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Emilio Errigo

L’OPINIONE/ Emilio Errigo: La Calabria vincerà, ma deve essere economicamente creativa

di EMILIO ERRIGO – La vittoria credo che siamo tutti concordi nel ritenere, che generalmente crea e genera benessere psicofisico, appagamento, soddisfazione, positività, tranquillità, felicità, legalità ed emulazione creativa nell’osservatore.

In Calabria, intesa non solo come territorio e popolo di una regione, ma soprattutto quale area geografica ben determinata ricca di beni economici importanti per il tessuto sociale, esistono risorse pregiate sovrabbondanti e oso affermare pure poco utilizzati, necessari per soddisfare i bisogni pubblici e privati.

Mi riferisco a quei beni economici naturali a voi tutti noti, acqua pura, territorio incontaminato , aria ricca di ossigeno e mare non inquinato e pescoso, i quali per la loro stessa funzione voluta dal creatore, garantiscono la vita di ogni essere umano, il quale dall’utilizzo ragionato e ponderato di questi beni trae energie per il soddisfacimento dei propri primari naturali bisogni.

Altri beni che per sintesi chiameremo utili alla crescita economica della Calabria e non solo, sono rappresentati dagli immobili, sia essi costituiti dalle opere pubbliche marittime o terrestri, che di quelli appartenenti al patrimonio edilizio industriale, commerciale, imprenditoriale e residenziale.

Leggevo che in Calabria sono stati individuati da parte della competente Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, ben nr. 257 beni confiscati, quindi acquisiti in via definitiva dallo Stato, a seguito di un atto di sequestro e successivo provvedimento giudiziario di confisca dei beni, per un valore totale quantificato in 20,7 milioni di euro.

Nel sintetico comunicato stampa diramato dall’Agenzia Nazionale (ANBSC), parrebbe che siano n. 46 i Comuni interessati in Calabria, inoltre sono stati invitati a partecipare alla Conferenza di Servizio tenutasi il 3 novembre u.s., per registrare eventuale manifestazione di interesse, oltre l’Ente Territoriale Regione Calabria, le quattro Province, la Città Metropolitana e l’Agenzia del Demanio.

Io in verità non me ne vorranno gli organizzatori della Conferenza, avrei esteso l’invito anche ai rappresentanti del Comitato di Indirizzo della Zes o al rappresentante in diritto del Commissario Straordinario di Governo della Zona Economica Speciale della Regione Calabria, chissà per quale ragione non si è pensato di invitare alcuno di loro, in attesa della nomina del nuovo Commissario Zes alla citata importante Conferenza Regionale.

In altre sedi e diversi contesti, chi scrive ha sempre espresso la propria convinta opinione che tutti i beni (esclusi quelli utilizzati per interessi nazionali direttamente dallo Stato o dal Governo per compiti istituzionali ) esistenti nelle Regioni ove sono state istituite le aree Zes ( Zone Economiche Speciali) da chiunque e per qualunque motivo sottoposti a sequestro per la conseguente confiscate , vadano resi immediatamente disponibili per la loro gratuita destinazione d’uso economicamente valorizzante, a favore di coloro che intendono concretamente investire nelle suddette Zone Economiche Speciali.

Dio solo sa quanto potenziate attrattivo di investimento nei territori della Zona Economica Speciale in Calabria, genererebbero questi beni affidati ai richiedenti aventi diritto in “comodato d’uso gratuito”, per un periodo minimo di almeno anni 10, di questi costosi per l’erario beni sequestrati e confiscati alle organizzazioni criminali.

A mia opinione il “gratuito comodato d’uso” dovrebbe essere esteso per finalità industriali e imprenditoriali, anche ai beni resi disponibili agli investitori perché provenienti da procedure fallimentari, per sottrarli ai costi crescenti delle necessarie amministrazioni giudiziarie.
Provare per credere! (em)

[Emilio Errigo è nato in Calabria, docente di Diritto Internazionale e del Mare e Generale in ausiliaria della Guardia di Finanza]