Anno Mariano: il messaggio del vescovo di Locri Francesco Oliva

In occasione dell’apertura dell’Anno Mariano, ieri il vescovo di Locri mons. Francesco Oliva ha diffuso un messaggio rivolto ai fedeli. «In questo giorno memoria della Beata Vergine Maria del Rosario, desidero esprimere la gioia della nostra Chiesa per l’inizio dell’Anno Mariano che ha trovato l’accoglienza entusiasta dei fedeli devoti di Maria. L’accoglienza della statua della Madonna è solo un segno esterno dell’accoglienza della Vergine Maria nel proprio cuore. La statua e le immagini sacre non sono la Vergine Madre, ma ne sono solo un’immagine, il richiamo a quella realtà personale che vive nella gloria di Dio e dei Santi. Non siamo adoratori di statue, ma figli accoglienti della Madre Maria, che è davanti a noi a mostrarci la bellezza dell’essere veri discepoli del Figlio suo in cerca di speranza, di pace e di amore. Disposti a vivere il Vangelo della gioia nella sequela di Gesù nostro Salvatore (“qualunque cosa Egli vi dica fate”).

Di questo ho scritto nella mia lettera per l’anno mariano Nello stupore di tutto il creato, che invito i parroci a leggere ed a far conoscere ai fedeli. Scopo dell’anno mariano non è moltiplicare le occasioni di festeggiamenti esterni, ma richiamo a vivere la devozione mariana nella sua essenziale verità, come ritorno a Dio con il sacramento della confessione per la conversione ed il perdono dei peccati, con la preghiera e l’evangelizzazione.
Per questo non è il caso di organizzare manifestazioni esterne con fuochi pirotecnici o altro. Ricordo che è assolutamente vietato nelle manifestazioni sacre effettuare fuochi pirotecnici senza i dovuti permessi, gli adempimenti previsti per legge, pena la responsabilità personale degli organizzatori, il parroco in primis. Né ha alcun senso religioso esporre la statua o l’immagine sacra nel corso di tali spettacoli.
È consentita solo la “Peregrinatio Mariae”, che è un breve percorso processionale penitenziale che accompagna con canti e preghiere la statua della Madonna verso il santuario o la chiesa parrocchiale. Durante questo percorso non sono consentite soste davanti ad abitazioni private o inchini, raccogliere offerte o allungarne la durata, privilegiando situazioni personali o altri interessi estranei.
Durante il breve percorso processionale raccomando di pregare con il santo Rosario, col desiderio di “mettersi alla scuola di Maria: ricordare Cristo con lei, imparare Cristo con lei, conformarsi a Cristo con lei, supplicare Cristo con lei, annunciare Cristo con lei. In una parola, il Rosario ci aiuta a riportare lo sguardo nella direzione di Maria che sempre ci lascia incontrare suo Figlio” (com’è scritto nella lettera Nello stupore di tutto il creato).
Affido alla vostra sensibilità l’organizzazione di questi momenti di preghiera, sperando che questo Anno Mariano ci aiuti a purificare la nostra devozione mariana, come anche a recuperare il vero senso della festa e la coerenza di una vita di fede che rende più bello il mondo e le relazioni tra noi». (rrc)