Aceto (Coldiretti Calabria): Occhiuto acceleri varo del provvedimento per ristrutturazione finanziaria dei debiti

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, acceleri «il varo del condiviso provvedimento regionale per la ristrutturazione finanziaria dei debiti, dando la possibilità alle aziende di rimodulare l’esposizione debitoria con un finanziamento di durata pari a 25 anni e con un preammortamento di minimo 3 anni». È quanto ha chiesto il presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto, che ha evidenziato come sia drammatica la situazione delle aziende agricole.

«Un provvedimento che il Presidente Occhiuto – ha ricordato il Presidente di Coldiretti Calabria – sia in campagna elettorale che nelle “Linee programmatiche per il governo regionale 2021-2026” si era impegnato a fare. Sono fortemente convinto che si farà, ma va fatto subito, altrimenti già fra 6 mesi per molte aziende sarà ormai troppo tardi!».

«È, ormai – ha spiegato – un bollettino di guerra quotidiano, aziende agricole che chiudono. Allo spropositato aumento dei costi di produzione saliti oltre ogni immaginazione e con un trend di crescita settimana dopo settimana, si aggiunge lo spettro dietro l’angolo della mancanza di materie prime necessarie per l’alimentazione zootecnica: l’Ungheria dal 5 marzo ha bloccato l’esportazione di produzioni cerealicole, dall’Ucraina non si riesce a garantire alcuna sicurezza di carico dai porti, la Russia ha sospeso l’esportazione di concimi, sono questi alcuni esempi per dare un quadro del contesto di allarme in cui vive tutto il settore agroalimentare».

«A tutto ciò – ha proseguito – va aggiunto che a tutt’oggi le aziende sono costrette a vendere sotto i costi di produzione. Faccio un esempio che vale per tutti: 1 litro di latte all’allevatore viene pagato 0,42 €; per produrlo, a seguito anche dei rincari delle ultime 2 settimane, ne spende 0,54 €».

«Non parliamo più di crisi di un settore – ha evidenziato – ma c’è il rischio di perdere un patrimonio di aziende agricole ed agroalimentari che nella nostra Regione sono motore trainante dell’economia reale e sostengono l’occupazione. Aziende a conduzione familiare che, nonostante il lavoro di tutta la famiglia per 365 giorni l’anno, sono ormai in ginocchio, aziende più strutturate con dipendenti che sono costrette a licenziare. Un clima di guerra che stiamo combattendo ad armi impari, un boomerang micidiale, che nel combinato disposto tra Covid e guerra in Ucraina, sta scaricando ulteriori risultati negativi sulle aziende agricole, incrinando anche i rapporti con gli Istituti di Credito, non solo compromettendo le valutazioni sul merito creditizio, ma aumentando enormemente il numero delle insolvenze».

«Occorre – ha concluso – mettere in sicurezza le imprese agricole altrimenti si passerà dall’economia reale ai tribunali, bisogna sostenere le imprese agricole per garantire l’approvvigionamento di cibo ed evitare che la nostra Regione e il nostro Paese diventino ancora più dipendenti dalle forniture estere». (rcz)

Nei Mercati di Campagna Amica di Coldiretti Calabria la “Spesa Sospesa”

Domani, a partire dalle 9, nei mercati coperti di Campagna Amica di Coldiretti Calabria di Cosenza, Reggio e Catanzaro Lido, è in programma l’iniziativa Spesa sospesa per l’Ucraina.

I cittadini possono fare offerte libere per acquistare prodotti nei mercati contadini di Campagna Amica, da inviare nei paesi in Ucraina in cui iniziano a scarseggiare le scorte alimentari, oppure da donare alle migliaia di profughi che stanno arrivando in Italia. In questo caso si tratta di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Calabria di qualità e a km zero, scelti tra quelli proposti dagli agricoltori. I mercati di Campagna Amica indossano l’abito della solidarietà con le mani tese verso il popolo ucraino. Sarà anche l’occasione per chiedere che si depongano le armi, cessi il conflitto e ritorni la pace. (rcz)

Coldiretti Calabria: Al via campagna assicurativa per le produzioni

Coldiretti Calabria ha reso noto che che dal 1° marzo, è partita la campagna assicurativa  2022 per le produzioni vegetali. È un’opportunità per le aziende per prevenire i danni del maltempo, e compensare eventuali perdite.

«È fondamentale – si legge – assicurare le produzioni agricole, perché i cambiamenti climatici hanno stravolto l’evoluzione naturale delle stagioni, con, ad esempio, giornate primaverili alle quali seguono improvvise gelate, che possono mettere a serio rischio i raccolti Si potrà attraverso il Condifesa promosso da Coldiretti,  attivare la polizza assicurativa , cucita su misura e difendere le produzioni da ogni avversità.

«Nel 2021 – informa Coldiretti – attraverso il Consorzio di difesa delle produzioni, sono stati  liquidati quasi 2 milioni di € di indennizzi, di cui: il 51% ha riguardato la garanzia gelo/brina, legata in particolare al calo delle temperature sotto lo “zero” verificatesi tra il 7 e il 9 aprile u.s.. La  copertura assicurativa varia in base alle avversità assicurate:-per grandine e vento forte, la garanzia parte dalle ore 12.00 del 3° giorno successivo all’attivazione della polizza- per altre avversità (con esclusione della siccità e del colpo di sole/vento caldo) dalle ore 12.00 del 12° giorno successivo dall’attivazione della polizza, -per siccità e colpo di sole/vento caldo dalle ore 12.00 del 30° giorno successivo».

«La copertura 2022 – si legge ancora – si può attivare per gelo, siccità, alluvione, grandine, vento forte, eccesso di pioggia, colpo di sole/ondata di calore. Vale per le colture permanenti, fatta eccezione per gli agrumi, e vale per tutti gli ortaggi a esclusione di quelli trapiantati dopo il 15 luglio. Sicuramente – precisa – serve a tutelare la quantità e la qualità delle produzioni che contraddistinguono i nostri prodotti come specialità. Per ricevere maggiori dettagli si può chiamare al 3345075218 o scrivere a condifesa.codipacal@asnacodi.it. Sarà fornita la più ampia assistenza». (rcz)

SAN MARCO ARGENTANO (CS) – Lunedì il networking di Coldiretti dedicato ai giovani

Lunedì 28 febbraio, a San Marco Argentano, alle 17.30,  all’Agriturismo Il Mancino, è in programma un approfondimento dei giovani di Coldiretti Calabria.

I temi che verranno affrontati dagli esperti vanno: dall’innovazione tecnologica in una azienda agricola moderna, all’irrigazione e corretto utilizzo della risorsa idrica, agricoltura 4.0, fattoria sociale, vendita diretta, comunicazione e marketing dei prodotti agroalimentari, nuova PAC 2023-2027 con le novità per i giovani.

Un programma ricco e altamente stimolante per affrontare in modo consapevole e preparati le nuove sfide che riguardano le aziende agricole. I lavori moderati da Enrico Parisi delegato Giovani Impresa di Coldiretti Calabria saranno conclusi da Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria. (rcs)

Cedro Dop, Coldiretti Calabria replica al presidente del Consorzio Adduci

Coldiretti Calabria, in merito alla questione della denominazione Dop del Cedro di Calabria, ha risposto al presidente del Consorzio del Cedro di CalabriaAngelo Adduci, ricordano che al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha inviato delle osservazioni, «e non di “ricorsi”, come Lei, impropriamente e artatamente riporta nell’articolo».

«È forse vietato? – scrive la Coldiretti –. Non si può certo impedire ad una Organizzazione di rappresentanza di partecipare ad un processo di costruzione dal basso, che, vista la dinamica in  cui si articola, tende al miglioramento. La Coldiretti è da sempre favorevole alla DOP del Cedro e vuole, come è sua natura, essere propositiva sul territorio rafforzandone l’identità, affinché si realizzi una autentica partecipazione che è centrale, per tutta la filiera, nel prossimo futuro. Abbiamo ampiamente spiegato il perché delle nostre osservazioni, che ribadiamo vanno nella direzione di “allargare” per dare rilievo ad un territorio omogeneo dal punto di vista storico, culturale, sociale ed economico: ecco perché proponiamo: “Cedro della Riviera dei Cedri”».

«Anche l’allargamento ad altri Comuni ha un preciso significato – ha spiegato ancora – cercare di non avere finalità conservative, bensì consentire la crescita di territori dove produttori, magari giovani, possano investire, valorizzare o convertire alcuni terreni. Certo, ci saremmo potuti sottrarre nel proporre le osservazioni, se solo nella fase preparatoria Coldiretti fosse stata coinvolta! Così non è stato o non si è voluto fare! Coldiretti, caro presidente, è come l’albero che cambia le foglie e conserva le radici e i principi. Le radici sono importanti, ma noi dobbiamo avere gambe e idee, che servono a spiccare il volo!». (rcs)

A Cosenza, Reggio e Catanzaro agricoltori e allevatori scendono in piazza contro il caro energia

Giovedì 17 febbraio, a Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria gli allevatori e gli agricoltori di Coldiretti scendono in piazza contro il caro energia e le speculazioni.

Se i prezzi per le famiglie corrono e il carrello della spesa ne soffre, i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori non riescono neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole costrette ormai a vendere sottocosto.

«È – ha dichiarato Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria – una situazione insostenibile che mette a rischio le forniture alimentari garantite dalle imprese agricole che non hanno mai smesso di lavorare durante la pandemia ed ora sono strozzate dalle speculazioni».

Salvare l’agroalimentare e la qualità del“Made in Calabria”, difendere l’economia, il lavoro ed il territorio, per questo allevatori ed agricoltori della Coldiretti con trattori e animali al seguito lasceranno le campagne giovedì 17 febbraio dalle ore 9,00 ed effettueranno un sit-in davanti le prefetture durante il quale sarà consegnato un documento al Rappresentante del Governo, il Prefetto.

Da parte delle filiere agricole, c’è un ampio sostegno alle proposte della Coldiretti per garantire il giusto prezzo con la lotta alle speculazioni, assicurare liquidità alle imprese e sbloccare gli interventi per il settore fermati dalla burocrazia ma anche i progetti concreti per cogliere le opportunità che vengono dall’agricoltura con le fonti energetiche rinnovabili, dal biogas al fotovoltaico sui tetti di aziende e stalle. (rrm)

Coldiretti Calabria: Contrari a Ue che vuole etichettare il vino con bollino nero

La Coldiretti ha espresso la propria contrarietà in merito alla proposta della Ue che vorrebbe etichettare il vino con il bollino nero. Il vino, infatti, «rischia di essere ingiustamente assimilato con l’abuso di superalcolici tipico dei Paesi nordici nell’ambito del piano europeo per la salute che sarà votato la prossima settimana dal Parlamento Europeo».

«Il vino – ha spiegato Coldiretti – è l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol. Sono pertanto del tutto fuori luogo secondo la Coldiretti le misure ipotizzate come gli allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione o l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea. Si tratterebbe peraltro di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche – ricorda la Coldiretti – sul consumo regolare di un bicchiere di vino ai pasti».

«L’equilibrio nutrizionale – ha spiegato la Coldiretti – va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto. “Totale è la contrarietà di Coldiretti che chiama a raccolta tutto il mondo vitivinicolo e i consumatori a difesa del patrimonio enologico che è un elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare, per scongiurare decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare senza alcun motivo singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate».

«I costi di produzione a carico delle cantine – ha riferito Coldiretti – sono balzati del 12% a causa dei rincari della bolletta energetica e di vetro, carta, sughero, legno e trasporti. Questo quanto è emerso da un incontro della Coldiretti dove è stato evidenziata una grave criticità per il settore. Una situazione che si aggrava perché il vino– sottolinea la Coldiretti – deve affrontare anche le difficoltà della ristorazione che rappresenta un canale privilegiato di vendita. Il crollo delle attività di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi, banchetti e cerimonie travolge a valanga interi settori dell’agroalimentare con vino e cibi invenduti».

«Per il vitivinicolo la ristorazione – ha precisato la Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Il vitivinicolo in Calabria è un  settore determinate dell’agroalimentare e in continua crescita qualitativa. Dalla vendemmia alla tavola offre opportunità di lavoro a migliaia di persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio». (rrm)

Nei mercati coperti di Campagna Amica di Reggio, Cosenza e Catanzaro la Giornata contro gli sprechi alimentari

Domani, nei mercati coperti di Campagna Amica di Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro Lido è in programma una esposizione di piatti antispreco in particolare con l’utilizzo del pane raffermo, organizzata da Coldiretti Calabria nell’ambito della Giornata nazionale di prevenzione contro gli sprechi alimentari.

Nel menu degli agriturismi di Terranostra Calabria che hanno aderito all’iniziativa, sarà inserito per celebrare la giornata un piatto antispreco realizzato proprio con il pane raffermo.

«Il cibo che resta dopo pranzi e cene  – commenta Coldiretti – rappresenta una fetta rilevante degli sprechi alimentari che possono essere combattuti con la riscoperta dei piatti cosiddetti poveri ma gustosi, valorizzando gli avanzi e aiutando a conservare e trasmettere le tradizioni culinarie del passato alle nuove generazioni esaltando quindi sapori e fantasia nel segno del risparmio e della sostenibilità e  alimentando il circuito positivo dell’economia circolare».

«Le difficoltà economiche delle famiglie – si legge in una nota – stanno orientando questo nuovo modo di comportarsi anche tra le mura domestiche, dove quasi 3 persone su quattro sono attente a non sprecare cibo anche perché, questo porta ad un insegnamento più vasto: il nutrimento e i principi solidi che ci vengono  dal passato sono sempre un buon viatico per il futuro e alimentano la testimonianza di chi ci ha preceduto che quasi come una venerazione, non dimenticando i sacrifici che si facevano, affermavano che “il pane. l’olio e il vino sono lezione e consolazione”». (rrm)

Coldiretti Calabria: Con inflazione e caro energia diminuisce potere d’acquisto delle famiglie

Con l’inflazione aumentata al 4,8% (secondo i dati Istat) e il caro energia  che assorbe circa l’11% dei consumi energetici industriali totali, diminuisce il potere d’acquisto delle famiglie. È l’allarme lanciato da Coldiretti Calabria, che ha evidenziato una «situazione drammatica per il settore agricolo che, in controtendenza all’aumento generale del Pil del 6,5%, nel 2021 ha visto invece calare il proprio valore aggiunto».

Per Coldiretti, infatti, «serve un deciso intervento per contenere la bolletta energetica nelle campagne e garantire continuità della produzione agricola ed alimentare» e occorre anche «responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle».

«A far aumentare i costi alla produzione è il caro energia con l’agroalimentare che assorbe circa l’11% dei consumi energetici industriali totali. Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Gli agricoltori per le operazioni colturali  – ha spiegato la Coldiretti – sono costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione. Inoltre – continua Coldiretti – l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi. L’aumento dei costi è generalizzato:alimentazione del bestiame, riscaldamento delle serre, gasolio per le imbarcazione per le quali la metà dei costi è rappresentata proprio dal carburante».

«Il comparto alimentare richiede invece – ha proseguito la Coldiretti – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro e il rincaro dell’energia – ribadisce Coldiretti – si abbatte infatti sui costi di produzione».

Una situazione di difficoltà aggravata dal record del prezzo della benzina che pesa sul conclamato nostro deficit logistico, in considerazione che circa l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada e il trasporto merci, superiore di oltre l’11% rispetto alla media europea, incide attorno ad 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura.

 

Coldiretti Calabria: Il Pil aumenta ma non per l’agricoltura a causa dei costi elevati e cambiamenti climatici

Il Pil, secondo la stima preliminare dell’Istat, segna un +6,5%, ma non per l’agricoltura, a causa dei costi elevati e dei cambiamenti climatici. È l’allarme lanciato da Coldiretti Calabria, spiegando che tale dato – come segnalato dall’Istat – riguarda il territorio nazionale e non la copertura e il dettaglio territoriale, atteso tra circa due mesi, che potrebbe riservare ulteriori preoccupazioni con sorprese negative per la Calabria.

In controtendenza rispetto all’andamento generale, il valore aggiunto cala solo per l’agricoltura e la pesca per effetto del combinato tra il balzo nei costi di produzione, dall’energia ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame e dei cambiamenti climatici. Sull’agricoltura e la pesca pesano anche le difficoltà della ristorazione con vini e cibi invenduti nei locali svuotati.

«Il bilancio agricolo è stato sconvolto nel 2021 – ha sottolineato – anche da un andamento climatico del tutto anomalo come purtroppo accade da tempo con il risultato del crollo della produzione. L’aumento dei costi energetici riguarda anche il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’acquisto delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne».

«Il rincaro dell’energia – ha continuato la Coldiretti – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli per  legumi e marmellate».

«Da non sottovalutare – ha annotato Coldiretti che  nello stesso tempo, però, è aumentato il numero di famiglie in povertà assoluta, benché a un ritmo più lento rispetto agli anni neri della crisi pandemica e per questo, servono politiche redistributive».

«Serve – ha concluso la Coldiretti – responsabilità della intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle e continuare a garantire le forniture alimentari alla popolazione con i persistenti contagi che mettono a rischio gli scambi commerciali».

«Il tema delle difficoltà economiche e finanziarie delle imprese agricole ed agroalimentari calabresi è evidente e perciò – ha dichiarato Franco Aceto, Presidente di Coldiretti Calabria – vi è l’esigenza di somministrare le necessarie cure attivando subito percorsi che consentano di ristrutturare il debito e/o di rinegoziare i mutui con rata di restituzione più bassa e a lunga scadenza. Questa operazione permette di ottenere una serie di vantaggi economici e finanziari che si riverberano positivamente sugli investimenti». (rrm)