Coldiretti Calabria: Aumento carburanti spingono in alto inflazione e carrello spesa

L’aumento dei prezzi dei carburanti spinge l’inflazione, taglia la spesa delle famiglie e riduce la competitività delle imprese. È l’allarme lanciato da Coldiretti Calabria, spiegando «che l’aumento sta contagiando l’intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto dei cittadini che hanno meno risorse da destinare ai consumi, e aumentano i costi per le imprese».

«A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti – ha continuato la Coldiretti – è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino a quasi il 40% sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una analisi su dati Ismea. Quest’anno, produrre grano costa agli agricoltori 400 euro ad ettaro a causa dell’impennata dei costi energetici che si riflette a cascata dalle sementi al gasolio fino ai fertilizzanti. In questo scenario pesa il deficit logistico per la carenza infrastrutturale per il trasporto merci, che aumenta il gap rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea».

«Da noi – riferisce Coldiretti – il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 €/km, più alto di altre nazioni. In queste condizioni è importante individuare alternative green come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sul Recovery plan elaborato dalla Coldiretti per sviluppare le bioenergie e concorrere concretamente a contrastare il cambiamento climatico. In tale ottica occorre investire per realizzare nuove produzioni come il biometano agricolo Made in Italy “dalla stalla alla strada” per raggiungere l’obiettivo di immettere nella notevoli quantità di metri cubi di gas “verde” da qui al 2030».

«Partendo dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti come già fanno nella nostra regione diverse aziende – ha sottolineato la Coldiretti – è possibile arrivare alla realizzazione anche di impianti per la distribuzione del biometano utili  per alimentare ad esempio le flotte del trasporto pubblico come autobus, ma non solo. In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green». (rrm)

A Reggio, Cosenza e Catanzaro con Coldiretti Calabria l’evento “Vitamina C… Piace”

Domani mattina, dalle 9 alle 13, nei mercati coperti di Campagna Amica di Cosenza, Reggio e Catanzaro Lido di Coldiretti Calabria, è in programma l’evento Vitamina C… Piace.

All’interno dei Mercati Contadini sarà allestita un’area dove protagoniste assolute saranno le specialità agrumarie Made in Calabria ricche di vitamina C e per  tutti i cittadini ci sarà anche una salutare  spremuta.

«Sarà  un viaggio – ha spiegato Coldiretti – insieme ai consumatori alla scoperta delle caratteristiche qualitative e salutari degli agrumi 100% Made in Calabria ma anche di altri alimenti ricchissimi di vitamina C, fondamentali per il nostro benessere e portati sulle tavole ogni giorno direttamente dagli agricoltori».

«Sarà un’occasione – ha continuato Coldiretti – per conoscere da vicino le proprietà nutritive e nutraceutiche di questi frutti, nonché quelle che sono le cultivar tipiche dei nostri territori sempre di più all’insegna della bontà e della qualità, grazie agli agrumicoltori che hanno saputo evolvere introducendo tanta innovazione che sta contribuendo a recuperare presenza sul mercato e per questo negli ultimi anni si è tornato ad investire in varietà precoci, medie e tardive».

«Le arance – ha illustrato Coldiretti – sono una fonte di Vitamina C importantissima per il potenziamento delle difese immunitarie che, concordano gli esperti, assicurano una guardia attiva e continua contro i radicali liberi, danno energia, favoriscono l’assorbimento intestinale del ferro, producono una migliore permeabilità della parete dei capillari combattendone la fragilità e intervengono nel processo di calcificazione delle ossa».

«Un’ottima occasione – ha concluso Coldiretti – per acquistare e apprezzare questi gustosi frutti della dieta mediterranea e alleati del nostro benessere». (rrm)

Coldiretti Calabria: Agriturismo in forte crisi, occorrono misure per scongiurare licenziamenti

Servono misure di sostegno per scongiurare i licenziamenti nel settore dell’agriturismo. È l’appello lanciato dal presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto, che ha evidenziato come «la tenuta delle presenze nei mesi estivi non è stata certo sufficiente a colmare i pesanti vuoti degli altri periodi dell’anno nelle circa 400 strutture operanti con 12200 posti a tavola e circa 1500 posti letto».

Dalle indicazioni di Terranostra Calabria, infatti, è emerso come con la ripresa dei contagi si segnala una situazione difficile in agriturismo dopo che il 2021 si è chiuso in Calabria con decine di migliaia di arrivi in meno rispetto a prima della pandemia nel 2019 soprattutto per effetto del crollo delle presenze degli stranieri ma anche degli italiani A pesare è stato anche l’annullamento di fatto di banchetti e cerimonie

«Un colpo micidiale ad un sistema che alimenta e sorregge anche l’economia di altri settori – ha spiegato Aceto – soprattutto nelle aree rurali e zone interne, si pensi solo alla vendita dei prodotti tipici, e che svolge anche un importante ruolo di presidio ambientale del territorio e della biodiversità».

«Si è concluso – ha proseguito – infatti, un anno ancora molto difficile dopo un 2020 drammatico con arrivi che sono ritornati al livello del 2010, con il fatturato che si è dimezzato dopo investimenti da parte degli operatori agrituristici.  Il rischio adesso è, anche, la perdita di posti di lavoro e quindi famiglie che si ritroverebbero senza reddito, oltre alla perdita di maestranze con elevati requisiti professionali sulle quali le aziende agrituristiche hanno investito».

«L’incognita e il pericolo – ha concluso Aceto – saranno gli inevitabili licenziamenti se non s’interviene tempestivamente con la cassa integrazione, così come preannunciato nelle scorse settimane dal Governo».

«I contributi previsti dal decreto del Ministero del Turismo del 24 agosto 2021, a favore delle imprese turistico – ricettive, fortemente sostenuti da Coldiretti e Terranostra, per effetto della nuova crisi non sono sufficienti a garantire la sostenibilità economica ed occupazionale delle strutture per le quali – insiste Coldiretti – è necessario ora prevedere nuove misure di sostegno». (rcs)

Vaccini over 50, Coldiretti Calabria: nella Regione obbligo nei campi per circa 25 mila lavoratori, a rischio i raccolti

C’è un rischio concreto della perdita dei raccolti, in quanto l’obbligo vaccinale per gli over 50 in Calabria «interessa più di un lavoratore su tre in agricoltura dove molto forte è la presenza di stranieri provenienti da Paesi dove vengono utilizzati sieri non riconosciuti in Italia». È quanto è emerso da una analisi di Coldiretti sugli effetti del decreto approvato dal Consiglio dei ministri, dove viene evidenziato che in Calabria «sono oltre 25mila i lavoratori agricoli con più di 50 anni e la categoria tra i 50 ed i 60 anni è la più numerosa».

«A livello regionale – ha sottolineato la Coldiretti – i lavoratori stranieri, che hanno trovato regolarmente occupazione in agricoltura, provengono da numerose  nazioni, e forniscono oltre il 38% totale delle giornate di lavoro necessarie al settore. In molti casi si tratta di Paesi in cui è stato autorizzato il vaccino russo Sputnik russo, ma non mancano gli stranieri immunizzati con il siero cinese Sinovac, che non sono riconosciuti in Italia ed in Europa. Con la piena ripresa delle attività agricole è facile dunque prevedere l’accentuarsi della mancanza di lavoratori necessari nelle campagne per garantire l’approvvigionamento alimentare in un momento in cui con la pandemia da Covid – continua la Coldiretti – si è aperto uno scenario di incertezza, accaparramenti e speculazioni che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali come l’energia e il cibo».

«In questo contesto – ha detto ancora la Coldiretti – va segnalato che le difficoltà agli spostamenti dei lavoratori alle frontiere per effetto della pandemia, ha ridotto la presenza di lavoratori stranieri ed aumentato quella degli italiani che sono tornati a considerare il lavoro in agricoltura una interessante opportunità. Per favorire un cambio generazionale in un momento di crescente interesse per il lavoro in campagna a contatto con la natura è importante – sottolinea la Coldiretti – introdurre strumenti di flessibilità che consentano ai giovani italiani di fare una esperienza in agricoltura dove accanto alle figure tradizionali come potatori di alberi da frutta, olivi e vigne o ai trattoristi e iniziata la sfida della rivoluzione digitale con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la sostenibilità delle produzioni».

«Per cogliere questa opportunità e garantire l’adeguata copertura degli organici necessari a salvare i raccolti è urgente dunque adottare con strumenti concordati con i sindacati, che consentano anche ai percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter collaborare temporaneamente alle attività nei campi» afferma Coldiretti, che propone «un piano per la formazione professionale e misure per ridurre la burocrazia e contenere il costo del lavoro con una radicale semplificazione che possa garantire flessibilità e tempestività di un lavoro legato all’andamento climatico sempre più bizzarro».

«La pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, sia per chi vuole intraprendere che per chi vuole un lavoro al contatto con la natura» conclude Coldiretti nel sottolineare che «per cogliere questa opportunità servono anche norme per la semplificazione delle assunzioni». (rcz)

L’allarme di Coldiretti Calabria: L’inflazione alta, i costi e i prezzi aumentati delle materie prime strozzano le imprese

Le imprese sono in difficoltà, a causa dell’inflazione che sale, dei costi e dei prezzi delle materie prime che diventano insostenibili. È l’allarme lanciato da Coldiretti Calabria, che ha sottolineato come «il continuo rialzo dei beni energetici oltre a spingere l’inflazione si è trasferito a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi non compensati da prezzi di vendita adeguati».

«I dati di dicembre – si legge – confermano il differenziale con l’inflazione che sale al 3,9% mentre la crescita dei prezzi dei prodotti alimentari è minore e pari al 2,9%, con molte imprese agricole stanno vendendo sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali».

«Per le operazioni colturali gli agricoltori – ha spiegato la Coldiretti – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione. Inoltre – continua Coldiretti – l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano +65%».

«Non si sottraggono ai rincari – ha evidenziato Coldiretti – anche i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio che subiscono anch’essi una forte impennata (+60%). L’aumento dei costi riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne».

«Il rincaro dell’energia – ha continuato la Coldiretti – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi».

«Serve – ha concluso la Coldiretti – responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle». (rcz)

Da Giovani Impresa Coldiretti Calabria un’attenzione alle persone in stato di bisogno

I Giovani di Coldiretti Calabria, insieme ad alcune associazioni di volontariato, si sono resi protagonisti di due iniziative per aiutare chi è in difficoltà.

La prima è avvenuta al Mercato coperto di Campagna Amica di Cosenza, dove i Giovani hanno fornito dei pasti caldi alle persone bisognose, mentre la seconda ha visto la distribuzione i pacchi alimentari con la collaborazione tra Coldiretti, Filiera Italia, Campagna Amica e Codacons alle famiglie per dare la possibilità di mettere in tavola i migliori prodotti agroalimentari Made in Italy e passare delle feste più serene nonostante la pandemia Covid con l’avanzare della variante Omicron che fa paura sia sul fronte sanitario che su quello economico ed occupazionale.

«Se la maggioranza si è salvata dal disagio sociale in pandemia tra sussidi statali e regionali e trasferimenti intra-familiari più dell’11% di tutta la popolazione calabrese – sottolineano i giovani di Coldiretti – rischia la povertà alimentare nei prossimi mesi, avendo budget risicati per cui la fiammata inflazionista è sufficiente per metterli in difficoltà nel garantirsi i pasti».

«E guardando al futuro prossimo – precisa Coldiretti – oltre alle persone a rischio povertà alimentare, vi è un 17,4% che per paura di non farcela dovrà limitarsi alle sole spese di base, tra casa e alimentazione».

«Una realtà drammatica contro la quale – continua Coldiretti – ci sentiamo particolarmente impegnati. Per aiutare a combattere le nuove povertà e offrire ai più bisognosi un Natale sereno gli agricoltori di Coldiretti sono anche mobilitati con l’iniziativa la “Spesa sospesa del contadino” nei mercati di Campagna Amica ma anche negli agriturismi».

«Abbiamo riscontrato – ha dichiarato Franco Aceto, Presidente di Coldiretti Calabria – che si presentano persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche con testimonianze che lasciano senza fiato».

«Per questo – ha continuato – è encomiabile l’impegno diffuso dei giovani ma anche di tanti agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche. Di fronte a una situazione sociale così pesante che non si vedeva dal dopoguerra vogliamo contribuire a realizzare  uno sforzo corale che dimostra la capacità di unirsi e mobilitare risorse per uscire insieme dalla crisi, nella consapevolezza di essere una comunità che ha potenzialità e capacità a tutti i livelli per ripartire».

«La Calabria – ha concluso – è forte e generosa che già sta offrendo il meglio!» (rcs)

Successo a Rende per l’evento sulla sostenibilità e alle produzioni agroalimentari di Coldiretti Calabria e del “Cosentino-Todaro”

Grande successo per la giornata dedicata  alla sostenibilità, alle produzioni agroalimentari calabresi e agli sbocchi occupazionali che ne possono derivare organizzata dall’ I.I.S. Ite ”V. Cosentino” e Ipaa “F. Todaro” di Rende in collaborazione con Coldiretti e Campagna Amica Calabria.

Ad arricchire l’evento, dimostrazioni delle ricette realizzate dagli alunni, allestimento del mercato delle aziende di Campagna Amica e showcooking dei cuochi contadini e dei ragazzi dell’alberghiero con un’attenzione particolare alla stagionalità e qualità delle materie per offrire piatti semplici e ricchi di sapore conciliando gusto e benessere. Una superba esperienza nelle scuole che rappresentano eccellenze formative orientate alla professionalizzazione per ribadire il forte legame della Coldiretti con le agenzie educative, in particolare la scuola, che animano il territorio.

«Questo – commenta Mario Ambrogio responsabile regionale di Campagna Amica – è una linea di impegno che resterà cruciale nella visione del lavoro quotidiano di Coldiretti per esaltare il lavoro agricolo, le produzioni e il lavoro di formazione delle nuove generazioni. Sono nate – conclude – idee ambiziose per valorizzare le pregevolezze della zona e costruire sinergie proficue creando importanti contaminazioni con il mondo della scuola». (rcs)

Agricoltura, Coldiretti Calabria: In Gazzetta ufficiale la legge contro le pratiche sleali e confermati decreti di origine degli alimenti

Sono stati pubblicati, in Gazzetta Ufficiale, il decreto legislativo in attuazione della Direttiva Ue sulle pratiche commerciali sleali e i decreti che salvano la spesa Made in Italy che fanno rimanere l’obbligo di indicare in etichetta dal primo gennaio 2022 la provenienza dell’ingrediente principale, dal latte ai derivati del pomodoro, dai formaggi ai salumi fino a riso e pasta. È quanto ha reso noto, con soddisfazione, Coldiretti Calabria.

«Con il nuovo provvedimento – ha spiegato Coldiretti – scatta lo stop per 16 pratiche sleali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti».

«Si realizza, così – ha proseguito – un percorso virtuoso finalizzato a garantire una equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera proprio in un momento in cui molte imprese agricole stanno vendendo sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali di Natale. Il balzo dei beni energetici infatti si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi non compensati da prezzi di vendita adeguati».

«L’approvazione di queste norme contro le pratiche sleali nel commercio alimentare – ha commentato Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria che sta partecipando con una delegazione di dirigenti all’Assemblea Nazionale dell’organizzazione- rappresenta una svolta storica per garantire un giusto prezzo ad agricoltori e allevatori in una situazione in cui per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi in Italia vanno a remunerare il prodotto agricolo».

A questo proposito, la Coldiretti è pronta a presentare le prime denunce contro pratiche sleali per tutelare il lavoro e la dignità delle imprese agricole di fronte ad una nuova forma di caporalato nei confronti degli agricoltori perché non si possono fare offerte sottocosto sulle spalle dei contadini.

«L’etichettatura e l’origine – ha spiegato e ricordato Coldiretti – è una nostra battaglia storica introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2002 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia. I decreti per impedire che vengano spacciati come Made in Italy prodotti di bassa qualità provenienti dall’estero che non rispettano i rigidi paramenti di qualità di quelli nazionali rappresentano un passo determinante Insomma, si garantisce trasparenza sulla reale origine su prodotti base della dieta».

«La Coldiretti – evidenzia Aceto – punta decisamente anche ad eliminare sacche di spesa anonima su prodotti quali:legumi in scatola, frutta nella marmellata o nei succhi e il grano impiegato nel pane, biscotti o grissini. La Calabria non può che trarne beneficio e perciò continueremo a seguire attentamente questa importante partita  – afferma – poiché in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della tracciabilità con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, venendo incontro alla stragrande richiesta dei cittadini-consumatori italiani ed europei. E questo – chiosa  -si può fare, basta volerlo! E Coldiretti lo vuole». (rrm)

Mercoledì Coldiretti Calabria incontra a Lamezia gli agricoltori

Mercoledì 15 dicembre, alle 16.30, nella sede regionale, Coldiretti Calabria incontra i soci per discutere delle opportunità per le imprese agricole.

Previsto un  programma è ricco e stimolante che sarà aperto dal direttore Interprovinciale di CZ-KR-VV Pietro Bozzo e vedrà gli esperti della Coldiretti (Salerno, Sessa, Gentile e Cipolla) illustrare e discutere su temi tecnici, fiscali, assicurativi, nuova Pac e sindacali che offrono diverse opportunità e che sono fondamentali per la vita delle imprese agricole ed agroalimentari.

«E’ stato un calendario intenso che proseguirà – ha dichiarato Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria – un laboratorio di idee con attività e progetti ad hoc per agganciare la ripresa, sviluppare tutte le potenzialità, conservare il dinamismo e aumentare l’occupazione e il ricambio generazionale di un settore fondamentale per la nostra regione».

« Il futuro del settore agricolo e la centralità che continuerà a rivestire nei prossimi anni – ha proseguito – non può prescindere, visto anche l’ampio interesse, dal fondamentale contributo e confronto con gli agricoltori, frutto della fitta rete tessuta negli anni dalla nostra Organizzazione, con l’obiettivo di supportare le imprese con la massima professionalità, in ogni comparto produttivo della nostra economia agricola e agroalimentare».

«Ormai – commenta Coldiretti – è graduale e intenso il passaggio da un approccio produttivistico ad uno multifunzionale. Nel primo vengono promossi produttività, specializzazione e standardizzazione, nel secondo l’interazione tra agricoltura e territorio diventa centrale, non solo perché tale legame consente di uscire dalla visione del prodotto agricolo come commodity, favorendo così modelli competitivi che sfuggono alle economie di scala, ma anche perché l’interazione tra agricoltore e territorio può restituire servizi sociali, ambientali e paesaggistici di valenza collettiva».

L’incontro, che sarà concluso da Enrico Parisi Delegato Regionale di Giovani Impresa Coldiretti, nel rispetto delle regole Covid, sarà in presenza, ma è prevista anche la diretta streaming online, prenotandosi all’indirizzo: fiscale.calabria@coldiretti.it. (rcz)

Caro energia, Coldiretti Calabria: Serve responsabilità da filiera alimentare

Il presidente di Coldiretti CalabriaFranco Aceto, intervenendo in merito al caro energia, che ha fatto raddoppiare i costi nei campi, ha ribadito la necessità di «responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle».

«Molte imprese agricole – ha spiegato – sono costrette a vendere  sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali. Con l’avvio delle operazioni colturali gli agricoltori – spiega– sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione».

«Inoltre – continua – l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi. L’aumento dei costi energetici riguarda anche il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne».

«Il rincaro dell’energia – aggiunge – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi».

Come rilevato dalla Coldiretti, infatti, «l’emergenza covid ha innescato un nuovo cortocircuito sul fronte delle materie prime anche nel settore agricolo nazionale che ha già sperimentato i guasti della volatilità dei listini in un Paese come l’Italia che è fortemente deficitaria in alcuni settori ed ha bisogno di un piano di potenziamento produttivo e di stoccaggio per le principali commodities, dal grano al mais fino all’atteso piano proteine nazionale per l’alimentazione degli animali in allevamento per recuperare competitività rispetto ai concorrenti stranieri. Ed ecco cosa sta accadendo».

«Le quotazioni delle materie prime alimentari – viene spiegato – hanno raggiunto a livello mondiale il massimo da oltre dieci anni, trainati dai forti aumenti per oli vegetali, zucchero e cereali sotto la spinta dei pesanti rincari dei costi di produzione favoriti dai prezzi dell’energia, e un balzo dell’inflazione ai massimi dal 1997. Si tratta – sottolinea la Coldiretti – del valore massimo dal giugno 2011 per effetto di un incremento del 27,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno».

«A tirare la volata – precisa la Coldiretti – sono i prezzi internazionali dei cereali cresciuti del 23,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre i lattiero caseari salgono del 19%, lo zucchero aumenta di oltre il 40% ed i grassi vegetali sono balzati addirittura del 51,4% rispetto all’anno scorso».

«Nell’immediato – sostiene la Coldiretti – occorre però garantire la sostenibilità finanziaria delle aziende e delle stalle affinché i prezzi riconosciuti ad agricoltori ed allevatori non scendano sotto i costi di produzioni in forte aumento per effetto dei rincari delle materie prime anche alla base dell’alimentazione degli animali. Il balzo dei beni energetici si trasferisce infatti a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi non compensati da prezzi di vendita adeguati». (rcz)