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Gallo

Agricoltura, da marzo 2020 la Regione ha erogato al comparto oltre 427 milioni di euro

Sono oltre 427 milioni di euro la somma che, da marzo 2020, la Regione Calabria ha erogato a favore del comparto agricolo.

L’organismo pagatore regionale Arcea, in stretta sinergia con il dipartimento Agricoltura, ha liquidato tre nuovi decreti – due relativi al Programma di sviluppo rurale, uno alla Domanda unica – immettendo nel comparto agroalimentare e forestale regionale, complessivamente, quasi 27 milioni (26.859.093,2).

Per quanto riguarda il Psr, sono andati in pagamento i kit decreto n. 116 e n. 117: attraverso il primo, 387 beneficiari di misure sia a superficie che strutturali, hanno ricevuto, in totale, oltre 11 milioni di euro (11.057.172,97).

Gli investimenti finanziati, in particolare, riguardano il Pacchetto giovani; la misura 4 “Investimenti in immobilizzazioni materiali”; la misura 6 “Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese”; la misura 21 relativa al sostegno temporaneo eccezionale a favore degli agricoltori e pmi particolarmente colpiti dalla crisi di Covid-19; la misura 19 a sostegno dei Gal; la misura 1 relativa al trasferimento di conoscenze e azioni di informazione; la misura 16 “Cooperazione”; l’intervento 7.3.2 “Interventi per la crescita digitale nelle aree rurali”; il comparto della forestazione (misura 8); la misura 20 (assistenza tecnica al Psr) e, infine, le misure a superficie (Pagamenti agro-climatico-ambientali, Indennità compensative e Agricoltura biologica), insieme al Benessere degli animali.

Il decreto n. 115 del Psr era stato liquidato un mese addietro, per un importo di 6 milioni e mezzo, con i quali sono stati finanziate le misure a superficie, i progetti dei Gal e la misura Covid. Con il decreto 117, invece, sono stati erogati 1.548.898,52 euro in favore di 26 beneficiari delle misure 4 e 6 e dell’intervento 8.1.1. “Imboschimento e creazione di aree boscate”.

«Numeri importanti – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – che dimostrano come il settore primario sia tra le priorità delle scelte strategiche regionali e del lavoro del dipartimento e di Arcea». (rcz)