Coldiretti Calabria: Giovedì cittadini e agricoltori in piazza contro i cinghiali

Giovedì 8 luglio, dalle 9.30, nel Piazzale della Cittadella regionale, cittadini e agricoltori scendono in piazza per contro la presenza sempre più fuori controllo dei cinghiali nelle campagne, nelle città e nei paesi, indetta da Coldiretti Calabria.

«Una presenza quella dei cinghiali – ha precisato Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria – che sta mettendo in pericolo la sussistenza di molte produzioni agricolo – alimentari oltre a creare pericolo ai cittadini. Non è mai stato così alto l’allarme per l’invasione di cinghiali, animali che con l’emergenza Covid hanno trovato campo libero in spazi rurali e urbani, spingendosi sempre più vicini ad abitazioni e scuole fino ai parchi dove giocano i bambini».

«Gli animali selvatici – è stato evidenziato – distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone».

«Una situazione che ha, ormai – continua Coldiretti – oltrepassato il limite di guardia con gli agricoltori esasperati che appunto giovedì 8 luglio 2021 dalle 9.30, scateneranno in tutte le regioni la più grande protesta mai realizzata prima. A Catanzaro presso la Cittadella, ci sarà un flash-mob con il coinvolgimento dei sindaci e rappresentanti delle Istituzioni, con agricoltori, allevatori, pastori e cittadini».

«Saranno messe in evidenza – ha aggiunto Coldiretti – dolorose testimonianze di chi è stato personalmente colpito ed ha paura per l’incolumità della propria famiglia».

«In questa occasione – ha riferito Coldiretti – sarà consegnata al presidente f.f. Nino Spirlì e all’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo una delibera, che una volta adottata, consentirà la semplificazione per il contenimento e controllo dei cinghiali con proposte concrete per garantire la sopravvivenza delle aziende agricole, e la tranquillità dei cittadini». (rcz)

 

Al via l’iniziativa “Buoni Buoni Summer Edition” di Coldiretti Calabria

Al via, all’Agrimercato Coperto di Campagna Amica di Cosenza, l’iniziativa Buoni Buoni Summer Edition, frutto della collaborazione tra Coldiretti Calabria – Campagna Amica Calabria, l’Organizzazione di Volontariato “Gli Altro siamo noi” e la Cooperativa sociale “Volando oltre” di Cosenza.

Nell’agricoltura c’è una predisposizione naturale per la valorizzazione degli individui di tutte le età e le funzioni produttive si incastrano bene con lo svolgimento di attività di formazione, inserimento, riabilitazione. La multifunzionalità vissuta e praticata.

Durante il mese di luglio, nelle giornate di Martedì e Sabato, giorni di apertura dell’Agrimercato Coperto di Campagna Amica in Piazza Matteotti, a Cosenza, sarà possibile incontrare queste realtà e sostenere le iniziative sociali promosse, tra le quali merita particolare attenzione quella della  Coop. Sociale Volando Oltre che con le linee di prodotti buonibuoni realizza concretamente l’inclusione sociale di persone con sindrome di down, autismo ed altre disabilità intellettive attraverso l’inserimento lavorativo.

«Cose buone, persone buone è il motto che guida Campagna Amica in tutte le sue attività – ha dichiarato Mario Ambrogio, Responsabile regionale dell’iniziativa di Coldiretti – ed è per noi particolarmente significativa questa nuova collaborazione con realtà sociali particolarmente attive e impegnate in città».

Con altrettanto entusiasmo è stata accolta l’idea della collaborazione da parte di Adriana De Luca, presidente de “Gli altri siamo noi Odv”, organizzazione da diciotto anni impegnata nel creare opportunità e percorsi di inclusione sociale verso una vita indipendente di persone con disabilità intellettiva.

«Il mondo dell’agricoltura e della trasformazione di prodotti agricoli è sempre stato per noi un settore di sperimentazione per l’inserimento dei nostri ragazzi che ci ha consentito di raccogliere già i primi interessanti frutti, in particolare con la costituzione della Coop. sociale “Volando oltre”» ha dichiarato De Luca.

Il presidente della Coop. sociale Volando Oltre, Marco Amerino, ha sottolineato che «Non sarà un caso se il motto di Campagna Amica presenta una grande affinità con quello che accompagna i nostri prodotti buonibuoni: doppiamente buoni, buoni per la bocca e buoni per il cuore».

I fondi raccolti durante le giornate saranno devoluti alle iniziative sociali dell’Organizzazione di Volontariato Gli Altri siamo noi. (rcs)

Acqua per irrigazione nel Crotonese, Coldiretti Calabria chiede intervento Dipart. Agricoltura e del Prefetto di Crotone

Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria, con una lettera ha chiesto l’intervento dell’assessore Regionale Gianluca Gallo e del Prefetto di Crotone, dr.ssa Maria Carolina Ippolito, sulla situazione della carenza idrica ai fini irrigui nel comprensorio Valle Tacina e Isola Capo Rizzuto, che è diventata critica.

«Le alte temperature – si legge in una nota – contribuiscono a fare il resto e a  creare una situazione allarmante.  A farne le spese sono gli agricoltori che devono fare i conti, come se non bastasse dopo la pandemia da Covid, con le incertezze dovute al diniego nei rilasci di acqua ai fini irrigui, da parte della società “a2a” che gestisce da “dominus incontrastata” i laghi silani».

«Abbiamo altresì conoscenza – si legge nella lettera – che la società “a2a” mette in atto forme ostruzionistiche, per i rilasci idrici,  anche in altre parti del territorio calabrese e questo denota e avvalora il suo strapotere di sentirsi padrona, ci sia permesso di dirlo, in casa d’altri! La situazione che descrive il Consorzio di Crotone  anticipa  le conseguenze negative per gli agricoltori, per l’economia del territorio, e come sempre in modo responsabile e costruttivo illustra con dovizia di particolari la situazioni proponendo, soluzioni praticabili che possono contribuire ad alleviare la situazione».

«Il Consorzio di Bonifica – continua la lettera – si è reso parte diligente di un programma irriguo che però non è stato condiviso dalla Regione Calabria. A fronte di quanto sta già accadendo e può accadere il Consorzio, fedele alle sue funzioni e compiti, di Ente che collabora con la Regione, necessita di una presa di posizione netta e decisa da parte delle Istituzioni Regionali che riteniamo possa essere favorita dall’autorevole mediazione della Prefettura di Crotone. Tale auspicabile soluzione deve vedere tempi stretti proprio per prevenire sia danni economici agli agricoltori che situazioni di conflitto».

«Riteniamo, altresì importante – prosegue la lettera – mettere, ancora una volta in discussione sia la convenzione del 1968 tra Cassa del Mezzogiorno e l’allora Enel che si è trasferita fino all’attuale gestore che le concessioni di acqua ai fini irrigui, che non tengono in nessuna considerazione l’evoluzione dell’agricoltura almeno nell’ultimo decennio».

«Dopotutto – ha aggiunto – anche le misure della concorrenza 2021, collegate al Pnrr prevedono una nuova disciplina in materia di concessioni idroelettriche, anche eliminando o riducendo proroghe e rinnovi automatici. Da parte nostra – conclude la lettera -con la responsabilità che ci contraddistingue,  mettiamo a disposizione la rappresentanza degli interessi degli agricoltori per giungere nell’immediato a soluzioni praticabili, stabili e durevoli». (rrm)

Coldiretti Calabria: Con covid aumentata la spesa familiare del +2,9%

Nel primo trimestre del 2021, la spesa familiare è aumentata del 2,9% per effetto dei lockdown e delle restrizioni agli spostamenti che hanno spinto gli italiani tra le mura domestiche. È quanto ha rilevato Coldiretti sull’analisi dei dati Ismea, che evidenziano in controtendenza un andamento positivo degli acquisti alimentari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che non compensa, tuttavia, il crollo della ristorazione.

Con la pandemia, infatti, si è modificato anche l’atteggiamento dei consumatori nei confronti del cibo, con un graduale ridimensionamento dell’interesse iniziale con la pandemia per i prodotti conservabili (surgelati e scatolame) e da “scorta dispensa”. Il risultato è che via via  sono stati i prodotti freschi sfusi a trainare la crescita dei consumi.  Ci si è accorti, che non c’era bisogno di fare la scorta, poiché gli agricoltori, pescatori hanno continuato ad assicurare cibo fresco.

C’è stata anche una riscossa delle piccole botteghe di prossimità che si sono dimostrate  dinamiche, assecondando le scelte dei cittadini-consumatori.  La pandemia ha accelerato quel processo di “deglobalizzazione” in atto da qualche tempo, alimentando interesse e voglia di “mangiare vicino”. Dal globale al locale inteso come il negozio di vicinato, come mercato rionale ma anche quello contadino o direttamente in fattoria. L’emergenza Covid-19, dunque, ha determinato un sensibile aumento del numero delle imprese agricole che praticano la vendita diretta.

Un risultato reso possibile anche in Calabria dalla  rete organizzata Campagna Amica, che mette a disposizione delle famiglie 3 mercati coperti, 20 all’aperto con 400 aziende accreditate a e oltre 40 agriturismi.

Le star del carrello 2021 nel tempo del Covid sono soprattutto vini e birra con scelte orientate in entrambi i casi su produzioni del territorio ma anche la farina poiché in casa si sono riscoperte le ricette della nonna,  cimentandosi con la preparazione di pasta, pizza e prodotti da forno.  Molti in casa, hanno “promosso” l’aperitivo rinforzato e quindi significativa anche la vendita di salumi (+8,4%) e formaggi freschi (+5,9%), anche in questo caso con scelte orientate su produzioni locali.

Buona performance anche nel comparto ittico, trainato principalmente dal boom del pesce fresco grazie al ritorno alle normali abitudini di spesa giornaliera, rispetto al lockdown quando le uscite erano molto più rare e non era dunque conveniente acquistare molto prodotto deperibile.

«Una varietà di prodotti che – spiega la Coldiretti – vanno dalla frutta alla verdura di stagione, dal pesce alla carne, dall’olio al vino, dal pane alla pizza, ai formaggi fino ai fiori. Realtà in controtendenza alle drammatiche chiusure di negozi nelle città che contribuiscono a mantenere vivo il tessuto economico e sociale nelle aree urbane».

«Nei mercati dei contadini di Campagna Amica – conclude la Coldiretti – è anche possibile trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove evidentemente prevalgono altri criteri. e si  comprano quindi molte calorie, da alimenti di bassa qualità nutrizionale, con il minor costo possibile». (rrm)

Coldiretti Calabria: Con Calabria in zona bianca previsto incremento del 20% di fatturato per ristorazione

È un incremento del 20%, per il fatturato nel sistema della ristorazione, che ha stimato Coldiretti Calabria con l’entrata, della Calabria, in zona bianca.

«Gli effetti – ha sostenuto Coldiretti – si faranno sentire a cascata sull’intero sistema agroalimentare, con la vendita di vino ed altro cibo che ha subito limitazioni dall’inizio della pandemia. Anche con la graduale ripresa di prime comunioni, matrimoni ed altre cerimonie a beneficiare sarà anche il comparto florovivaistico. Con il  nuovo cambio di colore, gli oltre 32mila tra bar, le pizzerie, i ristoranti e agriturismi presenti in Calabria, una volta in zona bianca, con l’annullamento del coprifuoco potranno  allungare le tavolate con un significativo incremento dell’ospitalità e degli incassi, dopo un anno sicuramente difficile».

«Con l’arrivo della bella stagione e la ripresa del turismo, questo è un cambiamento importante e significativo che – ha sottolineato la Coldiretti – consente l’aumento del tempo per le consumazioni al tavolo e in alcuni casi anche la possibilità di più turni».

«Ora – ha concluso Coldiretti – aspettiamo l’atteso provvedimento che auguriamo possa esserci il prossimo 21 giugno. Una ordinanza particolarmente importante per i circa 360 agriturismi e le fattorie didattiche  che – conclude la Coldiretti – sono situati nelle aree rurali lontani dalle città e quindi raggiungibili dagli ospiti provenienti dai centri urbani». (rrm)

Il progetto di Coldiretti Calabria e Arsac per recuperare antiche varietà di fagioli calabresi

Coldiretti Calabria-Campagna Amica e Arsac – Centro Sperimentale Dimostrativo insieme per il recupero e la salvaguardia delle antiche varietà di fagioli calabresi che erano state quasi dimenticate.

Un progetto, che è nato  grazie alla disponibilità del dott. Bruno Maiolo Direttore Generale dell’Arsac ed alla preziosa collaborazione del Direttore del Centro dott. Maurizio Turco e al suo gruppo di tecnici, i dott. Fabio Petrillo, Marcello Bruno e Maurizio Falbo.

Coldiretti Calabria, considerato l’importante ruolo e i compiti affidati all’Arsac, ha fortemente voluto questa collaborazione per riportare nelle sue aziende l’autenticità, la tradizione, la qualità ed il valore di questi antichi prodotti, frutto di una selezione naturale e storica che rischiava di andare perduta, sotto i colpi dell’omologazione e della commercializzazione. Ecco perché sono nati I Sigilli di Campagna Amica, «veri testimonial della nostra cultura agricola».

«Oggi – si legge in una nota – è possibile trovare in vendita nei Mercati di Campagna Amica questi prodotti unici che sono stati censiti, fin dal 2018. Pezzi unici si potrebbe dire che  valorizzano il prodotto ma  anche il relativo custode, l’agricoltore, a cui va il merito di aver continuato a conservare semi antichi, piante centenarie e razze autoctone legate da secoli alla storia delle nostre campagne».

«Affidare alle nostre Aziende, il ruolo di Custodi della nostra storia agricola – ha dichiarato il direttore regionale  di Coldiretti Calabria, Francesco Cosentini – è uno degli obiettivi di Coldiretti Calabria e di Campagna Amica, al quale si affianca anche l’ancor più ambizioso obiettivo di far riscoprire ai consumatori il valore dei nostri prodotti, così che il seme piantato oggi diverrà nuovo seme da custodire ed allo stesso tempo da riportare come protagonista dei nei nostri Mercati e delle nostre tavole. In futuro la collaborazione interesserà altre varietà vegetali»

«Questa esigenza – ha aggiunto – nasce dalla consapevolezza che il patrimonio enogastronomico, così come la ricchezza naturale dei territori, hanno dei custodi che da sempre vivono e lavorano a contatto con la natura e curano i prodotti della terra: gli agricoltori».

«I prodotti coltivati e le razze allevate  – ha confermato Mario Ambrogio, responsabile regionale di Campagna Amica –rappresentano dei veri e propri tesori che la nostra millenaria storia ci ha tramandato e che sta a noi cittadini del nuovo millennio, valorizzare e preservare. Dopotutto l’offerta del produttore agricolo viene esaltata e confermata sempre di più, dalla scelta di acquisto etico del consumatore. Così tutti ci sentiamo coinvolti in un unico percorso preservare il patrimonio agricolo italiano e il cibo». (rrm)

 

Emergenza cinghiali, Coldiretti Calabria: Sia garantita possibilità di salvaguardare lavoro degli agricoltori

Francesco Cosentini, direttore di Coldiretti Calabria, ha denunciato, nuovamente, che «la presenza  dei cinghiali è una costante e  la loro proliferazione è incontrollata», ribadendo la necessità di modificare «le norme regionali che risalgono a venticinque anni fa  e che erano state pensate per la tutela e protezione della fauna selvatica, al fine della ricostituzione del patrimonio faunistico e che oggi evidentemente si sono dimostrate non più idonee».

«Da tempo – ha aggiunto – abbiamo chiesto la modifica della L.r. n°9 del 17/5/1996 al fine di ridurre la popolazione del selvatico nelle aree agricole, come d’altronde è stato fatto in altre regioni, ma constatiamo che continua ad esserci un impasse legislativo/amministrativo che non tiene conto che spesso è inutile seminare e che le colture in atto vengono fortemente danneggiate; questo sta accadendo anche nei vigneti e negli impianti di kiwi, dove si registra la perdita di alcune piante, oltre che per le colture estive e estivo/autunnali. Abbiamo potuto constatare che anche le recinzioni che gli agricoltori avevano costruito per difendersi dall’assalto non bastano più! Vengono abbattute dalle orde dei selvatici».

«Non chiediamo – ha proseguito – lo sterminio dei cinghiali, ma un giusto equilibrio tra chi da sempre è vissuto nelle aree rurali, che deve avere  la possibilità di continuare a lavorare e produrre cibo. Oggi questo equilibrio è totalmente saltato. Chiediamo che ci venga garantita la possibilità di salvaguardare il lavoro degli agricoltori , soprattutto in questa fase di emergenza sanitaria nella quale la produzione di cibo gioca un ruolo fondamentale».

Oltre ai danni e ai pericoli c’è la beffa degli indennizzi che spettano agli agricoltori che tra l’altro hanno dovuto anticipare le spese a corredo della pratica. La Regione e gli ATC sono state sollecitate più volte alla tempestiva liquidazione dei danni che risalgono anche al 2018.

«Non è più rinviabile la risoluzione del problema – ha concluso il presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto – è assolutamente necessario assicurare la giusta tutela del lavoro di chi si guadagna da vivere in campagna, la sicurezza delle persone e la vivibilità dei luoghi. Se non si prende atto di questa calamità e non si interviene non stupiamoci poi che ci siano sempre più terreni agricoli abbandonati». (rcz)

Coldiretti Calabria: 1° Festa dell’Educazione Alimentare conferma e spinta alle realizzazioni in Calabria

Per Coldiretti Calabria, il grande evento della  1° Festa dell’educazione alimentare svoltosi nella tenuta della Presidenza della Repubblica a Castelporziano, con la partecipazione del Presidente Sergio Mattarella, «è il prestigioso suggello di un percorso nelle scuole che in Calabria ha coinvolto in tutta la regione 6 Istituti scolastici e 8.000  bambini con i loro insegnanti».

«Un progetto di Educazione Alimentare (100% made in Calabria) Lo Sceriffo del Campo, completato da Coldiretti Donne Impresa con la collaborazione dell’Istituto Scolastico Regionale – ha illustrato Coldiretti – con un evento in diretta dalle fattorie didattiche, dalle scuole e con gli agriturismi di Campagna Amica. Quello dell’educazione alimentare, rivolto ai giovani consumatori  che possiamo definire generazione green, è un investimento che continueremo a fare  perché nella nostra regione vie è un rinnovato interesse per queste tematiche e c’è una crescita delle fattorie didattiche e sociali che sono la punta avanzata della multifunzionalità».

«Fattorie sempre di più organizzate gestite da giovani e prevalentemente donne – ha proseguito Coldiretti – dove si va alla scoperta dell’agricoltura, degli animali, dei ritmi stagionali e si svolgono varie attività manuali con l’ausilio dei cuochi contadini. L’offerta nella stagione estiva delle fattorie didattiche e negli agriturismi, sarà particolarmente interessante per i piccoli ospiti delle nostre campagne, perché vi è la consapevolezza che i ragazzi informati di oggi saranno un domani  consumatori responsabili».

«Nelle fattorie didattiche – ha spiegato la Coldiretti – si impara “facendo”, attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare. L’evento assume una valenza anche dal punto di vista della salute dei bambini se si pensa che in Italia un bambino su tre è obeso o in sovrappeso; un dato aggravato ulteriormente dalla pandemia e che emerge dall’ultima analisi di Coldiretti, diffusa proprio nell’evento nazionale».

«Il progetto sull’educazione alimentare – ha evidenziato Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria – è diventato e resterà cruciale nella visione e nel lavoro quotidiano di Coldiretti, degli agricoltori e allevatori coinvolgeremo sempre di più tutta la filiera agroalimentare, perché la qualità della vita dei nostri bambini e delle nostre famiglie inizia a tavola». (rrm)

Coldiretti Calabria scrive a Gallo: Inserire agricoltura sociale con fattorie nel Piano Sociale Regionale

Inserire l’agricoltura sociale con fattorie nel Piano Sociale Regionale. È quanto ha chiesto il presidente di Coldiretti Calabria in una lettera indirizzata, Franco Aceto, all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

«La punta più avanzata della multifunzionalità, un nuovo ed efficace  welfare “verde” – si legge in una nota che Coldiretti fortemente sostiene perché avvicina le imprese agricole ai cittadini e concilia lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale, non trova spazio nel vigente Piano Sociale Regionale 2020/2022 sebbene l’agricoltura sociale e le fattorie sociali siano richiamate nella L.R.14/2009, nella L.141 del 18.08.2015 e nel successivo regolamento approvato con Decreto attuativo n. 12550, quali strumenti di inclusione e integrazione, terapeutici e riabilitativi».

«Questa – ha spiegato Aceto – è una grande occasione, per riconoscere che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona. Infatti, l’agricoltura sociale con leFattorie Sociali, sulle quali la Regione punta moltocome strumento assistenziale terapeutico e riabilitativo, di inclusione e di integrazione per persone fragili che altrimenti sarebbero marginalizzate se istituzionalizzate assicurerebbero un positivo riscontro della validità riservate alle cure verdi per i soggetti diversamente abili».

«La Regione Calabria – ha illustrato Coldiretti – ha già riconosciuto le Fattorie Sociali come luoghi specializzati in cui attuare ‘percorsi di integrazione, di inclusione, di assistenza riabilitativa (pet-terapy, ippoterapia, ecc) ed educativa (attraverso la cura degli orti e degli animali) per persone con disabilità psico-fisiche, mentali e con svantaggio socio-culturale”; ed ancora, le “Fattorie Sociali” (iscritte all’albo Regionale), attraverso operatori specializzati, attuano già ora veri e propri setting terapeutico-riabilitativi e socio-educativi validati e riconosciuti dal Ministero della Salute, dal Ministero per le Politiche Sociali e dal Ministero di Grazia e Giustizia».

«Numerose – ha proseguito Coldiretti – sono le testimonianze in altre regioni, soprattutto del Nord Italia, dove l’agricoltura ha potuto esplicitare le grandi possibilità e opportunità che si vorrebbero cogliere anche in Calabria che potrebbe fare da apripista nelle regioni del Sud. È evidente che l’assenza dell’agricoltura sociale nel Piano Regionale determina, di conseguenza, l’assenza di queste realtà anche nei piani zonali che sono stati e si stanno predisponendo con il coordinamento dei comuni capofila».

«Affiancare il sistema dei servizi pubblici – ha fatto presente Coldiretti – fa sì che l’agricoltura diventa protagonista di un nuovo modello di welfare, con progetti imprenditoriali dedicati esplicitamente ai soggetti più vulnerabili che devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla persona soprattutto nelle aree rurali».

«Per queste valide ragioni – ha concluso Aceto – chiediamo attraverso le proposte di modifica/integrazione avanzate che il comparto agricolo, con alcune strutture idonee e con le fattorie sociali, debba trovare una giusta collocazione nel vigente Piano sociale regionale». (rcz)

Coldiretti Calabria: Produzione agricola tornata ai livelli del 2016: è quasi al -10%

«Sostanzialmente siamo tornati ai livelli del 2016 nonostante in questi anni la produzione agricola sia cresciuta notevolmente». È quanto ha riferito Coldiretti Calabria, a seguito del recente report dell’Istat sull’andamento dell’economia agricola 2020 che, per la Calabria, indicano una riduzione  in volume della produzione agricola di quasi il 10% ( – 157 milioni di euro), del valore aggiunto di oltre il 12% (- 159 milioni di euro).

«Ma – ha aggiunto Coldiretti – gli effetti dell’emergenza sanitaria si sono fatti sentire pesantemente sulla produzione di beni e servizi e attività secondarie  con un calo di quasi il 30% che hanno registrato una flessione senza precedenti dopo un decennio di crescita costante. In particolare l’agriturismo, a causa della prolungata chiusura delle strutture recettive e del forte calo delle presenze. Anche l’occupazione in agricoltura è diminuita con un calo di oltre il 6% anche per la limitazione agli spostamenti dei lavoratori stagionali e stranieri. In diminuzione anche i redditi».

«Adesso non solo occorre ripartire ma correre – ha commentato il presidente della Coldiretti Calabria, Franco Aceto – e la primissima occasione è il 2 giugno  festa della Repubblica, nella quale si faranno le prove generali per ritornare le tradizionali scampagnate e le gite fuori porta con le aperture in grande stile di agriturismi, ristoranti e trattorie che attireranno turisti e possiamo dire che ci sono già i primi risultati positivi con prenotazioni, che vanno dalla montagna al mare, che però per la maggior parte riguardano un turismo interno».

«Questo farà da traino – ha aggiunto – anche ad altre iniziative e attività che si svolgono nei territori con la possibilità di acquisti di prodotti tipici e visite nei borghi. Ci auguriamo che, nei prossimi giorni, la nostra Regione si possa colorare di bianco in modo da avere ancora più appeal verso i visitatori».

«Non è un caso – ha concluso – che l’80% delle persone ritiene che le strutture agrituristiche abbiano un ruolo importante per il rilancio del turismo post pandemia perché situati in zone isolate, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e ampi spazi nel verde dove le distanze non si misurano in metri ma in ettari; luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche». (rrm)