REGGIO – La mostra “Da una Economia della Guerra a una Economia della Pace”

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 15.30, alla Galleria dell’Accademia di Belle Arti, s’inaugura la mostra Da una Economia della. Guerra a una Economia della Pace a cura della Consulta degli Studenti.

L’evento è stato organizzato in occasione della tappa di Reggio Calabria della Seconda Marcia Mondiale della Pace nell’ambito del concorso Sport School Award – Mediterranean Creativity.

La mostra, infatti, è dedicata alle campagne di comunicazione sociale con una selezione di lavori che hanno vinto le scorse edizioni del contest. Da questa iniziativa, inoltre, sarà lanciato un concorso per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti, aperto ad altri istituti cittadini, i cui risultati saranno presentati, in mostra, nell’ambito della Corrireggio.

Dopo i saluti di Maria Daniela Maisano, direttore reggente dell’Accademia di Belle Arti di Reggio, introduce con una lectio Gerardo Sicilia, presidente e ideatore dello Sport School Award.

Intervengono Nuccio Barillà, coordinamento Marcia Mondiale di Reggio Calabria, Nicoletta Palladino, presidente Circolo di Legambiente di Reggio Calabria, Irene Calabrò, assessore alla Partecipazione e alla Cittadinanza Attiva del Comune di Reggio Calabria, don Nino Pangallo, direttore Caritas Diocesana di Reggio Calabria, e Loredana Ierace, vicepresidente Aisla di Reggio Calabria. (rrc)

REGGIO – Al via “La settimana della Cultura”

All’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, prende il via domani la quarta edizione de La settimana della cultura, che prevede un ricco calendario di mostre, conferenze, presentazioni, workshop e seminari.

Sono otto, infatti, le giornate ricche di appuntamenti a cura del Dipartimento di Arti Visive, coordinato dal prof. Filippo Malice e del Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate, coordinato dal prof. Salvatore Borzì e della Scuola di Comunicazione e Didattica dell’Arte.

«Queste giornate  – ha dichiarato il direttore Maria Daniela Maisano – sono un’occasione unica per presentare alla città metropolitana e alle scuole la fucina artistica e culturale che vive all’interno della nostra Accademia. I tanti appuntamenti con prestigiosi ospiti esterni sono aperti alla cittadinanza e saranno un’occasione di orientamento per i futuri nuovi studenti».

Si parte domani mattina, alle 9.30, con la mostra Trasformazioni a cura di Agatina Nucera; mentre dalle 10.00, nell’Aula Magna, è previsto il seminario Creazione di sequenze e storytelling a cura di Massimo MonorchioAlessandro Mallamaci, fotografo.

Alle 11.00, nell’Aula P6, l’esposizione Fuori Posto a cura di Remo Malice, con Roberta GrossoIrene CrupiClaudia Birelli. Alle 15.00, all’Aula Magna, il seminario Arte e Pollino – Parco Nazionale del Pollino a cura di Francesco ScialòFilippo Malice, Remo Malice, e Gaetano Lofrano, presidente Associazione Arte e Pollino.

Alle 17.00, nello spazio espositivo del I piano, l’esposizione Sottoscritture e Accessori dal XVI al XIX sec. a cura di Rosaria Caratozzolo.

Il 23 febbraio, alle 10.00, nell’aula s4, la sesta edizione del workshop Ciocco cultura a cura di Filippo Malice con Luigi Cittarella, Francesco Mazzotta, Andrea Leuzzo. Ospite dell’evento il Maestro cioccolatiere Paolo Caridi.

Il 24 febbraio, nel corridoio dell’Aula Magna, la mostra Metàllia a cura di Andrea Leuzzo e Filippo Mallice, visitabile fino al 24 marzo; alle 14.00, nell’aula P I, l’incontro/workshop We are what we # a cura della Consulta degli Studenti con Marco LombardoRiccardo PirroneEvermind StudioSimone Checchia.

Alle 14.00, nelle aule S2 ed S3, il workshop Come nasce una font, a cura di Vincenzo Molinari con Giangiorgio FugaCristina Fatato. Il workshop è in programma anche martedì 25, alle 9.00, e mercoledì 26 alle 9.00.

Alle 15.00, nell’Aula Magna, il seminario Scultura e ambiente a cura di Filippo Malice, Francesco Scialò, con Mosè Previti. Chiude la giornata il workshop L’artigianato sartoriale nel futuro a cura di Giuseppina D’Errico con Vincenza Salvino, in programma alle 17.00 nell’Aula P3. Il workshop si svolgerà anche il 25, 26 alle 9.00, il 27 febbraio alle 8.00.

Dal 25 al 28 febbraio, alle 9.00, nell’Aula P I, il workshop L’arte del fumetto a cura della Consulta degli Studenti, con Federico Pugliese.

Alle 10.00, nell’Aula P8, il seminario/workshop Il corpo come architettura perfetta a cura di Domenico GallusoGiovanna MandalariMilena Vecchi con Roberto Di Costanzo. Alle 17.00, nello Spazio Espositivo al I piano, la mostra La Terra chiama – Chi ama la Terra a cura di Remo Malice con Roberto Di Costanzo.

Il 26 e 27 febbraio, si parte la mattina alle 9.00, nell’Aula P 10, con il workshop Animation and Bricks, a cura di Salvatore Borzì con Joseph CiccarielloCristina Fatato.

Nella mattinata del 26 febbraio, alle 9.30, all’Aula p5 – fino a venerdì 28 febbraio – il workshop Ritmo, colore e segno. Raccontare con l’illustrazione a cura di Remo Malice, Riccardo FrancavigliaLucia Scuderi.

Alle 10.00, nell’Aula Magna, l’incontro/seminario 100° anniversario della nascita di Federico Fellini a cura di Pietro SacchettiMarco Perrella con Gianfranco Angelucci. Alle 10.00, all’Aula T I, il seminario /workshop Arte, natura, ambiente, clima. Elementi per la progettazione del futuro a cura di Pier Luigi Capucci.

Alle 15.00, all’Aula T5, l’incontro/seminario L.A.B.1 a cura di Remo Malice, Francesco Scialò, Filippo Malice. Relaziona il prof. Remo Malice. Alle 16.00, nell’Aula T I, il seminario Stili e linguaggi a confronto con la natura contemporanea a cura di Filippo Malice, Francesco Scialò e Mosè Previti.

Il 27 febbraio, si parte la mattina, alle 9.00, nell’Aula S3 con il workshop Incontro con Andrea Accardi (in programma anche venerdì 28 febbraio) a cura di Andrea BrunoMassimo Monorchio.

Alle 10.30, nell’Aula Magna, il seminario Musei: patrimonio del Mediterraneo a cura di Paolina Giansiracusa, Remo Malice, Alberto CatanzaroGiuseppe CipollaSergej Tikhonov. Coordina Paolina Giansiracusa. Relazionano Maria Daniela Maisano, Paolina Giansiracusa, Lucia Lojacono, Sergej Tikhonov.

Alle 15.00, nell’Aula Magna, l’incontro/seminario Zeroottouno a cura di Giuseppe Cipolla, Filippo Malice, Remo Malice. Partecipa Zeroottouno.

Alle 17.30, all’Art Container 019, la mostra personale Following Raffaello, a cura di Giuseppe Cipolla, Remo Malice, Filippo Malice. Relaziona Remo Malice. Partecipa Petra Sconamiglio. La mostra si potrà visitare fino al 27 marzo.

Il 28 febbraio, alle 10.00, all’Aula P3, l’incontro Il cibo contro l’odio a cura della Consulta degli Studenti e con Pierpaolo Spinazzè. Alle 10.30, in Aula Magna, la presentazione del libro Benedetto e Pasquale Civiletti. La scultura a Palermo tra ‘800 e ‘900: verso una dimensione internazionale a cura di Giuseppe Cipolla, con Maria Daniela Maisano, e Carmelo Malacrino.

Il 29 febbraio, alle 8.30, all’Aula Magna, il convegno di studi Riflessioni sull’opera d’arte e sulle sue declinazioni a cura di Luciano Nanni, padre Andrea Dall’AstaLucia LojaconoFederico GiordanoGiuseppina De MarcoBianca Pedace.

Alle 9.00, in Aula T5, il workshop Live graphic con Resolume Arena a cura di Fabrizio Sebastiani; alle 10.00, in Aula P10, incontro con Vincenzo Filosa, a cura di Andrea Bruno.

Alle 17.00, all’Art Container 019, la mostra collettiva 10+10=20 Artisti per il DAV – COL.A.C. a cura di Filippo Malice e Francesco Scialò. Relaziona il prof. Remo Malice. (rrc)

 

REGGIO – Le Giornate dell’Archeologia al MArRC

Anche al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria si celebrano le Giornate Europee dell’Archeologia, con una serie di eventi culturali tra visite guidate, conferenze e laboratori didattici.

Oggi, alle 12.00, in Piazza Paolo Orsi, la visita guidata alla mostra Ade e Persefone. Signori dell’Aldilà a cura dello staff di collaboratori ai servizi educativi. I visitatori saranno accompagnati alla scoperta di uno dei culti e dei miti più diffusi in Magna Grecia, in un percorso ricco di spunti di approfondimento.

Il pomeriggio, alle 17.30, in sala conferenze, l’incontro con l’archeologo Angelo Bottinigià soprintendente per i Beni archeologici di Roma e ispettore centrale del MiBAC, che interverrà sul tema: Metaponto arcaica: le tombe della necropoli di Crucinia.  Introduce il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. L’ingresso alla conferenza è libero.

Sabato 15 giugno, alle 10.00 due appuntamenti: il primo, Archeo-trekking. Il Museo in cammino, in collaborazione con l’Associazione culturale “Il Giardino di Morgana”. Un percorso di trekking urbano alla scoperta dei siti archeologici del centro storico di Reggio Calabria che parte dal Museo per concludersi al Castello Aragonese; il secondo, per i più piccoli, tra i 4 e i 6 anni, accompagnati dai genitori, in Piazza Paolo Orsi, il laboratorio ludico L’oca va al museo. Un percorso di conoscenza del patrimonio archeologico museale ispirato al famoso gioco dell’oca, tanto amato dai bambini, a cura dello staff di collaboratori ai servizi educativi.

Alle 11.00, il laboratorio ludico-didattico Viaggio nel tempo per i bambini tra i 7 e i 9 anni a Piazza Paolo Orsi. Un’occasione di apprendimento attraverso il divertimento, “sperimentando” le diverse fasi del lavoro dell’archeologo; alle 12.00, il percorso Alla scoperta di Reggio Antica, dedicato ai ragazzi tra i 10 e i 12 anni. Un modo piacevole per conoscere la storia della città al tempo degli antichi Greci.

Domenica 16, dalle 9.00 alle 13.00, e dalle 15.00 alle 19.00, i Volontari del Touring Club di Reggio Calabria offriranno un servizio di visite guidate alle Necropoli Ellenistiche, al livello E (seminterrato) del MArRC. Datate tra il IV e il II secolo a.C., furono scoperte durante la costruzione dell’edificio che ospita il Museo, in Piazza De Nava, negli anni Trenta. Ai bambini, invece, sono riservati i laboratori ludico-didattici Archeokids.

Alle 16.00, Una passeggiata all’archeozoo,  per i piccoli tra i 4 e i 6 anni, per conoscere gli animali dell’antichità presenti nelle raffigurazioni dei reperti della collezione archeologica museale; alleore 17.00, I vestiti nuovi di Apollo Aleo, un percorso tematico-interattivo dedicato ai ragazzini tra i 7 e i 9 anni,  alla scoperta delle statue del patrimonio archeologico del MArRC.

Alle ore 18.00, Fumettando il mito, il laboratorio creativo rivolto ai ragazzi tra i 10 e i 12 anni, per raccontare le storie e le credenze dell’antichità attraverso il disegno e il fumetto.

Alle ore 17.30, in Sala Conferenze, incontro con la storica dell’arte Valentina Certo, autrice del libro Il tesoro di Federico II. Potere e cultura a corte (Giambra editori). Un suggestivo percorso culturale in chiaroscuro alla scoperta di una personalità complessa e affascinante della storia europea, che ha fortemente influenzato, in particolare, l’identità del Meridione d’Italia: Federico II di Svevia. L’imperatore ricordato dagli storiografi per la personalità versatile, di studioso, letterato, artista, mecenate e collezionista di manufatti e gioielli, chiamato già al suo tempo “stupor mundi”.

«Questo programma – ha dichiarato Carmelo Malacrino, direttore del MArRC – per le Giornate dell’archeologia al MArRC è stato pensato per avvicinare il pubblico all’archeologia nel suo significato autentico, meno conosciuto, di scienza delle civiltà».

«Attraverso lo studio, l’analisi e la documentazione delle testimonianze materiali – ha proseguito il direttore Malacrino – si ricostruisce il contesto antropologico e culturale nelle diverse epoche storiche in uno stesso territorio. Abbiamo cercato di accompagnare i nostri visitatori nei tanti viaggi della conoscenza possibili seguendo il filo offerto dall’archeologia». (rrc)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

REGGIO – La mostra “Presente Umano” di Giuseppe Raffaele

Inaugurata, a Reggio, presso la Galleria dell’Accademia di Belle Arti, la mostra personale Presente Umano di Giuseppe Raffaele.

La mostra, proposta e curata da Filippo MaliceMosè Previti, è stata organizzata con la supervisione scientifica del direttore Maria Daniela Maisano, e del vicedirettore dell’Accademia di Belle Arti di Reggio, Francesco Scialò.

L’esposizione si compone di 14 sculture e l’ allestimento è a cura di Remo Malice con i suoi studenti, mentre la progettazione grafica della mostra è a cura di Àgner Mezei.

«L’artista – scrive Mosè Previti – ha la sua volontà molto determinata, la sua linea molto precisa, confrontandosi con lui è facile arrivare al punto in cui le idee diverse si fronteggiano e l’artista non cede. La ricerca intorno alle potenzialità della linea l’ha accompagnato senza interruzioni fino a oggi con risultati molto interessanti. Nella vibrazione del segno minimo, riesce a imprimere le stratificazioni del sentire, le fragilità dell’esistenza, la ricerca oltre le norme topologiche classiche della rappresentazione nello spazio».

«Nel ferro – prosegue Mosè Previti – Raffaele ha trovato la materia in grado di tradurre questa sua forte tensione minimalista via via sempre più radicale. A perfezionare la sua tecnica è stato certamente l’insegnamento di Filippo Malice, suo maestro all’Accademia di Reggio Calabria. Con Malice ha potuto approfondire le possibilità espressive di questo metallo, sviluppando tecnica e controllo della materia. Per sua natura, il ferro ha una certa duttilità e resistenza, è segno di fortezza, attributo marziale, sostanza tecnica della prima età moderna».

«Con Presente Umano, Raffale vuole parlare quotidiano drammatico della nostra epoca. Per farlo, l’artista ha scelto di utilizzare un linguaggio che avesse degli episodi diversi, uno stile maggiormente comprensibile, a tratti quasi stradaiolo, adatto a un’audience larghissimo. L’artista percepisce nel nostro tempo un senso di oscura distruzione. Tutte le opere del progetto sono nere. I colori vengono dagli “accessori”, gli “oggetti trovati” che Raffale mette in relazione con il suo lavoro. I tondini delle costruzioni edilizie sono stati scelti quale elemento per via del loro profilo frastagliato, grezzo. La lamiera del grande tondo, il grande scudo di ferro, s’impongono per la loro brutale presenza. Ci sono anche elementi ironici, come il salvagente dentro la teca e il suo martello inamovibile, o le coperte termiche appese come capi griffati all’appendiabiti travolto. Sensibilissima la linea del Crocifisso con i braccioli, attento e molto ponderato l’elegante rapporto tra vuoti, pieni, deformazioni e riflessi dell’altra lamiera».

«L’artista ha voluto raccontare il dolore del mondo. L’imbarazzante pesantezza, l’oscuro frastagliato bordo di certi involucri, l’architettura complessa di certi piani saldati secondo geometrie ricercate, restituiscono l’aria fatale che l’umanità sta vivendo. Hic sunt leones, qui ci sono i leoni. Così riportavano certe antiche mappe per segnalare terre selvagge dove la civiltà aveva termine. Raffaele ha voluto raccontare di questa fine, di questa riduzione dell’uomo a cosa morta, a cosa nera bruciata. L’esperimento è riuscito. Queste sculture fanno rimanere immobili di fronte alla certezza del fallimento. Manovrando la materia più fredda e crudele, Raffaele è capace di fare battere il cuore con la geometria della linea. È in grado costruire cortei e teatri, prigioni e prospettive aperte dove l’umanità, nonostante tutto, esiste e sa guardare ancora molto oltre la propria miseria». (rrc)

 

REGGIO – La Settimana della Cultura all’Accademia di Belle Arti

È cominciata il 25 febbraio, e terminerà l’8 marzo, la Settimana della Cultura, organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.

«Mostre, conferenze, presentazioni, workshop e seminari – si legge in una nota dell’Accademia di Belle Arti -.Tanti gli appuntamenti organizzati dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria per “Le settimane della cultura”. Dal 25 febbraio all’8 marzo, l’Accademia si presenta alla città con un ricco calendario di appuntamenti che, per dodici giorni, riempiranno tutti gli spazi della sede in via XXV luglio. Dall’auditorium ai laboratori, dalle aule didattiche alla galleria d’arte: i docenti delle otto Scuole dell’Accademia, coadiuvati da prestigiosi esperti esterni, guideranno gli studenti e il pubblico in un percorso che unirà, con un approccio interdisciplinare, pittura, scultura, fumetto ed illustrazione, grafica, scenografia, decorazione, comunicazione e didattica dell’arte, progettazione della moda».

«Per l’occasione – prosegue la nota dell’Accademia di Belle Arti – sarà inaugurato il nuovo spazio espositivo ArtContainer 019 che, insieme alla ABARC Gallery, ospiterà periodicamente mostre e performance aperte al pubblico.

Ancora, nel corso della manifestazione sono previsti workshop di incisione, di medaglistica, di scultura incisa, di ceramica sperimentale, di fumetto realistico, di animazione 3d, di grafica tipografica e tanti eventi collaterali in cui docenti e studenti si metteranno in gioco per dare vita a un’esperienza formativa inedita.

«Queste giornate – ha dichiarato Maria Daniela Maisano, direttore dell’Accademia di Belle Arti –  sono un’occasione unica per presentare alla città metropolitana e alle scuole la fucina artistica e culturale che vive all’interno della nostra Accademia. Inoltre, presenteremo la nuova Aula Magna, uno spazio completamente rinnovato per eventi culturali e convegnistica che aprirà per l’Accademia nuove e fruttuose collaborazioni con il territorio».

 

Il programma dei prossimi giorni

  • 1° marzo, alle 17.00, Aula Magna, conferenza dal titolo Futurismo in Accademia a cura di Lucrezia Ercoli;
  • 1° marzo, alle 12.00, presso l’Aula Magna, la presentazione del libro Io, non io, SuperIo di Lorenzo Pio Massimo Martino, edito da G.B. Editoria. Presenta Olga Iiriti;
  • Sabato 2 marzo – e in replica domenica 3 marzo – la performance di Giacomo Montanaro Acid Painting a cura di Filippo Malice;
  • Domenica 3 marzo – e lunedì 4 marzo – dalle 9.00 alle 13.00, il workshop Pratiche curatoriali indipendenti a cura di Alfredo MaiorinoRemo Malice con bFederico Del Vecchio;
  • Lunedì 4 marzo, alle 11.00, il seminario L’arte come trasformazione a cura di Filippo Malice e Francesco Scialò con Mosè Previti;
  • Martedì 5 marzo – e mercoledì 6 – il workshop Animazione nell’era digitale e del 3D a cura di Salvatore Borzì, con Cristina FatatoJoseph Ciccariello. Collaborano gli studenti A. AmmarM. AbdelraoufE. Abdelmoghith Y. Mohran;
  • Mercoledì 6 marzo, alle 12.00, la conferenza Aria Mediterranea a cura di Filippo MaliceFrancesco Scialò, con Maria Antonietta Mamone;
  • Sempre mercoledì 6, alle 16.00, la conferenza La politica della bellezza a cura di Filippo MaliceGiuseppe Cipolla con Antonio PrestiGianfranco Molino;
  • Giovedì 7 marzo, alle 9.00, il seminario Arte nella grafica tipografica  a cura di Vincenzo Molinari con Francesco BenedettiGiangiorgio FugaCristina Fatato;
  • Giovedì 7 e venerdì 8, alle 16.00, la performance del Laboratorio Saccardi dal titolo Coriandoli omaggio a tano festa a cura di Filippo Malice con Marco Leone BaroneVincenzo Profeta;
  • Sabato 8 marzo, alle 10.30, l’incontro Arte e politica a cura della Consulta degli Studenti.

 

Eventi collaterali a cura del Dipartimento di Arti Visive

  • Domenica 3 marzo, alle 12.00, la conferenza Omaggio ad Amedeo Nazzari. Presenta Marco Nastasi;
  • Domenica 3 marzo, alle 17.00, la presentazione del cortometraggio La mano del diavoloPresenta Vanessa Costantino. La regia è di Diego Licopoli;
  • Lunedì 4 marzo, alle 17.00, la proiezione del video Tracce di memoria. Presenta Antonio Zuccarello.
  • Sabato 8 marzo, alle 17.00, la presentazione del libro  Otto… tracce di memoria di autori reggini. Presenta Fabio Barbuto. (rrc)

Il 28 ottobre arriva l’acqua a Reggio dalla Diga del Menta

24 ottobre – È un evento storico non solo per Reggio, ma per tutta la Calabria: finalmente l’acqua del Menta risolverà i problemi idrici della popolazione reggina. Quattro manifestazioni in programma il prossimo 28 ottobre per celebrare l’evento che consentirà di chiudere i pozzi salmastri di Reggio (l’acqua non era potabile) e offrire un adeguato rifornimento idrico di acqua pulita e priva di residui salini. L’operazione di riapertura dei lavori intorno alla diga del Menta è costata alla Regione 25 milioni di euro: soldi ben spesi se i risultati annunciati saranno confermati e il problema “sete” per la Città di Reggio diventerà un pallido ricordo.
Quattro – si diceva – gli eventi in programma: alle 11, presso l’impianto di potabilizzazione in località Armo di Gallina, la benedizione degli impianti da parte dell’Arcivescovo Metropolita Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, con l’avvio della fornitura idrica ed una conferenza stampa con Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio, Luigi Incarnato, Commissario liquidatore della Sorical, e Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria.

Una immagine datata delle Tre Fontane di Reggio Campi: da anni sono inattive

Alle 16, il secondo evento presso la rotonda di via Reggio Campi, all’incrocio con via Emilio Cuzzocrea, di fronte la Chiesa di San Paolo. “Insieme a bere l’acqua del Menta”, è il titolo dell’evento in cui si prevede la riattivazione della fonte “Tre Fontane – San Paolo” alimentata dall’acqua della Diga del Menta.
Alle 17:30, nella sala consiliare Piero Battaglia di Palazzo San Giorgio il convegno “Dalla Diga del Menta al sistema idrico integrato dell’acqua a Reggio Calabria’ con Giuseppe Falcomatà, Luigi Incarnato, Domenico Pallaria (Direttore Generale Regione Calabria), Paolo Brunetti ( Consigliere comunale), Domenico Penna (Sindaco di Roccaforte del Greco), Domenico Creazzo (Presidente f.f. del Parco dell’Aspromonte), e Mario Oliverio.
Alle 19, infine, l’ultimo appuntamento della giornata al Teatro Cilea di Reggio Calabria con un concerto di orchestra e coro dello stesso Teatro diretto dal Maestro Pasquale Faucitano. (rrc)

REGGIO – Life, le foto di Raffaele Montepaone

13 ottobre – Inaugurata questa mattina a Palazzo Campanella di Reggio la bellissima mostra “Faces Hands Life” del fotografo vibonese Raffaele Montepaone. Con l’autore il segretario-questore del Consiglio regionale Giuseppe Neri e il prof. Remo Malice dell’Accademia di Belle Arti di Reggio che ha collaborato per la realizzazione dell’esposizione.. La mostra ospitata nell’area “Transatlantico” del Consiglio regionale resterà aperta fino al 19 ottobre. SI tratta di una raccolta di straordinarie foto in bianco e nero di donne di Calabria, raccolte durante numerose “escursioni” sul territorio da parte del fotografo Montepaone, immagini che gli hanno valso numerosi riconoscimenti anche internazionali.

Come si legge nel sito di Montepaone, «”Life” prese vita nel 2007 con il primo scatto a Stilo, piccolo borgo dell’entroterra jonico reggino dove Raffaele cominciò la sua ricerca, tutt’ora in corso. Il primo ritratto fu quello della signora Concetta, simbolo della sana tradizione popolare di Stilo, scatto che gli valse la selezione per esporre nell’ambito di Expo Arte, all’interno di Affordable Art Fair Milano, dove si aggiudicò il secondo posto tra i nuovi talenti. Volti e mani solcate dal tempo e dalla fatica sono i soggetti che affascinano l’artista. Raffaele gira i paesini della Calabria, alcuni sperduti, realizzando immagini suggestive che documentano gli usi e i costumi delle vecchie generazioni calabresi e i loro legami con la terra, metaforicamente visibili nei solchi dell’epidermide. Le sue non sono soltanto normali rappresentazioni di vita rurale ma intimi ritratti nei quali emerge un vissuto intero, immagini evocatrici di tempi passati. Montepaone si propone di lasciare un segno di quella Calabria che va scomparendo, perché i “nuovi vecchi” non saranno più come i “suoi”, nel senso che prima di premere il pulsante della sua Nikon stabilisce un rapporto con i soggetti della sua ricerca, parla e pranza con loro, li segue in una giornata tipo, ne conquista la fiducia per poi farli diventare i protagonisti delle sue fotografie».
Raffaele Montepaone – si legge sul suo sito personale – «è stato definito il poeta delle immagini e fotografo dei “vecchi”, definizioni che lo inorgogliscono proprio perché resta affascinato da quelle rughe e da quelle mani consumate. La novità però rispetto a chi ha già percorso queste strade è che Raffaele non si limita ad una mera immagine bozzettistica degli anziani di Calabria ma ha l’abilità di far emergere dalle loro mani, dai loro volti, dai loro oggetti usurati tutto il pathos di una vita fatta di fatiche e sofferenze ma nello stesso tempo ricca di dignità, la vita della gente di Calabria del secolo scorso. Il mondo che Raffaele rappresenta attraverso le sue opere risulta al contempo crudo e romantico, gente che vive di cose semplici in un tempo sospeso, lontano dalle metropoli e i cui ritmi sono scanditi solo dalla natura. La forte valenza simbolica presente in quasi tutte le sue opere è una delle caratteristiche di maggiore impatto. Le vite delle sue vecchine, molte delle quali vedove, affondano le loro radici nei campi e nella preghiera: nei ritratti il fotografo non manca di evidenziare la doppia fede al dito, simbolo di chi non c’è più solo fisicamente ma di cui si conserva un immutato ricordo; o le tante immagini sacre affisse nelle loro umili case, talvolta composte solo da una stanza ma tenute con grande decoro. Donne con volti solcati e stanchi che si preparano all’alba per iniziare la loro giornata nei campi con riti semplici, raccolgono i lunghi capelli bianchi in eleganti chignon, o in composte trecce con devota abitudinarietà e si offrono con dolcezza al suo obiettivo che coglie ogni particolare di una vita completamente dedicata alla terra. Vecchine che terminano le loro giornate stringendo tra le mani grani di un rosario, anch’esso consumato dal tempo e da chi lo ha stretto riponendovi la speranza di una vita». (rrc)

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