Le scuse non bastano, serve un atto riparatore. La senatrice Licia Renzulli, stamattina in tv a Mattino 5 nel difendere con grande generosità Calabria e calabresi offesi da Easy-Jet ha lanciato una proposta che riteniamo provocatoriamente interessante. Easy-jet – ha detto la Ronzulli – per rimediare faccia una campagna mondiale dicendo “volate con noi in Calabria” e illustrando le meraviglie di questa terra. Difficilmente questo succederà, ma Easy-jet dovrebbe approfittare di questa cattiva pubblicità che si è autoprovocata per trasformare lo scivolone sulla Calabria “terra di mafia e di terremoti” in un’opportunità di marketing. Giacché la compagnia aerea svizzera vola in tutto il mondo ed è una delle più utilizzate per le sue tariffe low-cost, dovrebbe cogliere al volo (ci sta proprio) questa occasione per trasformare una brutta figura in una promozione inaspettata.
Certo, l’ideale sarebbe che Easy-jet inserisse l’aeroporto di Reggio tra le sue prossime mete, visto che deve farsi perdonare dai calabresi. Sarebbe una magnifica occasione di rilancio per lo scalo reggino che, al momento, deve accontentarsi dei soli voli Alitalia.
C’è da registrare, intanto, che la presidente Jole, accortasi della descrizione fatta della Calabria dalla guida di risonanza mondiale Lonely Planet, ha deciso di invitare, «due rappresentati della prestigiosa guida a visitare la Calabria. A mie spese e mi offro di fare da guida turistica. Sono certa che la rappresentazione che faranno di questa regione sarà molto lontana dai cliché da vecchio West che le hanno affibbiato».
Il problema che la presidente non vuole considerare è che informazioni distorte, errate, inaccettabile, sulla Calabria continuano a venire pubblicate: quanti casi simili a Easy Jet ci sono? Ripetiamo: è un problema di reputazione. Occorre pensare a una nuova narrazione della Calabria, con iniziative di marketing mirato, soprattutto non occasionali. Lo scrivolone di Easy-jet, pur nella sua negatività, si è trasformato in una magnifica vetrina dove la Calabria “offesa” è stata al centro di tutti i media, raccogliendo, peraltro, la piena solidarietà e soprattutto l’amicizia di tanti non calabresi che si sono schierati contro la compagnia aerea esaltando le bellezze della Calabria. Senza contare le tante prese di posizione delle associazioni di calabresi nel mondo: la comunità si è arrabbiata, ha reagito compostamente ma vigorosamente nelle aree dove i calabresi vivono, apprezzati e ammirati dai concittadini. Anche da loro può venire un grande contributo per ricostruire e rinnovare la reputazione della Calabria.
Ma non possiamo confidare negli scivoloni altrui perché si parli bene di questa terra: va raccontata al mondo, va fatta conoscere la sua gente, vanno mostrate bellezze e meraviglie archeologiche, paesaggistiche, ambientali. Va lanciato ai media il suggerimento di parlare delle tre minoranze linguistiche ospitate dalla Calabria (greci, occitani, arbereshe) con la loro storia, il fascino delle tradizioni che vengono perpetuate anche dalle nuove generazioni, la straordinaria bellezze delle tre enclavi. A cominciare da quella grecanica: è un’area che rispecchia ed esalta il mito della Magna Grecia. Tv e giornali devono occuparsi in continuazione di queste cose, non ricordarsi della Calabria solo quando ci sono retate di mafia od eventi delittuosi che, certamente, non rendono giustizia al serio, onestissimo, popolo calabrese. Per fare tutto questo, non ci stancheremo mai di ripeterlo, serve mestiere (che, a scanso di equivoci, chiariamo subito non è il nostro), servono professionalità e investimenti. Serve rivedere i siti di promozione turistica tanto celebrati dal presidente Oliverio, che denunciano una grande assenza di idee e una scarsa conoscenza delle tecniche di attrazione di traffico. Tutto l’apparato digitale della Regione Calabria va rivisto. Non funziona, per esempio, l’archivio che potrebbe raccontare la storia di questi 50 anni di regioni e rendere un ottimo servizio ai cittadini, per riavvicinarli alla politica e soprattutto alla Regione come casa dei calabresi.
E gli aggiornamenti delle notizie su cosa fanno Giunta e consiglieri rivelano l’impegno e la buona volontà di chi li mette in rete, ma non rispondono alla “freschezza” che la velocità della rete richiederebbe. È un importante biglietto di visita il web, dovrebbe essere chiaro non solo alla Giunta ma a tutta l’Assemblea di Palazzo Campanella: attualmente è sbiadito, quasi “illeggibile”. Se un nuovo conoscente vi consegna il suo biglietto stropicciato e scarsamente leggibile, cosa fate? Ovvio, lo buttate via. È quello che fanno gli occasionali naviganti del web istituzionale, che scoraggia la navigazione e pretende una laurea in fisica atomica dal malcapitato che, vivendo fuori della Calabria, vorrebbe saperne di più aprendo il web. Vogliamo parlarne? (s)