Sono terminate le riprese del cortometraggio Il Segreto del regista Augusto Zucchi, girato nella straordinaria location del Santuario della Madonna del Mare.
Il progetto, organizzato da Massimo Barresi con il supporto di Michele Geria e la gentile collaborazione della Fondazione Caterina Marzano, si snoda tra momenti di intensa drammaticità sullo sfondo mozzafiato dello scoglio a strapiombo sul mare.
Ambientato tra i borghi di Scilla e Bova Marina, in una atmosfera di vedute straordinarie, il film racconta l’intensa vicenda di un prete che durante una confessione scopre il proposito terribile di Adele, giovane donna alle prese con una storia di violenza, e si trova proiettato in una dimensione di crisi assoluta mentre un Paradiso naturale continua ad abbracciare placidamente i drammi dei due protagonisti e dei personaggi che ruotano intorno a loro.
Si tratta di un’operazione che insiste sulla necessità di realizzare in Calabria nuove storie che sviluppino anche l’immenso potenziale narrativo e umano di questa Regione che in tutte le sue sfumature, sembra essere costruita apposta per il cinema. Tutti concordi su questo pensiero, sponsor locali e professionisti del settore che hanno contribuito al racconto visionario di Augusto Zucchi con sensibilità e spirito di collaborazione.
Un lavoro intenso dunque, con il supporto dell’Associazione Calabria dietro le quinte Aps, per tutta la troupe guidata magistralmente dallo stesso Zucchi, che ha evidenziato l’importanza delle sinergie che la Calabria è in grado di mettere in campo, sfruttando la bellezza e l’accoglienza dei luoghi. Tra le location scelte, la dimora di Antonino Romeo con le sue opere d’arte e la suggestione di una Calabria tutt’altro che rurale, ma in grado di fornire ambientazioni estremamente raffinate.
La squadra tecnica che ha portato a termine l’operazione cinematografica ha potuto contare su un generale entusiasmo che ha accolto e circondato il regista, Christian Maria Parisi, aiuto regia, Demetrio Neri, direttore della fotografia, Guillermo Laurin aiuto luci, Ferdinando Armeni, operatore steady, Lorenzo Amadeo, fonico di presa diretta, Laura Barresi e Silvana Esposito, trucchi speciali, Maria Meduri, acconciature, Massimo Barresi, scenografie, Angeli Meringolo, riprese e montaggio, Natale Bova, direttore di produzione, Antonio Pitea, fotografo di scena, Lorenzo Cardamone, supporto backstage e foto, Giuseppe Tripodi, mezzi di scena.
Ad interpretare questa storia dai toni noir, accanto allo stesso Zucchi, Angelica Artemisia Pedatella nel difficile ruolo della protagonista femminile Adele, e Antonino Sgrò, nel ruolo di Alfredo, vittima e carnefice insieme.
Soddisfazione anche da parte dei rappresentanti delle amministrazioni dei due borghi coinvolti, Giuseppe Vita assessore ai beni culturali di Scilla e rappresentate di Borghi d’Italia e Silvio Cacciatore, delegato consigliere comunale di Bova Marina.
Il cinema tocca la Calabria e, ancora una volta, si crea l’incanto. Si tratta forse di un primo passo che porterà il regista, attore e autore Zucchi a scegliere ancora questo lembo di terra e la sua gente come ispiratrici della sua opera: “Avevo già lavorato in Calabria con il film La voce e questa terra mi aveva incantato. Credo che abbia tutte le doti per diventare terra di grande cinema e già molto si sta facendo” .
La Pinacoteca Civica di Bova Marina si è arricchita di nuove opere, grazie all’Associazione Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere di Reggio Calabria.
Nei giorni scorsi, infatti, alla Biblioteca dell’Irssec di Piazza Municipio, si è svolta la cerimonia di consegna, non dimenticando il lontano 2007, quando l’allora sindaco di Bova Marina, Domenico Zavettieri, nominò come referente direttore Giuseppe Livoti, giornalista, docente di discipline artistiche e presidente de “Le Muse”.
«Oggi come allora – ha affermato Livoti – si sente la necessità di mettere ordine a tutte le opere visto che l’amministrazione è proprietaria di tante tele, fotografie e sculture, sicuramente non tutte di grande interesse ma, con pezzi esemplificativi ed importanti, poiché realizzati in periodi storici diversi, da artisti affermati ed aspiranti pittori che avevano aderito alle varie competizioni “en plein air” ed a vari concorsi».
«Alcuni appelli, nel tempo – ha aggiunto – sono stati fatti a Maestri calabresi con una donazione volontaria che ha permesso loro di essere parte integrante di un percorso espositivo all’interno di questa importante struttura».
Dopo la cerimonia del gennaio del 2016, quando il Comune prese l’impegno di ricevere altre opere garantendo idonea collocazione, sicura conservazione nonché perenne pubblica esposizione oggi facciamo ancora affidamento con un nuovo atto di dono. Tutte le opere animano i piccoli ambienti all’interno dell’Irssec (Istituto Regionale Studi Superiori Ellenofoni Calabri) a piazza Municipio ma urge e necessitano nuovi spazi per un confronto didattico e turistico da implementare.
In apertura dei lavori, il saluto del sindaco Saverio Zavettieri che ha ribadito come «la Collezione, avrà dei nuovi locali (nell’ambito della creazione del polo museale insieme al Museo Etnografico ed all’Archivio Storico Notarile ospitati in un bene confiscato alla mafia)».
«Per ora pensiamo a potenziare la raccolta – ha continuato Zavettieri – con la consegna di sette opere utili ad approfondire la situazione artistica calabrese dagli anni ‘60 ad oggi. Bova Marina è ritornata in questo ultimo tempo ad essere centro di cultura e di promozione artistica con eventi aperti a tutti i vari settori e la presenza di un museo dedicato all’arte contemporanea rende più godibile la permanenza del turista e del curioso nella nostra cittadina».
La vicepresidente Muse dirigente dott.ssa Orsola Latella ha conversato sul senso del dono partendo dall’antropologo Marcel Mauss, “dono” inteso come fatto sociale, azione che crea relazioni autentiche, un circolo virtuoso che alimenta il senso di Comunità.
«Il “dono” – dice ancora la Latella – definisce lo spazio della libertà di azione ed implica una forte dose di libertà, mentre importante è la correlazione che si crea tra chi dona e chi riceve, atto indelebile nella coscienza dell’altro».
Il prof. Alessio Bruno Bedini, dottore di ricerca in “Storia, scienza, popolazionee territorio presso l’Università di Bari si è soffermato su Le bellezze eterne nella Calabria moderna nelle opere degli studiosi, con particolare attenzione alla presenza dei grandi viaggiatori nella Calabria, intenti a ritrovare un nuovo concetto di bellezza.
Una terra – dice Bedini – ricca di atmosfere, paesaggi, rilievi ma anche contraddizioni, terra di emigrazione già nel lontano ‘500 e ‘600. Come non ricordare Girolamo Marafioti umanista, storico e presbitero italiano nato a Polistena che ha raccontato della Calabria tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 o Edward Lear che, nel 1847, progetta di visitare l’intera Calabria ma i moti di Reggio dell’ottobre 1847 gli permettono di vedere solo la provincia reggina, viaggiando tra paesaggi arcadici ed incantevoli?
La consegna di sculture e dipinti di importanti figure calabresi così avvalora l’idea che il patrimonio storico artistico va protetto, ed implementato quindi un plauso all’attività di Livoti e dell’amministrazione comunale. Solenne la cerimonia della consegna delle opere con la firma e l’annotazione del protocollo di cessione dei manufatti.
Importante l’acquisizione del pezzo che Hiske Maas moglie del compianto Nik Spatari, pittore, scultore ed architetto, ideatore del Parco Museo Santa Barbara, con l’inedito segno zodiacale dei “gemelli” ha voluto voluto lasciare, tracciando un tangibile segno di amore verso la Calabria; ed ancora una scultura polilobata “L’urlo del guerriero” di Cosimo Allera maestro, reduce dall’installazione in acciaio corten per “Carlo Acutis” morto a soli 15 per una leucemia fulminante.
L’opera di Domenico Carteri formatosi in ambiente napoletano, che a Ferruzzano ha ideato un vero e proprio Parco dell’Area Grecanica con simboli ed elementi etnografici e che tra l’altro ha realizzato il busto di Tiberio a Villa S. Michele ad Anacapri, il quale ha consegnato la struttura il legno assemblato ed acrilico denominata “Italas”; ed ancora il busto in gesso patinato dedicato a Padre Catanoso di Pino Barreca, artista colto dal fascino del neoclassico e docente della cattedra di Discipline Plastiche Scultoree e Scenoplastiche dell’Istituto d’Istruzione Superiore Rossano “L.S.-L.C.-L.A.” (CS). Una tela “ Marina – veranda sul mare”, quella di Mimmo Morogallo, pittore identitario definito “artista giramondo” che ha trattato nella sua lunga carriera il tema del mare, creando un ponte artistico tra Calabria ed America ed infine un ritratto “Il prof. Filippo Violi” realizzato dall’arch. Domenico Mauro, che ha colto in una copiosa produzione acquarellata, anche personalità che hanno animato il tessuto culturale della bovesia.
«L’impegno c’è – ha concluso Giuseppe Livoti – gli artisti benevoli nei confronti dei messaggi culturali ci sono, è necessario promuovere questo magnifico insieme di opere che altro non sono che un racconto di ciò che nasce dalla volontà di chi crea fatti artistici, resi fruibili magari con serate a tema e con adeguate pannellonistiche che ne delineano tematiche e stilemi». (rrc)
Il 13 e 14 agosto, a Bova Marina, è in programma Incontri a Palazzo Malgeri: la memoria…del giorno e della notte, organizzato dalla sezione Dimore storiche dell’Associazione Culturale Le Muse di Reggio Calabria.
Il presidente Giuseppe Livoti, insieme alla delegata Muse per le Dimore Storiche, Marinella Malgeri, hanno annunciato un primo appuntamento dove protagoniste saranno le belle ed importanti architetture dei primi novecento che danno lustro ed arricchiscono di storia le nostre città e cittadine, evento questo come tanti altri, bloccati da mesi a causa della pandemia.
Con il patrocinio dell’Amministrazione del Comune di Bova Marina si terranno, dunque, gli Incontri a Palazzo Malgeri: la memoria…del giorno e della notte, titolo suggestivo scelto per dare la possibilità a turisti, curiosi e amanti dell’architettura di vedere il piano terra dello storico palazzo, inserito ormai da tanti anni nel progetto Casa Reale e nell’associazione nazionale Italia Liberty.
«Si è pensato – ha dichiarato Malgeri – di fare visionare al pubblico solo alcuni ambienti scelti in base alla tematica della serata, proprio per fare appronfondire quello che è il bene nei suoi particolari».
«Due giorni – ha ricordato Giuseppe Livoti – ed esattamente venerdi 13 e sabato 14 agosto in cui parte dell’edificio sarà aperta dalle ore 21 alle ore 24 ma con una caratteristica dal grande impatto comunicativo. Non si poteva non creare anche un momento di incontro e scambio con varie personalità e, allora, il lussureggiante cortile ospiterà alle ore 21,30 due conversazioni tra arte, parola ed immagine inserite in due importanti mostre “effimere” poiché, sarà possibile visitarle esclusivamente in questi due giorni».
Si inizia venerdì 13 con La memoria del giorno… dove si parlerà del lavoro con particolare riferimento alla lavorazione dell’agrume “colto”, quale il bergamotto, produzione storicamente molto diffusa in tutta la bovesia. All’interno del piano terra una mostra di ramiere ed oggetti di uso quotidiano, restaurati da poco, mostreranno proprio come questi oggetti venivano utilizzati.
I saluti saranno di Saverio Zavettieri, sindaco di Bova Marina, mentre l’ospite della serata sarà il dott. Ezio Pizzi, presidente del Consorzio del Bergamotto. Le tele dell’artista prof.ssa Cristina Benedetto completeranno il momento espositivo, mostrando come protagonista assoluto il noto agrume, inserito nell’ambiente paesaggistico e/o come natura morta, ricca di significati e significanti.
Sabato 14 sempre alle ore 21.30 la conversazione riguarderà La memoria della notte…, aspetti legati alla vita mondana di inizio secolo ed ancora al ruolo delle famiglie storiche reggine. Ospite il dott. Fabio Arichetta componente della Deputazione di Storia Patria, mentre una mostra molto particolare riguarderà la biancheria femminile da notte con pezzi unici dalle fine dell’800 ai primi del ‘900. Importante il ruolo delle lettura ed in tutto questo i protagonisti saranno i componenti del Laboratorio di Lettura Interpretativa delle Muse diretto da Clara Condello che, insieme ad Emanuela Barbaro, Adele Leanza, e Antonella Mariani, creeranno momenti di interazione con il pubblico.
«Due momenti dunque per conoscere il nostro patrimonio – ha spiegato Malgeri – e la valorizzazione di ville e palazzi e proprio per questo la Sezione Muse dedicata alla Dimore, promuoverà tutti coloro che si assoceranno e che credono in questo progetto, che inizia così a prendere vita nella nostra regione, coniugando tutti i sensi e spingendo le amministrazioni locali a valorizzare cio’ che i nostri borghi e città custodiscono a volte dimenticandone valore e storia».
Inoltre si ricorda come Le Muse hanno anche realizzato come –service- targhe turistiche visibili nelle facciate principali sia di Palazzo Malgeri che di Palazzo d’Agostino di Serrata, elementi utili ai visitatori per avere indicazioni ed un approccio critico estetico, con i testi scritti dal prof. Giuseppe Livoti. Nelle prossime settimane verranno annunciati i nuovo palazzi che ospiteranno i pannelli come le informazioni turistiche. (rrc)
di DEMETRIO CRUCITTI – Domani, 11 giugno, a Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria, avrà inizio il Festival delle Identità Linguisitiche Calabresi, per proseguire in vari Comuni fino al 30 giugno.
Questo meraviglioso evento racchiude molti significati, e deve essere perpetuato nel tempo lasciando, anno dopo anno, un segno tangibile sull’importanza della Tutela e della Valorizzazione delle Identità Linguistiche storiche proprie della Calabria, attraverso la documentazione di quanto avverrà nell’edizione 2021, specialmente con una visione internazionale, organizzando dei gruppi di lavoro e dei workshop e, già da quest’anno, si dovrebbe cambiare approccio con la pubblicazione degli atti. Il respiro internazionale deve, anche, essere condiviso dalla vari settori della Regione dalla Cultura, dal Turismo, dai Trasporti per un confronto continuo su ciò che avviene in altre parti d’Italia.
Un’interessante iniziativa, che manda in soffitta le critiche della piaga dell’individualismo.Complimenti a tutti: l’unione, l’agire Insieme è un bel segno di speranza per far ritrovare la giusta direzione per affrontare il riconoscimento dei Diritti Costituzionali verso le Minoranze Linguistiche Storiche della Calabria, perché siano finalmente riconosciuti in tutti i campi dalla cultura, dalla vita sociale ed economica a partire dall’art. 6 della Costituzione e, proprio il 9 giugno 2021, in occasione delle celebrazioni per il 75° Anniversario del Referendum Repubblica – Monarchia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nel 2018 ha incontrato il Presidente dell’Albania Ilir Meta proprio a San Demetrio Corone, in provincia di Cosenza. Il Presidente Mattarella ha evidenziato il profondo solco esistente tra in Nord e il Sud. Ormai, tutte le diffidenze sono state abbattute. Non bisogna arrendersi ai veti “di turno”, questi nascono perché, talvolta, ai bisogni della nostra terra, prevalgono quelli di “scuderia”, altrimenti la Calabria non si troverebbe ad avere il reddito pro-capite su tutto il più basso d’Italia.
La ricchezza dei contenuti, sia culturali che artistici di Filica 2021, portano la firma del direttore artistico Pasquale Casile, che impreziosiscono tutta la manifestazione. Anche la scelta del periodo è molto importante: prima in assoluto post Covid, può fare da traino ai vari generi di turismo e all’economia tutta per l’incremento delle presenze nell’estate ormai alle porte. L’intervento più importante, da non trascurare, sono quelli da fare sugli organi di stampa, utilizzando tutti i mezzi di comunicazioni di massa possibili : carta stampata, televisione e radio e, poi, vanno utilizzati al massimo i sistemi dei social network e le trasmissioni dei vari comunicati giornalieri tramite mail list; la diffusione dovrà essere fatta in ambito regionale, ma anche mondiale, specialmente sfruttando anche il Turismo delle Radici, quello di Ritorno per intenderci.
Infatti, è necessario far applicare il Piano Nazionale di Ripartenza e di Resilienza anche per i temi che tratterete nella manifestazione Filica; in particolare è bene osservare che in particolare i contenuti di Filica, a pieno titolo, si collocano perfettamente tra le altre nelle linee d’intervento del Pnrr Turismo e Cultura 4.0 che riporto di seguito:
“Turismo e Cultura 4.0″
Incrementare il livello di attrattività del Paese, migliorando il sistema turistico e culturale attraverso la modernizzazione delle infrastrutture materiali e immateriali del patrimonio storico artistico, il miglioramento della fruibilità digitale e dell’accessibilità fisica e cognitiva della cultura.
Rigenerare i borghi e le periferie urbane attraverso la promozione della partecipazione alla cultura, il rilancio del turismo sostenibile, della tutela e valorizzazione dei parchi e giardini storici.
Mettere in sicurezza e restaurare i luoghi di culto e il patrimonio storico-architettonico.
Potenziare le strutture ricettive attraverso investimenti in infrastrutture e servizi turistici strategici, rinnovando l’ecosistema turistico e promuovendo il turismo delle radici.
Supportare la transizione digitale e verde nei settori del turismo e della cultura 4.0 e la rigenerazione socio-economica dei territori e promuovere la formazione e l’interazione tra scuola, università, impresa e cultura.
“Caput Mundi” e “Percorsi nella Storia” per promuovere la capacità attrattiva turistica del Paese attraverso una fruizione sinergica e innovativa del Patrimonio e riqualificando i contesti, con forme di turismo “lento” e sostenibile.”
È importante assumersi responsabilità e impegni da parte di tutti: Amministratori, presidenti di Associazioni culturali eFondazioni private, Aps, Pro Loco, e anche singoli cittadini di studiare e/o rimboccarsi le maniche, perché l’alibi di attendere che gli altri facciano qualcosa per la propria società, ormai, ha i tempi corti.
È necessario entrare con forza nella logica “del fare” non in velocità, ma in qualità.
A proposito degli ultimi passaggi del Pnrr, sopra esposto, va mandato al mondo, infatti occorre aprirsi al mondo, con un messaggio chiaro, forte e duraturo, perché la Calabria è anche questo con il suo Patrimonio Umano, Culturale, Storico ed Economico Sociale che non va disperso.
Dalla prefazione del libro del prof. MarioCaligiuri,Calabria anima Mundi, di cui si prevede la presenza durante Filica, scritta da Vittorio Sgarbi: «Bisogna meritarsela, la Calabria, prima di avere la presunzione di pensare che meriti noi».
È una amara verità, sulla quale tutti dobbiamo invertire la rotta ora, o mai più. Turismo Lento. Occorre puntare a manifestazioni/eventi culturali esperenziali, in cui gli stessi visitatori esperti, chiamati in Calabria, abbiano la possibilità con dei tavoli tematici di scambiare e confrontare le proprie idee con noi indigeni. E il Piano Strategico Turistico triennale della Calabria, oggi in vigore ma ormai in scadenza, deve essere riscritto su proposte precise e discusse da chi vive il territorio, con passione e amore.
Le Minoranze Linguistiche Storiche della Calabria devono espandersi, e non chiudersi in se stesse, l’importanza di fare Rete, come state dimostrando con l’iniziativa della Filica, va in questa direzione. Le Minoranze Linguistiche Storiche Calabresi devono avere rappresentanti “civici”, con ottima conoscenza della storia delle Mls, a partire dal Consiglio di Europa, dal Parlamento, dalla Commissione Europea, i vari Ministeri Italiani, nelle conferenze e nelle Commissioni Regionali i responsabili di tali organismi devono sapere chi chiamare per una consultazione pubblica; la Calabria, fino a qualche anno fa, non ha individuato nel mondo “civico” chi doveva rappresentare le Minoranze Linguistiche Storiche, e chi dovrà essere scelto, per partecipare, deve avere un mandato ben preciso e con la copertura delle spese da parte della Regione Calabria, questa è una istanza ben precisa dal Consiglio d’Europa, che chiede un cambio nelle rappresentanze.
In bocca al lupo a tutta Filica, e ai relatori e a tutti i partecipanti, de visu e on line. (dg)
Nella Parafarmacia Farma Point di Bova Marina, prende il via l’iniziativa Lo psicologo in Parafarmacia, nata dalla collaborazione tra la dott.ssa Carmela Toscano, psicologa e psicoterapeuta e le dott.sse Rodà, da sempre attente alle varie esigenze dei propri clienti e molto propositive nell’offrire vari servizi specialistici, di prevenzione e di intervento.
Il servizio erogato sarà un’importante possibilità, ci tiene a chiarire la dott.ssa Toscano, per divulgare informazioni di natura psicologica in un territorio ancora schiacciato da pregiudizi e stereotipi. Questo è anche un modo per dire al territorio che il benessere psichico non è trascurabile, e che ce ne si può prendere cura con serenità.
Il servizio sanitario Lo psicologo in parafarmacia, sarà erogato per 3 settimane, nei giorni 12-19-26 maggio, a titolo gratuito, e ciascun interessato potrà accedervi solo 1 volta. Gli incontri di accoglienza ed orientamento psicologico avranno la durata di 20/30 m massimo e si terranno presso la Parafarmacia delle dott.sse Rodà di Bova Marina (RC), in un’area completamente dedicata e riservata.
«Durante quest’incontro – si legge in una nota – si potrà esprimere il motivo del “disagio”, della “sofferenza”, del “problema” che si vorrebbe affrontare. Si potrà anche approfondire il perché ed il come può essere utile la figura di uno psicologo e/o di uno psicoterapeuta nella propria vita. Si potranno chiedere le differenze tra un percorso psicologico ed un percorso psicoterapeutico, chiarendo anche le differenze tra le diverse figure professionali che ruotano attorno al settore della salute e del benessere mentale».
Dal 26 aprile 2021, sarà possibile effettuare la prenotazione per un incontro gratuito con lo “Psicologo in parafarmacia”. Le prenotazioni saranno effettuabili o di persona, recandosi presso la Parafarmacia Rodà di Bova Marina (RC), oppure chiamando ai numeri 0965612530/3476211198. (rrc)
Domani mattina, alle 10.30, l’Associazione Jalò tu Vua di Bova Marina presenta il progetto Greko: una lingua di padre in figlia.
L’iniziativa è stata realizzata grazie al partenariato con la famiglia della poetessa Francesca Tripodi di Roghudi, con il Comune di Bova, il Gal Area Grecanica, la scuola di recitazione Pròsopon di Cittanova, l’Associazione Famiglia Ventura di Reggio e la Cooperativa Campo Aperto con il patrocinio dei Comuni di Condofuri e Roghudi.
Il progetto vedrà protagonisti i. ragazzi, che catalogheranno e trascriveranno tutta la produzione scritta, edita ed inedita, di due monumenti della lingua greca di Calabria, Carmelo Tripodi e Francesca Tripodi.
«Inoltre – è spiegato in una nota – in collaborazione con la Scuola di Recitazione della Calabria, alcuni contenuti saranno destinati all’adattamento teatrale per una performance che vedrà la luce in primavera, mentre alcune poesie verranno musicate da Salvatore Familiari». (rrc)
Oggi pomeriggio, a Bova Marina, alle 17.00, al Parco Archeolderi, la presentazione del libro La diocesi di Bova dalle origini al 1986 di Antonio Chilà.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Bova Life – Vùa Zoì, e comincerà con i saluti della dott.ssa Orsola Laura Delfino, direttore del Museo e Parco Archeologico Archeoderi, di Saverio Zavettieri, sindaco di Bova Marina e del dott. Massimo Mariani, prefetto di Reggio Calabria.
Intervengono Giuseppe Caridi, presidente Deputazione Storia Patria per la Calabria, il prof. Pasquale Amato, storico e docente dell’Università per stranieri Dante Alighieri, il prof. Pasquale Tuscano, dell’Università degli Studi di Perugia, il dott. Nino Spirlì, vicepresidente della Regione Calabria. Modera il giornalista Giorgio Neri. Le conclusioni sono affidata all’autore.
Da oggi, fino al 15 agosto, a Bova Marina, riapre la Pinacoteca dell’Area Grecanica con l’evento Ventuno/Ventiquattro.
Lo rende noto Giuseppe Livoti, presidente dell’Associazione Le Muse di Reggio Calabria e direttore della Pinacoteva dell’Area Grecanica, che ha spiegato gli eventi collaterali all’apertura dell’Ente, che si può visitare dalle 21.00 alle 24.00: nella sala conferenze, infatti, si potrà ammirare la collettiva d’arte Tregiorni degli artisti reggini Pierfilippo Bucca,Cristina Benedetto, Daniela Campicelli, Pino Gattuso,Mimma Gorgone, Antonella Laganà, Adele Leanza, Manuela Lugarà, Francesco Logoteta, Santa Maria Milardi e Marisa Scicchitano con le loro ultime produzioni e la proiezione di messaggi visivi legati al concetto di bello.
La Pinacoteca, per Livoti, deve subire una trasformazione: abbiamo tante richieste di consegna di opere ma tutto deve rivivere in una ottica di ampliamento e di rinnovamento; avendo spazi maggiori, una adeguata segnaletica esterna e un adeguato percorso informativo, didattico, storico artistico con un maggiore investimento da parte dell’amministrazione che è guidata con lungimiranza dall’attuale sindaco Saverio Zavettieri, sensibile alla tematica della cultura e dell’arte.
Inoltre, l’assessore alla Cultura, Silvio Cacciatore, ha annunciato, pubblicamente, il trasferimento anche della Pinacoteca presso un bene confiscato alla mafia e che le procedure per tale acquisizione sono in corso.
Oggi, in Pinacoteca vi sono tra le altre le opere di Marisa Scicchitano, Saro Lucifaro, Cristina Benedetto, Mimmo Meduri, Pino Gattuso, Rosario La Seta, Carmelo Tenio, Antonella Laganà allieva di Alfonso Frangipane, o ancora Pietro Tedesco, Demetrio Verduci, Anna Lauria veri e propri maestri dell’arte calabrese ed alcuni anche con le radici grecaniche che hanno formato intere generazioni alla cultura del bello, della tradizione e dell’innovazione, in determinati periodi in cui, la formazione artistica era lavoro, sacrificio e laboratorio.
L’impegno c’è da parte di Giuseppe Livoti, gli artisti benevoli nei confronti dei messaggi culturali ci sono, è necessario dialogare per riportare un ordine nel caos dell’offerta di luoghi deputati della provincia di Reggio Calabria, luoghi piccoli ma non per questo rappresentativi di messaggi di poco interesse. Tutto deve ripartire e le amministrazioni comunali hanno ed avranno sempre un grande compito nei confronti delle nuove generazioni. (rrc)
Il Paleariza, il Festival della Musica e delle Tradizioni popolari della Calabria Greca si farà, ma in forma ridotta: la rassegna, infatti, sarà composta da tre appuntamenti in programma a Roghudi e a Bova Marina, e prenderanno il via domani, giovedì 13 agosto.
Questi eventi, con la direzione artistica di Aldo Gurnari, saranno un “antipasto” del Festival vero e proprio che, dal 1° al 30 settembre, proporrà una serie di eventi culturali nei borghi e nei centri storici della Calabria greca.
Si parte domani, a Roghudi, alle 22.00, con il concerto di Gabriele Albanese, Music impeachment con Peppe Sapone. Si prosegue il 18 agosto, sempre a Roghudi, alle 22.00, con il concerto del Carmelo Salemi Trio – Hyblon Cafè.
Il 22 agosto, il Paleariza si chiude a Bova Marina, sempre alle 22.00, con il concerto dei Quartaumentata.
La partecipazione agli eventi in programma ed ai concerti sarà possibile solo previa registrazione da effettuare accedendo al sito ufficiale www.paleariza.it. (rrc)
In scena questa sera, a Bova Marina, alle 22.00, a Capo San Giovanni d’Avalos lo spettacolo Bollari – Memorie dallo Jonio di e con Carlo Gallo.
Lo spettacolo apre la seconda edizione di Teatro Mare, festival di arte, musica e storie dal mondo.
Lo spettacolo narra la contesa di mare tra due anziani pescatori e le vicissitudini di quella che fu la “Cecella”, il miglior peschereccio dello Jonio, negli anni del fascismo fino alle porte della seconda guerra mondiale. Tratto da racconti orali di anziani calabresi, “Bollari” è una storia di mare che si chiude sopra il deserto dei valori di un mondo travolto dal regime e dalla guerra. (rrc)
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