Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, è stato intervistato dal giornalista Thomas Saintourens per il prestigioso quotidiano Le Monde, dove ha lanciato un allarme: «la mafia calabrese è l’unica presente in tutti i continenti, l’Europa la sottovaluta da troppo tempo».
Il quotidiano francese, infatti, ha dedicato un’intera pagina – la 2 – al Procuratore Gratteri, che parla del processo Rinascita Scott, considerato come il Processo del Secolo, e lancia un appello, affinché l’Europa apra gli occhi, una volta per tutte.
«Purtroppo – si legge nell’intervista – l’Europa sottovaluta la ‘Ndrangheta da troppo tempo. L’Unione europea non è pronta al livello normativo. Non controlla il concetto stesso di sicurezza dinanzi al crimine organizzato né la cultura di controllo del territorio. Da europeista convinto, mi dispiace molto. Dobbiamo condividere gli stessi codici, essere più uniti, altrimenti non saremmo in grado di contrastare l’invasione delle mafie». E ancora: «Troppi Stati non capiscono questo pericolo o fanno finta di non capire».
Quanto alla Francia, ha precisato il magistrato, la ‘Ndrangheta è’ «principalmente radicata nel Sud-Est» del Paese, con una «predilezione per il settore alberghiero e della ristorazione. Del resto – ha spiegato il procuratore – numerosi ‘ndranghetisti di nuova generazione sono diplomati presso scuole alberghiere. Sanno gestire (alberghi e ristoranti, ndr.), alcuni sono anche in cucina, ma la tesoreria proviene dai soldi della cocaina, riciclata secondo un sistema di fatture false, barando sul registratore di cassa». (rrm)