Curcio (ProCiv) visita la sala operativa di Calabria Verde

Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha visitato la Sala operativa unica permanente di Calabria Verde per rendersi conto dell’impegno richiesto alla struttura. E stata una settimana terribile per il sistema antincendio boschivo in Calabria che alla vigilia di ferragosto 2021 deve fare già i conti con un bilancio pesantissimo.

Nel riepilogo incendi del coordinamento aereo SOUP, Sala operativa unica permanente, “Calabria Verde” ha registrato nella giornata campale di mercoledì 11 agosto interventi su ben 242 incendi, 148 quelli di giovedì 12.  In due giorni insomma richieste su 390 roghi, gran parte dei quali (309) non boschivi. Un concentramento quanto meno strano di inneschi e focolai in breve lasso di tempo che delinea un quadro molto inquietante di sospetti. Ma non mancano diversi segnali confortanti capaci di infondere speranza e fiducia. Intanto l’emergenza non è più cosa ristretta in ambito regionale ma ufficialmente caso nazionale nell’agenda del premier Draghi. Lo dimostra un impegno aereo mai registrato con ben 12 canadair giovedì in azione (di cui 3 francesi) ed anche la doppia visita del capo della protezione civile Fabrizio Curcio il quale prima a Reggio Calabria in prefettura e poi ieri alla Cittadella di Catanzaro ha fatto un punto tecnico-operativo con le strutture di soccorso (Calabria Verde in primo piano, Prociv, Vigili del fuoco, Volontari e Comuni) ed istituzionale con i soggetti responsabili (presidente Spirlì, commissario  Calabria Verde Oliva, sindaci Falcomatà e Abramo, prefetti).

«Riporto al Governo questa situazione delicata che ha determinato già lo stato di mobilitazione – ha detto l’ingegnere Curcio – la filiera del bosco è lunga, e va dalla prevenzione agli interventi aerei. Vedremo se la norma, che risale al 2000, dovrà essere rivista.” Curcio ha visitato anche la SUOP, a Germaneto di Catanzaro, dove ha verificato l’estremo sforzo che sta facendo il sistema regionale e la dinamica delle priorità delle emergenze dovuta alla necessità di garantire l’incolumità pubblica».

Oltre ai danni incalcolabili, proprio dalla provincia reggina arriva una grandissima soddisfazione: la salvezza della Faggeta Vetusta, patrimonio Unesco, con la quercia millenaria Demetra ed altre due antichissime. Un risultato ottenuto anche grazie al fondamentale impiego di uomini e mezzi di Calabria Verde che assieme ai Carabinieri ambientali di Reggio, vigili del fuoco, Comune di Samo e l’Ente Parco Aspromonte hanno faticosamente ottenuto fino ad ora l’obiettivo, anche se la guardia rimane sempre alta e la concentrazione massima. Altro importante segnale di rinascita quello all’interno della pineta catanzarese di Siano. Anche qui, a fronte di una quasi completa distruzione del patrimonio, la scoperta che nel cuore del Bosco Li Comuni le fiamme hanno risparmiato la zona dell’orto botanico e quanto attorno esistente su cui ricostruire uno dei polmoni verdi cittadini. Una circostanza che non è sfuggita al primo cittadino del capoluogo di regione il quale ha telefonato al commissario per avviare le prime operazioni di un ripristino. Lo stesso Oliva ha assicurato ad Abramo che già lunedì mattina una squadra di operai comincerà con la pulizia dell’ingresso del Parco Li Comuni. (rcz)

Dal vertice Curcio-Falcomatà e Prefetto le prime misure contro gli incendi

Dal vertice subito convocato in Prefettura dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio che ha visto la partecipazione del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà e del prefetto Massimo Mariani, sono emerse le prime misure per fronteggiare operativamente il fuoco.

Falcomatà, nel suo intervento, ha voluto «ringraziare il presidente del Consiglio, Mario Draghi, per aver risposto immediatamente all’appello partito da Reggio Calabria e per aver posto l’emergenza in corso in Calabria al centro dell’agenda politica nazionale. Il nostro territorio sta attraversando un momento difficilissimo e i sindaci si sono ritrovati da soli a dover agire davvero a mani nude per far fronte ad una serie di eventi tragici e di straordinaria portata».

«Con il presidente Draghi – ha poi aggiunto il primo cittadino – ho avuto modo di fare un punto generale sulle condizioni di grave emergenza in cui versa il territorio metropolitano di Reggio Calabria, con l’obiettivo di mettere in rilievo le principali esigenze manifestate dalle comunità. A cominciare dalla necessità di predisporre da subito un piano capillare di gestione e monitoraggio dell’emergenza che, è bene ricordarlo, è ancora pienamente in corso sebbene le notizie delle ultime ore provenienti dai vari fronti di fuoco e dalle unità operative impegnate che non finiremo mai di ringraziare, sembrano moderatamente incoraggianti. Nell’immediato il territorio necessita del ripristino del sistema viario, delle reti idrografiche e della sentieristica. Accanto a ciò – ha precisato il Sindaco Falcomatà – occorre continuare a mantenere altissimo il livello di guardia perché ciò che sta accadendo da giorni ha un carattere e una portata mai visti prima. In secondo luogo, crediamo sia fondamentale mettere in atto sin da ora una profonda e attenta azione di ricostruzione che deve abbracciare sia gli aspetti ambientali che quelli di natura economica e sociale. Nelle prossime settimane – ha messo in evidenza il Sindaco metropolitano – avremo a che fare senza dubbio con altre e ugualmente gravi criticità legate alla stagione autunnale e all’arrivo delle prime piogge che troveranno terreni, rilievi collinari e interi versanti montani profondamente indeboliti dai roghi che hanno incenerito intere porzioni di vegetazione, con il rischio concreto che si verifichino eventi legati al dissesto idrogeologico. Pertanto il rimboschimento delle nostre aree interne è già oggi un tema di stringente attualità che non può farci trovare impreparati in futuro. Non ultimo – ha infine puntualizzato Falcomatà – occorre intervenire concretamente e in misura rilevante per risollevare le filiere e le attività produttive danneggiate, o in alcuni casi completamente distrutte dalle fiamme, ma anche per sostenere quei residenti che hanno subito danni alle loro abitazioni».

Al termine del vertice in Prefettura, il Sindaco Falcomatà ha convocato una riunione a Palazzo “Corrado Alvaro” , per svolgere ulteriori approfondimenti, con il supporto di dirigenti e tecnici dell’Ente metropolitano e dei consiglieri metropolitani Carmelo Versace e Salvatore Fuda, circa gli aspetti legati alla organizzazione e pianificazione degli interventi nelle varie aree colpite ma anche per verificare i profili di responsabilità, rispetto alle mancate attività di prevenzione e presidio, legati agli eventi che sono accaduti in questi giorni ai danni del territorio e del patrimonio ambientale.

Sull’altro fronte, quello regionale, il presidente ff Nino Spirlì ha convocato i sindaci calabresi delle aree più colpite. Alla riunione ha preso parte l’ing. Curcio, che non ha dedicato molto tempo alle considerazioni, passando subito alla fase operativa. «Stamattina – ha detto Curcio – abbiamo prima fatto tappa a Reggio Calabria, in un territorio dove si è maggiormente sostanziata questa ondata di incendi che ha investito la Calabria, e poi ho incontrato, con il presidente Spirlì, molti altri sindaci che stanno vivendo lo stesso dramma. Stiamo verificando come chiudere questa fase operativa. Ci sono ancora incendi in Calabria, anche se sembra che adesso ci sia una moderata flessione. Oggi sono venuto a portare supporto operativo, su mandato della presidenza del Consiglio dei ministri e del presidente Draghi, che è vicino a un territorio duramente colpito e in cui ci sono state vittime».

«Per il momento – ha proseguito Curcio –, in Calabria è stato dichiarato lo stato di mobilitazione nazionale. Questo ha consentito al sistema di mobilitare risorse fuori regione e al corpo nazionale, che già aveva raddoppiato i propri turni, di mobilitare ulteriori risorse. Ha consentito inoltre ai sindaci di lavorare sulle somme urgenze. Dal punto di vista operativo, quella dichiarazione di mobilitazione nazionale ha aiutato il territorio a essere più reattivo nella gestione emergenziale».

«Spero – ha concluso il capo della Protezione Civile – che ci sarà anche un momento di riflessione sulla cura del bosco e sulla sua salvaguardia. È un nostro patrimonio e bisognerà intervenire anche sul piano normativo. Su questo darò il mio contributo tecnico. Finiamo la parte incendi e iniziamo quella relativa alle alluvioni, perché gli eventi estremi oramai ci stanno abituando a questo. Non perdiamo il filo che lega queste cose, perché un bosco bruciato significa maggiore velocità di acqua piovana che scende, e noi dobbiamo essere pronti alle situazioni più difficili».

Spirlì ha detto che «Questo è il momento del lavoro. Un lavoro che bisogna condividere tutti insieme. Dopo il confronto con il territorio, nel più breve tempo possibile organizzeremo tutto quello che dovrà essere organizzato a tutela di aziende e privati che hanno subito danni per gli incendi. C’è la massima collaborazione con Protezione civile e Governo».

«È il momento – ha aggiunto Spirlì – di intervenire in modo intelligente. Il fuoco sta interessando non solo la Calabria, ma molte altre regioni italiane, così come altri Paesi del Mediterraneo. Noi abbiamo chiesto subito lo Stato di mobilitazione al presidente Draghi che, nel giro di sei ore, ha firmato il decreto. Subito dopo, la Giunta ha chiesto lo stato di emergenza al Governo».«Sulle fiamme che bruciano in Calabria – ha dichiarato ancora il presidente –, non accetterò nessuna speculazione di tipo elettorale. Stamattina ho incontrato tutti i responsabili regionali, che mi hanno confermato che tutto quello che si poteva fare è stato fatto, ottimizzando azioni che, solo fino a poco tempo fa, non erano così efficienti. Allo stesso tempo, è necessaria una vera progettazione per il rimboschimento, perché la Calabria ha bisogno di ricostruire il suo polmone verde».«Vorrei – ha concluso Spirlì – che si desse fine, in questa fase, alle polemiche e ai processi sommari che appaiono su certa stampa e su certi social. Si facciano subito proposte di legge che aumentino le pene per i piromani: sono convinto che abbiano “pupari”, che ci sia un piromane dei piromani. Non si tratta semplicemente di folli, ma di qualcuno che ha una strategia precisa e cerca di mettere costantemente sotto scacco le istituzioni. Servono indagini e misure importanti». (rrm)

Il tweet di Falcomatà, la risposta di Draghi. Oggi arriva Curcio (Protezione Civile)

Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà twitta l’invito a draghi di venire giorno di Ferragosto in Calabria per rendersi conto di persona dell’immane disastro ambientale provocato dagli incendi di questi giorni.

E il Presidente Draghi replica immediatamente esprimendo la vicinanza del Governo alla popolazione calabrese così duramente provata. Draghi ha assicurato il massimo sostegno a tutta la comunità metropolitana di Reggio Calabria e all’intera Calabria.

«Sono stato raggiunto – ha detto Falcomatà – da una telefonata del Presidente del Consiglio, che si è intrattenuto a lungo per conoscere nel dettaglio lo stato della situazione relativa all’emergenza incendi, pregandomi di estendere la sua solidarietà e vicinanza all’intera comunità ed offrendo la massima disponibilità per ciò che riguarda il tema dei ristori sia per un progetto straordinario di messa in sicurezza del territorio metropolitano e per il rimboschimento di tutte le aree verdi andate distrutte. Credo sia un segnale positivo di vicinanza alla nostra comunità da parte del Presidente Draghi»

«Proprio domani (ndr: oggi) il Capo nazionale della Protezione Civile Fabrizio Curcio sarà in Calabria per sincerarsi direttamente della situazione, guidare personalmente le operazioni di spegnimento degli incendi rimasti e fare il punto sulla messa in sicurezza delle aree andate distrutte dal fuoco. C’è da programmare con urgenza un intervento straordinario per evitare che montagne e colline rimaste scoperte dalla protezione vegetale possano trasformarsi in fiumi di fango già alle prime piogge. E poi è necessario prevedere fin da subito una vasta operazione di rimboschimento di tutti i territori distrutti dal fuoco, oltre che il risarcimento dei danni per le imprese ed i cittadini residenti che hanno subito gli effetti devastanti degli incendi. 

«Siamo sinceramente confortati dalla vicinanza espressa dal Presidente Draghi – ha affermato infine il sindaco – in una situazione di emergenza come questa penso sia un dovere delle istituzioni far sentire la propria presenza in maniera concreta, supportando chi come i sindaci da giorni sta combattendo, spesso anche fisicamente, contro l’avanzare del fronte incendiario. Siamo fiduciosi che la disponibilità offerta dal Capo del Governo si tramuti in tempi brevi in un supporto concreto, a cominciare dal sostegno nelle operazioni di spegnimento degli incendi ed in tutto ciò che ne consegue in termini di risarcimento, messa in sicurezza e bonifica delle aree colpite. Naturalmente continueremo ad interloquire in maniera costruttiva per fare in modo che ciò avvenga in tempi ragionevoli». (rrm)