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Sabato al Metropolitano in scena l'Antigone del Teatro Europeo Plautino

REGGIO – Sabato al Metropolitano in scena l’Antigone del Teatro Europeo Plautino

Sabato 30 aprile, al Cine Teatro Metropolitano di Reggio Calabria, alle 21, in scena lo spettacolo Antigone del Teatro Europeo Plautino, con Giorgia Penzo e la regia di Cristiano Roccamo. 

Lo spettacolo rientra nell’ambito del Festival delle arti della Magna Grecia, prodotto e ideato dall’Associazione culturale arte e spettacolo “Calabria dietro le quinte – APS”, per celebrare il cinquantesimo anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace attraverso iniziative che valorizzano e promuovono le antiche radici magno greche del nostro territorio.

Una manifestazione di particolare rilievo culturale sostenuta istituzionalmente dal Comune di Reggio Calabria, dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria e il sostegno della Regione Calabria – PAC 2014/2020 nell’ambito dell’avviso pubblico per la distribuzione teatrale 2020.

Lo spettacolo è tratto dall’opera di Sofocle. Antigone agisce, decidendo di prestare onori funebri al corpo del fratello Polinice, contravvenendo all’editto di Creonte che ne vieta la sepoltura perché traditore di Tebe, e con questo atto, va incontro alla morte. Lei oppone alla legge umana, la legge divina, alla legge della ragione, la legge del cuore. Antigone è stata spesso eletta a simbolo, dalla cultura moderna, di ribellione, un “dramma dell’adolescenza”; del “senza vie di mezzo”, del tutto o niente, dell’io contro le leggi insensate del mondo degli uomini adulti, fatte senza cuore, senza uno sguardo verso gli oppressi, senza “compassione”, nell’accezione latina del termine. Cosa succede a pensarsi Antigone che a sua volta si pensa”altri”? Cosa succede se Giorgia, da attrice e persona, si pensa Antigone che si pensa Creonte, Tiresia, Emone? Il lavoro drammaturgico parte da qui, con il testo greco pressoché immutato.