REGGIO – Ok da Consiglio comunale a Bilancio di Previsione

Il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha dato il via libera al Bilancio di previsione, «un documento – ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà –  che è frutto di anni di programmazione e nasce dalla scelta di non chiedere il dissesto».

«Un bilancio – ha aggiunto – che parte dalla scelta del 2014 di non chiedere il dissesto, da una classe politica nuova, una scelta dirimente che aveva più interrogativi che risposte. Una fiducia che noi abbiamo sentito in quegli anni da parte del governo nazionale, con le interlocuzioni insieme ai ragionieri dello Stato per portare l’attenzione su misure essenziali per la sopravvivenza dell’Ente».

«Partì tutto da lì, negli anni – ha proseguito il sindaco – le azioni furono in parte frenate dalle sentenze della Corte Costituzionale sulla normativa nazionale, fino a che non si capì che ai comuni andava dato non solo il tempo, ma anche le risorse».

«Ringrazio tutte le maggioranze che si sono susseguite in questi anni, gli assessori, i dirigenti, il presidente Cuzzocrea che si è guadagnato sul campo la conferma nella Commissione Bilancio. Una scelta di coraggio l’ha definita qualcuno – ha precisato il primo cittadino – da fare col cuore, l’unica forza possibile, una forza d’animo, interiore. Poi è facile avere coraggio quando si sta dall’altra parte, a distanza di sicurezza da quelle scelte che implicano avere coraggio».

Dal sindaco arrivano poi i primi dati relativi all’avviso per le agevolazioni sulla Tari presentate ieri dall’Amministrazione a Palazzo San Giorgio: «Già stamattina, in due ore dall’apertura della domande ne sono arrivate 77. Evidentemente il segnale che questa comunicazione sia arrivata ai cittadini è positivo. Non si risolvono i problemi, è una carezza che dà sollievo, non cambia l’economia del mese, fa capire però la vicinanza dell’Amministrazione, non sorda alle istanze dei cittadini».

«La volontà è quella di migliorare col Dup – ha proseguito – si va in aiuto alle famiglie che più delle altre hanno dovuto sopportare il piano di riequilibrio. L’Amministrazione quest’anno investe circa 45 milioni di euro all’anno sul welfare. Sulla Tari bisogna però aggiungere che la Regione Calabria ha aumentato di 3 milioni di euro solo per il Comune di Reggio il costo dei conferimenti in discarica, nel silenzio totale e dopo la restituzione da parte della Città metropolitana alla stessa delle deleghe per il conferimento. Perché sono aumentati i costi per il 2024?».

«Non si è ancora evidenziato abbastanza – ha detto ancora – che circa 30 milioni di euro di vecchi mutui sono stati destinati alla riqualificazione delle arterie stradali. Questa è una risposta concreta che afferma con chiarezza che non prevediamo solo le somme per coprire le buche, ma che questi fondi vengono investiti per rifare interamente le strade. E, poi, l’aumento a Castore di sei milioni di euro per l’attività delle manutenzioni. Nell’ottobre del 2012 la società era partita con quasi due milioni di euro di debito, in questi anni c’è stato un aumento progressivo delle risorse».

«Ricordo a proposito di Castore – ha aggiunto – che, nelle prossime settimane, il servizio idrico sia sotto il profilo della manutenzione, della concessione e bollettazione, passerà alla Regione con Sorical. Castore aveva un milione e 300 mila euro, se l’obiettivo è di mantenere questi fondi sugli altri interventi riusciremo a raggiungere comunque il break even».

Il sindaco ha precisato che «gli investimenti previsti non sono un riporto di quelli previsti nel bilancio precedente, gli investimenti già fatti sono di circa 64 milioni di euro ovvero il 367% in più rispetto al 2022, in cui gli investimenti fissi di cassa erano circa 16. E’ la risposta migliore perché significa che è stato immesso denaro nell’economia cittadina. Dobbiamo fare di più sul condono, ma per i dati aggiornati sulla riscossione ci sono miglioramenti. Inizia forse ad esserci un’abitudine da parte della cittadinanza ad essere in regola coi tributi ed è un segnale molto positivo. Nel 2014 i tempi medi dei pagamento erano di 216 giorni, adesso siamo a 37. E’ chiaro che la programmazione porta dei risultati nel tempo. Da questo punto di vista l’Amministrazione deve guardare da quando c’è fino ai prossimi anni».

Rivolto ai consiglieri dell’opposizione il sindaco ha precisato: «Fossi in voi mi preoccuperei delle carenze che ci sono per il ponte sullo Stretto, che ritarderanno la partenza dei lavori. Il ministero dell’Ambiente ha fatto notare che si tratta di un progetto carente di presupposti, vincoli che si devono avere prima dell’avvio del cantiere».

Falcomatà ha poi anticipato alcuni dei prossimi appuntamenti previsti per l’Amministrazione comunale: la presentazione dei bus elettrici di Atam durante la giornata della Terra saranno presentati i bus elettrici, abbiamo da poco presentato l’Agenzia per la Casa, presenteremo l’Agenzia per i Giovani, e poi ricordiamo la sinergia messa in campo per i lavori del lido comunale, ed infine le attività di restyling sul Lungomare che riguarderanno non solo la sede stradale ed i marciapiedi della parte alta, ma anche la cura del patrimonio arboreo».

Un ultimo passaggio che ha evidenziato ha riguardato i bandi Fus che «consentono alle amministrazioni di programmare uno o più eventi fuori dal perimetro del centro storico. Dal ministero – ha spiegato il sindaco – un funzionario ci ha chiesto di non utilizzare quei fondi per eventi a piazza del Popolo perché sarebbe troppo vicina al centro storico. Si tratta invece di un quartiere popolare e popoloso, dove viene fatto il mercato, dove sono presenti tante attività commerciali, un’area con diversi insediamenti di edilizia residenziale pubblica dalla quale, invece, i cittadini chiedono di aumentare le attività culturali: risponderemo per le rime a questo atto di guerra perpetrato nei confronti della città».

In conclusione del suo intervento il sindaco ha poi citato una frase del sindaco di Firenze, Giorgio La Pira «che sosteneva che “C’è una primavera che si prepara in questo inverno apparente”. Tante cose ancora non riusciamo a vederle, da sotto il lavoro e la programmazione di questi 10 anni sta portando i suoi frutti». (rrc)

L’OPINIONE / Bianca Rende: Su prossimo bilancio di previsione rimpinguare capitoli su welfare e istruzione

di BIANCA RENDELa riduzione dei trasferimenti statali agli Enti Locali, insieme alla situazione debitoria del comune di Cosenza, ha determinato nel corso degli anni una riduzione di servizi essenziali offerti alla cittadinanza: asili nido, servizi per la non autosufficienza e per la disabilità, servizi educativi per minori, trasporti, centri diurni per anziani, interventi di sostegno al reddito, progetti di housing sociale.

Le necessità e le difficoltà dei cittadini si manifestano e rivolgono con maggiore intensità ed urgenza proprio a livello locale: al municipio, alle associazioni di volontariato, ai centri antiviolenza, alle organizzazioni sociali o ad altri soggetti presenti sul territorio con cui bisogna collaborare mettendo in campo un confronto, una contaminazione, attraverso una idea culturale fondata sulla solidarietà ed integrazione.
Sono quanto mai urgenti nuovi interventi sul welfare, in un momento di grande crisi economica tra due guerre e le conseguenze ancora brucianti della pandemia, in una Città che da tempo si limita a gestire le risorse, sempre più scarse, provenienti dagli enti superiori.

Costituisce, dunque, un’opportunità da cogliere l’audizione del dirigente al bilancio, arch Bruno, tenutasi nei giorni scorsi all’interno della competente commissione consiliare, che ha riferito della disponibilità di una cospicua somma derivata dalla vendita dell’immobile di via degli Stati all’Asp e dal ricalcolo degli importi delle entrate legate all’Irap. Si parla di circa 3,5 milioni di euro per quest’anno e di altrettanti per il prossimo.

Una buona notizia che proprio per la ristrettezza complessiva di risorse deve far si che questo “tesoretto” venga utilizzato per dare risposte alle fasce deboli della popolazione.
A Cosenza ci sono più di 13000 famiglie con un reddito al di sotto dei 10000 euro e molte altre che avendo più di un componente in età scolare, fanno fatica a fronteggiare bisogni essenziali, come asilo e mensa scolstica: a questi nuclei dobbiamo dare risposte partendo dai servizi educativi e di Welfare.

Troppo spesso, inoltre ci limitiamo ad esprimere orrore verso i casi di violenza sulle donne, senza offrire loro un rifugio o un’alterntiva di vita protetta. È tempo di costruire in questa Città, sensibile e solidale, una iniziativa di aiuto concreto a chi di loro decida di denunciare maltrattamenti e abusi.

Ecco perché, in vista dell’approvazione del nuovo bilancio di previsione, che avverrà in Consiglio comunale nei prossimi giorni, vorrei avanzare formalmente all’amministrazione ed ai colleghi consiglieri di entrambi gli schieramenti, la richiesta di includere tra le poste nel bilancio di previsione alcune misure che finora non hanno trovato disponibilità nella gestione finanziaria: l’istituzione di un capitolo bilancio atto a sostenere, insieme ad altri soggetti pubblici e no-profit, e attraverso procedure di evidenza pubblica e nel rispetto delle leggi sovranazionali (es. convenzione di Istanbul), per la selezione del soggetto gestore, la realizzazione di una casa rifugio per donne che hanno bisogno di allontanarsi da situazioni di violenza e di pericolo per la sicurezza personale e dei propri figli; l’abbassamento delle tariffe per il servizio di asilo nido, di mensa scolastica e la reintroduzione dell’esenzione totale per le fasce di reddito da zero a 6000 € per i servizi a domanda individuale.

Il finanziamento di una politica misurabile di efficace contrasto alla dispersione scolastica, che presenta ancora numeri altissimi, specie tra la popolazione straniera, denunciati delle associazioni dedicate e figlia di un povertà educativa e materiale persistente in consistenti fasce della popolazione, incompatibile con il nostro grado di civiltà;
l’ampliamento dei servizi di trasporto scolastico, senza costi aggiuntivi, da destinare alle scuole più periferiche, così da consentire a tutti gli studenti di partecipare alle attività extra curricolari (cinema, musei, teatri), allo stesso modo di coloro che frequentano altre scuole del centro, avvantaggiati dal fatto di poter raggiungere a piedi i siti di interesse culturale.

Il sostegno del diritto all’abitare delle famiglie che a causa delle limitazioni dei fondi nazionali hanno subito ulteriori negazioni di cittadinanza.

La istituzione di alcune borse di studio per la frequenza del convitto Nazionale in modo da poter offrire ai ragazzi di famiglie disagiate, specie residenti nel centro storico, la possibilità di frequentare gratuitamente un prestigioso istituto che per molti anni ha assicurato un valido servizio sociale e che in mancanza di contributi pubblici, previsti per legge, è diventato proibitivo per i figli delle famiglie svantaggiate e dunque, di fatto, non inclusivo.

“Il Comune è l’Ente Locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo”. Così recita il testo unico degli enti locali. Penso sia giunto il momento per questa amministrazione di cogliere la sfida per il miglioramento della qualità della vita di un gran numero di persone attraverso scelte di campo e la costruzione una vera comunità solidale, incoraggiando proprio le famiglie più giovani e numerose ad insediarsi nella nostra città, anche per l’accessibilità dei servizi offerti, e a non alimentare un preoccupante e continuo flusso migratorio(br)

[Bianca Rende è capogruppo Brs nel Consiglio comunale di Cosenza]

Via libera dal Consiglio Metropolitano di Rc al bilancio previsionale

È stato dato il via libero definitivo, dal Consiglio metropolitano di Reggio, presieduto dal sindaco Giuseppe Falcomatà, il bilancio previsionale 2024-2026, che vuole incidere sui settori del welfare, viabilità, lavoro, cultura, turismo, scuole, sport e istruzione.

Nel corso della seduta è stata approvata anche una mozione della maggioranza, firmatari i consiglieri Giuseppe Marino e Domenico Mantegna, per impegnare il sindaco ad approfondire, presso il Ministero della Sovranità alimentare, i motivi che hanno spinto la Regione Calabria a fermare il processo, ormai concluso, di riconoscimento del marchio Igp al Bergamotto di Reggio Calabria.

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, a margine della seduta, ha ringraziato gli uffici dell’Ente, il dirigente del settore Servizi finanziari, Fabio Nicita, il consigliere delegato Giuseppe Ranuccio e l’intera maggioranza che, ancora una volta, hanno permesso di realizzare ed approvare «un documento trasparente che assicura gli equilibri di bilancio, garantisce i servizi pubblici essenziali ed una piena e completa programmazione su tutto il territorio metropolitano».  Al dibattito hanno preso parte anche i consiglieri Salvatore Fuda, Michele Conia e Filippo Quartuccio.

Sul punto ha relazionato il consigliere delegato alle Finanze, Giuseppe Ranuccio, parlando di un bilancio che «traduce sulle singole comunità i numeri di una gestione oculata e molto positiva».
«Certificato l’ottimo stato di salute delle casse dell’Ente – ha spiegato – non dobbiamo però illuderci che le risorse possano essere infinite. Soprattutto, dovremo tenere in considerazione eventuali ripercussioni che arriveranno qualora dovesse passare la scellerata riforma sull’Autonomia differenziata che avrà un impatto sulle finanze della Città Metropolitana. Allo stato di fatto, siamo di fronte alla grande capacità di intercettare finanziamenti su edilizia scolastica e sportiva, sulla messa in sicurezza del territorio e sull’ambiente che ci consentono di sostituirci alle minori entrate da parte di altri Enti».
In chiave futura, si continuerà ad investire «su sociale, formazione professionale, sulla piena valorizzazione turistica e culturale del territorio».
«È un bilancio che potremmo definire tecnico – ha continuato Ranuccio – che subirà, sicuramente, delle variazioni ripetute così da allinearlo alle mutate esigenze normative e per dare riscontro ad interventi che si riterrà fare in corso d’opera”. Risorse importanti sono state stanziate per «implementare la macchina amministrativa di Palazzo Alvaro, sulla scia di quanto già fatto dal Comune di Reggio Calabria, con la previsione di aprire una stagione importante di assunzioni».
Quindi, il consigliere si è detto soddisfatto «la capacità dell’Ente di gestire tutte le risorse provenienti dal Pnrr».
«Si deve continuare a spendere ed a farlo bene”, ha proseguito riflettendo: «Certamente è un bilancio che potrebbe avere sostanziali cambiamenti, sia finanziari sia funzionali, qualora la Regione si decidesse di trasferire le funzioni che, per legge, spettano alla Città Metropolitana». Nell’analisi di Ranuccio, infine, si inserisce un altro dato fattuale: «La manovra non può tener conto dell’accordo sui fondi di Sviluppo e coesione, recentemente siglato a Gioia Tauro, che però tiene in bassissima considerazione l’area metropolitana nel suo complesso. Siamo davvero curiosi di capire se e quali interventi sono previsti per il comprensorio».
In chiusura, l’aula “Leonida Repaci” ha approvato la mozione presentata da Marino e Mantegna sulla tutela del percorso di riconoscimento del marchio Igp al Bergamotto di Reggio Calabria, sulla quale la minoranza ha scelto di astenersi.
Così, i consiglieri Marino e Mantegna, hanno specificato come, «ad un passo dalla conclusione di un iter fondamentale per l’agricoltura, l’impresa e l’economia del territorio, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per come riferito dalle recenti cronache, abbia tenuto una riunione con le principali associazioni di categoria, la Camera di Commercio di Reggio Calabria, il Comitato promotore dell’Igp, il Consorzio della Dop Bergamotto di Reggio Calabria olio essenziale, annunciando di voler comunicare al Ministero all’Agricoltura il proprio orientamento a voler fermare l’iter dell’Igp a favore di quello della Dop presentato dal Consorzio dell’essenza Dop per l’estensione del disciplinare dall’essenza al frutto».

«La Città Metropolitana – hanno rilevato – titolare della funzione in materia di agricoltura, non è stata coinvolta in quest’ultima fase. È necessario ed urgente, dunque, tutelare i diritti dei lavoratori, degli agricoltori e più in generale dell’intera filiera presente sul territorio metropolitano di Reggio Calabria».

Per questo, Mantegna e Marino, attraverso la mozione presentata ed approvata dal Consiglio, hanno chiesto che «il sindaco Giuseppe Falcomatà si faccia promotore di un urgente incontro con il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al fine che sia resa trasparente la situazione in merito all’istruttoria conclusa per l’Igp “Bergamotto di Reggio Calabria” e sull’avanzamento del procedimento di riconoscimento della Dop».

Alle perplessità della minoranza, infine, ha replicato il consigliere Carmelo Versace, annunciando il suo voto favorevole alla mozione e ricordando «lo straordinario lavoro fatto dal già consigliere metropolitano, oggi consigliere comunale reggino, Giuseppe Giordano, dall’Università “Mediterranea”, dalle associazioni di categoria e dalle imprese che, sull’argomento Dop e Igp, non si sono mai risparmiate né accontentate, lavorando responsabilmente da istituzione perchè siano riconosciute le prerogative uniche e peculiari di un frutto come il bergamotto di Reggio Calabria, conosciuto come l’oro verde di Calabria». (rrc)

Via libera dal Consiglio metropolitano allo Schema di Bilancio Triennale

Il Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria ha dato via libera allo Schema di Bilancio di previsione finanziario 2023/2025.

In apertura dell’assise, il sindaco facente funzioni della Metrocity, Carmelo Versace, ha stigmatizzato «il comportamento ostruzionistico» dei consiglieri del gruppo di Forza Italia che, nonostante l’approvazione della convocazione della seduta da parte dei capigruppo, hanno contestato il termine di fissazione della riunione.

«Ho difficoltà a comprendere – ha spiegato Versace – come un gruppo abbia potuto strumentalizzare un documento così importante perché, se è vero che ritengo giusto e doveroso venga sempre osservato il pieno rispetto delle regole, è altrettanto vero che la politica debba dare esempio di responsabilità e maturità quando è chiamata ad esprimersi su provvedimenti tanto delicati».

«Dispiace – ha specificato – che, all’interno del gruppo di Forza Italia, il capogruppo abbia dato e confermato, anche durante l’odierno dibattito, la piena disponibilità affinché questa seduta si potesse svolgere, seppur con un giorno di anticipo rispetto ai cinque canonici per la convocazione, mentre il consigliere Romeo, in un certo senso, l’abbia voluta strumentalizzare. Abbiamo agito in buonafede, certi che la parola espressa dai capigruppo valesse come elemento, indiscutibile, di garanzia e rispetto. Fino a ieri hanno detto sì, ma oggi si sono ritirati dal consiglio. Tutto, francamente, incomprensibile».

Quindi, Carmelo Versace ha ricordato come «le proposte di deliberazione siano state inviate il 2 dicembre scorso senza che seguissero osservazioni o emendamenti da parte delle minoranze. In aula hanno invece sollevato dapprima un problema sul Dup, immediatamente risolto con l’aggiornamento del dato demografico per come prescritto dal collegio dei revisori. Quindi, hanno virato sui giorni relativi alla convocazione dell’assemblea per imbastire, davvero, una sterile polemica che non giova e nessuno, soprattutto ai cittadini».

Sulla questione, anche il consigliere Giuseppe Sera ha espresso le proprie perplessità rispetto a quanto accaduto: «La nota di convocazione della seduta riporta la dicitura “sentiti i capigruppo”. Stupisce, quindi, come Forza Italia continui a cambiare opinione».

Si è, dunque, entrati nel merito dei punti posti all’ordine del giorno, sui quali ha relazionato il consigliere delegato alle Finanze, Giuseppe Ranuccio, parlando di «una manovra che ci rende orgogliosi e ci consente di proseguire nell’opera amministrativa già intrapresa, guardando con vero ottimismo ai mesi ed agli anni a venire».

Anni, secondo l’esponente della maggioranza, in cui «l’Ente raccoglierà i frutti della programmazione effettuata sul solco delle linee programmatiche del sindaco Giuseppe Falcomatà».

«Un bilancio – ha spiegato – che certifica la solidità delle casse e che fotografa la grande capacità dell’amministrazione di intercettare finanziamenti da enti sovraordinati, con i vari Ministeri che hanno costantemente riconosciuto la bontà della nostra azione e delle nostre proposte presentate ai vari bandi messi a disposizione dal Governo».

«Con la recente rinegoziazione dei mutui – ha aggiunto Ranuccio – la Città Metropolitana ha avuto la possibilità di accumulare altri ed importanti risparmi avendo così l’opportunità di proiettarsi verso nuovi investimenti grazie ad una maggiore disponibilità di risorse. Certo, i soldi non sono infiniti, ma nel prossimo triennio potremo, comunque, organizzare interventi su tutti i campi d’azione dell’Ente: dalla viabilità all’edilizia scolastica, dalla messa in sicurezza del territorio al contrasto del dissesto idrogeologico, dalla riforestazione alla riqualificazione urbana, passando ai fondi per la ristrutturazione dei beni confiscati, alle politiche sociali, ai contributi per Comuni e associazioni fino ai corsi di formazione, al coinvolgimento dei Municipi nel campo delle attività culturali ed al marketing che, negli ultimi anni, ci ha visto recitare un ruolo da protagonisti sia in occasione delle celebrazioni per il 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace sia nelle tante fiere internazionali cui abbiamo preso parte».

Per il consigliere Ranuccio, poi, «è importante il risultato d’aver approvato lo schema del previsionale nel mese di dicembre, circostanza per nulla scontata se si pensa al passato, ma che, con la nostra amministrazione, è diventata prassi ormai consolidata».

«Per tutto questo – ha proseguito il consigliere delegato al Bilancio – un ringraziamento deve necessariamente andare al dirigente del settore Finanze, Enzo Cuzzola, ed alla funzionaria Maria Vincenza Salzone, ma anche al direttore generale, Umberto Nucara, alla collaborazione di tutti i settori, ai revisori ed ai colleghi presenti in aula. Questo, infatti, è un bilancio frutto di condivisione che risente, in maniera più che positiva, anche di una maggiore capacità di riscossione e delle tantissime variazioni necessarie a registrare le maggiori entrate». (rrc)