Emergenza cinghiali, Coldiretti: Occorre attivare subito un piano di abbattimenti

Coldiretti Calabria in merito alla situazione sulla presenza dei cinghiali nelle città, paesi e campagne, ha ribadito la necessità di «attivare subito un piano di abbattimenti, come richiesto dagli assessori delle Regioni italiane con la protesta contro i ritardi nell’applicazione delle due modifiche alla legge 157/92 sulla caccia annunciate dal Governo».

«Infatti – ha spiegato la Coldiretti – le Regioni contestano  la bozza di decreto interministeriale che prevedeva l’ampliamento del periodo di caccia al cinghiale e la possibilità da parte delle stesse di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette di fatto è rimasta lettera morta».

«Le Regioni fanno bene – ha aggiunto Coldiretti – non si può nonostante gli impegni del Governo Nazionale lasciare tutto in uno stato di indeterminatezza. Occorrono certezze! Coldiretti nella consapevolezza che il problema è molto serio,  domani mercoledì 13 luglio, alle ore 10.30 a Palazzo Rospigliosi a Roma darà vita assieme al CNCN (Comitato Nazionale Caccia e Natura) alla prima alleanza tra il mondo agricolo e il mondo venatorio e della gestione faunistica per salvare campagne, città e strade dall’assedio dei selvatici».

«È paradossale che con i costi fuori controllo noi dobbiamo spendere di più per coltivare e il raccolto ci vien distrutto dai selvatici – ha denunciato Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria. Ma ci sono anche agricoltori e cittadini che hanno addirittura perso la vita a causa dei cinghiali e in un Paese normale ciò non dovrebbe essere possibile».

«La stessa maggioranza degli italiani considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate – ha concluso – e servono dunque interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali». (rrm)

Aceto (Coldiretti Calabria): È il momento giusto di riattivare corso di laurea in medicina veterinaria

Per Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria, è il momento giusto per la riattivazione del corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria all’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Il corso, infatti, era stato autorizzato nel 2003, per poi essere stato disattivato nel 2010. Recentemente, il Senato Accademico dell’Umg ha deliberato per l’avvio delle procedure per la riattivazione del corso, incaricando il prof. Domenico Britti, presidente della Scuola di Farmacia e Nutraceutica all’Umg e laureato in Medicina Veterinaria.

Così, il presidente Aceto ha ritenuto opportuno incontrare il Rettore dell’Umg, Giovambattista De Sarro, e il prof. Britti, sottolineando che «l’Università di Catanzaro ha fatto una  precisa e autorevole scelta didattica e organizzativa, che soddisfa la ricerca di qualità, la trasmissione del sapere agli studenti e quindi agli imprenditori zootecnici, e garantisce per i nostri giovani l’equità di accesso».

«È evidente che la riattivazione del corso – ha evidenziato Aceto – non può essere un fatto estemporaneo o solo socio-culturale bensì il coronamento, in pianta stabile, di profonde aspirazioni economiche e politiche del nostro settore agro-zootecnico. E adesso alla luce di quanto accaduto e sta accadendo è il momento giusto! Il corso, è stato convenuto, serve a sostenere gli interessi produttivi della Regione Calabria e quindi formare professionisti, medici veterinari, che possono portare valore alla filiera zootecnica e alle sue produzioni».

«La sanità veterinaria pubblica, è un cordone ombelicale che garantisce la qualità degli allevamenti dal latte alla carne e non solo e come stiamo assistendo, il cibo ha un impatto strategico sulla popolazione – ha proseguito –. La Calabria è una regione a vocazione agro-zootecnica e quindi abbiamo necessità di formare professionisti che possano seguire l’intero percorso che va dall’alimentazione al confezionamento dei prodotti».

«Negli anni dell’operatività del corso di laurea – è stato sottolineato – sono stati formati validi professionisti che oggi svolgono la loro attività in prestigiose università e/o aziende. Questo che vogliamo sostenere ad ogni costo è un messaggio ai nostri giovani affinché siano protagonisti del proprio futuro, e possano trarre ispirazione ed incitamento dallo studio e dalla ricerca per conservare, potenziandolo ed innovando, un patrimonio produttivo; questo è uno dei compiti dell’offerta formativa del Corso di laurea in veterinaria».

«Faremo con la massima determinazione – ha aggiunto Aceto – tutto quanto possibile per raggiungere questo risultato coinvolgendo le istituzioni ad ogni livello di rappresentanza anche perché questo significa un riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese per  inaugurare una stagione di innovazioni istituzionali e di nuovi investimenti nella ricerca e formazione».

«Voglio ricordare – ha concluso Aceto – che quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate». (rcz)

Grande successo per l’Academy Giovani Impresa Calabria di Coldiretti

È alla Fattoria della Piana che si è conclusa, nei giorni scorsi, l’Academy Coldiretti Giovani Impresa Calabria, una serie di incontri iniziati lo scorso giugno, con l’obiettivo di formare i ragazzi di Giovani Impresa verso il loro percorso di futura classe dirigente autorevole, aperta, consapevole e europea.

L’obiettivo, dunque, è stato quello di promuovere la crescita “politica” dei Giovani Dirigenti Coldiretti e costruire un vivaio di imprenditori propensi all’innovazione e allo spirito di impresa capaci di un ruolo proattivo rispetto alle istituzioni e alle normative.

Al primo incontro, dedicato ai laboratori di formazione strategico politica, più di 120 partecipanti hanno ascoltato le storie “di agricoltura e rappresentanza” del Presidente Regionale Franco Aceto, del Presidente Catanzaro Crotone e Vibo Valentia Fabio Borello e della Delegata Nazionale di Giovani Impresa Veronica Barbati.

Molte le proposte emerse, come quella di ritrovarsi e di far visita alle aziende dei Presidenti intervenuti, ma anche di approfondire temi di attualità per l’agroalimentare e di confrontarsi nei gruppi territoriali dei giovani. Tra i suggerimenti diretti alle nuove generazioni di giovani agricoltori, c’è stato quello di Enrico Parisi, Delegato regionale e moderatore dell’incontro, che ha espresso il pensiero di non mollare mai e di restare sempre informati ed aggiornati anche grazie a momenti di incontro di Coldiretti Giovani Impresa come l’Academy.

Al secondo appuntamento, che ha visto come ospite il Presidente di Aspen Istitute Italia, Giulio Tremonti, i partecipanti hanno avuto un quadro chiaro sulla politica e allo stato economico italiano in relazione con il settore agricolo nostrano.

Nel terzo incontro, invece, i giovani imprenditori hanno avuto modo di confrontarsi sul tema della transizione ecologica ascoltando due testimonianze di ragazzi che hanno saputo interpretare al meglio il binomio agricoltura e energia, entrambi vincitori del concorso Oscar Green: Antonio Lancellotta che si occupa di agrIfotovoltaico con la copertura delle serre dove coltiva il cedro a zero impatto ambientale; Federica Basile che nella sua azienda utilizza energia pulita grazie all’adozione di pannelli solari, impianto di biogas e fitodepurazione.

Ospite dell’incontro Fabrizio De Filippis, Professore ordinario presso il Dipartimento di Economia dell’Università Roma Tre, che ha proposto ai partecipanti una serie di sollecitazioni sulla dialettica agricoltura-ambiente.

Al quarto incontro, sono state portate le testimonianze e le storie territoriali di Natale Godino, dell’azienda agricola Miresia e di Salvatore Autieri, dell’azienda agricola Autieri. Sono intervenuti Mario Amgrogio, responsabile Campagna Amica Calabria e Benito Scacciota, agronomo e divulgatore specializzato.

A chiudere l’Academy, un incontro dal respiro europeo, dal titolo Dai nostri territori all’Europa, con gli interventi di Paolo di StefanoLuca Gaddoni, Policy Adivsor Ufficio Coldiretti Bruxelles. (rcz)

Coldiretti Calabria: Con rincari stangata per le famiglie da 150 milioni di euro

L’aumento dei prezzi costerà, nel 2022, alle famiglie calabresi circa 150 milioni di euro soltanto per la spesa alimentare. È quanto è emerso dallo studio di Coldiretti, spiegando che l’aumento dei costi e i rincari energetici e di produzione alimentati dalla guerra in Ucraina colpiscono duramente anche le imprese, non solo le tavole dei consumatori.

L’Associazione ha stilato una lista degli aumenti sullo scaffale sulla base dei dati Istat sull’inflazione a giugno 2022, che ha raggiunto il record dal 1986 con i beni alimentari in aumento dell’8,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

«Questo significa – ha commentato Coldiretti – che i prezzi alimentari non sono a dieta e vi è una notevole perdita del potere di acquisto di salari e stipendi a seguito dell’escalation dei prezzi di beni e servizi. La farina che riguarda beni di prima necessità, come il pane,  ha prezzi in salita del 20,5% trainati dagli aumenti del grano che interessano anche la pasta, in salita del 18,3%. La carne di pollo (+15,1%), e il riso. Rincari a doppia cifra pure per le uova (+13,6%), e con i gelati che costano il 13,4% in più rispetto allo scorso anno».

«Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove – ha rilevato la Coldiretti – più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto, secondo le stime del Crea, dell’aumento dei costi di produzione».

In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.

«Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni» ha dichiarato il presidente della Coldiretti Calabria Franco Aceto, nel sottolineare che «nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro che ad oggi è sicuramente incerto». (rcz)

 

Coldiretti Calabria: Tra aumento materie prime e gran caldo arriva conto salato per l’economia calabrese

«In un momento nel quale si dovevano avere riscontri positivi nella produzione di foraggi, arriva un conto salato per l’economia calabrese». È quanto ha denunciato Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria, spiegando che si è confermato «un generalizzato calo produttivo almeno del 40% di mais e foraggere per l’alimentazione degli animali».

Questo, è dovuto all’andamento climatico particolarmente siccitosi di quest’anno ma anche all’aumento spropositato dei costi delle materie prime che hanno disincentivato gli agricoltori a seminare, ha spiegato ancora Aceto, aggiungendo che «a questo si è aggiunto il calo delle rese produttive in campo delle varie coltivazioni  dovute alla siccità e al caldo. La situazione è difficile in tutta la regione con un 2022 caratterizzato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate».

«Pur se i Consorzi di Bonifica hanno e stanno facendo di tutto per garantire l’irrigazione nei territori irrigati, le produzioni – ha ribadito Aceto – in ettari e rese sono assolutamente deludenti e a volte non conviene nemmeno raccogliere. Una situazione anomale ed eccezionale che Coldiretti sta monitorando per vedere se ci sono le condizioni per la richiesta di stato di calamità, tenuto anche conto che si tratta di coltivazioni che nella futura PAC, svolgono un ruolo importante nell’applicazione degli eco schemi».

«Dalle nostre stime e sopralluoghi – ha spiegato – non ci lasciano tranquilli per il futuro anche altri comparti. La persistente siccità, ha fatto registrate la cascola anticipata di fiori e frutti negli uliveti, con una media regionale del danno che si attesta al 10% mentre la costa jonica a tratti raggiunge picchi di perdite che superano il 60% e in tutta la regione c’è apprensione per gli agrumi. La siccità incide anche sullo stato dei terreni, rendendone più difficile la lavorazione per le colture della prossima annata, poiché costringerà inevitabilmente ad un maggior consumo di carburante per l’affinamento e maggiori rischi di rottura delle attrezzature con un aumento dei costi di produzione».

«In una congiuntura internazionale complicata e difficile, è urgente – ha concluso – sicuramente incrementare la produzione di cibo e la produttività perché in questo momento, non possiamo permetterci di perdere “terreno” rispetto agli altri». (rcz)

 

Coldiretti Calabria: Presenze di turisti fa ben sperare

Adriana Tamburi presidente regionale dell’associazione agrituristica Terrannostra –Campagna Amica, ha dichiarato che «i riscontri di presenze di turisti fanno ben sperare. C’è voglia di ritornare a contatto con la natura».

«Per lasciarsi alle spalle le conseguenze della pandemia, allontanare le preoccupazioni per la guerra in Ucraina e per la crisi legata all’aumento dei prezzi, con la crescita record dell’inflazione si cerca – ha spiegato Tamburi, che è anche  titolare dell’agriturismo La Locanda del Parco a Morano Calabro – una vacanza all’insegna del relax e della buona tavola e comunque della spensieratezza e convivialità».

«Nella scelta delle mete tra chi trascorrerà la giornata fuori – ha dichiarato Coldiretti – vince la spiaggia, dove è scattata la stagione balneare con gli stabilimenti già pronti ad accogliere circa il 30% dei viaggiatori in cerca di refrigerio e della prima tintarella. Ma il grande caldo spinge anche la campagna con i piccoli borghi scelta da circa il  25% delle persone , tanto che gli agriturismi stanno facendo registrare buone presenze e già qualcuno è sold out, secondo una stima di Terranostra Campagna Amica».

«Se la cucina a chilometri zero  – ha proseguito la Coldiretti – resta la qualità più apprezzata, a far scegliere l’agriturismo– precisa la Coldiretti – è anche la spinta verso un turismo di prossimità, che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness».

«Al terzo posto tra le destinazioni più gettonate – ha concluso la Coldiretti – si piazza la montagna (circa il 24%) con Sila, Pollino, Serre ed Aspromonte. “Il 2 Giugno rappresenta un appuntamento molto atteso  – conclude Tamburi – una sorta di prove generali che devo dire fanno ben sperare anche per riconquistare i turisti stranieri bloccati alle frontiere dall’avanzare dei contagi e dalle misure di restrizione adottate per far fronte alla pandemia». (rcz)

Emergenza cinghiali, Coldiretti: Regione renda esecutiva la delibera proposta da noi a luglio scorso

Coldiretti Calabria ha chiesto alla Regione di rendere esecutiva dei contenuti della delibera 314 del 21 luglio 2021 “Determinazioni in ordine alle procedure di controllo dell’emergenza cinghiali”che «consente la semplificazione per il contenimento e controllo dei cinghiali sia in ambito agricolo che urbano».

La delibera, infatti, è stata presentata da Coldiretti alla Giunta Regionale di allora, in occasione della manifestazione dell’8 luglio davanti la cittadella Regionale e, per l’Associazione, la semplificazione per il contenimento e controllo dei cinghiali «sarebbe già  un passo avanti importante nella possibilità di svolgere un’azione tempestiva ed efficace nel controllo della fauna selvatica, in una fase  delicata della campagna agraria».

Intanto, una nutrita delegazione di agricoltori e cittadini calabresi ha partecipato a Roma al blitz di agricoltori, allevatori, pastori e cittadini da diverse regioni contro l’invasione dei cinghiali per chiedere di fermare una calamità che diffonde la peste suina, distrugge i raccolti, aggredisce gli animali, assedia le stalle e causa incidenti stradali con morti e feriti, anche recenti.

«Un pericolo concreto nelle campagne – ha spiegato Coldiretti – ma anche all’interno dei centri urbani per cittadini e turisti con un danno incalcolabile per l’immagine nel mondo proprio alla ripresa della stagione turistica. In Calabria si stima che sono trecentomila i cinghiali che stanno facendo perdere ettari coltivati, mettendo a rischio la nostra capacità produttiva in un momento peraltro delicato a causa della guerra in Ucraina».

«È paradossale – ha stigmatizzato Coldiretti Calabria – che con i costi fuori controllo noi dobbiamo spendere di più per coltivare e il raccolto ci vien distrutto dai selvatici. Ma ci sono anche agricoltori che hanno addirittura perso la vita a causa dei cinghiali e in un Paese normale ciò non dovrebbe essere possibile».

Intanto, Coldiretti ha assicuro che «non molleremo» e che «senza interventi sono già programmate altre azioni». (rrm)

Coldiretti Calabria: Regione sbloccherà i progetti di taglio e interventi di utilizzazione per miglioramento dei boschi

Coldiretti Calabria ha reso noto che il direttore generale del Dipartimento Ambiente, Salvatore Siviglia, «ha assicurato, nell’arco di dieci giorni sbloccherà con apposito provvedimento i progetti di taglio e gli interventi d’utilizzazione e miglioramento dei boschi per le superfici inferiori a 5 ettari in modo che le aziende boschive possano riprendere a lavorare sui siti di natura 2000».

«La Regione Calabria con la DGR 65 del 28/02/2022 recependo le Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza che riguardano i siti Natura 2000, ha disciplinato la procedura – viene spiegato –. Di fatto con l’individuazione della valutazione di incidenza– informa Coldiretti Calabria – sono state previste specifiche misure di conservazione ed eventualmente anche Piani di gestione dei boschi, come specifico procedimento amministrativo, di carattere preventivo, finalizzato alla valutazione degli effetti delle trasformazioni del territorio sulla conservazione della biodiversità».

«A tale procedimento – prosegue la nota – vanno sottoposti i Piani enerali o di settore, i Progetti e gli interventi i cui effetti ricadano all’interno dei siti di Rete Natura 2000, al fine di verificare l’eventualità che gli interventi previsti, presi singolarmente o congiuntamente ad altri, possano determinare significative incidenze negative su di un sito Natura 2000, tenuto conto degli obiettivi di conservazione del medesimo.

«Con questa delibera – ha commentato Francesco Cosentini Direttore di Coldiretti Calabria – sono state bloccate le autorizzazioni che erano state concesse alle imprese boschive. . Tale decisione crea un danno alle imprese che avevano già investito in termini organizzativi, costringendole ad una revisione tecnica del progetto già presentato e approvato, integrandolo con la Valutazione di incidenza Ambientale».

«Continueremo – ha concluso  Cosentini – a monitorare la vicenda per consentire a questo importante segmento imprenditoriale di svolgere e programmare le attività». (rrm)

 

A Serrastretta e Decollatura l’iniziativa “Un albero per il futuro” di Coldiretti Calabria

Il progetto Un albero per il futuro, con la collaborazione di Donne Imprese Calabria, farà tappa domani a Serrastretta e, giovedì 5 maggio, a Decollatura.

La manifestazione rientra nel progetto nazionale triennale di educazione ambientale “Un albero per il futuro” o “tree 4 future” messo in campo dal Ministero della Transizione ecologica con il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità  ed è rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni al patrimonio naturale e di biodiversità esistente, evidenziando i valori eco-sostenibilità puntando ad una maggiore qualità ambientale a vantaggio della salute dell’uomo e lo fa con la creazione di un bosco diffuso su tutto il territorio italiano.

Per i Comuni di Serrastretta e Decollatura, promotore del progetto è il Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro che in partenariato con Coldiretti  Donne Impresa Calabria, rappresentata dalla dott.ssa Maria Antonietta Mascaro e in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Serrastretta nelle persone del Dirigente Scolastico il dott. Antonio Caligiuri e la referente del progetto la Prof.ssa Raffaella Pascuzzi e con la disponibilità dei sindaci Antonio Muraca e Raffaella Perri, saranno coinvolti circa 450 studenti e saranno messi a dimora nuovi alberi nei rispettivi comuni. Inoltre gli alunni della Secondaria con il supporto del prof. Giuseppe Caruso, metteranno in scena un coinvolgente spettacolo musicale a tema.

Sarà un’occasione per conoscere i tesori naturali, accrescere la biodiversità del nostro Paese e contrastare il riscaldamento globale, ed in questa ottica Carabinieri, Scuola e Comuni troveranno un forte contributo da parte di Coldiretti che della sostenibilità ambientale, dello sviluppo delle aree rurali, della tutela delle biodiversità, del contrasto ai cambiamenti climatici, della lotta allo spreco e alla fame e di molto, molto altro ne ha fatto dei capisaldi,  per portare avanti le attività didattiche che pone in essere quotidianamente,  per ampliare la comunicazione costante di modelli positivi di comportamento miranti alla tutela di diritti e di esercizio di cittadinanza attiva andando così a consolidare un’etica della responsabilità.

Coldiretti Calabria: Bene “Decreto Legge Aiuti” contro la crisi che colpisce gli agricoltori

Coldiretti Calabria ha espresso soddisfazione per il via libera, da parte del Consiglio dei ministri, dei fondi 180 milioni per l’accesso delle imprese agricole alla garanzie Ismea sui mutui nel “Decreto Legge Aiuti”, «una misura importante – ha spiegato – per salvare il Made in Italy a tavola in un momento di drammatica difficoltà per il settore, a causa degli effetti della guerra e dei rincari, che risponde alle richieste contenute nel piano anticrisi presentato dalla Coldiretti».

«Con più di 1 azienda agricola su 10 a rischio chiusura e oltre il 40% che si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in perdita – ha spiegato ancora la Coldiretti – con la Calabria che vede una  situazione è ancora più difficile, la misura varata dal Governo Draghi – spiega Coldiretti – consente alle piccole e medie imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che hanno registrato un incremento dei costi per energia, per carburanti o materie prime nel corso del 2022 di accedere alla garanzia diretta di Ismea con copertura al 100% per nuovi finanziamenti. Il tutto purché prevedano l’inizio del rimborso del capitale non prima di 24 mesi dalla erogazione e abbiano una durata fino a 120 mesi e un importo non superiore al 100% dell’ammontare complessivo dei costi e comunque non superiore a 35 mila euro».

«Per raggiungere l’obiettivo dell’indipendenza energetica in Paese oggi legato al gas russo è importante anche la misura prevista dal Consiglio dei Ministri – ha continuato Coldiretti – per incrementare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per il settore agricolo che consente alle aziende del settore di installare impianti fotovoltaici sui tetti delle proprie strutture produttive, permettendo anche di vendere l’energia prodotta».

«Il provvedimento – ha proseguito – si applica anche agli investimenti in corso di realizzazione inclusi quelli a valere sul Pnrr. Secondo uno studio di Coldiretti Giovani Impresa solo utilizzando i tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole sarebbe possibile recuperare una superficie utile di 155 milioni di metri quadri di pannelli con la produzione di 28.400Gwh di energia solare, pari al consumo energetico complessivo annuo di una regione come il Veneto».

«Per far fronte al caro petrolio che incide sui bilanci delle imprese agricole è positiva – ha rilevato Coldiretti – anche la proroga fino all’8 luglio 2022 delle aliquote agevolate sull’accisa per il gasolio e la benzina utilizzati come carburante per usi agricoli (pari rispettivamente a 22% e al 49% dell’aliquota ordinaria), ma anche l’azzeramento dell’aliquota di accisa del gas naturale usato per autotrazione». (rrm)