Sono quasi 1600 le adesioni e 457 le domande ammesse e finanziabili all’Avviso pubblico Promozione dell’occupazione sostenibile e di qualità del POR Calabria FESR-FSE 2014-2020”, rivolto alle imprese calabresi pubblicato a febbraio e fortemente voluto dalla Regione Calabria, che ha stanziato 35 milioni di euro nell’ambito dell’Azione 8.6.1 dell’Asse VIII.
Un risultato talmente positivo da spingere il Vicepresidente Giusi Princi, titolare delle deleghe al Lavoro ed alla Formazione, a pensare ad una seconda tranche di stanziamenti.
«In considerazione dell’ampia partecipazione registrata e dell’elevato numero di domande risultate ammissibili e allo stato non finanziabili per insufficienza di fondi – ha spiegato la vicepresidente insieme al Governatore Occhiuto ed al Direttore del Dipartimento Lavoro e Welfare Cosentino – stiamo valutando la stanziabilità di una dotazione aggiuntiva da ricavare dalle risorse POR, perché l’Avviso prevede che i mezzi finanziari inizialmente stanziati possano essere integrati al fine di aumentare l’efficacia dell’intervento. Da parte nostra c’è tutta la volontà di programmare per dare proseguimento al bando».
Per l’Avviso pubblico in questione hanno potuto presentare domanda di partecipazione tutte le imprese (ad esclusione di quelle operanti nei settori pesca, acquacoltura e della produzione agricola) che hanno subito una perdita di fatturato non inferiore al 10% nel corso dell’anno solare 2020, rispetto al precedente.
L’importo massimo del contributo concedibile, nel caso di aiuti per le attività di formazione/riqualificazione del personale dell’impresa ammonta a 25mila €; 100mila nel caso di aiuti sui costi salariali lordi del personale.
È una duplice concessione: aiuti sotto forma di contributo in conto capitale (a fondo perduto) per le attività di riqualificazione e formazione del personale dell’impresa, sulla scorta del catalogo regionale della formazione continua già appositamente approvato; aiuti sui costi salariali lordi del personale.
I costi della riqualificazione e della formazione sono totalmente a carico della Regione, rimborsati alle aziende al 100%. Si tratta di un aiuto concreto alle imprese ed ai lavoratori maggiormente in difficoltà, con obiettivi specifici: favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi, intervenendo a sostegno del sistema produttivo calabrese, attraverso aiuti alle imprese per la riqualificazione dei lavoratori ed il mantenimento dei livelli occupazionali, implementando azioni integrate di politiche attive e passive a seguito dell’emergenza Covid-19.
«Abbiamo effettuato un’iniezione di liquidità direttamente nelle casse per tirare su le aziende calabresi più in difficoltà. Ma non è stato solo un aiuto economico-finanziario – ha concluso la vicepresidente Princi – perché contemporaneamente abbiamo puntato alla riqualificazione del personale, tramite un importante intervento formativo, facendo lavorare gli enti di formazione su un catalogo costruito sulla scorta dei bisogni rilevati presso le aziende». (rcz)