Sabato a Fiumara l’evento “Franco Romeo e la sua terra”

Sabato 25 maggio, a Fiumara, alle 17.30, a Piazza della Vittoria, si terrà l’evento Franco Romeo e la sua terra, per non dimenticare la sua umanità, l’amore della famiglia e della sua terra, la scienza di un Maestro che tutto il mondo ci rimpiange, organizzato dall’Accademia Calabra in collaborazione con il Comune di Fiumara.

 Il programma prevede i saluti di Andrea Bisciglia, cardiologo e socio fondatore dell’Accademia, di Michele Filocamo, sindaco di Fiumara, con gli interventi di Giuseppe L. W. Germanò, collega e professore Università Sapienza di Roma, Vincenzo Montemurro, responsabile del servizio cardiologico del Presidio di Scilla, Ezio Pizzi, presidente del Consorzio del Bergamotto.

Interverranno anche i sindaci dell’area dello Stretto. Le conclusioni sono affidate a Giacomo Francesco Saccomanno, presidente dell’Accademia Calabra. A seguire, poi, l’apposizione di una targa ricordo da parte dell’Accademia e dell’intitolazione di una via da parte del Comune. Un momento celebrativo molto importante nella terra dove Franco Romeo nacque e visse, con un profondo amore per Fiumara e la Calabria intera. (rrc)

A Roma il Memorial per Franco Romeo dell’Accademia Calabra

Giovedì 14 marzo, a Roma, alle 18.30, nella Sala Mastai dell’Adnkronos, si terrà il Memorial per Franco Romeo, organizzato dall’Accademia Calabra.

Un evento per ricordare, appunto, Franco Romeo, luminare della cardiologia italiana e già professore ordinario diCardiologia all’Università di Tor Vergata di Roma, scomparso il 12 gennaio.

I calabresi vogliono ricordarlo con grande amore, quello che Lui ha dato a tutti. Saranno tanti gli amici presenti: Giuseppe Marra, presidente Adnkronos, Giuseppe Germanò, dell’Università Sapienza, Giacomo Francesco Saccomanno, presidente dell’Accademia Calabra, Domenico Gabrielli, direttore UOC Cardiologia Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, Francesco Barillà, direttore Scuola di Specializzazione in Cardiologia dell’Università Tor Vergata, Pasquale Amato Fratto, direttore UOC Cardiochirurgia Centro Cuore, Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Novelli, Ordinario Genetica Media, Università Tor Vergata, Roberto Occhiuto, presidente della G.R. Calabria. Sarà anche presente Gerardo Sacco, che ha voluto predisporre un particolare riconoscimento alla memoria che ritirerà la famiglia.

Una serata di grande, passionale e commossa calabresità in onore di un grande maestro, anzi di uno scienziato umile e silenzioso.

«Caro Franco, Ciao. Grazie per il cammino fatto insieme, mi hai insegnato tante cose. Prima fra tutte, l’amicizia. Buon volo», aveva scritto l’ec Rettore di Tor Vergata, il genetista Giuseppe Novelli, dando l’annuncio della sua scomparsa e ricordando con affetto il loro lungo percorso professionale e personale.

Franco Romeo, originario di Fiumara di Muro (Reggio Calabria), è stato componente del Consiglio superiore di sanità. È stato insignito dal presidente della Repubblica con la Medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica nel 2013. È stato presidente della Società italiana di cardiologia e membro del ‘nominating committee’ della Società europea di cardiologia. Ma quello che si vuole ricordare è la sua umiltà, disponibilità, accoglienza, il sorriso, la solidarietà e vicinanza per tutti coloro che avevano bisogno di sostegno. Franco Romeo era il punto di riferimento di tutti i giovani cardiologi, ma, principalmente, dei suoi concittadini calabresi: chi aveva bisogno sapeva dove andare! Il maestro era a disposizione di tutti e maggiormente delle persone che soffrivano e non avevano condizioni economiche per poter accedere a prestazioni di altissimo livello.

«Franco, per gli amici, era uno di noi – ha ricordato Giacomo Saccomanno, presidente dell’Accademia Calabra – era la persona che non tradiva mai! Sempre vicino ai concittadini e ai tantissimi amici per i quali non si tirava mai indietro. Sempre presente, anche silenziosamente, ma presente.

Racchiude tutto ciò il cordoglio del capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri: «Sono molto rattristato dalla scomparsa del professor Franco Romeo. Insigne docente, grande e generoso medico, ha sempre portato una parola di esperienza e di saggezza in ogni contesto. Si trattasse di soccorrere chi soffriva o di impegnarsi nel campo accademico o nella difesa del ruolo della sanità. Tanti hanno fruito della sua competenza e del suo equilibrio. Anche nel mondo associativo è sempre stato attivo e portatore di proposte concrete e utili per la salute pubblica. La sua prematura scomparsa rattrista profondamente e impoverisce il mondo della sanità e della scienza, che in lui ha avuto sempre un saldo e generoso punto di riferimento».

«E poi quell’amore sviscerato di Franco verso la sua Calabria, verso la sua Reggio – ha ricordato ancora Saccomanno – verso la sua Fiumara di Muro! Non vi era occasione per non tornare nella sua terra, per vedere i suoi amici d’infanzia, per trascorrere delle ore ad osservare il mare tempestoso dello Stretto, per sognare guardando la neve sull’Etna, per parlare della bellezza della Calabria, della sua storia, della sua gastronomia e delle sue magnificenze. Franco era veramente innamorato di questa terra, povera ma colma di ricchezze umane, di semplicità, di grande disponibilità ed affetto. Franco era un uomo della sua terra: duro, geniale e preciso sul lavoro, ma disponibile per tutti e con un cuore grande, anzi grandissimo». (rrm)

A Roma con l’Accademia Calabria si è parlato del Ponte che unisce storia, cultura e sviluppo

Nella Sala Di Liegro di Palazzo Valentini a Roma, si è svolto il convegno Un Ponte che unisce: Storia, cultura, sviluppo, organizzato dall’Accademia Calabra.

Nell’occasione sono stati anche consegnati i riconoscimenti per l’anno 2023 ad Antonella Polimeni, Rettore Università Sapienza, Roma, a Giovanni Bruno, Professore Ordinario presso Università Sapienza, Roma, a Cristiano Cupelli, Professore Ordinario presso Università Tor Vergata, Roma, e, infine, al Questore di Roma, dottor Carmine Belfiore.

Un momento di grande valenza e commozione per un riconoscimento, alla presenza dei soci fondatori, che rafforza il rapporto tra la Calabria ed i calabresi che si trovano fuori della regione natia e le tante altre persone che l’ammirano e la sostengono. Il convengo, incentrato sulla valenza del Ponte sullo Stretto, è iniziato con i saluti del vicepresidente dell’Accademia Calabra, Domenico Naccari.

A seguire l’introduzione del presidente dell’Accademia, che ha evidenziato di come vi sia necessità di verità e di informazioni corrette, su un’opera di valore strategico e straordinario. Con la brillante moderazione di Giuseppe Malara, giornalista Rai, è intervenuta Francesca Moraci, Ordinario Urbanistica Università Mediterranea, che ha evidenziato di come l’opera sia fondamentale per il collegamento con l’Africa e di come possa diventare un momento di una possibile grandissima crescita economica e di interrelazioni con i paesi emergenti.

A seguire l’Ing. Giovanni Mollica, fondatore della rete Civica per le infrastrutture del Mezzogiorno, che ha trattato le correlazioni e la possibile crescita dei territori per le ricadute positive dell’intervento. Infine, la brillante esposizione dell’Ing. Giuseppe Recchi, presidente della Società dello Stretto, che ha sottolineato il percorso svolto dalla società, che, in pochi mesi, ha già creato una struttura organizzativa e che, salvo imprevisti, dovrebbe partire con l’apertura dei cantieri nel luglio 2024.

Nelle conclusioni, affidate al presidente Giacomo Saccomanno, lo stesso ha rilevato di come sia importante una comunicazione corretta e di come l’Accademia si è assunta la missione di informare oggettivamente il percorso che porterà, nel tempo, alla consegna dei lavori ed alla realizzazione dell’opera, ringraziando, tutto il CdA e l’AD Pietro Ciucci, per l’impegno costante nel mantenere gli impegni del cronoprogramma, e nel ribadire che posizioni contrarie, senza alcuna motivazione reale, non possono mettere in discussione un qualcosa di fondamentale per la crescita delle regioni Calabria e Sicilia e per l’intera nazione.

«Infine, un ringraziamento forte al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini – ha detto Saccomanno – che sta facendo il possibile e l’impossibile per concretizzare il sogno del Ponte sullo Stretto». (rrm)

Venerdì a Roma l’incontro “Un Ponte che Unisce” dell’Accademia Calabra

Si intitola Un ponte che Unisce: Storia, cultura e sviluppo il convegno organizzato dall’Accademia Calabra e in programma venerdì 1° dicembre, a Roma, alle 16.30 nella Sala Di Liegro di Palazzo Valentini.

Lo ha reso noto Giacomo Saccomanno, presidente dell’Accademia Calabra, sottolineando come si tratti della «prima manifestazione romana nella quale si potranno apprendere le condizioni del progetto e lo stato di questa opera memorabile. Un’infrastruttura eccezionale che potrà dimostrare di quanto gli italiani potranno fare e di come l’imprenditoria nazionale sia all’altezza dell’autorevolezza e professionalità di un passato recente».

«Dopo quasi 50 anni di annunci, finalmente – ha proseguito – il ponte più lungo del mondo diverrà realtà! Ci sarà l’unione di due regioni, ma maggiormente quella italiana, con lo sguardo di tutto il mondo per la realizzazione di una struttura all’avanguardia, che non ha precedenti».

Si inizia con i saluti di Domenico Naccari, vicepresidente dell’Accademia Calabria, e l’introduzione del presidente, Giacomo Francesco Saccomanno, che illustrerà le ragioni della realizzazione di un’opera tanto discussa e desiderata. Relazioneranno i maggiori esperti, che hanno vissuto sin dall’inizio il percorso difficile della costruzione del ponte, Francesca Moraci, ordinario dell’Università Mediterranea, e Giovanni Mollica, Ingegnere e fondatore della Rete Civica per le Infrastrutture del Mezzogiorno. Interverrà anche il Presidente della Società dello Stretto, Giuseppe Recchi per un aggiornamento immediato sulle condizioni del progetto.

Le conclusioni sono affidate al Sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, che relazionerà sull’importanza dell’opera e sulla realizzazione di migliaia di posti di lavoro. Modererà il convegno il giornalista Rai, Giuseppe Malara. Un incontro, sicuramente, di altissimo livello, che servirà a fornire una informazione corretta delle attuali condizioni del progetto e dello sviluppo che l’opera potrà portare alle regioni del Mezzogiorno e, comunque, all’Italia intera. Durante la manifestazione verranno consegnati dall’Accademia e dai componenti del C.D. Antonio Polifrone, Andrea Bisciglia, Massimo Lapenna, Vincenzo Virgiglio, Luana Tassone, Anna Caparra e Giuseppe Germanò, i riconoscimenti anno 2023 ad Antonella Polimeni, Rettore dell’Università Sapienza, Carmine Belfiore, Questore di Roma, Giovanni Bruno, professore Università Sapienza, e Cristiano Cupelli, professore Università Tor Vergata.

«Un’attività continua dell’Accademia – ha concluso – per costruire una rete concreta per la valorizzazione della Calabria, della sua storia, delle sue bellezze, della sua gastronomia, e che oggi comincia, finalmente, a poter sognare la realizzazione di un’opera strategica che servirà a coniugare anche l’unione con la Sicilia, ma, principalmente, tanto sviluppo e occupazione». (rrm) 

A Roma presentato il libro “Nonostante tutto” e consegnati i Premi dell’Accademia Calabra

Successo, a Roma, per la manifestazione organizzata nei giorni scorsi dall’Accademia Calabra. Un evento, svoltosi al Circolo Antico Tiro al volo, che è stato caratterizzato dalla presentazione del libro Nonostante tutto – Franco Cascasi: Storia di un imprenditore visionario di Ennio Stamile, e la consegna dei Premi anno 2023 a Cesare MirabelliTommaso Miele ed Emilio Errigo.

«Un racconto vero – ha dichiarato Giacomo Saccomanno, presidente dell’Accademia Calabra – che evidenzia accadimenti importanti e, in particolare, la lotta portata avanti con coraggio da questo imprenditore, che non si è voluto piegare alla ‘ndrangheta “violenta” ed a quella con “giacca e cravatta” ed ha portato avanti importanti progetti di sviluppo del suo territorio, rivolgendosi alle istituzioni e combattendo anche con alcuni soggetti che non hanno fatto il proprio dovere fino in fondo».

«La testimonianza di chi lotta, di chi resiste, pronto a farsi ammazzare pur di non perdere la dignità e la libertà – ha aggiunto –. Momenti di grande commozione quando Franco Cascasi ha ricordato le sue origini contadine e l’insegnamento dei genitori che lo hanno educato al rispetto, alla verità, al lavoro, a camminare sempre a tesa alta, con dignità e senso di profonda libertà. Un insegnamento rimasto indelebile nella famiglia Cascasi. Giacomo Francesco Saccomanno ha voluto rimarcare che la storia di Franco Cascasi è la dimostrazione di come si possa vincere la ‘ndrangheta e di come sia possibile fare l’imprenditore, anche se con tantissime difficoltà, anche in Calabria. Però, è indispensabile coraggio e dignità. Quello che ha contraddistinto e contraddistingue l’imprenditore Cascasi».

Dopo lunghi applausi, a seguire la cerimonia di consegna dei riconoscimenti 2023, che l’Accademia ha deciso di assegnare a: Cesare Mirabelli, emerito Presidente della Corte costituzionale, Tommaso Miele, Presidente della Corte dei conti di Roma, Emilio Errigo, Generale della Guardia di Finanza, che sono stati anche nominati soci onorari. Grandi ringraziamenti e la gioia di poter dare un forte contributo all’Accademia per portare avanti il nobile progetto di riconsiderazione della Calabria. Alla manifestazione erano presenti alcuni dei soci fondatori: Anna Caparra, Giuseppe Germanò, Andrea Bisciglia, Antonio Polifrone, Domenico Naccari, Vincenzo Virgiglio, Massimo Lapenna, Luana Tassone, visionari come l’imprenditore e che lottano per portare avanti la Calabria migliore e che con la sua storia, i suoi personaggi, i suoi beni archeologici, le sue tradizioni, ha contribuito a costruire una nazione dalle basi solide e con la forza di lottare per il bene comune.

Presenti, tra gli altri, anche l’Ad della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, il capo segreteria del Sottosegretario alla Giustizia  Adrea Ostellari, Francesca Bilotti, il direttore Rai Radio 1, dott. Francesco Pionati, il dirigente Rai Gianni Paris, il direttore di Calabria.Live, Santo Strati, il direttore Generale Dipartimento ministero Infrastrutture e Trasporti, dott. Enrico Puja, il già presidente del Tar Calabria Cesare Mastrocola, il magistrato della Corte dei Conti Francesca Anelli, il Presidente della Corte di Appello di Roma, Francesco Neri, ed ancora altri esponenti della società civile e delle istituzioni.

«Una serata magica per la rivalutazione della Calabria e delle risorse esistenti e sparse per il mondo, con la consegna di un opera “gioiello” ai premiati realizzato dal maestro orafo internazionale Michele Affidato», ha concluso Saccomanno.

L’Accademia Calabra e il suo esordio in Campidoglio col libro “La Calabria delle Meraviglie”

di PINO NANO – Ieri sera a Roma in Campidoglio l’Accademia Calabra ha esordito presentando ai calabresi di Roma La Calabria delle Meraviglie, l’ultimo libro di Arcangelo Badolati, uno dei più severi studiosi italiani della ‘ndrangheta.

«Si è vero – esordisce sorridendo il giornalista Arcangelo Badolati – “La Calabria delle meraviglie” è un libro che racconta come in ogni luogo caratterizzato dalla presenza delle ‘ndrine esistano, al contrario, cose meravigliose, una sequela di donne e uomini calabresi che hanno segnato con le loro intuizioni culturali ed artistiche la storia della umanità, uno studio originale ed entusiasmante che consente al mondo di guardare alla Calabria con un occhio finalmente diverso».

Arcangelo Badolati dimostra, insomma, come la «Calabria sia ricca di città sepolte, miti omerici e grandi siti archeologici, e come sia stata patria di legislatori, architetti, poeti, condottieri e atleti dell’antichità, terra di Papi dimenticati, di Santi ed eremiti, di greci e bizantini, madre segreta dei Bronzi di Riace e del Toro cozzante di Sibari, come dei misteriosi “monumenti” di pietra di Nardodipace, Stilo, Campana e Davoli. Ma è la Calabria che in passato ha conquistato, con le mille tracce del suo passato, il cuore di archeologi di fama come Paolo Orsi e di glottologi d’infinita curiosità scientifica come Gerhard Rohlfs».

L’appuntamento – moderato dal giornalista del TG2 Peppe Malara  si è svolto nella Sala del Carroccio per un pubblico importante, vertici della magistratura, del notariato, dell’avvocatura, della Pubblica Amministrazione, dell’Università e del giornalismo, una fetta di calabresi che da anni ormai vivono e lavorano a Roma.

«Abbiamo voluto presentare questo libro nel cuore della Capitale – spiega l’avvocato Giacomo Francesco Saccomanno, Presidente dell’Accademia di Calabria perché è l’esatto contrario della Calabria della ‘ndrangheta, l’esatto contrario della Calabria delle faide, l’esatto contrario del mondo organizzato del crimine».

Un libro scritto per giunta da un cronista che questa volta supera sé stesso scrivendo di cronaca bianca, o meglio di cronaca rosa, o meglio ancora di storia, di archeologia, di letteratura, di antropologia.

Arcangelo Badolati lo confessa a se stesso, per la prima volta nella sua storia di cronista butta alle ortiche la sua immensa conoscenza delle ‘ndrine e dei boss che per anni hanno dominato e devastato la sua terra e sposa la causa delle bellezze naturali, dei tesori dell’arte che pure esistono in Calabria, dei miti e dei personaggi che l’hanno resa famosa nei secoli. 

Dicevamo dellAccademia Calabra, una Associazione appena nata e che ha fortemente creduto in questo evento. Tra i soci fondatori figurano Giacomo Francesco Saccomanno, che ne è il Presidente, Domenico Naccari, Vice Presidente, e i consiglieri Antonio Polifrone, Andrea Bisciglia, Anna Caparra, e Giuseppe Germanò, in sostanza un gruppo di vecchi amici, pieni di passione civile e di grande amore per la terra di origine e che qui a Roma pur avendo conquistato posizioni importanti di lavoro e di rappresentanza istituzionale continuano a sognare di poter tornare un giorno a casa propria. Bella serata romana, non c’è che dire. (pn)

Domani a Roma si presenta il libro “La Calabria delle meraviglie” di Arcangelo Badolati

Domani pomeriggio, a Roma, alle 17.30, nella Sala del Carroccio del Campidoglio, sarà presentato il libro La Calabria delle meraviglie di Arcangelo Badolati.

L’evento è stato organizzato da Fondazione Re Calabria Roma Europa e dall’Accademia Calabra.

Saranno presenti: Domenico Naccari, che introdurrà il convegno quale vicepresidente dell’Accademia, Federico Rocca, che darà i saluti istituzionali quale Consigliere di Roma Capitale, Lucio Presta, che interverrà sul libro essendosi interessato della prefazione, Giacomo Francesco Saccomanno, che concluderà i lavori commentando l’opera e illustrando le ragioni della costituita Accademia Calabra. L’autore, certamente, entusiasmerà la platea sia per l’amore viscerale della propria terra e sia perché, per la prima volta, pur essendo un esperto di ‘ndrangheta, parlerà della Calabria migliore, delle sue risorse e delle sue meraviglie. A moderare il dibattito un altro illustre calabrese: Giuseppe Malara, noto giornalista di TG2 Rai.

Un inizio del percorso intrapreso che sarà, sicuramente, scoppiettante e consegnerà ai partecipanti quella Calabria nascosta e che è, invece, presente in tutte le regioni italiane, in Europa ed anche nel mondo. Una regione di grandi menti, di intelligenze al di fuori del comune, di caparbietà, di costanza, di grande forza interiore, ma anche di disperazione, povertà e tanta umiltà. Un territorio che ha conosciuto disastri, occupazioni, prepotenze, domini, ma che si è sempre rialzato ed ha costruito la sua forza con il duro lavoro e con l’ingegno di tanti lavoratori. Questa è la nostra Calabria! (rrm)