Coldiretti Calabria: Pil cala in agricoltura per forti aumenti costi produzione, serve un “effetto filiera”

Il Pil cresce, ma a causa dei forti aumenti dei costi di produzione cala in agricoltura. Per questo, serve un “effetto filiera”, secondo Coldiretti Calabria, cioè «la responsabilità della intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle».

«Il balzo dei costi energetici oltre a spingere l’inflazione – ha sottolineato la Coldiretti – si trasferisce a valanga sui costi di produzione e sui bilanci delle imprese. Con l’avvio delle operazioni colturali gli agricoltori – spiega la Coldiretti – sono costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione».

«L’aumento dei costi energetici – è stato spiegato – riguarda anche il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’acquisto dei fertilizzanti, per l’essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne».

«Il rincaro dell’energia – ha proseguito la Coldiretti – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi».

«Le imprese di allevamento da latte –ha denunciato Coldiretti – subiscono penalizzazioni con compensi da troppo tempo al di sotto dei costi di produzione che sono esplosi per effetto dei rincari nei mangimi». (rrm)

Agricoltura, Parentela (M5S): Accolte richieste della Calabria per danni da maltempo

Il deputato del Movimento 5 StellePaolo Parentela, ha reso noto che «sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale, i decreti del Ministero delle Politiche Agricole con cui il ministro Stefano Patuanelli accoglie le proposte delle regioni Calabria, Lombardia e Molise di attivazione degli interventi compensativi del fondo di solidarietà nazionale per i danni alle produzioni a seguito degli eventi calamitosi verificatisi nei mesi scorsi».

«È stata, infatti, dichiarata l’esistenza del carattere di eccezionalità – ha proseguito – per le piogge persistenti che dal 21 al 23 novembre 2020 hanno colpito la provincia di Cosenza e quella di Crotone, per le grandinate che dal 17 al 28 giugno scorso hanno interessato la provincia di Pavia e per le piogge alluvionali del 3-4 luglio nel lodigiano e dal 16 al 19 luglio in provincia di Campobasso Per questi territori saranno attivate le misure previste dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102».

«Si tratta – ha proseguito – di aiuti volti a favorire la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole come contributi in conto capitale fino all’80% del danno accertato sulla base della produzione lorda vendibile media ordinaria, elevato sino al 90% nelle zone svantaggiate; prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di esercizio dell’anno corrente e del prossimo, da erogare a tasso agevolato; proroga delle operazioni di credito agrario e agevolazioni previdenziali».

«Per queste misure, sono stati stanziati ulteriori 105 milioni di euro per tutto il territorio nazionale nel Decreto Sostegni-Bis – ha spiegato ancora –. Con la nuova PAC (Politica Agricola Comune), che entrerà in vigore nel 2023, metteremo in atto nuovi strumenti per incentivare maggiormente le imprese agricole ad assicurarsi così da dare loro maggiori garanzie, tutelandole dai sempre più frequenti ed eccezionali eventi calamitosi». (rp)

Coldiretti Calabria: +17,4% di ore lavorative in agricoltura, ma in Calabria c’era carenza di lavoratori nelle campagne

Nonostante sia stato rilevato una crescita del 17,4% delle ore lavorate in agricoltura, «c’è grande carenza di lavoratori nelle campagne, e tale riscontro mette a rischio il risultato economico soprattutto delle aziende medio piccole che sono il tessuto produttivo della nostra Regione» ha dichiarato Francesco Cosentini, direttore di Coldiretti Calabria.

Dall’analisi di Coldiretti, sulla base dei dati Istat relativi al mercato del lavoro nel secondo trimestre del 2021, infatti, conferma la dinamicità del settore in grado di offrire opportunità sia per fare una esperienza di lavoro come dipendenti che per esprimere creatività imprenditoriale.

«Un impegno che, in Calabria, riguarda – ha sottolineato la Coldiretti Calabria – circa 70mila lavoratori che nell’anno del Covid non hanno mai smesso di lavorare. Una domanda di lavoro sostenuta – precisa la Coldiretti – con l’avvicinarsi dell’autunno per l’entrata a pieno regime della raccolta degli agrumi e della vendemmia mentre sta per avvicinarsi quella delle olive».

«Da qui la necessità di prorogare – ha continuato la Coldiretti – i permessi di soggiorno ai lavoratori stagionali extracomunitari già presenti in Italia almeno fino al 31 dicembre 2021, onde evitare che molti lavoratori siano costretti a tornare nel loro Paese. Si tratta peraltro di operai agricoli stagionali qualificati che, ormai da anni, hanno la fiducia delle imprese e sono impiegati sul territorio, tanto da essere diventati indispensabili per l’attività di molte aziende nostrane, con cui in molti casi sono nati rapporti anche di amicizia».

«Ma per rassicurare il sistema produttivo – ha proseguito Coldiretti – è importante anche la pubblicazione del decreto flussi per il 2021 che possa consentire la presentazione sia delle istanze per lavoro stagionale che le richieste di conversione dei permessi stagionali».

«Ma per salvare le produzioni Made in Italy occorre anche – ha evidenziato Coldiretti – dare la possibilità a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter lavorare nei campi attraverso una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che al momento non è previsto».

«Un provvedimento che interesserebbe centinaia di persone nella nostra regione in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà. Anche queste politiche attive – ha concluso Coldiretti Calabria – garantiscono una ripresa dell’economia». (rrm)

Il Ministero riconosce carattere eccezionale delle gelate di aprile in Calabria

Il Ministero delle Politiche Agricole ha riconosciuto l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi della scorsa primavera per i danni causati alle imprese agricole, attivando, così, interventi compensativi del fondo di solidarietà nazionale nelle province di Cosenza, Crotone e Città Metropolitana di Reggio Calabria, per i danni alle produzioni a seguito delle gelate dal 7 aprile 2021 al 9 aprile 2021.

Lo ha reso noto il deputato del M5S Paolo Parentela, spiegando che si tratta «di aiuti volti a favorire la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole come contributi in conto capitale fino all’80% del danno accertato sulla base della produzione lorda vendibile media ordinaria, elevato sino al 90% nelle zone svantaggiate; prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di esercizio dell’anno corrente e del prossimo, da erogare a tasso agevolato; proroga delle operazioni di credito agrario e agevolazioni previdenziali. Per queste misure, sono stati stanziati ulteriori 105 milioni di euro per tutto il territorio nazionale nel Decreto Sostegni-Bis».

I Comuni beneficiari di questi interventi, sono Altomonte, Cassano allo Ionio, Corigliano-Rossano, Rocca Imperiale, Ciro’, Melissa, Anoia,  Candidoni, Cittanova  Gioia  Tauro, Laureana di  Borrello,  Maropati,  Melicucco,  Polistena,  Rizziconi, Rosarno, San Ferdinando, Serrata e Taurianova.

«Con la nuova Pac – ha concluso Parentela – che entrerà in vigore nel 2023, metteremo in atto nuovi strumenti per incentivare maggiormente le imprese agricole ad assicurarsi così da dare loro maggiori garanzie, tutelandole dai sempre più frequenti ed eccezionali eventi calamitosi».

Soddisfazione, per il riconoscimento da parte del Ministero del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici calamitosi verificatisi in Calabria dal 7 al 9 aprile, è stata espressa dal consigliere delegato  Marino, sottolineando che «si tratta di un passaggio formale estremamente importante e particolarmente atteso dal comparto agricolo locale che in quei giorni ha subito ingenti danni alle produzioni e alle attività che insistono in modo specifico nei Comuni di Anoia, Candidoni, Cittanova Gioia Tauro, Laureana di Borrello, Maropati, Melicucco, Polistena, Rizziconi, Rosarno, San Ferdinando, Serrata e Taurianova».

«Tale risultato – ha aggiunto – è frutto anche della proficua interlocuzione avviata fin da subito dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria e in particolare dal consigliere delegato all’Agricoltura, Giuseppe Marino che già nell’immediatezza degli eventi calamitosi, si era recato sui posti colpiti dalle forti gelate per svolgere i primi sopralluoghi e verificare l’entità dei danni».

«È stato un risultato reso possibile grazie alla positiva e fattiva collaborazione con le associazioni di categoria – ha spiegato lo stesso consigliere Marino – che ci ha consentito di attivare immediatamente le procedure necessarie all’ottenimento di tale riconoscimento ministeriale. La situazione, del resto, è apparsa sin da subito estremamente grave con intere filiere del comparto ortofrutticolo, ma anche di alcuni prodotti d’eccellenza come il miele, letteralmente devastate a causa delle avverse condizioni meteo».

«Adesso – ha evidenziato il rappresentante di Palazzo “Alvaro” – è necessario che tutte le procedure previste nel quadro del riconoscimento del carattere eccezionale di tali eventi atmosferici e soprattutto le risorse finanziarie a sostegno delle imprese, procedano con la massima celerità, consentendo agli imprenditori del settore di superare in tempi brevi la fase emergenziale e riprendere a pieno regime le loro attività».

«Come Città metropolitana – ha concluso il consigliere delegato Marino – continueremo a portare avanti l’azione di monitoraggio, confronto e dialogo costante con gli operatori agricoli reggini, proseguendo nel solco degli incontri territoriali che nel corso di questi mesi abbiamo svolto di concerto con i rappresentanti di categoria e dei lavoratori. Stiamo profondendo ogni sforzo possibile per sostenere la ripartenza di un segmento importantissimo per la tenuta dell’economia locale e il rilancio dei connessi livelli occupazionali».

«È questa la strada giusta – ha commentato Pietro Sirianni, direttore di Coldiretti Reggio Calabria – per rimettere in piedi il nostro settore e ridare ossigeno alle imprese del territorio. In questa direzione vogliamo esprimere un ringraziamento alla Città metropolitana e al consigliere Marino per l’attenzione e l’impegno con cui sta seguendo questa delicata fase. È fondamentale, adesso, che il rilancio del comparto agricolo reggino sia costantemente al centro dell’agenda politica, locale e nazionale e che le procedure previste siano caratterizzate da semplificazione e rapidità».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Confagricoltura che, attraverso il direttore Angelo Politi, che ha sottolineato «il lavoro positivo dei nostri tecnici in sinergia con gli uffici di settore della Città metropolitana». (rrm)

 

Dalla Regione 11 milioni per promozione impianti di mandorlo, castagno, pistacchi e noce

Dal 10 al 30 settembre si può presentare la domanda per partecipare al bando di sostegno alle aziende agricole per la promozione di interventi di nuovi impianti e reimpianti arborei nel settore della frutta a guscio, nonché di impianti di efficientamento dei sistemi di irrigazione della Regione Calabria, che mette a disposizione 11 milioni di euro.

Il bando, promosso dall’Assessorato regionale all’Agricoltura, guidato da Gianluca Gallo, è rivolto a imprenditori agricoli, singoli o associati, ed ha l’obiettivo di promuovere e potenziare la filiera della frutta a guscio in Calabria, come d’intesa con il partenariato. L’avviso, in particolare, punta a migliorare la redditività delle aziende regionali di trasformazione e commercializzazione e la sostenibilità delle produzioni, ed in particolare ad aumentare l’orientamento al mercato delle aziende agricole, a posizionare e garantire la permanenza dei prodotti regionali sui mercati di riferimento specializzati, al fine di migliorare la catena di produzione del valore.

La dotazione finanziaria assegnata è pari a 11 milioni di euro, dei quali 10 a valere sull’intervento 4.1.1. e uno sull’intervento 4.1.3, salvo risorse ulteriori aggiuntive. Tale ripartizione, però, potrà subire variazioni in funzione delle proposte presentate e dell’esito istruttorio del bando. In caso di approvazione della proposta di modifica del PSR 2014-2020 in corso di negoziazione con la Commissione europea, le aliquote di sostegno potranno arrivare fino al 70% del costo dell’investimento. (rcz)

Agricoltura, da marzo 2020 la Regione ha erogato al comparto oltre 427 milioni di euro

Sono oltre 427 milioni di euro la somma che, da marzo 2020, la Regione Calabria ha erogato a favore del comparto agricolo.

L’organismo pagatore regionale Arcea, in stretta sinergia con il dipartimento Agricoltura, ha liquidato tre nuovi decreti – due relativi al Programma di sviluppo rurale, uno alla Domanda unica – immettendo nel comparto agroalimentare e forestale regionale, complessivamente, quasi 27 milioni (26.859.093,2).

Per quanto riguarda il Psr, sono andati in pagamento i kit decreto n. 116 e n. 117: attraverso il primo, 387 beneficiari di misure sia a superficie che strutturali, hanno ricevuto, in totale, oltre 11 milioni di euro (11.057.172,97).

Gli investimenti finanziati, in particolare, riguardano il Pacchetto giovani; la misura 4 “Investimenti in immobilizzazioni materiali”; la misura 6 “Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese”; la misura 21 relativa al sostegno temporaneo eccezionale a favore degli agricoltori e pmi particolarmente colpiti dalla crisi di Covid-19; la misura 19 a sostegno dei Gal; la misura 1 relativa al trasferimento di conoscenze e azioni di informazione; la misura 16 “Cooperazione”; l’intervento 7.3.2 “Interventi per la crescita digitale nelle aree rurali”; il comparto della forestazione (misura 8); la misura 20 (assistenza tecnica al Psr) e, infine, le misure a superficie (Pagamenti agro-climatico-ambientali, Indennità compensative e Agricoltura biologica), insieme al Benessere degli animali.

Il decreto n. 115 del Psr era stato liquidato un mese addietro, per un importo di 6 milioni e mezzo, con i quali sono stati finanziate le misure a superficie, i progetti dei Gal e la misura Covid. Con il decreto 117, invece, sono stati erogati 1.548.898,52 euro in favore di 26 beneficiari delle misure 4 e 6 e dell’intervento 8.1.1. “Imboschimento e creazione di aree boscate”.

«Numeri importanti – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – che dimostrano come il settore primario sia tra le priorità delle scelte strategiche regionali e del lavoro del dipartimento e di Arcea». (rcz)

Ammodernamento aziende agricole: nuova graduatoria e due milioni di aiuti

Pubblicata, sul portale istituzionale dell’autorità di gestione www.calabriapsr.it, la graduatoria provvisoria delle domande di sostegno relative alla misura 4 del Programma di sviluppo rurale della Calabria 2014/2020 “Investimenti in immobilizzazioni materiali”, intervento 4.1.1 “Investimenti nelle aziende agricole”, annualità 2020.

I progetti ritenuti finanziabili su tutto il territorio regionale sono 496, ai quali sarà erogato un contributo pubblico totale di importo pari a due milioni di euro, in attesa che la dotazione finanziaria venga implementata con le risorse del Fondo di transizione.

L’intervento favorirà i processi di ammodernamento delle aziende agricole, agendo sugli elementi strutturali, colturali e agronomici, tecnologici, logistici e commerciali, con la finalità di migliorare le prestazioni economiche, nonché la sostenibilità globale dei processi delle aziende attraverso investimenti per la razionalizzazione e l’efficientamento nell’utilizzo di fattori produttivi; incentivare l’uso sostenibile dei suoli; favorire l’introduzione di miglioramenti fondiari, tecnologici e di colture e pratiche agronomiche migliorative; conseguire il miglioramento delle condizioni fitosanitarie delle colture arboreee mediante l’uso di materiale certificato prodotto in ambiente controllato; perseguire miglioramenti strutturali, tecnologici e logistici per il mantenimento qualitativo del prodotto e la trasformazione e commercializzazione e vendita del prodotto aziendale.

«Si tratta di un bando – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – grazie al quale la Regione finanzierà il potenziamento delle dotazioni tec (rnologiche delle aziende agroalimentari calabresi, e quindi l’acquisto di macchinari e attrezzature di vario genere che possano aumentare la competitività delle stesse, promuovendo l’innovazione tecnologica nel nostro settore primario. V’è da sottolineare che le procedure burocratiche sono state snellite e semplificate, al fine di agevolare concretamente i beneficiari del Psr» (rcz)

CopAgri Calabria da Gallo: investire con i fondi Ue sui giovani

Puntare sui giovani in agricoltura, rimodulando i fondi di provenienza UE: proficuo incontro a Germaneto della COPAGRI Calabria per dare voce agli agricoltori e allevatori calabresi con l’obiettivo di costruire l’agricoltura del presente e del futuro. 

La delegazione COPAGRI Calabria guidata dal Presidente Macrí, unitamente a Franco Barretta, Vincenzo Lentini, Lucia Candida, Roberta Canino e Salvatore Pignataro è stata accolta in Assessorato dall’Assessore Gianluca Gallo, dal Direttore Giacomo Giovinazzo e dal Commissario ARCEA Salvatore Siviglia. 

«Ringraziamo l’assessore Gianluca Gallo e la Struttura per l’attenzione che ci riserva in modo continuo e costante, attenzione sempre volta all’attuazione di iniziative che possano affrontare e risolvere i problemi dell’agricoltura regionale per guardare al futuro dell’agricoltura calabrese con una prospettiva innovativa e sostenibile» – ha affermato il Presidente COPAGRI Calabria Francesco Macrì. 

«Un plauso per le rimodulazioni richieste alla Commissione Europea che pongono i giovani al centro, attraverso una maggiore percentuale per contribuire ai loro investimenti in agricoltura. Varie le tematiche poste in discussione, dalla proposta di avviare tavoli di lavoro sulle principali filiere regionali, alla necessità di cercare soluzioni per le problematiche dei cinghiali ma anche degli incendi estivi. Sappiamo bene che non vi sono soluzioni rapide e semplici, ma non si può più rimandare la costruzione di piani efficaci di contenimento. Infatti, a pagare i danni degli incendi delle ultime settimane sono agricoltori e allevatori, oltreché tutti i cittadini» ha proseguito il Presidente Francesco Macrì. 

«Abbiamo proposto all’assessore Gallo tavoli di lavoro, in cui costruire per aree tematiche la Calabria 2021-2026, per affrontare senza retorica alcuna, le diverse tematiche, incluse quelle di governance degli enti a supporto dell’agricoltura quali i Consorzi di Bonifica, le ATC e l’ARSAC. In quasi sei mesi abbiamo avviato una progettualità riguardo l’agricoltura e l’allevamento calabresi che siamo certi continuerà nei prossimi anni con serietà e passione» ha concluso il Presidente Francesco Macrì. (rcz)

Parentela (M5S): Alla Calabria 55 milioni dal Fondo di Garanzia di Mediocredito Centrale

Il deputato del Movimento 5 StellePaolo Parentela, ha reso noto che «la Calabria è l’undicesima regione per accesso al fondo di garanzia di Mediocredito Centrale. In particolare, per quanto concerne la Calabria 682 sono le operazioni realizzate, di importo garantito pari a 55 milioni di euro. Nello specifico, ammonta a 80.644 euro l’importo medio di ogni pratica riguardante il territorio calabrese».

«Ad un anno dall’avvio dell’operatività, l’accesso diretto al Fondo di Garanzia di Mediocredito Centrale – ha proseguito il parlamentare – ha consentito, in tutta Italia, la concessione di finanziamenti alle imprese agricole e della pesca per oltre 3 miliardi e mezzo di euro, a fronte di 23.035 domande presentate. Grazie al Movimento 5 Stelle, intervenuto con un emendamento al decreto Cura Italia, le aziende del comparto sono state sostenute durante la pandemia: tanto con iniezioni di liquidità, quanto con la pianificazione di importanti investimenti».

«Rammento, inoltre – ha aggiunto – che alla garanzia del Fondo di Mediocredito Centrale è poi sommabile l’ipoteca, in virtù di un’ulteriore novità normativa, che abbiamo introdotto nel decreto Sostegni bis, al fine di agevolare ulteriormente l’accesso al credito delle imprese agricole. In quanto ai volumi, ai 3,6 miliardi del Fondo di Garanzia si aggiungono i circa 1,5 miliardi garantiti da Ismea a oltre 2.000 aziende agricole. In più Ismea, di cui è stato appena nominato il nuovo presidente, nella persona del professore universitario Angelo Frascarelli, stimato esperto, ha ottenuto dall’Ue l’estensione della durata dei finanziamenti sino a 10 anni».

«Questi sono fatti, risultati – ha concluso Parentela – di un impegno costante dei parlamentari del Movimento 5 Stelle sulle necessità delle imprese agricole, che riteniamo di primaria importanza per l’economia nazionale e per lo sviluppo dei territori, soprattutto calabresi». (rp)

VIBO VALENTIA – Con il Rotary Club Hipponion si è parlato di orizzonti europei e politiche di sviluppo agricole

Opportunità e Sviluppo in Agricoltura è il tema su cui si è incentrata la giornata di studio voluta dal  Club Hipponion Vibo Valentia, organizzata in collaborazione con il Gal Terre Vibonesi, l’Amministrazione Provinciale e il Comune di Vibo Valentia dove, appunto, si è discusso del futuro dell’agricoltura in Calabria.

Hanno introdotto il tema della giornata di studio il presidente della Provincia, Salvatore Solano, l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Vibo Valentia, Domenico Francica, e del Presidente del Gal Terre Vibonesi, Vitaliano Papillo, che, dall’alto del loro osservatorio istituzionale, hanno tracciato un’attenta analisi delle problematiche e delle possibilità offerte dal territorio, tanto da creare una vera e propria road map da percorrere per la costruzione di una comune politica di sviluppo del comparto, in una dinamica di promozione e crescita con le altre aree della Calabria e con i mercati nazionali e internazionali.

Le relazioni in programma, accompagnate dai commenti dell’esperto di comunicazione pubblica e marketing territoriale, Valerio Caparelli, sono state introdotte dall’ideatrice della giornata, Maria Giovanna Fusca, che ha inteso riconoscere come la Calabria sia ricca di forze imprenditoriali e di realtà rurali capaci di fare sinergia e di poter ridisegnare insieme un sistema produttivo che non ha nulla da invidiare alle altre regioni d’Italia e d’Europa, fermo restando un doveroso impegno da parte della nostra classe politica, che deve sapersi convertire verso un reale interesse della collettività, stabilendo un percorso di sviluppo possibile che rilanci l’agricoltura e che metta quanti operano nel settore nella condizione di rendere competitive le proprie aziende, così da poter concorrere con pari opportunità sui diversi mercati e imporre il giusto prezzo ai propri prodotti, vere eccellenze dell’agroalimentare e dell’enogastronomia.

Giuseppe Zimbalatti, direttore Generale dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha, invece, aperto la serie di interventi tecnici prospettando il quadro delle politiche comunitarie indirizzate all’agricoltura e indicando le priorità europee previste per i prossimi anni: dal miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale, che deve tornare ad avere un suo ruolo fondamentale nell’economia regionale, a quello dell’ambiente e del paesaggio rurale; dal miglioramento della qualità della vita alla diversificazione dell’economia rurale, passando da un rafforzamento delle capacità locali di agire a favore dello sviluppo.

Antonino Greco, presidente dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Vibo Valentia, proseguendo sulla scia di quanto affermato dagli altri relatori, ha illustrato dettagliatamente Le condizioni agricole del vibonese, soffermandosi sull’importanza che rivestono i tecnici in termine di professionalità e prossimità con le aziende private e con gli enti deputati alla promozione dello sviluppo agricolo del territorio, oltre che sull’importanza di intercettare nuove dinamiche formative e nuovi profili professionali per le certificazioni utili al collocamento dei prodotti sui mercati nazionali ed esteri.

Emilio Pierpaolo Giordano, direttore del Gal Terre Vibonesi, ha relazionato invece su La Politica Agricola Comune post 2020, snocciolando dati e analisi dettagliate svolte sul sistema agricolo calabrese, in particolare di quello vibonese, dopo la pandemia Covid, che ha confrontato con i dati di altre aree d’Europa insieme alle possibili evoluzioni che il comparto potrà presentare in rapporto alle direttive comunitarie.

Francesco Macrì, titolare dell’omonima azienda agricola Barone G.R. Macrì, Presidente regionale di Copagri e Presidente del Gal Terre Locridee, è intervenuto su Il ruolo del Gal nel rilancio dell’agricoltura calabrese, sottolineando l’importanza di questo organismo di promozione e sviluppo rurale, oggi sotto dimensionato e decisamente inflazionato rispetto al ruolo di animazione territoriale e di progresso locale assegnato dall’Unione Europea, ha presentato una serie di interventi necessari e propedeutici al miglioramento del settore agricolo.

In chiusura della giornata di studio, in video collegamento, è intervenuto l’assessore alle Politiche Agricole e Sviluppo Agroalimentare della Regione Calabria, Gianluca Gallo, con un contributo su quella che è la traccia disegnata dall’attuale amministrazione regionale e dal suo assessorato, in particolare, che ha sostenuto gli agricoltori calabresi specie in un momento così drammatico come quello vissuto nel primo anno di pandemia.

Nel corso del suo intervento, sono stati illustrati tutti i bandi in essere a quelli di prossima pubblicazione, dai Distretti del Cibo alle misure per lo sviluppo delle aziende agroalimentari, dagli investimenti nella trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli ai finanziamenti per l’apertura di attività di vendita presso le aziende agricole. (rvv)