di PETRO MOLINARO – Manifestazione pacifica, circa 200 trattori, hanno sfilato e reso visibile ai Cittadini e alla Regione lo stato di crisi.
La forte speculazioni per effetto della guerra in Ucraina ha triplicato i costi di produzione e l’inflazione/recessione in atto, diminuisce ricavi e la liquidità.
Si lavora e vive in piena “economia di guerra” con aziende a forte rischio chiusura.
Massima condivisione e solidarietà sull’esigenza di interventi immediati. Spero che il Dipartimento Regionale Agricoltura si attivi su due linee di azione: Liquidare tutte le somme attivando percorsi straordinari di sussidiarietà con i Centri Assistenza Agricola; infatti sono decine di milioni di euro, ancora fermi per procedure burocratiche inevase.
Rimoduli tutte le risorse non impegnate oltre le economie del PSR 2014-2022 destinate ad investimenti, per finanziare l’aumento dei Premi Agroambientali a partire dalle domande annualità 2022 per i maggiori costi necessari a mantenere gli impegni assunti dagli Agricoltori.
Del resto nel Veneto gli Agricoltori non partecipano più ai bandi di investimento del PSR dall’inizio della guerra.
Non possiamo assistere alla chiusura delle aziende pensando che debba intervenire solo il Governo Nazionale; l’Agricoltura è gestita dalle Regioni e il suo peso economico-sociale in Calabria impone risposte straordinarie.
Continuare a sottovalutare queste proteste, già in atto da qualche mese, sarebbe un delitto premeditato con conseguenze difficilmente prevedibili e non certo in senso positivo. (pm)