MONTALTO UFFUGO (CS) – Con Coldiretti si parla della nuova Politica Agricola Comunitaria

Questo pomeriggio, alle 16, a Montalto Uffugo, nell’Agriturismo Villa Santa Caterina, è in programma il seminario di Coldiretti Calabria sulla nuova Politica Agricola Comunitaria.

«La nuova Politica Agricola Comunitaria (Pac) 2023-2027 è tema di grande interesse per gli agricoltori e Coldiretti Calabria – ha dichiarato il presidente regionale Franco Aceto – la sta mettendo in chiaro, attraverso una serie di incontri formativi/informativi, che si stanno tenendo su tutto il territorio regionale. Vi è grande partecipazione ed interesse, perché  l’obiettivo è di far cogliere alle aziende  tutte le opportunità offerte dalla nuova Politica Agricola Comune».

Parteciperanno il sindaco di Montalto Uffugo Pietro Caracciolo, Spizzirri Salvatore segretario di Zona, Francesco Cosentini Direttore Coldiretti Calabria Giovanni Cipolla responsabile regionale Pac e Psr. Concluderà il presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto.

«La formazione, resa possibile grazie alla pluriennale esperienza sul campo tecnici della Coldiretti è da sempre uno dei cavalli di battaglia dell’organizzazione, per informare gli agricoltori e formarli, affinché siano consapevoli di cosa prevedono le norme più attuali così da  coglierne tutti i vantaggi.

Nell’agricoltura moderna che stiamo vivendo non è possibile farsi cogliere impreparati – ha detto Aceto –. Le occasioni per sviluppare le aziende esistono, pur nelle difficoltà di carattere gestionale e burocratico, perciò un’approfondita conoscenza della materia è determinante per saperle afferrare e crescere sotto il profilo imprenditoriale e, naturalmente, in termini di fatturato».

«Formazione e informazione  ma anche consulenza e affiancamento concreto alle imprese agricole dei territori – ha detto ancora Aceto –. Conoscere le regole del gioco, è fondamentale, ma lo è altrettanto la capacità per predisporre le pratiche indispensabili ad accedere alle misure previste dalla nuova Pac. A tal fine, gli uffici Coldiretti, che possono contare su personale altamente preparato e sottoposto a continui corsi di aggiornamento, si sono organizzati per fornire la più ampia consulenza possibile su misura per ciascuna impresa». (rcs)

Campagna Amica, riunione tra Comune di Vibo e Coldiretti

Dare rinnovato impulso alle iniziative della Coldiretti, a partire da Campagna amica, il mercato che si svolge a Vibo Valentia nella centrale piazza Martiri d’Ungheria ogni mercoledì pomeriggio. È su questo che si è incentrato l’incontro svoltosi tra la Coldiretti e il Comune di Vibo Valentia.

Presenti, all’incontro, l’assessore alle Attività produttive Carmen Corrado, ed i componenti del direttivo di Coldiretti, tra cui il responsabile regionale per la Politica agricola comune Giovanni Cipolla, il responsabile provinciale Francesco Cipolla, e i dirigenti Pietro Bozzo, Fabio Borrello e Giuseppe Porcelli.

Per il sindaco Maria Limardo si tratta di «un’occasione ulteriore di crescita per il commercio cittadino che, valorizzata per come merita, può dare risposte sia ai venditori che ai consumatori, nella visione di un acquisto responsabile e sostenibile».

Proprio in questo solco si inserisce l’attività dell’assessore Corrado, che spiega: «Da diverso tempo, ormai, si è verificato un calo nel numero degli stand di vendita a Vibo Valentia. Un trend nel quale ha avuto certamente un ruolo la crisi economica generalizzata, ma che abbiamo intenzione di invertire sostenendo fattivamente le iniziative dell’associazione. In questa direzione – aggiunge – va anche la delibera approvata recentemente in giunta contro la produzione e commercializzazione del cibo sintetico, promossa proprio dal sodalizio a livello nazionale». 

Per quanto riguarda Campagna amica, all’esito dell’incontro la Coldiretti ha aderito alla richiesta dell’amministrazione di implementare il numero di gazebo di vendita: «Superata questa prima fase organizzativa, saranno almeno dieci – fa sapere la titolare delle Attività produttive – gli stand che metteranno in vendita i prodotti agroalimentari locali. L’amministrazione comunale intende incentivare il commercio di prodotti a chilometro zero, che rappresentano una grande risorsa per il nostro territorio che vanta grandi eccellenze. Allo stesso tempo, per offrire una maggiore trasparenza a tutela del consumatore, abbiamo chiesto anche a Coldiretti di far sì che i prezzi siano calmierati e soprattutto esposti al pubblico».  

Da parte di Coldiretti è stato manifestato apprezzamento per la disponibilità del Comune di Vibo Valentia ad andare incontro alle esigenze del comparto, come potuto testimoniare recentemente al convegno svoltosi a Palazzo Gagliardi sulla Nuova Pac 2023/2027 e gli strumenti per una crescita sostenibile dell’agricoltura.

«La nostra intenzione, e lo stiamo dimostrando con iniziative concrete – ha concluso l’assessore Corrado – è quindi quella di promuovere iniziative che incentivino il commercio in centro, e l’agroalimentare è un settore nevralgico per lo sviluppo dell’intero comparto». (rvv)

Coldiretti Calabria: Alla Bit di Milano la Calabria si è presentata in grande stile

Per Coldiretti Calabria, «la Calabria si è presentata alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano in grande stile».

«Una regione buona per tutte e quattro le stagioni – ha continuato Coldiretti – che ha nel cibo  la voce principale del budget della vacanza in Italia con oltre un terzo della spesa destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese». 

È quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata proprio in occasione della Bit 2023. ​​

«Si tratta – ha sottolineato la Coldiretti – di un impatto economico rilevante, diviso tra turisti italiani e stranieri che sempre più spesso scelgono l’Italia ma anche la Calabria come meta delle ferie per la leadership a tavola. 

«Questo è il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori e allevatori, impegnati a custodire nel tempo la biodiversità e le tradizioni alimentari», ha spiegato Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria , che sottolinea come «si sia di fronte ad un bene comune per i cittadini e ad un patrimonio culturale di notevole interesse, da offrire appunto, ai turisti italiani e stranieri, anche perché evocativo di storie e territori». 

Dalla valorizzazione del valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico –ha precisato la Coldiretti – dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale».

«Ma la tavola rappresenta anche una straordinaria leva di promozione del Made in Calabria alimentare nel mondo – viene evidenizato –. La regione Calabria sta puntando molto su questo evento e  abbiamo la possibilità di far diventare la nostra regione da “Champions League”»  

«​​L’Italia è leader mondiale del turismo enogastronomico – viene spiegato – potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa di 5450 specialità sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche, 25mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica». La Calabria in questo panorama recita un ruolo importante e si difende bene. I prodotti censiti dalla regione sono 269 che fanno parte del patrimonio di specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo. 

Questi fanno il paio con le  18 specialità Dop e Igp Calabresi, 19 vini igt/Doc con svariate e prestigiose etichette senza dimenticare 2409 aziende con attività connesse che vanno dall’agricoltura sociale alle fattorie didattiche, agriturismi, trasformazione di prodotti, fino ad arrivare alla sistemazione di parchi e giardini. Sono poi  30.043 le aziende che hanno percepito ricavi dalla vendita di prodotti aziendali. 

«A segnare la crescita e il costante miglioramento  – ha continuato Coldiretti Calabria – sono oltre 4mila le aziende agricole innovatrici per ambito di investimento e oltre 8mila le aziende informatizzate ed ancora la Calabria  è la seconda regione per superfici investite nel biologico».

«Questa è un’offerta – conclude Coldiretti – che spinge anche i piccoli borghi con meno di cinquemila abitanti dove nascono  le  produzioni tipiche.  Un contributo quindi rilevante quello dell’agricoltura e agroalimentare, con  tesori enogastronomici e un’offerta che coniuga distintività e legame territoriale, gusto e genuinità. Vere e proprie opere d’arte conservate gelosamente da generazioni di agricoltori che vanno difese dal rischio dell’omologazione e falsificazione». (rrm)

Falbo (Camera Commercio) incontra Coldiretti per sviluppo filiera agroalimentare

Strategie per favorire lo sviluppo della filiera agroalimentare, e non solo. Hanno discusso questo il presidente della Camera di Commercio Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, Pietro Falbo e i vertici di Coldiretti Calabria.

Oltre a Falbo, presenti il presidente regionale Franco Aceto, il direttore regionale Francesco Cosentino, il presidente interprovinciale della federazione Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Fabio Borello, componente di giunta dell’ente camerale, e il direttore interprovinciale della federazione Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Pietro Bozzo, consigliere della Camera di Commercio. 

In una ottica di condivisione si sono affrontati i temi dello sviluppo del tessuto produttivo ed economico calabrese e la definizione di progetti utili al raggiungimento dello scopo, con particolare attenzione alle infrastrutture. Una condizione strategica e irrinunciabile per consentire alle imprese calabresi di rendersi maggiormente competitive sul mercato. Implementare e rafforzare gli snodi strategici portuali, aeroportuali e autostradali rappresenta, infatti, una precondizione per incoraggiare scambi commerciali a costi maggiormente competitivi nelle piattaforme logistiche. 

Al termine dell’incontro si è convenuto sulla necessità di avviare una stretta sinergia e collaborazione tra enti basata sull’ascolto delle istanze provenienti dai territori. «Una unità che deve essere perseguita sulla scorta del nuovo assetto dell’ente camerale che riconnette l’area centrale della Calabria», ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio, Pietro Falbo.

«Nelle tre province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia vi sono esempi di eccellenze agroalimentari che nel dialogo costante con le istituzioni potranno trovare nuova forza per affrontare le sfide economiche future. La Camera di Commercio è la casa delle associazioni di categoria, il nostro intento è di stringere interlocuzioni proficue a beneficio delle imprese». (rcz)

 

VIBO – Mercoledì con Coldiretti si parla della nuova Pac 2023-2027

Mercoledì 8 febbraio, a Vibo Valentia, alle 16, a Palazzo Gagliardi, è in programma l’incontro informativo e formativo di Coldiretti Calabria sulla nuova Politica Agricola Comunitaria 2023-2027.

«Vogliamo – ha spiegato Giovanni Cipolla, responsabile regionale della Pac e del Psr Calabria – far  cogliere alle aziende  tutte le opportunità offerte dalla nuova Politica Agricola Comune e quindi sui nuovi meccanismi di applicazione della PAC e le modalità di pagamento diretto».

Parteciperanno Giuseppe Porcelli, vice presidente Coldiretti Vibo- Catanzaro-Crotone, Maria Limardo e Corrado Maria Carmosino rispettivamente sindaco e assessore agricoltura del comune di Vibo Valentia, Pietro Bozzo  direttore Coldiretti Interprovinciale, Giovanni Cipolla responsabile regionale Pac e Psr.

Dopo aver ascoltato gli agricoltori, concluderà Fabio Borrello, presidente Interprovinciale Coldiretti di CZ-KR-VV.

«La nuova Pac – ha ricordato Coldiretti – introduce un sistema di 5 pagamenti: pagamento base, ecoschemi, ridistributivo, giovani agricoltori e sostegno accoppiato. Le risorse finanziarie sono le stesse della Pac precedente  ma ci sono agricoltori che avranno un aumento dei pagamenti ed altri agricoltori che avranno una diminuzione, perché la nuova Pac è più selettiva serve impiegare al meglio le risorse a disposizione, da utilizzare fino all’ultimo».

«L’obiettivo – ha precisato Fabio Borrello – è quello di costruire con gli agricoltori, una Pac “a misura d’impresa”, un’esigenza ancor più impellente nell’attuale congiuntura economica, con le aziende alle prese con costi in forte aumento, speculazioni sui mercati e anomalie climatiche».

«Sono varie le opportunità per le diverse tipologie di imprese – ha concluso Borrello – che si adattano pure a tante nostre realtà, comprese quelle più marginali e di montagna dove alcuni comparti, come quello zootecnico, giocano un ruolo fondamentale e meritano grande attenzione». (rvv)

Martedì ad Acri l’incontro informativo di Coldiretti sulla nuova Pac 2023-2027

Martedì 7 febbraio, ad Acri, alle 16, nella sede dell’ufficio di Coldiretti, è in programma un incontro informativo sulla nuova Politica Agricola Comunitaria 2023-2027.

«La nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC) 2023-2027 è tema di grande interesse per gli agricoltori e Coldiretti Calabria – ha dichiarato il presidente regionale, Franco Aceto – la sta mettendo in chiaro, attraverso una serie di incontri formativi/informativi, che si stanno tenendo su tutto il territorio regionale. Vi è grande partecipazione ed interesse, perché  l’obiettivo è di far cogliere alle aziende  tutte le opportunità offerte dalla nuova Politica Agricola Comune».

Parteciperanno Vincenzo Abbruzzese vice presidente Coldiretti di Cosenza, Giuseppe Aiello segretario di Zona, Graziella Arena assessore tutela e diritto al cibo del comune di Acri, Francesco Cosentini direttore Coldiretti Calabria, Giovanni Cipolla responsabile regionale Pac e Psr.

«La formazione, resa possibile grazie alla pluriennale esperienza sul campo tecnici della Coldiretti – si legge in una nota – è da sempre uno dei cavalli di battaglia dell’organizzazione, per informare gli agricoltori e formarli, affinché siano consapevoli di cosa prevedono le norme più attuali così da  coglierne tutti i vantaggi. Nell’agricoltura moderna che stiamo vivendo non è possibile farsi cogliere impreparati. Le occasioni per sviluppare le aziende esistono, pur nelle difficoltà di carattere gestionale e burocratico, perciò un’approfondita conoscenza della materia è determinante per saperle afferrare e crescere sotto il profilo imprenditoriale e, naturalmente, in termini di fatturato».

«Formazione e informazione  ma anche consulenza e affiancamento concreto alle imprese agricole dei territori – ha dichiarato il direttore Francesco Cosentini –. Conoscere le regole del gioco è fondamentale, ma lo è altrettanto la capacità di destreggiarsi tra i cavilli burocratici, per predisporre le pratiche indispensabili ad accedere alle misure previste dalla nuova Pac».

«A tal fine, gli uffici Coldiretti – ha concluso –, che possono contare su personale altamente preparato e sottoposto a continui corsi di aggiornamento, si sono organizzati per fornire la più ampia consulenza possibile su misura per ciascuna impresa». (rcs)

 

Abbruzzese (Coldiretti Calabria): Con mense biologiche si colma un vuoto di troppi anni

Per Coldiretti Calabria è una «decisa e concreta scelta, che colma un vuoto di troppi anni, quella della Regione Calabria che ha messo a disposizione  cinque milioni di euro per promuovere con le mense scolastiche biologiche la sana alimentazione e i prodotti tipici locali a Km zero».

Una iniziativa promossa dall’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo e dalla vicepresidente della Regione, Giusi Princi e che ha raccolto il plauso di Coldiretti, che ha parlato di «un investimento importante sul piano sociale ma soprattutto una rivoluzione alimentare e culturale che – ha dichiarato Vincenzo Abbruzzese, vice-presidente Coldiretti Cosenza e componente il direttivo Nazionale di Coldiretti Bio – vede finalmente luce dopo tanti anni di immobilismo».

«Come Coldiretti – ha aggiunto – abbiamo sempre e costantemente puntato a questo risultato anche perché, vi è una diffusa presenza e un numero crescente di imprese agricole che vendono direttamente il proprio prodotto senza intermediazioni e che sono in grado di offrire alimenti freschi coltivati e prodotti localmente. La possibilità, poi, di imparare a conoscere i prodotti del proprio territorio a partire dalle mense scolastiche ha anche un importante valore educativo e culturale che la Coldiretti è impegnata promuovere con il progetto di educazione alla campagna amica nelle scuole, per recuperare, soprattutto nelle giovani generazioni, i principi della tradizione, della sana alimentazione, della stagionalità dei prodotti e della realtà territoriale, valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’ agricoltura con i cibi consumati ogni giorno».

«Le attività di formazione ed il cibo proposto in mensa – ha proseguito – sono strumenti fondamentali per fornire le basi di una alimentazione sana e consapevole – spiega Abbruzzese. Attuare questi percorsi a scuola significa riconoscere che la promozione della salute non è delegabile al solo sistema sanitario e significa anche dare finalmente importanza  all’educazione alimentare».

«L’agricoltura biologica rappresenta un metodo produttivo di importanza strategica per la transizione ecologica dei nostri territori  – ha aggiunto il dirigente di Coldiretti Bio – nel ricordare che i primati del biologico calabrese contribuiscono a rendere l’ agricoltura italiana tra  la più green d’Europa. Adesso è necessario che i Comuni, le istituzioni scolastiche interagiscano con la piattaforma del Ministero perchépiù alte saranno le adesioni da parte delle scuole e tanto più saranno le risorse economiche che potremo avere a disposizione e, a tal proposito, la Coldiretti Calabria offre piena disponibilità». (rcz)

Coldiretti Calabria: Gli anziani sono una risorsa, il 50% salva i bilanci familiari

Chi pensa che gli anziani siano un peso sbaglia di grosso, per Coldiretti Calabria. In quasi il 50% delle famiglie «sono i nonni – ha evidenziato l’Associazione –  a salvare il bilancio domestico messo a rischio dall’inflazione che colpisce il carrello della spesa con l’esplosione dei costi dell’energia a causa della guerra in Ucraina, con una tendenza che si è accentuata anche rispetto ai difficili anni della pandemia».

«Lo fanno, sia con la pensione, ma anche dedicandosi all’agricoltura, coltivando orti , aiutando le famiglie nella conduzione aziendale o anche titolari di aziende agricole – ha proseguito Coldiretti –. Basti pensare che nella nostra regione,  coloro che hanno da 75 anni  in poi conducono in agricoltura oltre 21.000 (di cui donne circa 8500) aziende su un totale di 95538, secondo l’ultima rilevazione Istat».

«Ma anche artigianato, fino al commercio, e così si può beneficiare dell’esperienza accumulata da chi è ora in pensione – si legge ancora –. E c’è un grado di soddisfazione perché la presenza di un pensionato in casa, quasi i due terzi (63%) dichiarano che i nonni sono un fattore determinante per contribuire proprio al reddito familiare, mentre il 22% guarda a loro come un valido aiuto per accudire i propri figli, magari per portarli a scuola e seguirli anche una vola tornati a casa. Una possibilità che dà fiducia ma consente anche di risparmiare su doposcuola e baby sitter. Anche se è necessario aumentare i servizi e l’assistenza sul territorio anche nelle aree più svantaggiate e isolate».

«Come nella migliore cultura e tradizione agricola – ha spiegato la Coldiretti – la presenza degli anziani fra le mura di casa è quindi quasi sempre considerata un valor aggiunto all’interno di un welfare familiare che deve fare i conti sia con la gestione delle risorse economiche disponibili sia con quella del tempo e dei figli in situazioni dove molto spesso entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa la maggior parte della giornata».

«La presenza dei nonni – ha sottolineato la Coldiretti – è sempre più importante anche rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari e guidare i più giovani verso abitudini più salutari nelle scuole e nelle case. Uno stile nutrizionale – ricorda Coldiretti – basato sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari che ha consentito – continua Coldiretti – una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 79,7 anni per gli uomini e 84,4 per le donne, anche se con la pandemia si è verificata una brusca inversione di tendenza».

«Insomma – ha dichiarato Elvira Leuzzi, presidente dell’Associazione pensionati della Calabria – un invecchiamento attivo e pertanto, come è stato rilevato nell’assemblea nazionale dei senior Coldiretti, la presenza degli anziani all’interno della famiglia si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini  e la solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale». (rcz)

Coldiretti Calabria: Il caro spesa ai calabresi costa oltre 200 mln di euro nel 2022

Nel 2022 il caro spesa costa ai calabresi oltre 200 milioni. È quanto è emerso dall’analisi della Coldiretti che ha stilato la classifica degli aumenti sulla base dati Istat relativi all’inflazione a dicembre, che a livello generale fanno segnare nel 2022 l’aumento più ampio dal 1985, trainati dal rincaro dei beni energetici legato alla guerra in Ucraina che fanno penare l’intera filiera, dai campi alle tavole.

«I rialzi dell’inflazione sul carrello dei calabresi che nel 2022 hanno speso 60 milioni in più per mettere in tavola pane e pasta, alimenti costanti nei pasti; anche la verdura è costata 30 milioni in più, mentre per la carne si è avuto un esborso aggiuntivo di 45 milioni rispetto allo scorso anno. La  provincia di Cosenza – ha spiegato Coldiretti – ha registrato un alto incremento del costo del cibo e la Calabria è fra le prime regioni per l’aumento del pr ezzo dei prodotti agroalimentari e della ristorazione».

 «Complessivamente, le famiglie italiane hanno speso nel 2022 ben 13 miliardi in più – ha continuato Coldiretti – quelle calabresi 200 milioni per prodotti alimentari e bevande analcoliche a causa di un aumento medio dell’inflazione del 9,1%, con la classifica degli aumenti che è guidata da pane, pasta e cereali davanti a verdure e carni. Al quarto posto ci sono latte formaggi e uova con 18 milioni di esborso aggiuntivo, che precedono il pesce, e la frutta (+12 milioni). Seguono olio, burro e grassi  e le bevande analcoliche (dal caffè alle acque minerali fino ai succhi). Chiudono la classifica degli aumenti a zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolci e sale, condimenti e alimenti per bambini».  

«Ma i cittadini-consumatori per difendersi dagli aumenti – ha proseguito l’Associazione – ormai hanno preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso, secondo l’analisi Coldiretti/Censis. Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne – denuncia la Coldiretti – dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione e ben oltre 1/3 del totale si trova comunque costretta a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea».

«Sotto pressione – ha sottolineato la Coldiretti – è l’intera filiera agroalimentare a partire dall’agricoltura dove si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +500% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Ma aumenti riguardano anche l’alimentare con il vetro che costa oltre il 50% in più rispetto allo scorso anno, il 15% il tetrapack, il 35% le etichette, il 45% il cartone, il 60% i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al +70% per la plastica».

«Occorrono risposte immediate – ha sottolineato Coldiretti – quali il rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare, riducano la dipendenza dall’estero e garantiscono un giusto prezzo degli alimenti per produttori e consumatori raddoppiando  da 5 a 10 miliardi le risorse destinate all’agroalimentare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e poi nell’ambito  del Pnrr i progetti di filiera presentati dalle imprese per investimenti dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura che già vede al livello nazionale 50 proposte e migliaia di agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione, università e centri di ricerca coinvolti.  Questo serve a combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera per tutelare i consumatori ed il reddito degli agricoltori anche dalle pratiche sleali». (rcz)

Coldiretti Calabria: Servono interventi mirati per ridurre minaccia dei cinghiali

Coldiretti Calabria ha ribadito l’urgenza di «interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali».

1Dopo le immagini dei cinghiali alla Cittadella Regionale – si legge in una nota – a dir la verità già riscontrate e segnalate da Coldiretti Calabria sin dal 2019, viene facile affermare: anche le Istituzioni sono assediate! Se qualcuno ancora nutriva e nutre dubbi sulla presenza invasiva dei cinghiali adesso l’avviso è stato recapitato a domicilio.  Insomma è evidente che la presenza diventa sempre più domestica».

«In riferimento al rapporto Ispra sulla proliferazione dei cinghiali in Italia – si legge – dalle campagne alle città con in media 300mila abbattimenti all’anno nel periodo 2015-21, in aumento del 45%, la stragrande maggioranza dei calabresi (80%) ritengono che i cinghiali siano troppo numerosi e li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale.  Il risultato – sottolinea la Coldiretti – è che oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali e ne consegue un evidente depauperamento del patrimonio».

«I branchi come riscontriamo ogni giorno – ha sottolineato Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole che non sono solo quelli per i quali si chiede il risarcimento ma viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale senza dimenticare i rischi per gli allevamenti e il Made in Italy a tavola con la diffusione della peste africana».

 «L’invasione da parte dei selvatici – viene rilevato – ha causato un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps. Negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat».

«Ormai è palese: i cittadini considerano l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate», ha concludo Coldiretti. (rcz)