GERACE – La mostra “Il tesoro di Polsi”

Fino ad aprile 2023, al Museo Diocesano di Gerace è possibile visitare la mostra “Il Tesoro di Polsi. a Madonna della Montagna nella storia, nei doni votivi e nella devozione dei fedeli” a cura del restauratore Giuseppe Mantella e don Letterio Festa.

L’esposizione è stata realizzata d’intesa con la Soprintendenza e del Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la quale attività culturale sono stati interessati gli uffici e gli istituti diocesani di entrambe le curie insieme ai vari archivi storici del territorio.

L’evento, promosso da S.E. il vescovo monsignor Francesco Oliva, è realizzato in stretta collaborazione tra la Diocesi di Locri-Gerace, la Diocesi di Oppido-Palmi e il Santuario della Madonna della montagna di Polsi grazie alla sensibilità e lungimiranza del suo rettore don Tonino Saraco.

Opere d’arte, pergamene, documenti d’archivio, ex voto e altre attestazioni della pietas popolare verso la Vergine di Polsi, sono perciò esposti nella Cittadella Vescovile di Gerace la cui “porta d’ingresso alla mostra” è allestita nella cripta della monumentale Basilica dell’antica sede vescovile mediante la proiezione di video storici recuperati dalle teche Rai. 

La storia, il mito e la devozione sono poste al centro dell’esposizione con più di 70 reperti provenienti prevalentemente dal Santuario della Madonna di Polsi e da altre realtà della diocesi di Oppido-Palmi dove il culto della Madonna della Montagna è molto presente, tanto da portare al Santuario decine di “Carovane” che percorrono l’Aspromonte per raggiungere il luogo sacro. 

Opere che parlano di fede, di arte e devozione alla Madonna di Polsi, insieme a numerosi documenti di archivio quali visite pastorali, platee e regesti conservati nell’Archivio diocesano e nell’Archivio di Stato di Locri, testi e racconti di Corrado Alvaro e persino dei viaggiatori stranieri nel “cuore” dell’Aspromonte, suppellettili sacre, ex voto dei principi Carafa, Pignatelli, di San Pio X e dei numerosi pellegrini che hanno nei secoli visitato il Santuario.

Un percorso che traccia la storia sin dalla sua fondazione partendo dal codice del XII secolo che si conserva nell’Archivio Apostolico Vaticano e che si riallaccia all’attività scriptoria e alla Croce di Polsi. Si tratta di un sinassario agiografico di asceti ed eremiti, vergato a Oppido, presso la sede vescovile, scritto in stile di Reggio in data aprile 1174.

L’esposizione si chiuderà con un convegno dove saranno poste all’attenzione dei cultori, aspetti inediti in ordine alle tematiche di carattere devozionale, storico-artistiche e antropologiche. (rrc)

GERACE – Chiusa con successo la mostra dell’arazzo Anania e Saffira

Si chiude oggi, a Gerace, la mostra dell’Arazzo di Anania e Saffira realizzato su cartone originale di Raffaello Sanzio esposto al Museo Diocesano dal 28 maggio scorso.

La conclusione dell’evento è affidata ad un convegno di studi che vedrà protagoniste altissime personalità della cultura romana e calabrese che tratteranno del ruolo  avuto dalla Calabria nel  gettare le basi per l’Umanesimo e per il successivo Rinascimento.

Il convegno è suddiviso in tre sessioni: quella storica, storico-artistica e, per concludere, quella relativa  alla diffusione delle opere di Raffaello attraverso le varie copie in pittura e in stampa grazie anche alla Calcografia Nazionale.

Ad aprire i lavori  saranno il vescovo di Locri-Gerace, Mons. Francesco Oliva, l’assessore alla cultura del Comune di Gerace, Salvatore Galluzzo, il Soprintendente ABAP Fabrizio Sudano. Seguiranno gl’interventi del direttore del Museo, Giacomo Oliva e dei docenti Giuseppe Caridi, Furio Pellicano, Vincenzo Naymo, Giovanni Morello e, in collegamento con la Biblioteca Vaticana, Maria Gabriella  Critelli e la scrittrice Francesca Romana De Angelis.

Sono poi intervenuti il Can. Don Fabrizio Cotardo, Giuseppina De Marco, Florence Patrizi, Giovanna Scaloni Rita Bernini, Rita Parma Baudille, Attilio Spanò, Luigi Ficacci e Giuseppe Mantella.

Un’ interessante comunicazione sarà fatta dell’archivista della Diocesi can. don Antonio Finocchiaro che relativamente ad un importantissimo rinvenimento artistico in fase di studio che certamente farà discutere.

Si parlerà pure di grandi personaggi come Barlaam di Seminara, vescovo di Gerace, Leonzio Pilato, Teodoro Gaza, Tiberio Alfarano dei quali si conservano i manoscritti nella Biblioteca Vaticana. I preziosi reperti saranno resi visibili tramite collegamento.

Secondo gli organizzatori si tratta di un appuntamento apripista per successivi incontri annuali sullo studio della Calabria nel periodo Rinascimentale.

Importante, poi, la firma dell’atto di Consegna al Museo Diocesano di Gerace, per il tramite del vescovo Mons. Francesco Oliva, di una pregevole collezione di stampe della Reale Calcografia che riproducono le opere di Raffaello presenti nel palazzo Apostolico Vaticano. È il dono che il prof. Luigi Ficacci, già Soprintendente in molte città del centro nord – e da ultimo direttore dell’Istituto Centrale del Restauro – con grande magnanimità farà alla Calabria.

Visto il grande successo riscosso dalla mostra dell’arazzo, con molta probabilità il proprietario Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona darà oggi stesso l’annuncio della proroga della permanenza in Calabria del prezioso manufatto per permettere agli studenti di poterlo ammirare pressi il Museo Diocesano di Gerace. (rrc)

GERACE (RC) – La Marcialonga e la rievocazione storica di Ruggero il Normanno

Sono due gli appuntamenti culturali che animeranno la città di Gerace: il primo, è la Marcialonga, in programma domani alle 18, mentre il secondo, in programma il 17 agosto, è la rievocazione storica di Ruggero il Normanno.

Gli eventi, organizzati dalla Pro Loco Cittàdi Gerace, rientrano nell’ambito del programma estivo Gerace Invita 2022, organizzata dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Pizzimenti.

Il programma prevede l’inizio della manifestazione il 17 agosto alle ore 10:00 con l’apertura del “Mercato Medievale” che si potrà visitare per conoscere usi e costumi del passato Normanno.

Alle 13:00 si potranno gustare i piatti della tradizione Normanna presso i vari ristoranti e aziende di Gerace che hanno aderito all’iniziativa che rientra nel progetto “Siamo tutti Ruggero”, (www.exploregerace.it), che intende promuovere il patrimonio culturale con il contributo dei commercianti e delle associazioni che operano sul territorio.

Il programma prosegue il pomeriggio quando dalle 16:00 inizia l’allestimento dei giochi medievali, un’occasione da non perdere per conoscere come ci si divertiva nel passato.

La serata prosegue alle 18:00 con il Corteo Storico e alle 18:30 con il “Torneo delle Contrade”, che si svolge in località Castello.

Dopo il torneo alle 20:00 ci sarà la degustazione medievale presso le aziende e i ristoranti che hanno aderito.

La premiazione del torneo è prevista alle ore 21:00. (rrc)

GERACE (RC) – La mostra d’arte “Cretae Pictae”

S’inaugura oggi, a Gerace, alla Cittadella Vescovi, s’inaugura la mostra Cretae Pictae. Maioliche di Gerace per i Cavalieri di Malta, a cura di Sante Guido e Alfredo Ruga.

L’esposizione, visitabile fino al 2 ottobre, è un progetto ideato da Giuseppe Mantella e dall’Associazione Arte e  Fede e ed è promossa dalla Diocesi di Locri-Gerace, dal Comune di Gerace, dalla  Deputazione della cittadella vescovile di Gerace e da Heritage Malta. 

L’Associazione Arte e Fede attiva da sette anni sul territorio, promuove con la sostanziale attività di molti giovani studenti e ricercatori provenienti da diverse università  italiane numerose iniziative culturali, volta alla conoscenza e alla riscoperta della  ricchezza e delle peculiarità del territorio geracese e dell’intera diocesi di Locri e  Gerace. In particolare, questa esposizione vuole porre l’attenzione su un certo periodo  della storia di Gerace: il tardo periodo rinascimentale e la prima età barocca, durante il  quale la cittadina diviene attraverso le sue botteghe centro produttivo di ceramiche  di altissima espressività artistica, dallo stile unico ed originale tale da raggiungere  anche terre più lontane. 

Le maioliche qui presentate sono state realizzate nel XVII sec. a Gerace come vasi da  farmacia per la Sacra Infermeria, l’ospedale fondato dai cavalieri ospedalieri di San  Giovanni Battista appena giunti a Malta nel 1530; si tratta di testimonianze artistiche  gentilmente concesse da Heritage Malta, l’ente governativo per la tutela del patrimonio, che è stato coinvolto grazie all’interessamento dell’Ambasciata di Malta presso la  Repubblica italiana.  

Tutti gli esemplari sono caratterizzati da un’accesa policromia atta a definire i motivi reali e i ritratti inseriti all’interno di medaglioni, dipinti con il solo intento decorativo,  che nulla hanno in relazione a quanto fosse contenuto nel vaso. 

Tre dei vasi esposti sono particolarmente interessanti perché presentano sul fronte lo  stemma di Alof di Wignacourt, Gran Maestro di origini francesi, eletto nel 1602 al Magistero, che governò l’isola per ventuno anni e sette mesi  no al 1622. Fu durante il  periodo del suo magistero che trovò ospitalità sull’isola di Malta, precisamente tra il  1607 e 1608, fuggendo da Roma, Michelangelo Merisi detto Caravaggio. Nel biennio  di permanenza sull’isola e di appartenenza all’ordine, Caravaggio dipinse famosi  quadri come la decollazione di San Giovanni Battista, ma anche il ritratto di Alof di  Wignacourt, conservato oggi al Louvre.

Questa mostra è stata l’occasione per approfondire la storia della produzione maioli cara geracese, infatti, da alcuni atti notarili del Seicento gli studiosi hanno desunto i  nomi dei maestri vasai attivi in città. Ad esempio si legge del maestro Bartolomeo  Amellino, con fornace in località Radicena, e il suo allievo Ercole di Galatro; un tale ma estro Gio; il maestro Domenico Cama che nel 1601 assunse per tre anni come aiutante  di bottega, Giuseppe Remualdo. In particolare, i documenti relativi alla bottega di Domenico Cama sono una viva testimonianza della produzione sia di semplice vasellame bianco da tavola, ma anche di maioliche policrome di maggior rilievo. Tra i vari  nomi possibili sono comunque due i maestri che emergono in questo panorama in  modo più incisivo: Jacopo Cefali e Giuseppe Piraina

La mostra sarà lo spunto per una nuova ricerca condotta durante l’edizione 2022 del progetto Arte e Fede nella diocesi di Locri -Gerace, fortemente voluto da Sua Eccellenza mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace che si svolgerà dal 24 luglio al 14  agosto, durante il quale grazie alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia, guidata  dal Soprintendente Fabrizio Sudano, il materiale di scavo della città di Geracese  emerso duranti gli scavi eseguiti nella città durante gli ultimi 40 anni comprendente  anche materiale ceramico , sarà oggetto di studio e messa in sicurezza , permettendo  così di avere oggi più complete informazioni circa la storia della produzione locale.

È possibile individuare un percorso di valorizzazione, dunque, delle stesse ceramiche in  una nuova iniziativa museale che possa raccontare la storia delle maioliche di Gerace attraverso la formazione di un centro studi dedicato che avrà come luogo principe il  Comune di Gerace e la Cittadella Vescovile. (rrc)

Arte di strada: a Gerace dal 26 artisti di tutto il mondo

Dal 26 al 28 luglio, Gerace sarà invasa da artisti provenienti da tutto il mondo, con la 21esima edizione del Festival Internazionale d’arte di strada.

Il successo del Festival è legato a una chiave speciale, che inserita toppa giusta, crea lo spettacolo estivo della Locride. 

La chiave è l’arte di strada. La toppa, Gerace.

Terra di bellezza, tanto che il patrimonio culturale del suo centro storico è il teatro perfetto per la realizzazione del Borgo Incantato. L’evento unisce divertimento, storia, gastronomia e umanità, da vivere e respirare nei tre giorni di festa.

I visitatori avranno dinanzi ai propri occhi, un innovativo e  straordinario percorso che si snoderà tra le case del borgo antico e i meravigliosi palazzi storici, che faranno rivivere,le magiche atmosfere fatte di allegria e suggestioni visive che solo un evento unico come il “Borgo Incantato” riesce a regalare. Gli ospiti, inoltre, potranno godere dei profumatissimi e tipici sapori della tradizione gastronomica locale. Avranno la possibilità di osservare dei panorami mozzafiato dalle verande e dalle terrazze ubicate proprio all’interno del centro storico e potranno anche assistere, gratuitamente, a spettacoli mozzafiato composti da evoluzioni artistiche e acrobatiche di funamboli,  giocolieri, trampolieri e tutto quello che concerne “l’arte di strada”. Non mancheranno le band musicali. Si potranno inoltre visitare le cantine di alcuni tra i più rinomati palazzi gentilizi geracesi. 

Gerace, la Gerusalemme dello Ionio, o per chi preferisce la piccola Firenze del Sud è uno scrigno di bellezza con le sue 100 chiese, a partire da quella più grande dell’intera Calabria: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, di origine bizantina-normanna, che domina la città alta insieme al castello di origine normanna; ma non dovrete perdere l’occasione di visitare anche la Chiesa di San Francesco e quella di San Giovannello, oltre quelle del Sacro Cuore e di Santa Maria di Monserrato

La leggenda narra che intorno al decimo secolo dopo Cristo gli abitanti della vicina Locri, per sfuggire ai sempre più frequenti attacchi dei pirati, furono guidati su queste alture calabresi da uno sparviero, in greco ierax. Da qui deriverebbe il nome Gerace, il “borgo dello sparviero” che è pronto a sorprendervi con il suo Borgo Incantato. 

E poi, che dire della cucina? Qui i sapori sono intensi e basati su materie prime di ottima qualità. Avrete davvero l’imbarazzo della scelta tra paste fatte in casa, minestre caratteristiche, peperoni ripieni e formaggi, vini e olio. E ancora i dolci: dalla cicerata a base di ceci lessi, miele e cannella alle nocatule, delle particolari ciambelle fritte, fino ai rafioli a base di uova e farina, tradizionalmente preparati in occasione dei matrimoni. 

GERACE (RC) – Al Museo Diocesano in mostra l’arazzo “Ananias et Saphira”

Da domani, sabato 28 maggio, al Museo Diocesano di Gerace sarà possibile ammirare l’arazzo Ananias et Saphira della prima metà del XVII realizzato in un atelier delle Fiandre su una variazione del cartone di Raffaello realizzato dal maestro urbinate per la Cappella Sistina su commissione di Leone X de’ Medici.

La presentazione della mostra avverrà alle 17, alla Chiesa di San Francesco: dopo i saluti di mons. Francesco Oliva e delle autorità presenti, sono previsti gli interventi del direttore del Pontificio Museo della Santa Casa di Loreto, Vito Punzi, di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, del direttore del Museo Diocesano, Giacomo M. Oliva, della storica dell’arte specializzata in storia degli arazzi Florence Patrizi e dello storico dell’arte Attilio Maria Spanò.

L’arazzo sarà visibile fino al  prossimo 4 settembre, giorno per il quale è stato fissato un convegno scientifico che tratterà dell’inestimabile valore storico-culturale dell’opera, e del ruolo che la Città ha avuto nel rinascimento.

L’arazzo è legato alla storia di Gerace grazie al cardinale Luigi d’Aragona il quale, prima di indossare a sacra porpora, era stato marchese di Gerace essendo il primogenito di don Enrico I marchese. Il cardinale su incarico del papa si recò a Bruxelles dove vide per primo vide l’arazzo portato a compimento dal cartone di Raffaello La Consegna delle chiavi e ne riferì al pontefice non appena tornato a Roma, nel 1518.

La generosità e il mecenatismo del proprietario, Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona hanno fatto sì che il prezioso manufatto fosse esposto nel museo Diocesano di Gerace.

In programma anche le installazioni di Anna Romanello che danno una interpretazione in chiave contemporanea dell’opera raffaellesca creando, così una novità nella mostra stessa. 

Una nota importantissima, di cui si dirà più avanti, è la interessantissima donazione ad opera di Luigi Ficacci delle incisioni delle opere di Raffaello in Vaticano realizzate dalla Regia Calcografia. Con tale donazione il patrimonio del Museo Diocesano si arricchisce ulteriormente di pregevolissime opere.  (rrc)

GERACE (RC) – Al Museo Diocesano in mostra l’antico arazzo realizzato dal cartone di Raffaello

Dal 28 maggio, l’“Ananias et Saphira”, il prezioso arazzo della prima metà del XVII sec. realizzato dal cartone di Raffaello e raffigurante la morte di Anania, si potrà ammirare al Museo Diocesano di Gerace nell’ambito della mostra Raffaello sul filo del telaio. Ananias et Saphira, dedicata all’arazzo della collezione di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona.

La Direzione del Museo ha sottolineato che «l’opera è ispirata direttamente al ciclo di dieci arazzi intitolato *La Scuola Vecchia”, commissionato a Raffaello nel 1514 da Papa Leone X per decorare il registro inferiore della Cappella Sistina».

La storia di Gerace si è intrecciata con quella degli arazzi papali quando il cardinale Luigi d’Aragona, secondo marchese di Gerace e nipote del re di Napoli Ferrante I, recatosi a Bruxelles, vide per primo l’arazzo “La Consegna delle chiavi” di cui riferì al Pontefice  al suo rientro  a Roma, nel 1518.

La mostra ospiterà anche le pregevoli stampe del ciclo di Raffaello in Vaticano donate dallo storico dell’arte Luigi Ficacci.

La presentazione dell’importante ed attesissimo evento culturale si terrà presso la Basilica Cattedrale di Gerace- sabato 28 maggio 2022 alle ore 17:00.

Previsti gli interventi del direttore del Pontificio Museo della Santa Casa di Loreto, Vito Punzi; di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, del Direttore del Museo Diocesano , Giacomo M. Oliva, della storica dell’arte specializzata in storia degli arazzi, Florence Patrizi, e dello storico dell’arte Attilio Maria Spanò.

L’arazzo sarà visitabile fino al 5 settembre, giorno in cui si terrà un convegno scientifico che tratterà  dell’inestimabile valore storico-culturale dell’opera, e del ruolo che la città ha avuto nel Rinascimento.

Sarà possibile ammirare anche le installazioni di Anna Romanello, che daranno un’interpretazione in chiave contemporanea dell’opera raffaellesca creando, così, una novità nella mostra stessa: quattro pannelli che propongono una reinterpretazione in chiave moderna di elementi e scenari tratti dall’arazzo seicentesco. Un gioco di proiezioni e di scomposizioni frammentano la storia per riproporla in una dimensione altra, ambivalente e aperta. Le installazioni saranno collocate lungo il percorso che conduce al Museo diocesano, per accompagnare il visitatore nell’incontro con Ananias et Saphira. (rrc)

Rigenerazione Borghi, per la Calabria scelta Gerace

È Gerace la città scelta, per la Calabria, come progetto pilota per realizzare la misura contenuta nel Pnrr che prevede la rigenerazione dei borghi a rischio abbandono.

Li ha presentati questa mattina in conferenza stampa il ministro della Cultura, Dario Franceschini, spiegando che per ciascuno di loro ci saranno 20 milioni di euro per la realizzazione del progetto presentato.

Insieme a Gerace, sono stati scelti Abruzzo, Rocca Calascio (AQ); Basilicata, Monticchio Bagni (PZ);  Campania, Sanza (SA); Emilia Romagna, Campolo (BO; Friuli Venezia Giulia, Borgo Castello (GO); Lazio, Trevinano (VT); Liguria, Borgo Castello (SV); Lombardia, Livemmo (BS); Marche, Montalto delle Marche (AP); Molise, Pietrabbondante (IS); Piemonte, Elva (CN); Puglia, Accadia (FG); Sardegna, Ulassai (NU); Sicilia, Borgo a Cunziria (CT); Toscana, Borgo di Castelnuovo in Avane (AR); Umbria, Cesi (TR); Valle D’Aosta, Fontainemore (AO); Veneto, Recoaro Terme (VI); Provincia autonoma di Trento, Palu’ del Fersina (TN); Provincia autonoma di Bolzano, Stelvio (BZ).

Attrattività dei borghi, il Comune di Gerace firma protocollo d’intesa

Importante protocollo d’intesa è stato sottoscritto tra il vicesindaco di Gerace, Rudi Lizzi, e l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, finalizzato ad avviare e dare supporto per l’intervento relativo alla “Attrattività dei Borghi – Linea A. Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi”.

L’intervento prevede il sostegno di un progetto per un importo pari al massimo a 20 milioni di euro, finalizzato al rilancio economico e sociale di un borgo a rischio abbandono, o disabitato o comunque caratterizzato da un avanzato processo di declino e abbandono per il quale si preveda un progetto di recupero e rigenerazione che integra le politiche di salvaguardia e riqualificazione dei piccoli insediamenti storici con le esigenze di rivitalizzazione e rifunzionalizzazione degli stessi.

Si tratta dello step successivo all’importante decisione della Giunta Regionale della Calabria, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto che, nelle scorse settimane, ha individuato nella Città di Gerace il Borgo della Calabria sul quale puntare per ottenere uno stanziamento di 20 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero della Cultura, tramite il Piano nazionale borghi previsto dal Pnrr.

«La scelta di Gerace – ha dichiarato Varì – è stata il frutto di una procedura selettiva che ha tenuto conto di una serie di indici e indicatori previsti per l’individuazione del borgo sul quale investire i 20 mln stanziati per la realizzazione del c.d. progetto pilota. I prossimi saranno giorni di intenso lavoro in quanto entro il 15 marzo occorrerà depositare il progetto contenente una serie di azioni volte alla rigenerazione culturale, economica e sociale del borgo, che abbiano come obiettivo finale il ripopolamento e l’occupazione. Gerace è un borgo meraviglioso, ricco di storia e patrimonio culturale e naturalistico, che possiede tutte le caratteristiche necessarie per centrare questo obiettivo».

Il vicesindaco Rudi Lizzi ha ringraziato il Presidente Roberto Occhiuto e l’intera Giunta Regionale per aver dato questa possibilità di sviluppo alla Città di Gerace: «Insieme lavoreremo per raggiungere l’obiettivo di rilanciare la nostra città a livello internazionale e come tale potrà divenire un punto di riferimento per uno sviluppo turistico che andrà ad incidere positivamente su tutto il territorio locale e regionale».

«Si parte da solide basi – ha aggiunto l’Assessore Salvatore Galluzzo – che sono state costruite nel corso degli anni da tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite a Gerace e che hanno trovato nell’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Pezzimenti, un salto di qualità ulteriore che ci consente di poter rappresentare al meglio le caratteristiche richieste per ottenere il pieno riconoscimento del lavoro finora portato avanti con il massimo impegno e con l’importante sostegno dei nostri Cittadini».

L’assessore Galluzzo ha evidenziato che a breve verrà sottoscritto un Protocollo di legalità con la Prefettura di Reggio Calabria per spianare la strada ad eventuali ostacoli. Sul punto l’Assessore Varì si è complimentato: «È un’opzione meritoria e condivisibile per tutelarsi ed agire nella legalità».

La Regione Calabria ha costituito un Gruppo di Lavoro, all’interno del quale fanno parte anche alcuni funzionari del Comune di Gerace indicati dall’Amministrazione, finalizzato a provvedere alla redazione e presentazione del progetto pilota avvalendosi di un affiancamento e di un supporto di natura tecnica.

L’intervento si sostanzia di due distinte componenti operative cui corrispondono differenti strategie di intervento (linee di azione) in grado di dare risposte alle diversificate istanze provenienti dai territori in ragione delle loro caratteristiche territoriali, economiche e sociali e degli indirizzi delle politiche di sviluppo regionali.

Dopo la sigla del Protocollo d’Intesa l’Assessore Rosario Varì, che è giunto a Gerace con alcuni componenti del Gruppo di Lavoro, ha visitato le bellezze della Città di Gerace accompagnato da vicesindaco Rudi Lizzi, dall’assessore Salvatore Galluzzo, dal Consiglieri di Maggioranza Michele Orlando e Giuseppe Lacopo. (rrc)

A Gerace 20 milioni dal Piano nazionale borghi previsto dal Pnrr,

Sono 20 milioni di euro la somma destinata a Gerace dal Ministero della Cultura, tramite il Piano nazionale borghi previsto dal Pnrr, alla cittadina di Gerace, in provincia di Reggio Calabria. Lo ha reso noto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, spiegando che le «risorse europee serviranno a sostenere progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi, tramite la realizzazione di un numero limitato di interventi».

«Le risorse europee – ha spiegato – serviranno a sostenere progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi, tramite la realizzazione di un numero limitato di interventi. I progetti dovranno prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari».

«Una grande opportunità, dunque – ha concluso – per Gerace e per la sua comunità. Mi recherò presto presso il Comune reggino per ufficializzare questa importante novità e per incontrare l’amministrazione e la cittadinanza». (rcz)