Dopo il discreto successo di partecipazione (considerate le limitazioni per il Covid) di sabato, il Comitato #Reggio non si sbroglia lancia, oltre a insistere con una petizione sull’annullamento delle elezioni amministrative dello scorso settembre, un appello a rinviare le elezioni per il Consiglio metropolitano che il sindaco Falcomatà ha indetto per il prossimo 24 gennaio. A firmare per l’annullamento delle elezioni sono stati per ora circa 500 reggini, ma la raccolta delle firme prosegue a oltranza, ma il Comitato chiede al Prefetto di sospendere le elezioni del Consiglio metropolitano (sono di secondo livello, ovvero non votano i cittadini ma solo gli amministratori locali dei 97 comuni della Città Metropolitana).
I motivi che #Reggio non sbroglia presenta al Prefetto sono i seguenti:
1) vizio di legittimità costituzionale ed elettorale per la partecipazione al voto, con peso maggioritario, del Consiglio comunale di Reggio Calabria interessato dai brogli elettorali;
2) per esclusione dal diritto di partecipazione elettiva ed istituzionale di ben 11 Comuni che rappresentano oltre 54000 cittadini;
3) per conseguente alterazione del voto ponderale derivante dalle premesse motivazioni.
Insomma – si legge in una nota del Comitato –, deve essere chiaro a tutti che queste elezioni di secondo livello, in programma fra pochissimi giorni, sono assolutamente da rinviare, perché prima vanno ben accertati i fatti finiti sulle cronache di tutti i giornali nazionali
Il Comitato Reggio Non si Broglia, poi, auspica che la Prefettura disponga l’istituzione, presso l’ufficio elettorale del Comune di Reggio Calabria o diversa sede, di uno sportello temporaneo presso il quale gli elettori non votanti possano riscontrare la loro posizione riportata nei registri dei cittadini iscritti nelle liste elettorali ed utilizzati presso i seggi alle scorse elezioni comunali. Allo stesso tempo, si chiede che venga disposto il reinsediamento della commissione elettorale, per la verifica dei documenti utilizzati nei seggi e delle schede di voto, anche alla luce delle recenti indagini di polizia giudiziaria.
Infine, ma non certo cosa meno pressante quanto di buon senso, si chiede che il Sindaco ed il Consiglio comunale vengano sospesi nell’esercizio delle funzioni elettive, in attesa che vengano definite le legittime risultanze elettorali o, in alternativa, disposte nuove elezioni. (rrc)