«Per questi motivi chiediamo, con urgenza – ha concluso – un tavolo di confronto costruttivo con il governatore Santelli. Non si può disporre senza prima un sano confronto con le parti interessati. Ribadendo, se necessario, che il nostro intervento rifugge dalla politica e si inserisce nell’ottica di un miglioramento, in ogni aspetto, della importante e favorevole decisione». (rrm)