GRAVI RITARDI E TROPPE INADEMPIENZE
PER LA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

di ANTONIETTA MARIA STRATI – I bambini e gli adolescenti con patologie psichiatriche calabresi non possono più aspettare. Hanno bisogno di una struttura adatta alle loro esigenze e ai loro bisogni.

Ed è paradossale che, in Calabria, non ci sia una Rete di Unità Operative Complesse Ospedaliere di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza. Una mancanza che, come denunciato dal neuropsichiatria infantile Giovanni Schipani, comporta una migrazione sanitaria altissima – spesso verso il Centro-Nord – per avere una diagnosi e per ricevere le terapie (per esempio interventi ortopedici (per esempio interventi chirurgici ortopedici negli esiti di Paralisi Cerebrali Infantili o neurochirurgici). Solo nel 2022 si è registrata una mobilità passiva di 788 bambini.

Una situazione insostenibile già nel 2022, anno in cui la Rete Associativa di Comunità Competente aveva avanzato delle proposte al presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto e al sub-commissario Esposito, per trovare una soluzione a questa situazione, ma senza risultati. Un silenzio che è stato ribadito nell’incontro dello scorso novembre, svoltosi al Centro Comunitario Agape di Reggio Calabria e coordinato da Rubens Curia, portavoce di Comunità Competente e da Mario Nasone, presidente del Centro Comunitario Agape.

È nel corso dell’incontro che il neuropsichiatra Schipani ha lanciato l’allarme, sottolineando come «i servizi di NPIA territoriali sono sottostimati per numero e per personale, con la conseguenza che solo un esiguo numero di minori con disturbi delle funzioni affettive e sociali o con disturbi post traumatici o di adattamento è seguito dai servizi pubblici; mentre la maggioranza delle famiglie è costretta a rivolgersi ai servizi privati, pagando così costi molto elevati» e di come «anche i servizi riabilitativi, ed in particolare i Centri di riabilitazione ambulatoriale, sono molto carenti, con laggravante di essere distribuiti in modo disomogeneo nel territorio metropolitano, con alcune zone, come la Locride, particolarmente scoperte».

Per la Rete si tratta di «un dato drammatico: mediamente sono circa 1000, solo nell’Asp di Reggio Calabria, i bambini che restano appesi alla lista d’attesa per circa 24/36 mesi, e ciò rende vano ogni discorso sull’appropriatezza degli interventi essendo, la precocità della presa in carico, il fattore più importante per garantire l’efficacia e la qualità degli interventi riabilitativi».

«Il presidente Occhiuto, a cui abbiamo dato atto, nel novembre 2022 – dice la Rete – ha deliberato un DCA che prevedeva lattivazione, presso lAzienda Ospedaliera Universitaria Dulbecco, di una Unità Operativa Complessa con 12 posti e due presidi al Gom di Reggio e allAnnunziata di Cosenza; inoltre è stata prevista, allinterno della Rete Territoriale, lattivazione di tre comunità sanitarie riabilitative a Reggio, Catanzaro e Cosenza. Tutte e due le disposizioni sono state disattese nonostante la Regione abbia avuto una premialità di 60 milioni per la rete ospedaliera con la previsione di altrettanto risorse nella fase successiva».

Tuttavia, per la Rete di Comunità Competente «la mancanza di questi interventi ha contribuito ad acuire i disagi dei minori e delle loro famiglie e di istituzioni, come i Tribunali per i minorenni e i Servizi di giustizia minorile, impossibilitati ad intervenire in mancanza di servizi di supporto, situazione gravissima che ha già provocato episodi di autolesionismo e di comportamenti violenti di minori collocati in comunità che non dispongono dei requisiti professionali per intervenire adeguatamente».

«Altro danno – spiega la Rete – laumento esponenziale della spesa regionale per gli interventi ed i ricoveri fatti fuori regione, oltre 1 milione di euro per la mobilità passiva nel 2022 per i ricoveri fuori Regione».

Pertanto, «le sottoscritte Associazioni aderenti alla rete di Comunità Competente ribadiscono con urgenza le proposte più volte esposte in vari incontri alla Struttura Commissariale Regionale: Si istituisca, da parte della Commissaria Straordinaria, la UOC di Neuropsichiatria Infantile presso la AOU Dulbecco e di conseguenza le due UO presso le A.A.O.O di Cosenza e Reggio Calabria, come stabilito dal Programma Operativo Regionale nel novembre 2022; Si attivino le tre Comunità sanitarie riabilitative definendo i Requisiti Strutturali ed Organizzativi e procedendo allaccreditamento dei relativi servizi, tenuto conto anche delle diffide inviate al Dipartimento Tutela della Salute; Si assuma il personale mancante per le Asp e le Aziende Ospedaliere utilizzando, anche, le graduatorie vigenti».

«Ulteriori ritardi da parte del management della Dulbecco e della Regione non possono essere più tollerati. Riteniamo che, su questa importante e delicata problematica, che coinvolge i nostri bambini, larticolo 32 della Costituzione non sia stato attuato».

«Per tale motivo chiediamo, con urgenza, al Presidente Occhiuto ed alla Struttura Commissariale che si attivino in merito superando le resistenze ed i muri di gomma che ci sono stati nellapplicazione del Programma Operativo approvato con un Dca del novembre 2022, chiediamo, inoltre, un incontro che ponga fine a questa lunga melina”», ha detto la Rete, annunciando una «mobilitazione per informare, con cadenza mensile, tutta la cittadinanza dello stato di avanzamento degli impegni che saranno assunti».

Un appello, quello della Rete, composta da 53 membri, che il presidente della Regione non può più ignorare. Lo stesso Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Antonio Marziale, nel corso della sua relazione annuale (2024), aveva rilevato come «nonostante limpegno del governatore, ad oggi ancora in Calabria non c’è un reparto pubblico di Neuropsichiatria infantile. Proprio in una Regione in cui ce ne sarebbe, per altro, più bisogno visto lalto indice di disagio psicosociale, di povertà economica. Questa è certamente la priorità assoluta».

Per Marziale, infatti, «la Calabria non è una regione a misura di minore». Parole che dovrebbero far riflettere e portare ad azioni incisive e definitive che portino la regione a essere a “misura di bambino” non solo per le spiagge e le strutture ricettive, ma soprattutto per l’insindacabile diritto alla salute e alla cura nella propria regione.

SANITÀ&INCLUSIONE: OBIETTIVI POSSIBILI
ECCO CIÒ CHE SI ASPETTANO I CALABRESI

di RUBENS CURIA – Le soluzioni per la nostra travagliata sanità non possono esaurirsi nel chiedere solamente più finanziamenti, anche se nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale siamo danneggiati perché le Regioni forti (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana) non vogliono tener conto, in sede di Conferenza Stato-Regioni, della “deprivazione sociale” ovvero della povertà che è un potente “determinante sociale della salute; inoltre, come ci ricorda Gianfranco Viesti, «la media annua degli investimenti pubblici nella sanità è stata di 77 euro per abitante nel Nord-Est (184 euro a Bolzano) e di 25 euro nel Sud Continentale (in Calabria 16 euro)».

È necessario modificare il paradigma culturale della sanità che valorizzando la “medicina di prossimità e d’iniziativa” permetta alla spedalità di curare gli acuti e di fare ricerca non surrogando la medicina territoriale. Abbiamo la grande occasione del Pnrr (Monitoriamolo continuamente) che prevede una filiera positiva costituita da: “La prima cura a domicilio”, “Le Strutture Sanitarie Intermedie” e “Gli Ospedali”, senza dimenticare la “Prevenzione” che pone al centro “Il Distretto 2.0 luogo d’incontro tra le “Reti Formali e le Reti Informali costituite, in questo caso, dal Volontariato, dal Terzo Settore, dalle Parrocchie, dai Centri Sociali e da altri luoghi di aggregazione”.

Bisogna valorizzare una sanità “inclusiva”, una sanità dei cittadini che ponga fine ad una sanità autoreferenziale in cui ognuno, come Narciso, si specchia; in questo caso sono importanti i luoghi del controllo sociale da parte dei cittadini organizzati in Associazioni  previsti dalla normativa (Comitati misti consultivi, Consulte dei Dipartimenti di Salute Mentale ecc.) e la Formazione continua del personale che nella nostra regione è carente.

Per la formazione partirei dalla burocrazia che non riesce a spendere i finanziamenti erogati dallo Stato, per esempio, gli 86 milioni di euro assegnati alla Calabria con una delibera del Cipe del luglio 2019 che avrebbero dovuto consentire di acquistare “Apparecchiature Medicali”, ancora sono in gran parte inutilizzati (spesi 33 milioni 107 mila euro)!

Poiché desidero essere breve e concreto  mi soffermo su alcune proposte: 1) Immettiamo giovani professionisti di cui in Calabria c’è disponibilità ( Psicologi, Assistenti Sociali, Ostetriche, Ingegneri, Geometri ecc.) in un SSR anziano per cambiare passo in attesa di essere attrattivi nei riguardi dei medici e degli infermieri che lavorano fuori Regione; 2) Attiviamo l’U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile e della Adolescenza presso l’ Azienda Universitaria Dulbecco prevista sin dal novembre 2022 che darebbe una parziale risposta alla emigrazione sanitaria di dei nostri bambini ( 788 nel 2022); 3) Attiviamo una Rete “POCT”, che abbiamo proposto da tempo, che ci consentirebbe di avere, in tempi brevi, i risultati degli esami ematici, anche salva vita, come la troponina; 4) Attiviamo gli “Ambulatori Infermieristici” sul territorio secondo una proposta che abbiamo elaborato, come Comunità Competente, insieme ad alcuni Ordini Provinciali degli Infermieri per implementare una medicina di prossimità e d’iniziativa. Inoltre attiviamo gli Infermieri di Comunità in tutta la Calabria; 5) Approviamo il Dca attinente al “Budget di salute”, licenziato da oltre 4 mesi dal “Tavolo Tecnico Regionale”, che è un passo importante per prevenire l’istituzionalizzazione dei pazienti psichiatrici; 6) Approviamo il Dca attinente al “Piano d’azione regionale sulla salute mentale” elaborato nel settembre scorso dal “Coordinamento Regionale sulla salute mentale”.

7) Estremamente debole è la politica attinente alle “Aree Interne” che dovrebbe armonizzare il ruolo degli Ospedali di zona disagiata con gli interventi di welfare previsti con la Rete di servizi alla persona predisposta a livello degli Ambiti Territoriali Sociali e l’integrazione sociosanitaria. Sarebbe opportuno sottolineare l’esiguità delle risorse finanziarie (spese con enormi ritardi) che coinvolgono solo 5 Aree Interne che sono una goccia nel deserto della fragilità orografica e demografica. Pertanto sarebbe auspicabile che la Regione avanzasse al Governo Nazionale una proposta perché  la  Strategia Nazionale Aree Interne (Snai) aumentasse il suo bacino d’intervento e che la Regione valorizzasse la Telemedicina con un occhio ai “long term care”, all’infermiere di Comunità, alle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), all’Emergenza / Urgenza ed alle Piattaforme di Elisoccorso; 8) Dobbiamo credere nel ruolo dei Consultori Familiari che sono un importante Front Office delle famiglie con una funzione inclusiva e di prevenzione; pertanto ribadisco la proposta più volte avanzata di attivare gradualmente in Calabria i 95 Consultori previsti dalla normativa e da subito in ogni Distretto un Consultorio h12 ed anche laddove sono stati chiusi i “Punti nascita”; 9) Valutiamo la fattibilità di attivare “Equipe mediche mobili” per sopperire alla carenza del personale negli Ospedali; 10) Costruiamo le Case della Comunità come luoghi dell’integrazione sociosanitaria senza trattino creando un forte rapporto con i Medici di Medicina Generale, gli Specialisti ambulatoriali interni,  gli Enti Locali, il Volontariato ed il Terzo Settore; 11) Istituiamo le Aziende Sanitarie Ospedaliere (Aso) di Cosenza e Reggio Calabria che dovrebbero gestire tutti gli ospedali e le Aziende Sanitarie Territoriali (Ast) di Cosenza e Reggio Calabria che sarebbero responsabili della sanità territoriale; 12) Sollecitiamo il ruolo di verifica della Struttura Commissariale? Del Dipartimento? di Azienda Zero? In merito ai Dca approvati… per esempio le Aggregazioni Funzionali Territoriali che hanno un importante ruolo sul territorio stanno funzionando? Le Commissioni Consultive Miste sono state costituite  dalle Aziende Sanitarie?

Gli screening oncologici perché zoppicano fortemente? i Centri per le demenze ed il Deterioramento Cognitivo che curano oltre 32.000 pazienti… funzionano?

Infine, bisognerebbe valorizzare le “buone pratiche” che sono presenti nel nostro Servizio Sanitario Regionale perché facciano da traino sulle varie problematiche.

In questa iniziativa noi ci siamo, auspicando di unire le esperienze ed i saperi per una sanità che metta al centro prima la persona. (rc)

[Rubens Curia è portavoce di Comunità Competente]

L’OPINIONE / Rubens Curia e Francesco Costantino: Occhiuto attenzioni gara per Ospedale di Locri

di RUBENS CURIA E FRANCESCO COSTANTINO –Il Decreto del Commissario ad Acta (Dca) 418 del 21 dicembre scorso che riguarda la messa a norma dell’Ospedale di Locri è il paradigma della malagestione dei Finanziamenti dell’Edilizia Sanitaria in Calabria da noi più volte denunciata.

Mentre in altre Regioni gli Ospedali con i fondi dell’articolo 20 della legge 67/88 sono funzionanti, in Calabria siamo alla progettazione. Ricordiamo, infatti, che il finanziamento per la Greca dell’Ospedale di Locri risale al secolo scorso (anno 1999).

Leggendo il Dca 418/24 rimaniamo basiti perché, pur avendo ottenuto un congruo incremento del finanziamento da 14 milioni di euro, si è passati a 39 milioni ed una proroga di un anno dal gennaio 2024 per effettuare la gara, nel dicembre 2024 la Regione fa “Richiesta di revoca e di rifinalizzazione delle risorse” al Ministero della Salute!!

In un anno non si è stati in grado di fare la gara e si richiede una ulteriore proroga! Com’è possibile che, in una Regione dove la maggior parte degli Ospedali è fatiscente, dove il Pil Regionale è tra i più bassi, la disoccupazione si taglia a fette, ci sia una burocrazia che non riesca a fare una gara.

Come Comunità Competente, chiediamo al Presidente Occhiuto di approfondire la vicenda ed attenzionare la gara perché sia dato alla Locride un Ospedale a norma che si attende da 25 anni. (fc e rc)

L’OPINIONE / Rubens Curia: Occhiuto chiarisca su lentezza nell’uso dei finanziamenti per sanità

di RUBENS CURIA – Se Milan Kundera fosse vissuto in Calabria forse non avrebbe scritto il suo capolavoro il cui titolo è “l’elogio della lentezza”.

Infatti dalle allegate schede, elaborate insieme all’ingegnere Francesco Costantino, del Programma di ammodernamento tecnologico finanziato per oltre 86 milioni di euro nel lontano 24 luglio 2019 con delibera Cipe, avvertiamo questa enorme lentezza dell’uso di questi preziosi finanziamenti!

L’ultima rilevazione, come Comunità, Competente l’avevamo fatta il 26 aprile 2024! Purtroppo il Programma di acquisti cammina molto lentamente, infatti dopo 3 mesi di immobilismo sono stati pubblicati due dca che interessano l’Asp di Vibo del 30 luglio 2024 attinenti l’avvio delle procedure per due Tac da destinare ai Presidi Ospedalieri di Serra San Bruno e Tropea.

Nell’incontro che, come Comunità Competente, abbiamo avuto a fine maggio con il Presidente Occhiuto, Esposito,Fantozzi, Miserendino e Calabrò, denunciammo la lentezza chiedendo se le responsabilità erano delle Aziende Sanitarie? Del Dipartimento tutela della salute? Dei Ministeri affiancanti?

Avere impegnato o speso 33 milioni di euro per acquistare Tac, Rmn, Pet, Mammografi ecc. contro gli 86 milioni assegnati dal Governo nazionale dopo 5 anni non è tollerabile!

La stessa Agenas, in una dettagliata relazione di alcuni anni fa, scriveva in merito alla obsolescenza delle nostre apparecchiature Medicali.
È necessario un intervento chiarificatore del Commissario Occhiuto, perché i calabresi che finanziano annualmente con oltre 100 milioni di euro i debiti del Servizio Sanitario Regionale hanno il diritto di sapere. (rc)

[Rubens Curia è portavoce di Comunità Competente]

 

L’appello di Comunità Competente: Fare presto per usare le graduatori degli psicologi e degli assistenti sociali

Fare presto per utilizzare le graduatorie degli psicologi e degli assistenti sociali nell’interesse dei calabresi. È l’appello che Comunità Competente, assieme a 43 personalità, ha rivolto al presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, al direttore dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano, al commissario straordinario dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla, al commissario straordinario dell’Asp di Vibo, Antonio Battistini e al direttore generale dell’Asp di Reggio, Lucia Di Furia.

«I Consultori Familiari, i Servizi di salute Mentale, i SerD. ed altri Servizi – viene spiegato – stanno vivendo una  drammatica carenza di medici, psicologi, assistenti sociali ed ostetriche che riducono notevolmente  le prestazioni assistenziali che questi importanti Servizi svolgono mettendo in crisi il Progetto  Obiettivo Materno-Infantile (Pomi), la tutela della Salute Mentale nei giovani (Disturbi del  Comportamento Alimentare) e negli adulti, la cura della ” Comorbilità”, la cura dell’Alzheimer che  in Italia ed in Calabria è divenuta una epidemia, la Prevenzione e molto altro».

«Conosciamo le difficoltà nel reperire le professionalità suindicate – prosegue la lettera – ma abbiamo l’opportunità di  assumere a tempo indeterminato gli psicologi, grazie alla graduatoria del concorso espletato dall’ex  Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio che scadrà ad inizio 2025 e gli assistenti sociali tenuto conto  della graduatoria del concorso espletato dal Grande Ospedale Metropolitano (Gom) di Reggio  Calabria». 

«Con spirito di collaborazione nell’interesse supremo dei pazienti calabresi Vi invitiamo – conclude la nota – qualora non  Vi foste già attivati, ad utilizzare le predette graduatorie». (rcz)

Rubens Curia Comunità Competente Calabria;  

Giacomo Panizza Comunità Progetto Sud Lamezia Terme; 

Nunzia Coppedè FISH Calabria; 

Piero Piersante G.Dossetti ” Per una nuova etica pubblica” Cosenza; 

Rita Ciciarello CASM Calabria; 

Marina Galati CNCA ODV; 

Francesco Martino Comitato Casa della Salute Siderno; 

Santina Procopio Associazione Regionale ” Dall’Ostetrica”, 

Celeste Giovannini Accademia del Tempo Libero Reggio Calabria.; 

Isolina Mantelli Centro Calabrese di Solidarietà Catanzaro; 

Maglia Antonino Ordine Provinciale dei Medici Vibo Valentia; 

Fiore Maria ” Se non ora Quando” Marzi ( CS); 

Salvatore Miceli ” Reggio Non Tace” Reggio Calabria; 

Raffaella Dattolo Associazione ” Uniti per la nostra salute” Crotone; 

Mario Diano Corsecom Sanità della Locride; 

Maria Francesca Amendola Arcat Calabria;

Oscar Branca Coordinamento Sanità 19 Marzo Lamezia Terme; 

Daniela Diano Associazione S.IN.A.PSI. Calabria; 

Santo Vazzano Consorzio Jobel Crotone; 

Domenica Mollica Associazione Altea Reggio Calabria; 

Roberto Gatto CREA Calabria APS; 

Nicoletta Rossi Associazione San Giorgio Soccorso; 

Sandra Polimeno Associazione “5 D” Bovalino ( RC) ; 

Maria Francesca Amendola Società Italiana di Alcologia Calabria;  

Antonella Occhiuto Unione Donne Italiane ( UDI) Reggio Calabria; 

Celeste Giovannini Conoscere il Diabete Onlus ( CID) Calabria; 

Maria Teresa Roto ” Comitato Amici dei Malati Cronici” ( DAC) Reggio Calabria; Francesca Panuccio APS Arcigay Comitato Reggio Calabria;  

Antonio Laganà Associazione ” Per la ricerca neurogenetica” Lamezia Terme; Stefania Marino Associazione ” ProSalus” Palmi ( RC); 

Luciano Squillaci Forum Terzo Settore Calabria; 

Antonia Romano Comitato “Per la difesa e la promozione della sanità pubblica del Pollino”; Danilo Ferrara Ordine Regione Calabria degli Assistenti Sociali ; 

Alessandra Baldari FPCGIL Calabria; 

Lina Lizzio Associazione “Alzheimer Reggio Calabria Romana Messineo” ODV; Adriana De Luca Associazione ” Gli Altri siamo Noi ” ODV Cosenza; 

Elena Hoo “Università popolare della libera età- Auser” Rende; 

Giorgio Marcello Associazione San Pancrazio Cosenza; 

Giacomina Durante Associazione Nazionale persone con malattie reumatologiche e rare ( APMARR)  Marina Simonetti ” AttivaRende”; 

Santo Cambareri ” AltraPsicologia Calabria”; 

Ciccone Cristina Demetra cooperativa Sociale Reggio Calabria; 

Sissy Facciolà Associazione Nazionale Sclerosi Multipla ( AISM) Reggio Calabria.

  

Positivo incontro tra Comunità Competente e Occhiuto per la sanità

È stato proficuo l’incontro svoltosi, nei giorni scorsi in Cittadella regionale, tra il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, e una delegazione di Comunità Competente, coordinata da Rubens Curia.

All’incontro erano presenti i Subcommissari Esposito e Fantozzi, il Commissario dell’Azienda Zero Miserendino e il Direttore Generale del Dipartimento Tutela della Salute Calabrò. Durante la riunione sono intervenuti, anche, Marina Galati, Rosaria Brancati, Rita Ciciarello, Fausto Sposato, Isa Mantelli, Stefania Marino, Giacomina Durante, Maria Teresa Napoli, Giovanni Marino e Franco Epifanio.

Accogliendo alcune proposte emerse dal dibattito, Occhiuto si è impegnato su diversi punti chiave: Pubblicazione del Dca per il riparto alle Aziende Sanitarie Provinciali dei finanziamenti relativi al Piano per la prevenzione del Gioco d’azzardo patologico; pubblicazione del Dca per la “Riorganizzazione della Rete dei Consultori Familiari” con l’obiettivo di potenziarli; riattivazione della “Cabina di Regia” per il Nuovo Ospedale della Piana; convocazione dei rappresentanti della Specialistica Ambulatoriale Interna per la rideterminazione del Tetto di spesa previsto dal Dca 82/2015 e l’attuazione del Nuovo Accordo Contrattuale, promuovendo un nuovo protagonismo dello specialista ambulatoriale nella sanità.

E, ancora: assunzione degli psicologi nei Servizi di Salute Mentale, nei Consultori Familiari e nei Serd, utilizzando la graduatoria concorsuale dell’ex Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio; attuazione, in via sperimentale, del budget di salute; valorizzazione dell’infermiere professionale nella sanità territoriale; velocizzazione degli acquisti delle apparecchiature medicali finanziate dalla Delibera Cipe del luglio 2019.

Riduzione delle Liste d’attesa; attuazione del “Programma Nazionale Equità nella salute”, con particolare attenzione agli Screening oncologici, alla Medicina di genere e alla Salute Mentale e, infine, l’istituzione del Tavolo Regionale sull’Autismo.

«La delegazione di Comunità Competente ha ringraziato il Presidente Occhiuto e la Struttura Commissariale per il positivo confronto. Il Presidente ha ribadito che solo una convinta collaborazione fra le Istituzioni, il Volontariato e gli Operatori Sanitari potrà rispondere ai bisogni di salute dei calabresi», ha detto Curia. (rcz)

A Reggio l’iniziativa “Diamo una mano agli screening dei Tumori femminili”

Si intitola “Diamo una mano agli screening dei Tumori femminili, del colon-retto e alla vaccinazione contro il papilloma virus” l’iniziativa in programma domani pomeriggio, a Reggio, alle 17, nella Residenza Universitaria di Via Roma.

L’iniziativa è stata organizzata dalla Rete delle Associazioni aderenti a Comunità Competente con l’adesione della Fidapa sezione di Reggio Calabria «perché in Calabria e nella nostra provincia da quando sono stati istituiti i Livelli Essenziali Assistenziali (Lea), nel lontano 2001, siamo sempre stati annualmente bocciati dal Ministero della Salute su questa vitale problematica», ha spiegato Rubens Curia, portavoce di Comunità Competente.

Saranno presenti il professore Francesco Carlo Morabito, ordinario dell’Università Mediterranea, il dottore Sandro Giuffrida, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria, la dottoressa Adriana Romeo, responsabile organizzativa degli screening e il medico di medicina generale Domenico Catalano, Coordinatore della AFT Diogene.

«Purtroppo non si tratta di ripetere l’anno – ha spiegato Curia – ma di tutelare la salute delle donne e degli uomini della nostra Regione che nel solo 2022, per quanto attiene ai ricoveri ordinari e day hospital fuori Regione, hanno raggiunto il preoccupante numero di 1.386.
Comunità Competente ritiene che sia venuto il momento di tessere una Rete Integrata costituita dal mondo delle Associazioni di cittadini organizzati, dal Forum del Terzo Settore, dal mondo del Sindacato dai Club servicedalle Aziende Sanitarie , dalle Farmacie e dalle Agenzie Educative per incrementare l’adesione dei Calabresi agli screening ed alla vaccinazione contro il papilloma virus e per potenziarne l’organizzazione».

«Noi l’8 febbraio partiremo da Reggio – ha concluso – con proposte concrete perché finalmente la Calabria cancelli questa grave inadempienza ed ai Calabresi sia garantito il diritto alla salute». (rrc)

A Reggio Comunità Competente a confronto col subcommissario Esposito

Domani mattina, a Reggio, alle 11, nella Sala Monteleone del Consiglio regionale, Comunità Competente si confronterà sulle proposte elaborate nella Terza Assemblea Regionale di Comunità Competente del 5 luglio a Lamezia Terme, con il subcommissario alla Sanità, Ernesto Esposito e i consiglieri regionali Amalia Bruni e Giuseppe Graziano, componenti della Commissione Regionale Sanità.

Intervengono Rubens Curia, portavoce Comunità Competente e Giacomo Panizza, presidente Comunità Progetto Sud.

Nell’occasione sarà presentata una Monografia alla cui elaborazione hanno partecipato 21 esperti del Settore Sanità. Una sanità partecipata a misura di persona si costruisce con proposte concrete che nascono dall’esperienza e dalle competenze acquisite sul campo.

Comunità Competente rappresenta oltre 90 Associazioni e Comitati di cittadini che si confrontano con le Istituzioni Regionali e Locali per una nuova tutela della salute di prossimità. (rrc)

L’OPINIONE / Rubens Curia: La lettera del dott. Amodeo va sostenuta

di RUBENS CURIA – La forte, coraggiosa e concreta lettera del dottore Enzo Amodeo, che è impegnato a rilanciare la cardiologia nell’Asp di Reggio, nonostante i molti muri di gomma invisibili, va sostenuta dalle Istituzioni Sanitarie Regionali e dal Management Aziendale.

Comunità Competente raccoglie la denuncia propositiva di Amodeo che si batte perché i cittadini della Locride e della Piana siano curati nei Presidi Ospedalieri di Polistena e Locri; da tempo Amodeo chiede lo sblocco delle assunzioni dei cardiologi già individuati secondo una utilizzazione ben definita, l’attivazione dell’Emodinamica a Polistena, come previsto dal precedente Atto Aziendale e che lo aveva spinto ad accettare l’Ospedale di Polistena, ed una adeguata formazione del personale secondo un suo Piano Formativo!
Richieste estremamente positive.

Dobbiamo apprezzare chi come Amodeo si batte per una sanità pubblica efficiente senza sotterfugi mettendo la sua professionalità e competenza per una sanità a misura di persona.

Conosciamo la sensibilità della Direttrice Generale Di Furia e, siamo certi che farà suo l’appello di Amodeo perché è tempo di sviluppare pienamente la Cardiologia dell’Asp di Reggio Calabria. Comunità Competente sta con Enzo Amodeo. (rc)

[Rubens Curia è portavoce di Comunità Competente]

L’OPINIONE / Rubens Curia: Gravi ritardi per i pazienti psichiatrici

di RUBENS CURIA – La Seconda Conferenza Regionale sulla salute mentale, organizzata da alcune Associazioni aderenti a Comunità Competente (Fish Calabria, Casm, Cnca Calabria, Unasam Calabria, Comunità Progetto Sud, Angsa) e dal Terzo Settore, presso la Cittadella Regionale di Catanzaro, moderata da Rosellina Brancati presidente del Casm, ha visto una grande partecipazione di Associazioni di familiari e di pazienti, del mondo del Volontariato e del Terzo Settore, di operatori sanitari  del Settore, del mondo Universitario e di molti giovani donne ed uomini che, nei quattro gruppi di lavoro del primo pomeriggio, hanno portato le loro competenze, il loro entusiasmo e la loro passione elaborando documenti che nei prossimi giorni saranno pubblicati ed inviati al Commissario ad acta ed al Dipartimento Regionale Tutela della salute.

La Conferenza si è aperta con un mio intervento che ha definito i temi focali dell’incontro che si sarebbe sviluppato come un “laboratorio partecipato”, con al centro alcune parole: “Prima la Persona”; “Integrazione Sociosanitaria”; “Budget di salute”; “Formazione, di cui ha diffusamente parlato il professore DeFazio, direttore della scuola di specializzazione di psichiatria dell’Università Magna Graecia; “Reti Formali ed Informali”; “Ruolo della Partecipazione”, dare risposte alla “Comorbilità ed ai disturbi del comportamento alimentare”.
Analizzando il Documento conclusivo della prima “Conferenza” del 4 aprile 2022, che si allega, alcune richieste sono state accolte dal Commissario Occhiuto e dal subcommissario Esposito che ha concluso la sessione pomeridiana della Conferenza; infatti con il Dca 91 del 22 marzo 2023 è stato istituito il Coordinamento Regionale per la salute mentale che sta lavorando per approvare il “Piano d’azione regionale per la salute mentale”.
Con il Dca 162 del 18/ 11/ 22 è stata prevista l’istituzione di 3 U.O.C. Ospedaliere di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza presso l’A.O.U. Dulbecco, il Gom di Reggio Calabria e l’Annunziata di Cosenza, inoltre con il Dca 180 del 27/06/ 23 sono state recepite “Le Linee d’indirizzo sui disturbi neuropsichiatrici dell’infanzia e della adolescenza che attendevano dal lontano 2019 di essere recepite dalla nostra Regione!
Ancora con il Dca 158 del 14/ 11/ 22 è stato recepita l’Intesa Stato/ Regioni attinente al Budget di salute. Inoltre abbiamo apprezzato che, come da noi richiesto, è stato aperta la Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) a Girifalco nel novembre del 2022 e che
infine si siano avviate le procedure per l’utilizzazione dei finanziamenti previsti dalle “Linee d’indirizzo per la realizzazione dei progetti regionali volti al rafforzamento dei Dipartimenti di salute mentale” soprattutto per la Telemedicina, per la contenzione ed i post Rems come ben descritto dal dottore Rossi Direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Asp di Catanzaro.
Rispetto alle altre nostre proposte del 2022 avvertiamo dei ritardi inspiegabili che impediscono di dare giuste risposte ai nostri pazienti psichiatrici, infatti: 1) Non è stato istituito il Tavolo Regionale per il budget di salute, di cui ha parlato il professore Giorgio Marcello dell’Unical, che avrebbe consentito di avviare sperimentalmente la prevenzione dell’istituzionalizzazione dei pazienti o la loro deistituzionalizzazione; 2) L’assunzione del personale disponibile ( psicologi ed assistenti sociali di cui in Calabria vi è disponibilità) anche alla luce della graduatoria del concorso per psicologi espletato dall’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio.
3) L’applicazione delle norme che da più di venti anni prevedono l’integrazione sociosanitaria, come ben spiegato nell’intervento di Luciano Squillaci Presidente Regionale del Forum del Terzo Settore, per rendere praticabili i percorsi di co progettazione interistituzionale; 4) La domiciliarità degli interventi; 5) Il rafforzamento su tutto il territorio delle equipe dedicate alle attività di recovery presso i Centri Diurni.
Abbiamo apprezzato l’istituzione delle tre neuropsichiatrie infantili ospedaliere, ma adesso è il tempo della loro implementazione perché i nostri bambini, gli adolescenti e le loro famiglie non devono più emigrare per farsi curare! (rc)
[Rubens Curia è portavoce di Comunità Competente]