«La sanità calabrese muore per l ‘assenza di una Riforma organizzativa ed etica della sanità, che manca da 14 anni, un’eternità!» è quanto ha denunciato Rubens Curia, portavoce di Comunità Competente nel corso di un incontro in Consiglio regionale, con la Terza Commissione Sanità, presieduta dal Consigliere Baldo Esposito.
Questo, per Curia, «perché, in 14 anni, si sono modificati i bisogni di salute dei calabresi, le tecnologie e i farmaci, pertanto è fondamentale una riorganizzazione che preveda le Aziende Sanitarie Ospedaliere (Aso) e le Aziende Sanitarie Territoriali (Ast); inoltre, bisogna liberarsi da una visione economicistica che ha prodotto il Dca 6 marzo 2020, n° 62 che ha previsto la chiusura del Laboratorio di Patologia Clinica dell’ASP di via Willermin di Reggio Cal. e il trasferimento del Laboratorio di Genetica del Centro di Neurogenetica al Mater Domini di Catanzaro decretando la morte del Crn».
Insieme a Curia, una delegazione di Comunità Competente, composta da Amalia Bruni, direttrice del Centro Regionale di Neurogenetica del Presidio Ospedaliero di Lamezia, Antonio Laganà, presidente dell’Associazione “Per la ricerca neurogenetica “, Stefania Marino, Presidente dell’Associazione ProSalus di Palmi, e Antonietta Occhiuto, presidente dell’Udi di Reggio Calabria.
Curia, inoltre, ha messo in risalto il fallimento del ” Piano di rientro” sia in merito al risanamento del disavanzo annuale che nel 2009 era pari a 104 milioni di euro contro i 98,013 milioni del 31 dicembre 2019: in dieci anni sono stati risparmiati 6 milioni e 291 mila euro. Sia per i Lea che hanno raggiunto 125 punti contro i 160 e ha chiesto, infine, la modifica dei Dca 31 e 33/2021 ” Linee Guida degli Atti Aziendali” affinché si possa tener conto del Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza che prevede, tra l’altro, l’attivazione degli ospedali di Comunità, proponendo, per esempio il Presidio di Gerace, e delle Case di Comunità.
E proprio sull’attivazione degli ospedali di Comunità, il portavoce di Comunità Competente ha proposto l’ex ospedale di Nicotera quale Casa della Salute.
La Bruni ha chiesto la modifica del Dca 62/20, alfine di reintegrare il Laboratorio di Genetica nel Crn e l’avvio delle procedure affinché lo stesso possa essere trasformato in Ircss nell’ambito dell’Inrca di Ancona, alfine di dare risposte ai 30.000 casi di Alzheimer presenti in Calabria, ed utilizzare al meglio le nuove terapie approvate alcune giorni fa dalla Fda degli Stati Uniti.
La Marino ha denunciato, con forza, gli enormi ritardi con cui la Regione sta seguendo la vicenda del Nuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro, che si trascina da 14 anni chiedendo un intervento della Commissione sul presidente f.f. Nino Spirlì, affinché si proceda speditamente con un cambio di passo, «perché non è possibile, tra l’altro, che 145 milioni di euro rimangano inutilizzati per l’inefficienza della burocrazia».