SPEZZANO ALBANESE (CS) – Il 27 novembre il convegno sul contrasto alla violenza sulle donne

Lunedì 27 novembre, a Spezzano Albanese, nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “V. Bachelet”, si terrà il convegno sul contrasto alla violenza contro le donne organizzato dalla Fidapa – Sezione Spezzano Albanese.

Il convegno vuole essere una ferma denuncia sugli atti di violenza che, sempre più subdoli vengono perpetrati contro le donne o comunque, si consumano all’interno della coppia. La Presidente della Fidapa, dott.ssa Angela Guida, sostiene che, proprio all’interno della coppia, dove gli affetti sono più forti, possono emergere sofferenze più intense. I dati statistici sono allarmanti, la cronaca registra casi e modalità sempre più esasperate come il caso di Giulia Cecchettin che ha lasciato tutti sbigottiti e nell’ angoscia di non trovare possibili soluzioni. Certo è che non si può rimanere inermi, bisogna fermare questa mattanza. Servono interventi strutturali, servono nuovi linguaggi e un approccio culturale che, partendo dalla famiglia deve transitare attraverso la scuola sino a coinvolgere la società tutta.

L’uomo sta dimostrando di non saper gestire i propri limiti, di non saper metabolizzare gli abbandoni, le separazioni perché, non ha una prospettiva di futuro. Non conosce più il valore dell’alternativa, cade in una sorte di narcisismo patologico che lo porta a compiere atti inconsulti, a volte ad annientare persino i propri figli. La sezione Fidapa di Spezzano Albanese attraverso il convegno, vuole tentare il coinvolgimento di tutte le Fidape, delle socie psicologhe, criminologhe, educatrici, giuriste a formulare una proposta di legge che individui figure altamente specialistiche per contrastare il fenomeno.

Il convegno vede la presenza di relatori di alto profilo come la professoressa Anna Scola, vicepreside del citato liceo, la psicoterapeuta Mariangela Martirani e l’avvocato Margherita Corrieri del foro di Cosenza. Protagonisti della serata saranno gli studenti del locale Liceo V. Bachelet reali destinatari di un improvvisato laboratorio espressivo attinente al tema da trattare. (rcs)

VILLAPIANA (CS) – La Fidapa pensa alle donne con disabilità

“Donne con Disabilità: Discriminazione e Violenza di genere”: è questo il titolo dell’importante convegno organizzato dalla Fidapa – Distretto Sud Ovest, su iniziativa della rappresentante Young del distretto Sud Ovest Elvira Gerundino, che si terrà domani, 27 maggio, alle 10.30 presso la sala teatro dell’Otium Exclusive Aldiana Club di Villapiana Scalo.

Un evento di caratura nazionale, che vedrà partecipare relatori del calibro di Antonella Valenti, Professore ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale dell’Unical, nonché Direttrice del Corso di specializzazione al sostegno didattico e Delegata del Rettore per l’inclusione degli studenti con disabilità/Dsa dell’Unical, Teresa Colonna, interprete della Lingua dei Segni italiana e docente del corso di specializzazione al sostegno didattico dell’Unical, e Enrichetta Alimena, attivista, giornalista e formatrice presso il corso di specializzazione al sostegno didattico dell’Università della Calabria.

Il tema della discriminazione e della violenza di genere che colpisce le donne con disabilità è particolarmente caro ad una realtà come la Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) in quanto le donne con disabilità sono più esposte delle altre donne alla violenza di genere, ma questo aspetto è scarsamente considerato sia nelle politiche inerenti la violenza contro le donne, sia nelle politiche relative alle persone con disabilità. Solo in rari, rarissimi, casi le Leggi in favore delle donne prendono in considerazione le donne con disabilità, e la legislazione a favore delle persone con disabilità non considera il genere. Le persone con disabilità sono semplicemente “i disabili”. Un sistematico disconoscimento dell’identità sessuata che costituisce esso stesso una forma di violenza.

Proprio a testimonianza della valenza e dell’importanza del tema per la prestigiosa realtà, che da sempre si batte in difesa dei diritti delle donne, all’evento parteciperanno le massime cariche nazionali a partire Fiammetta Perrone, Presidente Nazionale della Fidapa Bpw Italy, proseguendo con Pina Genua Ruggero, Presidente del Distretto Sud Ovest, Ludovica Zoccali, Referente Nazionale Sez. Young e Iolanda Accoti, Presidente della Sezione di Trebisacce.

L’evento, che si pone come un importante momento di riflessione perfetto per creare un focus di analisi su un tema spesso scarsamente oggetto di approfondimento, sarà coordinato dal giornalista Andrea Mazzotta. (rcs)

La Fidapa di Siderno, Locri e Roccella unite nella cerimonia delle candele

di ARISTIDE BAVA – I Club Fidapa di Siderno, Locri e Roccella hanno festeggiato insieme la tradizionale cerimonia annuale delle candele con una suggestiva serata che si è tenuta presso il Grand Hotel President di Siderno.

Per la Fidapa la Cerimonia delle candele è un importante momento associativo. Ha avuto origine nell’inverno del 1942: ogni candela accesa rappresentava una nazione nel mondo, che veniva poi spenta quando questa entrava in guerra. Quelle rimanenti, accese, rappresentavano la Speranza e la Pace in sostegno alle altre nazioni.

Oggi, l’accensione di tante fiammelle, di diverso colore, (ogni candela bianca rappresenta una Federazione, ogni candela blu un Paese in cui vi è almeno un Club associato. mentre  le candele rosa, rappresentano le Socie individuali presenti in alcuni paesi) riguarda  tutti i paesi che fanno parte della Federazione Internazionale BPW. La Cerimonia rappresenta un momento di incontro in cui ogni socia riscopre il senso e l’orgoglio dell’appartenenza a questa attiva associazione femminile che da decenni si impegna per la crescita culturale e professionale delle donne nel simbolo di unione, rispetto ed armonia.

La cerimonia delle tre sezioni della Locride è stata  introdotta dalla Presidente della sezione di Siderno Cinzia Lascala ed è proseguita con la lettura dei messaggi della Presidente Nazionale Fiammetta Perrone e della Presidente Internazionale rispettivamente a cura della Presidente della sezione di Locri Elisa Sansalone e della Past Presidente di Siderno Angela Giampaolo. Poi la presidente di Roccella Maria Ida Gemelli ha, presentato le nuove socie Angela Guarnieri, medico chirurgo e Sandra Crupi.

Anche a Locri sono entrate due nuove socie, Elena Gratteri, avvocato e Immacolata “Titti” Curinga anche lei avvocato e consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Locri. Nella sezione di Siderno, le new entry sono state Antonella Scabellone, docente e Presidente della Proloco di Siderno, Anna Maria Romeo, avvocato, Alessandra Celentano, Dirigente del Ministero di Giustizia e Franca Femia, titolare di autoscuola.

Alla cerimonia è stata presente la Presidente del Distretto Sud Ovest Pina Genua Ruggiero, che ha incoraggiato le socie a mantenere rapporti improntati all’umanità e alla sincerità.

È stata proprio lei che ha avuto l’onore di accendere la candela bianca più alta. Le candele rosa sono state invece accese dalle nuove socie, che sicuramente arricchiranno  l’associazione di nuove e positive energie. L’accensione delle candele blu  è toccata alle socie più giovani. La Cerimonia delle Candele si è conclusa con la simbolica preghiera della Fidapa: «riuniamo le nostre forze per proseguire in pace, in serenità e con amore. Che le donne di tutte le generazioni possano fare la loro parte per raggiungere l’armonia e l’uguaglianza tra tutti gli esseri umani». (ab)

REGGIO – Il 21 maggio il convegno “Area Metropolitana dello Stretto” della Fidapa

Il 21 maggio, a Reggio, alle 16.30, all’Hotel Excelsior, si terrà il convegno Area Metropolitana dello Stretto: Luogo di incontro e confronto promosso dalla Fidapa – Sezioni Reggio Calabria, Piana di Palmi, Villa San Giovanni, Melito  Porto Salvo, Reggio Calabria Morgana.

Al convegno parteciperanno esperti a livello nazionale che metteranno in evidenza le problematiche dell’area costiera metropolitana dello Stretto, quali la tutela di un ecosistema di valore,  l’individuazione di risorse per finalità turistiche, ambientali e di occupazione giovanile, si inserisce nell’ambito del tema internazionale 2021-2023”New actions through cooperation” Fidapa Bpw. 

Il convegno si inserisce all’interno di un progetto di ampio respiro che ha come scopo lo sviluppo di attività che possano avere effetti positivi sull’ambiente e sul patrimonio culturale, con particolare attenzione anche alle attività ricreative portuali e di diporto e ha come obiettivo di trasformare le città che si affacciano sul mare in città di mare.Infatti  il mare dell’area metropolitana dello Stretto offre uno scenario di incommensurabile valore storico, archeologico, ambientale e culturale. Il progetto ha come partner l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. (rrc)

PALMI (RC) – La Fidapa parla di Art noveau e Modernismo artistico

La Fidapa Sezione di Palmi ha organizzato un appuntamento culturale dedicato “All’Art Noveau e la nascita del Modernismo Artistico: la riforma della vita nell’arte”. L’evento si è tenuto presso l’auditorium “Prof. Pietro Ciappina S.s.p.a “G. Sergi” di Palmi ed è stato organizzato nell’ambito della programmazione della nota associazione.

La presidente dott.ssa Anna Pizzimenti in apertura dei lavori ha ribadito come la Federazione italiana donne arti professioni affari da sempre valorizza il ruolo della donna, le sue comptenze e cerca di scoprire attraverso i canali piu disparati, piu’ differenti, quanto l’evoluzione della stessa, nel tempo sia stata condizionata o li abbia condizionati, dunque non si poteva non dedicare un appuntamento attraverso il rapporto tra arte e vita, non dimenticando come traccia portante il ruolo, l’appartenenza e la trasformazione della donna sia nel sociale che nel mondo artistico. Proprio per questo il compito è stato affidato al prof. Giuseppe Livoti docente di discipline artistiche, giornalista pubblicista e direttore della Pinacoteca di Bova Marinae e presidente dell’associazione culturale Le Muse il quale, ha fatto memoria con l’ausilio di materiale visivo di un periodo importante come l’Art Noveau ed il suo collegamento con la nascita del concetto di Arte moderna.

Inedita la presentazione con un taglio qualificato, attraverso immagini di architetture, decorazioni e storie di donne per scoprire meglio il ruolo femminile nella società dell’epoca. Livoti è partito dal concetto che il Liberty o Stile Floreale è un forma d’arte italiana trasversale, che deriva dall’Art Dèco e che coinvolge, oltre la pittura, molte arti minori e l’artigianato, con lo scopo di opporsi alla pianificazione indotta dalla industrializzazione che ormai aveva invaso tutti gli aspetti della vita. Il termine Liberty dal nome dell’inglese Arthur Lasenby Liberty (1858-1919), commerciante londinese di oggetti d’arte e di alta qualità destinati al largo consumo. Allo Stile Liberty italiano corrispondono, nei diversi paesi europei, il Modernismo in Spagna, l’Art Nouveau in Francia ed in Belgio, lo Jugendstil in Germania, il Modern Style o Art Decore in Inghilterra e il Secession Stil in Austria. Si tratta fondamentalmente di uno stile decorativo, che trovò espressione in un’ampia gamma di forme artistiche, dall’architettura al design di interni, dalla produzione di mobili alla grafica, dall’arte della lavorazione dei metalli e del vetro alla ceramica, dai disegni delle stoffe alle illustrazioni di libri, giornali e manifesti.

Ha molto interressato il numeroso pubblico presente il concetto dell’arte come opera organica che timidamente anticipa l’architettura, l’architettura moderna che promuove un’armonia tra l’uomo e la natura, la creazione di un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale attraverso l’integrazione dei vari elementi artificiali propri dell’uomo (costruzioni, arredi, ecc.), e naturali dell’intorno ambientale del sito. Tutti divengono parte di un unico interconnesso organismo, spazio architettonico. Tante le storie di donne raccontate quella dell’iconografica Jane Avril nata nel 1868 ed è nota con il soprannome di “Mélinite”, il potente esplosivo che esprime la sua dirompente energia nella danza. Si esibisce al Moulin Rouge, dove è molto nota e con lei una delle maggiori vedette del locale. Jane Avril è una donna colta, che apprezza i dipinti di Toulouse Lautrec; egli la contraccambia con affetto sincero e ammirazione.

Le regala anche molti quadri, che lei a sua volta dona ai numerosi amanti. Ed ancora Sarah Bernhardt considerata dalla critica italiana la sola rivale di Eleonora Duse, che intraprese la carriera teatrale all’età di diciotto anni dopo un’infanzia disordinata – il padre era un ufficiale di marina trattenuto in Cina, la madre la affidò dapprima alla balia bretone e successivamente alla sorella maggiore che, non sapendosene occupare, la portò in un ospizio di suore. Fu il Duca di Morny, fratellastro di Napoleone III nonché amante della zia e in seguito della madre, a iscriverla a corsi di pittura e scultura all’Ecole des Beaux e a farla entrare nei migliori istituti d’arte drammatica di Parigi. La stessa fu la Musa ispiratrice del pittore ceco Alphonse Mucha che, attraverso le sue rappresentazioni cartellonistiche e dunque pubblicitarie, sublimò l’immagine di femme fatale della Bernhardt, diffondendola ovunque. Come riporta la biografia del pittore «Mucha riuscì a sfondare proprio grazie al suo manifesto-litografia disegnato per l’attrice Sarah Bernhardt. I primi giorni di gennaio dell’anno 1895 tutta Parigi vide il manifesto in questione sui muri della città e in occasione della rappresentazione della Gismonda di Victorien Sardou e fece sensazione. Il formato verticale, allungato, del tutto inedito, con l’immagine della celebre attrice tragica rappresentata quasi a grandezza naturale, produceva un effetto drammatico non comune ed impressionava per la ricchezza e la raffinatezza della gamma cromatica».

E continua ancora «La trasposizione figurativa delle sue locandine teatrali impressionò positivamente Sarah Bernhardt al punto che, senza esitazione, l’attrice sottoscrisse un contratto esclusivo di sei anni con l’artista moravo».

Suggestiva la lettura di un componimento poetico della prof.ssa Maria Grazia Rondanini – referente Task Force Cultura della Sezione Piana di Palmi, testo cromaticamente autentito nella tessitura lessicale, dedicato proprio all’immagine della 4 stagioni di Mucha in cui Bernhardt è protagonista. Ed infine la storia della tela di Donna Franca Florio opera che nel 1901 Ignazio Florio commissionò a Giovanni Boldini, acclamato pittore italiano trasferito a Parigi ed interprete del mondo femminile della Belle époque. Un dipinto che immortala senza tempo la radiosa bellezza della moglie, Franca Jacona di San Giuliano. Boldini, artista animato da un’effervescente vocazione alla mondanità, non se lo fece ripetere due volte, e nello stesso anno si trasferì da Parigi a Palermo, dove fu ospite dei Florio, realizzando così il ritratto. Il quadro fu esposto alla Biennale di Venezia nel 1903 su richiesta dello stesso Ignazio Florio. (rrc)

A Siderno con la Fidapa si è parlato di abbattere gli stereotipi di genere nelle materie Stem

di ARISTIDE BAVAAbbattere gli stereotipi di genere nelle materie Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica): è stata la interessante  tematica affrontata sabato scorso, presso la Sala conferenze del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, dalle sezioni di Siderno, Locri e Roccella Jonica della Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) nel convegno sul tema Parola d’ordine Stem: conoscere per colmare il divario di genere.

Dopo i saluti istituzionali delle presidenti delle tre sezioni Fidapa, Elisa Sansalone, Maria Ida Gemelli e Cinzia Lascala, del vicepreside Vincenzo Romeo, delegato dalla Dirigente Scolastica Carmela Rita Serafino, del segretario questore del Consiglio Regionale Salvatore Cirillo – che ha portato i saluti del vice presidente del Consiglio regionale Giusy Princi, dell’assessore alla Cultura del Comune di Locri, Domenica Bumbaca – che ha anche portato i saluti dell’assessore Regionale al Lavoro e alla formazione Giovanni Calabrese, è stata  la vice presidente della sezione Fidapa di Locri Assunta Barillaro a dare l’avvio ai lavori e moderare il convegno che si è sviluppato sul Tema Nazionale Fidapa Unite verso un fine comune: sostenere un’istruzione e formazione di qualità e promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva.

L’introduzione è stata curata dalla vice presidente della sezione di Siderno, Pina Armocida, sui Cenni storici e finalità della federazione Fidapa, mentre la vice presidente della sezione di Roccella Jonica, Floriana Vigliarolo, ha illustrato il Tema nazionale 2021-2023, seguita dalla visione di un  video su “Anno europeo delle competenze” a cura della Vice Presidente nazionale Cettina Corallo.

L’anno europeo  prenderà il via il prossimo 9 maggio, per promuovere una mentalità di riqualificazione e aggiornamento professionale. I lavori sono proseguiti con la relazione dell’ingegnere Civile e Geotecnico Chiara Papandrea, che ha descritto il suo impegnativo percorso di studi proprio dallo Zaleuco di Locri all’UniCal di Cosenza, dalla specializzazione all’ingresso nel mondo del lavoro che, rispetto ai paesi europei, non sempre realizza le aspettative professionali femminili, anche se alle donne viene richiesto maggiore determinazione nello sviluppo della carriera Stem.

Poi, Donatella Strangio, prof.ssa ordinaria della Facoltà di economia dell’Università di Roma Sapienza, di origini locresi, si è soffermata sull’applicazione nell’ateneo romano di curricula innovativi e di politiche di attrazione, anche attraverso l’assegnazione di borse di studio, con la finalità di ridurre il divario di genere nei corsi di laurea Stem e di promuovere l’empowerment femminile e l’acquisizione di skill (competenze) specifiche. L’evento progettato per informare e incoraggiare l’interesse delle studentesse per le materie Stem in modo da ridurre il divario di genere è stato seguito con attenzione dai liceali che hanno svolto interventi pertinenti e osservazioni costruttive. Presente l’Assessore alla Cultura del Comune di Siderno, Francesca Lopresti, che ha elogiato l’iniziativa volta a combattere questa resistenza culturale e a promuovere percorsi formativi che incentivino la partecipazione femminile al mondo Stem. 

Le conclusioni sono state svolte dalla Presidente del Distretto Sud Ovest della Fidapa Pina Genua Ruggiero.   

LOCRI (RC) – Successo per il convegno sul Divario di genere nelle materie Stem della Fidapa

Si è parlato del Divario di genere nelle materie Stem al convegno organizzato dalla Fidapa – Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari e svoltosi al Liceo Scientifico Zaleuco di Locri.

 Dopo i saluti istituzionali delle presidenti delle tre sezioni Fidapa, Elisa SansaloneMaria Ida Gemelli e Cinzia Lascala, del Vicepreside Vincenzo Romeo delegato dalla Dirigente Scolastica Carmela Rita Serafino, del Segretario Questore del Consiglio Regionale Salvatore Cirillo – che ha portato i saluti della vicepresidente del Consiglio regionale Giusy Princi, dell’assessore alla Cultura del Comune di Locri, Domenica Bumbaca che ha anche portato i saluti dell’Assessore Regionale al Lavoro e alla formazione Giovanni Calabrese, la vice presidente della sezione di Locri Assunta Barillaro ha moderato il convegno sul Tema Nazionale Fidapa Unite verso un fine comune: sostenere un’istruzione e formazione di qualità e promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva.

L’introduzione è stata curata dalla vice presidente della sezione di Siderno, Pina Armocida, sui Cenni storici e finalità della federazione Fidapa, mentre la Vice Presidente della sezione di Roccella J.ca Floriana Vigliarolo ha illustrato il Tema nazionale 2021-2023, seguita dalla visione del video su “Anno europeo delle competenze” a cura della Vice Presidente nazionale Cettina Corallo: anno europeo che prenderà il via il prossimo 9 maggio, per promuovere una mentalità di riqualificazione e aggiornamento professionale.

I lavori sono proseguiti con la relazione dell’ingegnere Civile e Geotecnico Chiara Papandrea, che ha descritto il suo impegnativo percorso di studi proprio dallo Zaleuco di Locri all’UniCal di Cosenza, dalla specializzazione all’ingresso nel mondo del lavoro che, rispetto ai paesi europei, non sempre realizza le aspettative professionali femminili, anche se alle donne viene richiesto maggiore determinazione nello sviluppo della carriera Stem. Poi, Donatella Strangio, prof.ssa ordinaria della Facoltà di economia dell’Università di Roma Sapienza, di origini locresi, si è soffermata sull’applicazione nell’ateneo romano di curricula innovativi e di politiche di attrazione, anche attraverso l’assegnazione di borse di studio, con la finalità di ridurre il divario di genere nei corsi di laurea Stem e di promuovere l’empowerment femminile e l’acquisizione di skill (competenze) specifiche.

L’evento progettato per informare e incoraggiare l’interesse delle studentesse per le materie Stem in modo da ridurre il divario di genere è stato seguito con attenzione dai liceali che hanno svolto interventi pertinenti e osservazioni costruttive. Presente l’Assessore alla Cultura del Comune di Siderno, Francesca Lopresti, che ha elogiato l’iniziativa volta a combattere questa resistenza culturale e a promuovere percorsi formativi che incentivino la partecipazione femminile al mondo Stem. 

Le conclusioni sono state svolte dalla Presidente del Distretto Sud Ovest della Fidapa, Pina Genua Ruggiero(rrc)

Quando la salute delle donne è un calvario quotidiano, vissuto col sorriso

di ANNA PIZZIMENTICapita di partecipare a convegni di medicina “informativa” su patologie, disturbi e disagi da cui si è afflitti quotidianamente.

Capita di approcciarvisi con l’auspicio di individuare la corretta diagnosi o la cura efficace, senza dover frequentare l’ambulatorio dello specialista. Così come capita di presenziare con il dichiarato obiettivo di apprendere i corretti stili di vita da adottare per raggiungere il benessere psico-fisico.

Ciò che non capita, o meglio, non capita spesso, è ascoltare la testimonianza, vibrante e intensa, di chi con quelle patologie scende a patti ogni giorno, negoziando costantemente con il nemico, a difesa della propria legittima aspettativa di normalità.

E ciò che è inevitabile, al termine, è sentire emergere sentimenti di ammirazione e stima, misti ad un furtivo senso di sollievo, per non essere stati prescelti, dal caso o dalla genetica. 

Quando, da Presidente della Sezione Piana di Palmi della Fidapa Bpw Italy, ho immaginato un incontro sulle patologie che in modo diffuso affliggono le donne, condizionandone la qualità di vita, la scelta è ricaduta su osteoporosi ed endometriosi, complice anche il mese di marzo, in cui l’incontro era stato programmato, dedicato alla consapevolezza nei confronti della seconda patologia. 

Come spesso accade, la complicità con altre donne ha consentito che si realizzasse un piccolo, significativo e partecipato evento: la concertazione con Mariateresa Saffioti, Presidente Inner Wheel di Palmi, nonché Socia della mia Sezione; il preziosissimo contributo di Leona Cremonese, Ceo del Gatjc Fertility Center di Gioia Tauro, mirato ad individuare gli specialisti che avrebbero adeguatamente informato gli intervenuti; la garbata moderazione di Patrizia Genovese, Socia Fidapa; la presenza della Garante per la Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli.

I saluti introduttivi hanno ben presto lasciato spazio alle relazioni mediche.

Il dott. Francesco Giacco, ortopedico dell’IRCSS Ospedale “Galeazzi” di Milano, ha con estrema chiarezza e competenza illustrato le cause e l’evoluzione dell’osteoporosi nel post menopausa, catturando l’attenzione e divenendo da subito destinatario di domande e quesiti da parte dei presenti.

Il dott. Giuseppe Zoccali, ginecologo presso il Gom di Reggio Calabria, si è soffermato su endometriosi e dolore pelvico cronico, puntando i riflettori su una patologia subdola, a lungo ignorata e, forse, anche sottovalutata da parte della scienza medica, evidenziandone le ricadute anche psicologiche sulla salute della donna.

Ed è stato al termine della sessione “tecnica” che il paradigma scientifico si è trasformato in realtà concreta.

Come da programma, ha preso la parola Mariateresa Saffioti, che si è spogliata delle vesti ufficiali con cui si era presentata all’inizio dell’evento, mostrandosi a tutti per quello che voleva tutti sapessero: una donna affetta da endometriosi. Mariateresa ha raccontato il suo viatico di visite specialistiche e di accertamenti estenuanti alternati ad una quotidianità complessa, disagevole e imbarazzante, fatta di dolore fisico, di rinunce, di ponderazione e programmazione anche della più semplice delle uscite da casa.

Questo fino a quando la diagnosi di endometriosi non l’ha messa di fronte ad una realtà che richiedeva una scelta: subire da sconfitta o reagire da combattente. E Mariateresa ha scelto di essere una lottatrice, sorprendentemente, perché il suo fisico minuto e il suo aspetto gracile contrastano con la gigantesca forza d’animo e con la lucidità mentale che la accompagnano nella sua lotta quotidiana.

Accanto a lei, nell’ascoltare le sue parole, scandite con un velo appena percepito di emozione, non potevo che ammirarla, non per l’eroicità che dimostrava, ma per la pacatezza con cui la professava e, conoscendola ormai da anni, per la luminosa serenità con cui ha sempre stemperato i toni cupi che avviluppano la parte più privata di sé.

E allora capita di comprendere quanto prezioso sia il dono della buona salute e di quanta responsabilità abbiamo tutti nel tutelarla e nel prevenire quei fattori che ad essa attentano!

Dobbiamo, infatti, convenire che noi tutte manifestiamo determinazione e grinta solo di fronte alla serietà di una patologia, ma dovremmo avere la stessa determinazione e la stessa grinta nella cura del nostro benessere quotidiano.

È un dovere verso noi stesse, ma è un onere nei confronti di quelle donne a cui questo privilegio, la buona salute, non è stato concesso, ma che col sorriso affrontano il proprio calvario quotidiano.

Come Mariateresa; come tante altre donne lì presenti in sala.

Come Sofia Sacchitelli, la cui vicenda è stata raccontata ex abrupto dal dott. Giacco e a cui sento di dover dedicare qualche parola.

Al momento del nostro convegno, Sofia, ventitreenne studentessa di medicina, lottava contro una rarissima forma di tumore al cuore e sapeva di avere poco tempo da vivere; due giorni dopo quel convegno, Sofia non era più fra noi e io non ho potuto non riflettere e meditare a lungo sul modo in cui il caso o un volere supremo avessero voluto che ne incrociassimo il percorso, seppur terminale, di vita.

La conclusione finale porta a ritenere che il lascito di quel momento d’incontro sia andato ben oltre la mera informazione: è stato lezione di vita e di coraggio, necessari per affrontare ogni sfida, ogni difficoltà, ogni problema, per “succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, di non esser vissuti (H.D. Thoreau). (ap)

[Anna Pizzimenti è Presidente Sezione Piana di Palmi Fidapa Bpw Italy]

Giornata donne giudici, a Palmi un convegno fra commemorazione e discriminazioni in ambito sportivo

In occasione della Giornata internazionale delle Donne Giudici, a Palmi si è svolto un importante convegno organizzato dalla Sezione Piana di Palmi della Fidapa.

L’iniziativa è stata organizzata nel secondo anniversario della ricorrenza, istituito il 29 aprile 2021 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e che si celebra il 9 marzo. Il convegno si è articolato in due momenti: il primo, di tipo commemorativo, mentre il secondo dal profilo pratico-applicativo.

Protagoniste dei due momenti sono state due donne: rispettivamente, la dott.ssa Maria Gabriella Luccioli e la dott.ssa Parand Azizi.

Presieduto e condotto dalla presidente della Sezione Fidapa, l’avv. Anna Pizzimenti, l’evento è stato aperto dai saluti di rito: un videomessaggio inviato dalla Presidente Nazionale Fidapa Bpw Italy, Fiammetta Perrone; un messaggio della Presidente del Distretto Sud Ovest Fidapa Bpw Italy, Pina Genua Ruggiero; il saluto del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi, avv. Angelo Rossi, al suo primo impegno ufficiale dopo l’elezione al COA.

L’avv. Anna Pizzimenti, nel prendere la parola, ha evidenziato come la scelta della tematica convegnistica si collochi nel solco delle attività che la Sezione promuove a favore delle pari opportunità, della parità di genere, del gender mainstreaming, in aderenza ai fini statutari dell’associazione.

L’avvocata è, dunque, passata ad illustrare il profilo biografico e professionale della Presidente Luccioli, una delle prime otto donne ad entrare in magistratura nel 1965, allorchè, con la legge n. 66 del 1963, venne concessa la possibilità alle donne di accedere al concorso, rappresentando, però, solo il 6% dei vincitori. 

Dalle parole con cui l’avv. Pizzimenti ha delineato il profilo della Dott.ssa Luccioli, è emersa la figura di una donna, il cui percorso professionale è stato legato a doppio filo alla storia del nostro Paese, all’evoluzione del nostro costume e all’affinamento del nostro pensiero, e non solo in senso giuridico. Come Magistrata del Massimario, come Consigliera e come Presidente di Sezione presso la Suprema Corte di Cassazione, la dott.ssa Luccioli ha firmato importanti pronunce in materia di separazione, di mutamento del titolo della separazione, di assegno di mantenimento per i figli maggiorenni non autosufficienti, di concessione in comodato della casa familiare, di cognome dei figli. Ma, forse, fra tutte, la pronuncia a cui resta legato il suo nome, quale Presidente del Collegio che la emise, è la sentenza sul caso di Eluana Englaro.

Nell’intervista da remoto che è seguita, l’avv. Pizzimenti ha chiesto alla Presidente Luccioli di condividere con i presenti alcuni ricordi della propria vita di magistrata: i primi anni di uditorato; la percezione di occupare una posizione ritenuta “scomoda” da parte dei colleghi, solo in ragione del fatto di essere una donna in un mondo quasi totalmente maschile; il lavoro svolto con grande senso del dovere e con spirito di sacrificio, proprio a dimostrare il contrario dello stereotipo della “donna lavoratrice”, che si era insinuato nella rappresentazione mentale dei colleghi.

L’onda dei ricordi ha riportato indietro agli anni intensi della produzione giurisprudenziale a tutela delle donne, resa possibile da un’ottica di genere e da una sensibilità differente dal comune modo di pensare, che ha orientato la giurisprudenza e il diritto verso rotte che sarebbero rimaste, probabilmente, inesplorate o a lungo non percorse.

Sul finire di quello che la stessa Presidente Luccioli ha definito “un pomeriggio piacevolissimo”, con un uditorio attento e partecipe fino al termine dell’intervista, sono state dalla stessa ricordate la costituzione dell’Admi (Associazione Donne Magistrate Italiane), di cui è stata Presidente, e la sua partecipazione all’Iawj (International Association of Women Judges).

Successivamente ha preso la parola la dott.ssa Parand Azizi, Giudice-Arbitro del Cas, la Corte Arbitrale dello Sport, con sede a Losanna.

La dott.ssa Azizi, laurea in giurisprudenza e Ph.D. in Diritto Internazionale e Diritto dello Sport, consulente legale del Ministero dello Sport in Iran, ha illustrato, innanzitutto, le finalità e l’ambito di operatività del Cas, organismo a cui si rivolgono gli sportivi e le sportive per denunciare gli abusi e gli illeciti di cui sono vittime. In particolare, si è soffermata sugli episodi discriminatori perpetrati ai danni delle donne, evidenziando come siano ancora tantissimi i muri da abbattere e le sacche di disparità e di lesione dei diritti che affliggono le professioniste nello sport, auspicando ad una riforma organica della materia e della giurisdizione.

Al termine dei lavori, di altissimo pregio per il valore delle relatrici e il contenuto dei contributi, la presidente Pizzimenti ha espresso la propria soddisfazione per l’ottima riuscita del convegno, che ha consentito di percorrere itinerari rimasti finora inesplorati e ha gettato le basi per sviluppare future riflessioni e approfondimenti sulle tematiche trattate. (rrc)

LAMEZIA – Successo per il convegno della Fidapa su “La Donna: tra la famiglia e lo Stato”

Grande partecipazione ha riscosso, a Lamezia Terme, il convegno La Donna: tra la famiglia e lo Stato: Promuovere la cittadinanza attiva organizzato dalla Fidapa – Sezione Lamezia Terme.

Il convegno, svoltosi nel salone del Seminario Vescovile, ha seguito il tema nazionale della Federazione: Unite verso un fine comune: sostenere un’istruzione e formazione di qualità e promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva.

«Fidapa – hanno spiegato le referenti Comunicazione Teresa NotteSilvia Baratta – conta oltre 10 mila socie a livello Nazionale ed è presente a Lamezia da 52 anni.  Vogliamo continuare nel nostro territorio l’impegno di movimento di opinione, raccogliendo l’eredità delle nostre mentori qui presenti come Ippolita Lorusso, Annamaria Agapito, Enza Galati,  Assunta Ionà e portare avanti la volontà di essere protagoniste del futuro, #noiprotagonistedelfuturo».

Il Tema Nazionale è stato coordinato dalla Vicepresidente di Sezione, Giuliana Paola. La Vicepresidente Nazionale Cettina Corallo e la Presidente del Distretto Sud- Ovest hanno inviato i loro saluti via web.

Il filo conduttore del convegno, dice la Presidente di Lamezia Terme, dott.ssa Antonella Centonze, è stata l’opera di Sofocle: «Antigone e Creonte».

In quest’opera accanto al dilemma tra la legge del sangue e quella dello stato si scoperchia un abisso pieno di domande scomode. A queste domande hanno cercato di dare una risposta i relatori, coordinati da una pregevole moderatrice: Giorgia Gargano, assessore alla cultura del comune di Lamezia Terme. La prima ad intervenire è stata Saveria Maria Gigliotti, giornalista e scrittrice che affronta sapientemente il tema affidatole: il ruolo della donna nell’educazione alla legalità. La giornalista espone una materia da lei già affrontata nel suo ultimo libro. 

La parola passa poi a Don Giacomo Panizza, Fondatore di Progetto Sud, che ripercorre la storia di un territorio martoriato e porta la testimonianza di Donne che hanno cambiato il destino dei loro figli. 

Chiaro e pragmatico – come nel suo stile – l’intervento di Giancarlo Nicotera, Presidente del Consiglio del comune di Lamezia Terme, che ha parlato di inclusione sociale, ripercorrendo vicende, storie e testimonianze positive del nostro territorio. 

Testimonianze di cittadinanza attiva portate dalla Fidapina, Nella Fragale, paragonata ad una Inge Feltrinelli per la sua capacità editoriale e per aver saputo valorizzare e diffondere cultura  nel lametino soprattutto nel periodo pandemico come resilienza alle vicende personali. 

Uguale testimonianza di capacità di trasformare un problema in opportunità quella data da Pino Saffioti, papà dell’amatissimo Antonio Saffioti, che porta avanti la capacità di empowerment cittadino insieme all’associazione il Girasole. 

Il sindaco,  Paolo Mascaro – nei saluti finali – ha sottolineato come l’esempio  che venga dalla famiglia, dalla scuola, dalle istituzioni è sempre il primo insegnamento alla legalità. 

La Presidente Fidapa Lamezia, dott.ssa Antonella Centonze, ha concluso il convegno, dopo aver consegnato ai relatori una targa di ringraziamento «… l’eterno confronto tra ciò che è legge morale in noi e la legge dello stato non si può dibattere in poche ore ma noi possiamo seminare opinione e far capire alle nuove generazioni che il nostro impegno per il futuro è rivolto a loro: per salvare le loro passioni, il loro entusiasmo». (rcz)