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Domani lo spettacolo "Che ci faccio qui – in scena"

POLISTENA (RC) – Domani lo spettacolo “Che ci faccio qui – in scena”

Domani sera, a Polistena, alle 21, all’Auditorium Comunale, in scena il giornalista Domenico Inannacone con Che ci faccio qui – in scena.

L’evento rientra nell’ambito degli appuntamenti della stagione di Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche. Iannacoce porterà sul palcoscenico le sue storie, il suo viaggio tra gli invisibili e le sue inchieste morali.

Il racconto televisivo neorealistico di Domenico Iannacone si cala nel teatro di narrazione e trasforma le sue inchieste giornalistiche in uno spazio intimo di riflessione e denuncia. Il palcoscenico diventa luogo fisico ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare. Le storie così riprendono forma, si animano di presenza viva e voce e tornano a rivendicare il diritto di essere narrate. Iannacone rompe le distanze, prende per mano lo spettatore e lo accompagna nei luoghi che ha attraversato, lo spinge a condividere le emozioni, i ricordi, la bellezza degli incontri e la rabbia per quello che viene negato. Il teatro di narrazione diventa in questo modo anche teatro civile in grado di ricucire la mappa dei bisogni collettivi, dei diritti disattesi, delle ingiustizie e delle verità nascoste. Mentre le immagini aprono squarci visivi, facendoci scorgere volti, case, periferie urbane ed esistenziali, le parole dilatano la nostra percezione emotiva e ci permettono di entrare, come una voce sotterranea, nelle viscere del Paese.

Dalla televisione al teatro, la produzione firmata Teatro del Loto – Teatri Molisani, che ha fatto registrare nelle scorse settimane il sold out in tutta Italia, porterà il giornalista molisano a cimentarsi in questo apprezzato format teatrale, trasformando il racconto giornalistico in un percorso intimo, interiore, creando al contempo una dimensione comune di confronto e riflessione con il pubblico. La scena racchiude così un più puro distillato dell’esperienza televisiva, portando l’immagine a farsi voce, mentre la suggestione diviene coscienza civile e collettiva. (rrc)