Azienda Zero e Consip insieme per supportare gli Enti sul territorio

È stato un utile momento di confronto sulle opportunità a disposizione delle aziende del servizio sanitario per l’approvvigionamento di beni e servizi, il convegno Le iniziative e gli strumenti Consip per le aziende del Servizio Sanitario Nazionale, svoltosi in Cittadella regionale e promosso da Azienda Zero di concerto con la struttura Commissariale per il Piano di rientro e il Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria.

L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione che, grazie alla presenza dei suoi esperti, ha illustrato le maggiori novità riservate alle aziende del servizio sanitario.

«Lo scopo dell’iniziativa è un approfondimento mirato ad un utilizzo puntuale della piattaforma per le necessità che nascono nelle Aziende – ha detto il commissario di Azienda Zero Miserendino –, per questo ringraziamo Consip per la collaborazione offerta».

«Dal nostro punto di vista parte questo percorso comune che Azienda zero vuole coordinare non per imporre la propria azione ma – ha concluso Miserendino – cercando la massima e proficua collaborazione per una crescita comune volta al miglioramento dell’offerta sanitaria sul territorio».

Hanno aperto i lavori i due subcommissari Ernesto Esposito e Iole Fantozzi, il commissario straordinario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino, il direttore generale del Dipartimento Salute e Welfare, Tommaso Calabrò.

La sessione è stata moderata da Ermanno Lombardo, account manager area Contratti, sanità, beni e servizi, che, dopo aver illustrato lo stato dell’arte sul territorio del programma per la razionalizzazione degli acquisti nella pubblica amministrazione, ha introdotto gli interventi dei relatori.

Guido Gastaldon, responsabile area sanità della divisione sourcing sanità, beni e servizi ha spiegato il contributo e il supporto che Consip dà negli acquisti in sanità; Silvia Pibiri, category manager area sanità ha illustrato le iniziative in ambito sanitario per l’anno 2024; Marco Amenta, responsabile area Account contratti sanità, beni e servizi, ha posto l’accento sulle attività che ineriscono gli investimenti relativi al Pnrr; Maria Antonietta Beccarini ha esposto le iniziative relative ai processi di digitalizzazione della Pa.

Dell’importanza che riveste la filiera tecnico-amministrativa nella qualità nell’erogazione delle prestazioni sanitarie ponendo l’accento sull’avvio di una proficua collaborazione con la centrale di committenza ha parlato Ernesto Esposito, Iole Fantozzi, invece, ha sottolineato il valore del supporto di Consip nella gestione della spesa, mentre Tommaso Calabrò ha illustrato i risultati ottenuti grazie alla collaborazione con Consip dal Dipartimento Transizione Digitale che si cercheranno di replicare anche con il Dipartimento Salute. (rcz)

 

Sanità, in arrivo altri 98 medici cubani

Sono 98 i medici cubani che, assieme ai 270 già presenti sul territorio, andranno a rinforzare gli ospedali calabresi. Lo ha reso noto il commissario ad acta Roberto Occhiuto, nel corso di una conferenza stampa in Cittadella regionale.

Nell’occasione, è stato presentato il nuovo commissario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino.

Nello specifico, 44 saranno destinati all’Asp di Cosenza, 17 all’Asp di Vibo, 11 all’Asp di Crotone, 10 all’Asp di Reggio Calabria, 10 all’Asp di Catanzaro e 6 alla “Renato Dulbecco” di Reggio Calabria.

I nuovi medici, come i loro connazionali, dopo un corso di italiano potranno iniziare il loro lavoro in corsia. Si ricorda che il primo “blocco”, composto da 52 medici, è arrivato il 28 dicembre e sono entrati in servizio a metà gennaio 2023, mentre altri 120 il 4 agosto e sono diventati operativi a metà agosto.

Per quanto riguarda i concorsi, il Governatore e commissario ad acta ha illustrato i numeri del concorsone. Per Medicina d’emergenza e Urgenza, per cui c’erano 145 posti disponibili, sono stati in 106 a vincerlo. Di questi, 74 sono specialisti e 39 in formazioni.

Per ortopedia e traumatologia – di cui c’erano 39 posti –  13 sono i vincitori, tutti in formazione specialistica. Per Neurologia – 16 posti disponibili – 14 i vincitori: 3 specialisti e 11 in formazione. Cardiologia: 9 posti disponibili e 51 in graduatoria: 13 specialisti e 38 in formazione.

Anestesia e Rianimazione: 53 posti in graduatoria. Sono 58 gli idonei: 10 specialisti e 48 in formazione. Neuroradiologia: su 1 posto disponibile 8 sono in graduatoria: 1 specialista e 7 in formazione.

In totale, su 263 posti messi a concorso risultano 250 idonei, anche se non distribuiti in modo uniforme.

Numeri che, tuttavia, come detto da Occhiuto in conferenza stampa, non sono pochi: «fra medici cubani e medici italiani assunti attraverso i concorsi, come Regione Calabria in questo ultimo anno ci stiamo accingendo ad assumere circa 600 medici».

Il commissario ad acta, infatti, ha ribadito ciò che disse tempo fa, ossia che i medici cubani non avrebbero tolto posti di lavoro ai medici italiani e che le attività di reclutamento tramite i concorsi sarebbero proseguiti. Iniziative, secondo Occhiuto, che sono «fondamentali sopratutto in Calabria che è contraddistinta da un sistema sanitario assai meno attrattivo rispetto a quello di altre Regioni, e parlo nello specifico dell’attività di reclutamento che ha infatti impedito che molti ospedali chiudessero».

Il Governatore, poi, ha evidenziato come Miserendino sia «una risorsa importantissima per il sistema sanitario regionale» e di come il suo arrivo «la possibilità ai direttori generali delle aziende, ai commissari, di occuparsi del loro “core”, della loro attività principale, che è quella di erogare salute, di realizzare i livelli essenziali di assistenza».

Azienda Zero, dunque, avrà una funzione amministrativa e di coordinamento delle aziende, con l’obiettivo di colmare il loro deficit di capacità amministrativa. L’esperienza di Miserendino, infatti, che è stato al Dipartimento per la Trasformazione digitale del consiglio dei ministri, sarà fondamentale per ciò che riguarda l’organizzazione e digitalizzazione.

Per Miserendino, «ci sono le possibilità di migliorare gli aspetti legati non solo alla qualità di cura, ma anche di rendicontazione delle attività che vengono fatte». E, su questo aspetto, per il commissario di Azienda Zero «la Calabria nell’ultimo periodo, dopo gli anni di commissariamento, sia stata un po’ penalizzata, penso faccia di più di quello che in realtà oggi racconta in termini di rendicontazione amministrativa», quindi uno degli obiettivi «è proprio quello di migliorare questi rendiconti per far emergere il reale lavoro che oggi la sanità in Calabria mette a disposizione dei cittadini».

«Uno dei primi passi – ha spiegato Miserendino – è quello di convocare i direttori e i commissari straordinari delle varie aziende per decidere insieme a loro quali sono le prime funzioni che passeranno ad Azienda Zero. È un percorso complicato, come si è visto dall’avvio, ma si tratta di riunirsi intorno a un tavolo, capire quali sono le eccellenze che sono state sviluppate, che non è detto che siano sempre le stesse all’interno di tutte le aziende e a questo punto». (rcz)

 

Gandolfo Miserendino è il nuovo commissario straordinario di Azienda Zero

È Gandolfo Miserendino il nuovo commissario straordinario di Azienda Zero, nominato dal commissario ad acta Roberto Occhiuto, sottolineando come «la squadra della sanità calabrese si rafforza ulteriormente con un’altra eccellenza nazionale».

«Benvenuto e auguri a Gandolfo Miserendino, affinché possa continuare lo straordinario lavoro fatto da Giuseppe Profiti per Azienda Zero – traghettata in questi mesi da Vitaliano de Salazar – e contribuire al risanamento e al pieno funzionamento della sanità calabrese», ha concluso Occhiuto.

Nato a San Cataldo (Caltanissetta) nel 1976, laureato in Ingegneria informatica all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Miserendino è da giugno 2022 dirigente dell’area sanità del Dipartimento per la trasformazione digitale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

Da ottobre 2018 è, inoltre, responsabile del servizio ICT, Tecnologie e Strutture sanitarie presso la Direzione generale cura della persona salute e welfare della Regione Emilia Romagna. Componente del tavolo nazionale del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) in ambito ICT.

È stato componente della Commissione del Ministero della Salute nella sezione digitalizzazione in ambito sanitario e componente del Comitato tecnico sanitario “Osservatorio nazionale sullo stato di attuazione dei programmi di adeguamento degli ospedali e sul funzionamento dei meccanismi di controllo a livello regionale e aziendale”. (rcz)

 

Vitaliano De Salazar è il nuovo commissario di Azienda Zero

È Vitaliano De Salazar, commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, il nuovo commissario di Azienda Zero. Lo ha deciso Roberto Occhiuto, presidente della Regione e Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario.

De Salazar sarà, dunque, anche commissario straordinario pro tempore dell’ente unico per il governo della sanità regionale. (rcz)

Giuseppe Profiti: Azienda Zero una risposta all’esigenza di una sanità moderna

Azienda Zero è una risposta all’esigenza di una sanità moderna. È quanto ha dichiarato Giuseppe Profiti, commissario straordinario di Azienda Zero nel corso della lezione tenuta nel corso della 12esima edizione del Corso di management medico avanzato e di politiche sanitarie organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Catanzaro.

Un appuntamento formativo, quello del corso di management medico avanzato, voluto dal presidente dell’Ordine dei Medici di Catanzaro, il dottor Vincenzo Ciconte, e da tutto il consiglio direttivo, che ha aperto i lavori del secondo modulo, che risulta essere stato il primo del genere in Italia per continuità e sistematicità.

«Ringrazio il professor Profiti che ci porta le proprie conoscenze e le sue esperienze per una riflessione su come intervenire in maniera concreta per cambiare la sanità nella consapevolezza del fatto che si tratta di un percorso complicato – ha detto il presidente Ciconte – e che un solo uomo non ce la farà: ci vuole l’aiuto e la collaborazione da parte di tutti. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo alle istituzioni, come sempre».

«Qualunque professionista, soprattutto della sanità, oggi ha necessità di disporre delle cognizioni fondamentali su come gestire un’organizzazione complessa o come funziona una organizzazione complessa, sia egli chiamato a gestirla o dirigerla sia a farne parte – ha affermato Profiti –. È un complemento necessario per qualunque professione, a maggior ragione per quella sanitaria e per quella medica, nella quale sempre più spesso la decisione riconducibile a una specifica professionalità non è disgiunta da una decisione più complessiva che riguarda il sistema, tanto in termini di risorse finanziarie tanto in termini soprattutto della risorsa più importante che è l’impiego del capitale umano. Quindi ben vengano iniziative di questo genere: il mio plauso particolare, anche per la qualità del livello dei relatori, va a tutti gli organizzatori».

Nel corso della sua relazione, il commissario straordinario di “Azienda Zero” parlando dei nuovi enti sanitari ha presentato quello che il modello di raccordo tra le aziende sanitarie che erogano i servizi e il “decisore programmatico e politico” per come sarà realizzato in Calabria, «enti complessi, che non rispondono a una sola logica ma a modelli di tipo diverso: la Calabria ne ha scelto uno».

Profiti ha approfondito le ragioni della nascita di questi enti intermedi spiegando perché la Calabria ha scelto di dotarsi di un modello ben preciso, particolarmente innovativo. Inoltre, ha illustrato quali sono gli strumenti – anche questi nuovi per il sistema calabrese – attraverso cui questo ente sarà chiamato a coordinare e governare nel senso pieno del termine l’intero sistema sanitario.

«Azienda Zero è la prima risposta – ha detto ancora – come modello di governance, a quello che è una sanità moderna che punta a innalzare e quindi a livellare, in modo da uniformarsi in tutto il territorio nella risposta al fabbisogno: è la base per fare crescere la sanità. Come spesso ho rilevato, le risorse economiche sono l’ultimo dei problemi del sistema sanitario calabrese. Il vero tema è il capitale professionale da ‘acquistare’ con il capitale economico di cui si dispone».

«Oggi la situazione si è completamente ribaltata e ogni regione cerca di sopperire a quella che è una carenza che senza questi strumenti sarebbe drammatica e obbligherebbe a una riduzione strutturale mai vista. Abbiamo bisogno di correggere gli errori del passato, abbiamo bisogno di più medici ma anche di specializzarli maggiormente in relazione al bisogno», ha detto ancora Profiti.

«Per dare un dato significativo: su 100 specializzandi che entrano in specialità 75 si concentrano solo su 7 specialità sanitarie – ha concluso –. Abbiamo carenze nella scelta di posti di specializzazione nell’ordine del 75% in radioterapia, del 54% in medicina di urgenza. Quindi è un problema di produzione del capitale umano ma anche di raffinazione di specializzazione di questo capitale umano e quindi bisogna invertire le vecchie procedure del passato».

«Sulla base delle ampie discussioni che si sono svolte al termine delle lezioni del Commissario di Azienda zero sembra essere emersa una corrispondenza tra quanto illustrato e le convinzioni prevalenti tra i medici – ha commentato il direttore del corso, il dottor Lino Puzzonia -. Il punto principale è rappresentato dalla necessità dello sviluppo della medicina territoriale che renda possibile una forte qualificazione degli ospedali. Ci auguriamo che la politica colga l’occasione». (rcz)

L’OPINIONE / Giuseppe Mazzuca: Il Tavolo Adduce decreta la bocciatura dell’Azienda Zero

di GIUSEPPE MAZZUCAL’azienda zero è l’ennesima bizzarria propagandistica del Governatore. È un gigante dai piedi di argilla. A certificarlo è il Tavolo Adduce, il quale, nell’ultimo verbale, ne decreta, senza mezzi termini, una severa bocciatura. E a nulla vale la stizzita reazione del Commissario Profiti, perché non scalfisce, minimamente, né la portata né la sostanza delle pertinenti censure sollevate dal Tavolo. E si tratta di censure, nient’affatto, inedite. È la seconda volta che, vengono, perentoriamente, ribadite.

E, allora, è inutile tergiversare e menar il can per l’aia. La legge di Azienda zero va riscritta, va, completamente, riscritta daccapo. Basta con le insulse modifiche: in 15 mesi è stata modificata già 6 volte. Le modifiche non servono, sono aria fritta. La legge istitutiva va riscritta di sana pianta, perché l’attuale stesura confessa gravi e insanabili profili di illegittimità costituzionale, soprattutto con riferimento al perimetro delle competenze tra il Dipartimento regionale e l’Azienda. Infatti, l’Azienda zero, per come oggi è definita, si sovrappone, esautorandoli, al ruolo e alla funzione del Dipartimento regionale. Il che determina un fragoroso corto circuito incendiario. Perché, sulla specifica questione, l’intimazione dei Ministeri vigilanti è perentoria: in assenza della preventiva chiarificazione normativa, l’Azienda Zero non può

emanare nessun provvedimento attuativo. Prima la modifica normativa e poi tutto il resto. E i provvedimenti già emanati che fine faranno? Su di essi pende la spada di Damocle della nullità. Sono, tutti, atti nulli. Compresa la Convenzione che l’Azienda zero ha stipulato con l’Asp di Cosenza, in virtù della quale all’Azienda provinciale è stata delegata la riorganizzazione del comparto emergenza-urgenza e del 118. Un pasticcio di dimensioni madornali.

E, attenzione, i rilievi del Tavolo Adduce non si limitano, solo, alla questione della compatibilità costituzionale del testo normativo. Bollano, con il marchio dell’assoluta genericità, il documento delle linee guida, perché non dà conto del modello e dell’assetto organizzativo che si intende adottare. Ma c’è di più. Si richiedono chiarimenti sulla compatibilità delle risorse stanziate dalla legge regionale n 32 del 2021; si richiede la preventiva valutazione dell’atto aziendale, per il quale è forte la raccomandazione di ancorarlo a precisi criteri di trasparenza e pubblicità.

Insomma, il Tavolo Adduce va giù duro. In definitiva decreta la bocciatura, così pe come è oggi congegnata, dell’Azienda zero. Un anno fa l’Azienda era stata contrabbandata come la panacea di tutti i mali della sanità calabrese. A distanza di un anno si sta rivelando come una mostruosa palla di piombo, il cui unico effetto, allo stato attuale, è, solo, quello di garantire al suo Commissario una retribuzione annua di circa 200mila euro. Per non fare niente; anzi per incacrenire il già devastante stato comatoso della sanità calabrese. Alla faccia della rivoluzione proclamata dal Governatore-Commissario.

[Giuseppe Mazzuca è del Pd Cosenza]

Sanità, Profiti: Rischio restituzione fondi Covid è fake news

Il commissario straordinario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti, è intervenuto in merito a un articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud, specificando come «la Regione Calabria non corre alcun rischio in relazione ai cosiddetti fondi Covid».

«Le risorse ricevute dal ministero della Salute – ha spiegato –sono state tutte assegnate alle Aziende sanitarie provinciali e alle Aziende ospedaliere, e sono semplicemente in fase di rendicontazione. Ipotizzate un rischio restituzione è dunque una fake news».

«Anche la seconda parte dell’articolo in questione, che riguarda la nomina dei direttori generali delle Asp di Cosenza e Reggio Calabria – ha concluso – è privo di ogni fondamento». (rcz)

Tavernise (M5S): L’Azienda Zero blocca la sanità

«Azienda Zero, proposta e voluta frettolosamente da Occhiuto a inizio legislatura senza i necessari passaggi legislativi, rappresenta oggi il problema dei problemi per una sanità regionale che da quando Occhiuto è commissario ad acta segna passi indietro». È quanto ha denunciato il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, evidenziando come «avrebbe dovuto rappresentare la soluzione ai cronici problemi della sanità calabrese invece rappresenta un nuovo e più grave problema».

«Nelle intenzioni era il cambio di registro – ha ricordato – a cambiare continuamente è invece la legge istitutiva di Azienda Zero: in 15 mesi è stata già modificata 6 volte e altri interventi sono in attesa. A pagare le conseguenze di una burocrazia regionale che si avvita su stessa sono solo i cittadini calabresi».

«Dalla paventata chiusura di reparti come ginecologia a Corigliano Rossano agli screening oncologici, alla prevenzione, che scompare dai radar della nostra Sanità pubblica – ha continuato il consigliere regionale –. Come segnalato dal Tavolo Adduce ci sono aziende sanitarie che non hanno effettuato neanche una visita. Per l’Asp di Vibo addirittura risultano 600 prestazioni effettuate ma ha inviato zero inviti ai cittadini. Tutto questo, come conseguenza, influisce sui Lea, in netto peggioramento rispetto al 2019».

«La situazione è grave – ha denunciato – anche e soprattuto per le aziende sanitarie in affanno tra bilanci inesistenti e debiti vecchi e nuovi. Ci sono oltre 460 milioni di euro non spesi e un avanzo di gestione di oltre 200 milioni, eppure si ricorre ancora all’anticipazione di tesoreria generando futuro debito. A complicare ancora di più le cose, si assiste anche alla guerra ormai non più sotterranea tra il dipartimento alla Salute e Azienda Zero. Dopotutto appare alquanto strano che chi siede nel Cda di una clinica privata debba anche decidere le sorti della Sanità pubblica calabrese. Ma tant’è».

«Va male, anche – ha concluso – sul fronte delle assunzioni, che sono bloccate nonostante gli ingenti fondi a disposizione, come i 2 milioni all’anno solo per le assunzioni straordinarie. La rivoluzione proclamata 15 mesi fa resta una chimera, mentre la realtà ci sbatte in faccia una Sanità che ancora non ha trovato una cura adeguata a tutti i suoi mali». (rrc)

La consigliera Straface: Da Azienda Zero primi risultati evidenti con l’avvio di 1500 candidature

La consigliera regionale di Forza Italia, Pasqualina Straface, ha risposto al consigliere del M5S, Davide Tavernise, in merito all’Azienda Zero, sottolineando come ci siano dei primi risultati, che sono evidenti con l’avvio delle 1500 procedure d’assunzione.

Per Straface, infatti, «le affermazioni del collega Davide Tavernise sono senza senso ed alcune prive di ogni fondamento».

«Criticare per partito preso – ha aggiunto – un profilo professionale come quello che può vantare il commissario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti è, oltremodo, un’eresia se paragonato all’impronta che i grillini hanno lasciato nella sanità calabrese».

«Dichiarazioni, quelle del consigliere regionale di opposizione – ha spiegato – che cozzano chiaramente con i numeri che Azienda Zero sta iniziando a sciorinare. Controlli i dati del Tavolo Adduce da dicembre 2021 a dicembre 2022. Il rappresentante delle opposizioni noterà che vi è stato un incremento di ben cinquecento operatori sanitari assunti nel sistema sanitario regionale che, comparate con le quiescenze ed i trasferimenti, portano a circa 1500 procedure d’assunzione, delle quali due terzi frutto di stabilizzazioni ed un terzo relativo a nuovo personale reclutato sul mercato del lavoro. E questi sono solo i primissimi risultati della “manovra d’autunno” programmata da Azienda Zero». (rrc)

NUOVE ASSUNZIONI E STABILITÀ IN SANITÀ
È LA “MANOVRA D’AUTUNNO” DI OCCHIUTO

Una politica per il personale del servizio sanitario della Calabria. È questa la Manovra d’autunno del presidente Roberto Occhiuto, che vuole essere «la prima traduzione pratica delle politiche che la Regione intende mettere in campo per accrescere in via immediata e strutturale, la dotazione di capitale professionale delle strutture sanitarie».

Una vera e propria manovra progettata nel corso dell’estate 2022, e che è stata predisposto da Azienda Zero, ente di governance della sanità calabrese, con la collaborazione del Dipartimento regionale Tutela della Salute, e che è stato illustrato dal commissario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti.

Gli interventi previsti sono di due tipi: i primi, di carattere strutturale, «finalizzati a incrementare la dotazione di risorse professionali del sistema sanitario, in modo stabile e con effetti permanenti nel medio-lungo periodo», i secondi, invece, sono di carattere contingenti, «rivolti ad assicurare, nel breve periodo, risorse professionali aggiuntive da impiegare in modo flessibile per assicurare il mantenimento dei livelli dei servizi essenziali, in attesa degli effetti sul sistema generati dalle misure di carattere strutturale».

Tornando agli interventi strutturali, è previsto il consolidamento delle dotazioni di risorse professionali in essere nel 2022 attraverso l’avvio delle procedure di stabilizzazione del personale sanitario (comparto e dirigenza) e la copertura del turn over 2022 nella misura del 100%.

È previsto, anche, il reclutamento aggiuntivo delle figure professionali mediche e delle altre professioni sanitarie per le funzioni di emergenza ospedaliera e territoriale e per le specialità di elezione nelle aree maggiormente caratterizzate dalla mobilità passiva (cardiovascolare, oncologia, ortopedia, urologia).

Dunque, sono 2.589 le unità di personale del comparto, tra tecnici, OSS, infermieri, e 1.044 figure dirigenziali che sono coinvolti in questo processo di stabilizzazione, che saranno suddivise per la stabilizzazione di 740 unità del personale del comparto, mentre sono 135 le figure professionali. Per quanto riguarda il consolidamento del turn over e potenziamento delle funzioni di emergenza/elezione/territorio, è previsto per 1819 unità del personale del comparto e 909 unità di figure dirigenziali.

Tutto questo si svolgerà attraverso l’attivazione di procedure concorsuali a livello centrale di Regione Calabria con successiva assegnazione sulla base dei fabbisogni aziendali; attivazione di procedure concorsuali da parte delle singole aziende sulla base di linee guida di indicazione regionale; attivazione di procedure concorsuali da parte delle aziende (procedura di autorizzazione con silenzio/assenso).

Per quanto riguarda le procedure consorsuali a livello aziendale di consolidamento e stabilizzazione e la procedura consorsuale unitaria a livello regionale per figure professionali funzione emergenza, queste saranno attivate entro ottobre 2022, mentre in una finestra che va da ottobre a dicembre 2022, saranno attivate quelle a livello aziendale per figure professionali e fabbisogni specifici finalizzati al potenziamento delle attività.

«Gli interventi di carattere straordinario – si legge nel dossier – previsti nella manovra d’autunno hanno lo scopo di salvaguardare i livelli dei servizi essenziali scemando, in quanto a rilievo e portata, al crescere degli effetti dalle procedure di reclutamento ordinarie».

Due gli obiettivi da raggiungere: diversificare i livelli di remunerazione dell’attività lavorativa resa all’interno delle funzioni sanitarie quali l’urgenza/emergenza e altri settori critici (anestesia e rianimazione, terapie intensive); diversificare e accrescere i canali di reclutamento delle figure professionali attraverso il ricorso a: Figure mediche in formazione specialistica compatibilmente ai vincoli previsti dalla normativa vigente; Figure medico specialistiche in possesso di qualifica professionale conseguita all’estero.

Una novità importante, è la proposta di legge che prevede delle indennità aggiuntive, che possono arrivare fino a 100 euro l’ora, che saranno destinate ai medici dell’emergenza urgenza, anestesia e rianimazione, terapie intensive.

A rafforzare questa manovra d’autunno, la recente proposta di legge inerente le prestazioni aggiuntive dei medici, che è stata approvata in Commissione Sanità, presieduta dal consigliere regionale Michele Comito.

La proposta di legge, che porta la firma della consigliera regionale Pasqualina Straface, è un provvedimento normativo che affiancherà gli altri contenuti nella cosiddetta “manovra d’autunno” illustrata dal governatore Roberto Occhiuto – in qualità di commissario ad acta, unitamente al Dipartimento della Salute – che porterà a circa 3.500 stabilizzazioni nel comparto sanitario tra medici, infermieri, oss e figure dirigenziali.

L’obiettivo della legge è quello di garantire i livelli essenziali di assistenza nelle unità operative di Anestesia e Rianimazione e nei Pronto soccorso ospedalieri prevedendo misure straordinarie finalizzate anche a ridurre il ricorso alle esternalizzazioni nel reperimento del personale medico per le prestazioni aggiuntive.

«Lo stanziamento ha una previsione di spesa importante nei tre anni – ha spiegato Comito entrando nel dettaglio dell’articolato normativo – per permettere ai medici, che lo vorranno, di effettuare prestazioni aggiuntive in quei reparti che si trovano maggiormente in difficoltà. In tal modo saremo in grado di garantire una presenza prolungata, rispondendo al contempo alle istanze provenienti dagli stessi medici».

La legge inoltre prevede la possibilità di impiego anche per gli specializzandi dell’Università di Catanzaro che prestano già servizio con contratto a tempo determinato.

«Le misure messe in campo dalla Regione Calabria – ha proseguito il consigliere Comito – ci permetteranno di avviare quel rilancio tanto atteso da tutti i calabresi. Per farlo, il primo passo da compiere è proprio quello di puntare sulle risorse umane. E lo faremo non soltanto con le stabilizzazioni, ma anche con i nuovi concorsi per postazioni a tempo indeterminato, grazie ai quali potremo contare su un incremento di dotazione organica all’altezza dei bisogni dell’utenza».

«Su questo non possiamo non rilevare come il presidente Occhiuto – ha concluso – stia dimostrando un netto cambio di passo e di approccio ai problemi, improntato su quel pragmatismo che è il segno distintivo di questa amministrazione regionale».

Insomma, un pacchetto ambizioso quello presentato dal commissario ad acta, che vuole risollevare e far rinascere la sanità calabrese, e che arriva subito dopo l’importante accordo siglato con la Guardia di Finanza volto a «rafforzare la collaborazione tra le parti ai fini dello svolgimento delle attività dirette al contrasto delle violazioni in danno degli interessi economici e finanziari connessi all’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario».

«In questi mesi le Aziende sanitarie provinciali e le Aziende ospedaliere, con il supporto di Azienda Zero, hanno lavorato per perseguire un grande obiettivo: siamo al rush finale, ed entro la fine del 2022 vogliamo sapere l’entità del debito della sanità calabrese, per poter tracciare finalmente una linea, ripianare i creditori e ripartire con un governo della sanità che possa mettere in campo anche programmazione e investimenti», ha spiegato Occhiuto in conferenza stampa.

«Avevo detto ancor prima di diventare governatore che avrei chiesto, per questa impresa – ha ricordato il Governatore – il contributo fattivo della Guardia di Finanza, e ringrazio il Corpo per la sensibilità istituzionale dimostrata e per la disponibilità a questa per noi fondamentale collaborazione».

«La Guardia di Finanza avrà carta bianca nell’affiancarci in questa operazione – ha concluso – chi deve avere crediti è bene che si faccia avanti, e la Regione corrisponderà quanto dovuto, ma pretendiamo trasparenza e non ci saranno tempi supplementari. Anche su questo tema in Calabria la musica è cambiata».