Ad Agraria della Mediterranea il seminario sulla riqualificazione dei boschi dopo l’incendio

Domani mattina, alle 9, nell’Aula Seminari del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, è in programma il seminario formativo dal titolo Strategie e possibili interventi per il ripristino e la riqualificazione dei boschi percorsi da incendio.

Il Seminario, peraltro, rappresenta un’occasione per presentare i risultati preliminari di una attività di ricerca a carattere multidisciplinare avviata in Aspromonte in “risposta” ai severi incendi occorsi nell’estate 2021, con il coinvolgimento di Docenti, Ricercatori e Studenti del Corso di Studio in Scienze Forestali e Ambientali.

Gli incendi boschivi che hanno colpito l’Aspromonte nell’estate del 2021, per magnitudo, vastità e qualità dei soprassuoli boschivi interessati, hanno assunto livelli mai registrati prima. La superficie colpita dagli incendi, misurata con rilievi a terra ed immagini satellitari, è stata circa 14.836 ettari, di cui 7.172 all’interno del Parco Nazionale. Ben 1.850 sono stati gli ettari bruciati nella zona di protezione integrale (zona A) e 2.482 quelli in zona B: pari, complessivamente, all’11% della superficie dell’area Protetta.

Il bosco di Acatti, edificato da una foresta pluricentenaria di pini, è andato quasi completamente distrutto; sono stati lambiti, inoltre, dalle fiamme anche i faggi della “Valle infernale”, recentemente riconosciuta patrimonio UNESCO. Numerose aziende agrarie e forestali sono state percorse dal fuoco, ricevendo ingenti danni alle colture, ai mezzi ed agli immobili. Purtroppo, il fuoco ha mietuto anche vittime umane.

Gli incendi boschivi di forte severità hanno determinato, su ampie superfici, la parziale o totale eliminazione della componente forestale con grave compromissione della funzionalità ecologica dell’intero ecosistema e della biodiversità. D’altra parte, la “scomparsa” del manto boschivo, soprattutto in un contesto idro-geomorfologicamente complesso, quale è quello calabrese (e aspromontano, in particolare) può rappresentare l’innesco dei fenomeni di dissesto idrogeologico.

In relazione a tutto ciò, e in linea con le proprie competenze accademiche, didattiche, scientifiche e di terza missione, l’intero corpo docente del Corso di Studi in Scienze Forestali e Ambientali del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria ha promosso la realizzazione in situ di un cantiere didattico-sperimentale finalizzato allo studio delle dinamiche ecologiche e ambientali post-incendio e alla individuazione di possibili interventi e misure conservative (a basso impatto ambientale ed economico) di ripristino e di riqualificazione dei boschi percorsi dal fuoco per “aiutare” l’ecosistema forestale a mettere in atto i meccanismi naturali di “autoriparazione” dopo l’incendio. (rrc)

Presentato il Piano anticendi boschivi regionale 2020

È stato presentato, nella Cittadella regionale, il piano anticendi boschivi della Calabria, «uno strumento indispensabile per tutelare il nostro patrimonio boschivo che è assolutamente centrale nel programma di questo governo regionale» ha dichiarato Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura e alla Forestazione.

La presidente della Regione, Jole Santelli, ha ribadito come sia importante «fare rete per tutelare il nostro immenso patrimonio boschivo e tramutare ciò che, negli anni, è stato visto come un problema o un’emergenza in una grande opportunità non solo ambientale ma anche turistica».

«Un gioco di rete – ha dichiarato Santelli – che deve coinvolgere tutti i protagonisti in campo, consapevoli che i mesi appena trascorsi hanno lasciato il nostro territorio più secco rispetto agli altri anni e quindi più vulnerabile riguardo al rischio incendi. Mi appello dunque alla Calabria nella sua interezza affinché tenga comportamenti virtuosi e sia vigile nella difesa di questo immenso patrimonio. Più in generale, abbiamo preso un impegno serio nelle dichiarazioni programmatiche nel voler valorizzare i nostri boschi e renderli finalmente una grande opportunità di sviluppo per la nostra terra».

Quello della Calabria, per l’assessore Gallo è un «patrimonio  non solo sostanziale dal punto di vista dell’ambiente, ma anche sul piano del potenziale economico della regione. Si tende troppo spesso infatti a trascurare che questo patrimonio naturale rappresenta un’enorme possibilità di ricchezza per la Calabria e per i cittadini. Noi dobbiamo invece raccogliere la sfida, come sistema, e spiegare ai calabresi che la tutela dei nostri boschi è prima di tutto la tutela di noi stessi».

«Preoccupa – ha aggiunto Gallo – che abbiamo avuto un inverno molto secco e questo rende maggiormente rischiosa la possibilità che durante la stagione estiva si manifestino incendi. Per questo rivolgo un accorato appello, soprattutto agli organi di informazione, affinché siano fatti tutti gli sforzi per garantire una corretta informazione sulla prevenzione di tali fenomeni e rendere tutti i calabresi più attenti e responsabili sui rischi».

Il dirigente generale alla Forestazione, Salvatore Siviglia, ha poi illustrato più nel dettaglio il Piano antincendi 2020.

«Nonostante i tagli statali sul settore – ha detto Siviglia – la Giunta ha voluto garantire le coperture necessarie alla tutela del patrimonio boschivo. Quindi anche quest’anno saranno impiegati dieci milioni di euro per le varie azioni incluse nel Piano. Il prossimo 15 giugno partirà dunque la campagna di sensibilizzazione alla prevenzione del fenomeno relativo agli incendi ma già dai prossimi giorni avvieremo una serie di incontri con le prefetture e i comuni della Calabria per essere pronti in vista della stagione estiva».

All’incontro sono intervenuti tra gli altri il direttore generale di Calabria Verde, Aloisio Mariggiò, che ha spiegato come nel nuovo piano sia stata approntata una strategia per ridurre i tempi di spegnimento degli incendi, il Comandante regionale dei Carabinieri Forestali, Colonnello Giorgio Maria Borrelli, rappresentanti dell’Anci e dei Parchi calabresi. (rcz)

Il consigliere regionale Pietropaolo: manutenzione del verde per prevenire gli incendi

Manutenzione di aree verdi, dei campi e delle zone boschive per prevenire focolai d’incendio che rischiano di causare un disastro ambientale. Sono questi gli interventi d’urgenza che ha richiesto il consigliere regionale Filippo Pietropaolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, per proteggere migliaia di ettari di bosco e di aree verdi che fanno parte dell’enorme patrimonio naturalistico e boschivo della Calabria.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, infatti, ha invitato tutti gli enti preposti – Regione, Province, Comuni,  Anas, Calabria Verde, parchi e consorzi di bonifica – ad attuare tutti i necessari interventi di prevenzione degli incendi boschivi, che sono stati trascurati a causa del blocco delle attività per l’emergenza coronavirus.

«Il lockdown – ha spiegato il consigliere Pietropaolo – ha causato una diffusa situazione di incuria e di abbandono. I cigli delle strade sono invasi da vegetazione e le aree verdi necessitano di interventi di pulizia del sottobosco, del taglio di siepi e della rimozione di rami secchi e sterpaglie. Non sono sufficienti la manutenzione di un parco o la pulizia di un singolo fondo agricolo, ma è necessario un intervento diffuso su tutto il territorio, perché gli incendi si propagano facilmente tra aree adiacenti. Serve un’assunzione di responsabilità collettiva per recuperare il tempo perduto ed avviare una grande operazione di salvaguardia del territorio calabrese».

«È importante – ha concluso Filippo Pietropaolo – che i Comuni, con apposite ordinanze e diffide, impongano ai proprietari o ai conduttori di fondi agricoli e appezzamenti di terreno, che in molti casi sono rimasti incolti, di effettuare la pulizia eliminando sterpaglie, rovi, vegetazione secca e ogni materiale che possa essere fonte di incendio». (rcz)