Rai Isoradio sarà a Gerace con “Le Casellanti”

Domani mattina, in Piazza del Tocco di Gerace, ci sarà Rai Isoradio col programma Le Casellanti, il programma che promuove i territori.

Il programma che va in onda dal lunedì al venerdì, dalle ore 11 alle 12, è nato per valorizzare i territori attraverso il racconto delle persone, attraverso la voce della gente che vive la località tutti i giorni.

«Parleremo – si legge in una nota – della geografia del luogo, daremo le indicazioni per raggiungerlo, quali strade, valorizzeremo la cultura, le radici, le tradizioni, i dialetti, le eccellenze enogastronomiche e tutte le peculiarità che il territorio ci offre. Questo format è una vera e propria scommessa, al fine di portare la radio in mezzo alla gente e renderla protagonista della valorizzazione del territorio».

«Da Gerace – si legge – ci collegheremo in diretta con Roma – Saxa Rubra, creando una “radio che si vede”. Una vera e propria promozione delle bellezze del nostro Paese, andando alla scoperta dei borghi più belli. Sul posto Ivan Cardia, mentre a veicolare dallo studio di Roma ci saranno le voci di Max Bernardi, Nicoletta Simeone ed Alessandro Cavalieri».

Rai Isoradio può essere ascoltata sulla frequenza 103.3 fm , oppure scaricando l’ APP “rai play sound” e cliccando su Rai Isoradio.

Inoltre ci sono i canali social Instagram e Facebook, dove potete seguire tutti i contenuti video estrapolati dalle puntate. (dc)

GERACE (RC) – L’8 marzo la Calabria Film Commission presenta “Il mio posto è qui”

L’8 marzo, a Gerace, alle 11, al Comune, sarà presentato il film Il mio posto è qui, prodotto da Orisa Produzioni e finanziato dalla Calabria Film Commission.

Alla conferenza stampa parteciperanno i co-registi Cristiano Bortone e Daniela Porto, i protagonisti Ludovica Martino e Marco Leonardi, il sindaco di Gerace Giuseppe Pizzimenti e il Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande.

Alla conferenza stampa seguirà un tour delle location del film (con la ricostruzione delle ambientazioni degli anni ’40) e pranzo a base di prodotti locali. (rrc) 

Gerace diventa un set cinematografico

di ARISTIDE BAVA – Da qualche tempo il “grande cinema” ha scoperto  la Calabria come luogo ideale per i set cinematografici. Ed è fuori di dubbio che in Calabria esistono località di notevole  impatto visivo atte a garantire anche alle grandi case di produzione la possibilità di offrire personaggi caratteristici e storie originali.

Una di queste è certamente Gerace, splendido borgo antico del retroterra della riviera ionica che fa anche parte dei “borghi più belli d’Italia” dove, appunto, nei prossimi giorni inizieranno le riprese di un film diretto da Cristiano Bortone, uno dei registi emergenti del cinema Italiano, già vincitore di un David di Donatello.

Il titolo del film è Il mio posto è quì, tratto dall’omonimo romanzo di Daniela Porto, apprezzata sceneggiatrice che collaborerà direttamente alla produzione del film. Abbiamo incontrato Cristiano Bortone a Siderno all’interno del Cinema Nuovo dove il regista aveva portato sua figlia, la piccola Margherita, a vedere un cartone animato appena uscito ovvero Mummie – A spasso nel tempo.

E proprio a Siderno il regista si trova perché la città è sede della “Obiettivi creativi casting” fondata dal sidernese Lele Nucera, che ha selezionato numerose comparse che prenderanno parte alla produzione, Cristiano Bortone sta mettendo a punto tutte le incombenze prima di dare l’avvio alle riprese del film.

Nella location di Gerace sono stati scelti attentamente alcuni spazi dove saranno ricostruite ambientazioni legati al periodo in cui si svolte la storia del lungometraggio. Il film narra, infatti,  una storia ambientata in Calabria negli anni 40 e racconta di una amicizia particolare  tra una ragazza madre e un organizzatore locale di matrimoni  con tutta una serie di situazioni che portano la ragazza a sfidare i pregiudizi della collettività per poi trovare  il suo posto nel mondo.

«È una storia forte – dice Cristiano Bortone – che certamente piacerà al pubblico . E abbiamo trovato  nella bellissima Gerace il posto giusto per girare  quasi tutte le scene del film che avrà, poi, una appendice anche in Puglia».

Cristiano Bortone, sul film non dice di più e rimanda ogni approfondimento alla conferenza stampa ufficiale che avrà luogo – ci anticipa – l’ 8 marzo a Gerace con la presenza anche di attori ed esponenti della Film Commission Calabrese che supporta il film. Ci tiene, però, ad evidenziare la bellezza della Locride e le pregevoli località che ha scoperto in questi giorni oltre soprattutto al “fascino” che ha scoperto a Gerace, «un luogo molto suggestivo  al quale deve essere dato il merito di essere stato conservato in maniera ideale». 

Una considerazione perfettamente azzeccata visti gli scempi che l’uomo ha fatto in molti dei borghi antichi di cui è piena la Calabria. Ma questa è un’altra storia. Adesso si attende la conferenza stampa e il primo ciak di Il mio posto è quì.  Cristiano Bortone, come si diceva ha vinto un David di Donatello, conquistato con il film Rosso come il cielo. Ha al suo attivo anche altri due film che hanno avuto un buon successo di pubblico ovvero Caffè e 10 regole per fare innamorare.

Il regista è nato a Roma nel 1968; è anche sceneggiatore e produttore cinematografico per la Orisa film che curerà, appunto, la produzione del film Il mio posto è quì(ab)

LOCRIDE: IGNORATA LA STORIA MILLENARIA
MA LA CALABRIA FA “CULTURA” DA SEMPRE

di ARISTIDE BAVARammarico ma anche nuovi stimoli per continuare un importante percorso di rilancio del territorio nella consapevolezza che nessuno può mettere in discussione l’immenso patrimonio storico, culturale, archeologico e paesaggistico che la Locride si porta appresso.

L’esclusione della Locride dalle 10 finaliste a Capitale della cultura italiana 2025, probabilmente non è stata una grande sorpresa anche se in molti speravano che, almeno questo primo step sarebbe stato superato. Ma anche se è finito anzitempo un sogno “bello ma impossibile”, come è stato  più’ volte detto e scritto, la vera forza di questa candidatura è  il progetto di rilancio e valorizzazione del territorio che è stato preparato per supportare la richiesta. 

Lo stesso documento diffuso a caldo dai responsabili del Gal porta nel titolo il cammino continua e riassume quello che è stato, e rimane, il vero obiettivo della candidatura. Una candidatura preceduta dalla considerazione che si è partecipato con la consapevolezza delle complessità e delle difficoltà oggettive che si portava appresso ma anche dalla speranza che grazie a questa candidatura il territorio potesse dare – cosa che realmente  ha fatto – una prova di forte coesione che non era per niente scontata e ha finito per rinvigorire quel senso di autostima che, probabilmente per tutta una serie di vicende si era notevolmente affievolito. Quello che è certo, e adesso sono in molti a dirlo, è che il percorso iniziato con questa candidatura non si deve interrompere. Resta infatti la validità del progetto di largo respiro presentato e forse è proprio adesso il momento di riscoprire l’orgoglio di essere calabresi e cittadini della Locride perché le potenzialità di questa terra , piaccia o non piaccia, ci sono e non ce le può togliere nessuno.

A questo proposito sono significative le centinaia di testimonianze arrivate sui social dopo la notizia della mancata ammissione della Locride tra le finaliste. Testimonianze che provengono da ogni strato sociale e dai più disparati centri della Calabria, e non solo della Calabria, perché la candidatura si portava appresso anche la voglia di riscatto del Mezzogiorno.

Testimonianze scritte d’impatto nella immediatezza della notizia dell’esclusione,  da artisti, scrittori, professionisti, politici e semplici cittadini; nomi noti e meno noti ma tutti accomunati da un filo conduttore che rimane la voglia di riscatto e la valorizzazione del territorio. Tra gli altri abbiamo estrapolato alcune delle tante considerazioni: Bruna Filippone  (scrittrice e poetessa) «La cultura della Locride ha radici profonde di un passato nobile che ha visto il susseguirsi nei secoli di culture e popoli diversi, dai Greci ai Romani, ai Bizantini. Siamo il cuore della cultura Mediterranea…».

Silvana Fonti, docente, «Grande amarezza ma adesso è ancora più forte il bisogno di continuare a lottare per non distruggere quel che si è fatto sin’ora. La Calabria è molto bella e suggestiva e quando riesce ad attirarti non la lasci più». Antonino Napoli, avvocato, «Le sfide si possono vincere o perdere, l’importante è, dopo la delusione riuscire a conservare le forze positive che si sono coalizzate intorno al progetto».

Titta Parisi, psicoterapeuta napoletana, «Ogni sconfitta segna un nuovo inizio. Avanti tutta». Angela Guarnieri, medico di Genova, «Non vediamo l’esclusione come un sogno infranto ma come un inizio da cui tutto riparta». Domenico Laruffa, editore reggino «La Locride avrebbe meritato di più. Credo che la giuria non abbia valutato con la necessaria attenzione. Ci rifaremo». Francesco Ferraro «Credo che sia giusto portare avanti il progetto con più forza e determinazione. La conurbazione penso sia una cosa valida».

Franco Crinò, ex senatore e vicesindaco di Casignana «Candidarsi ad essere capitale italiana della cultura era e resta la volontà di affermare che la Locride vuole essere protagonista in positivo nel panorama Italiano e internazionale. Il mancato inserimento tra le finaliste deve spronarci ancora di più per mettere in campo la nostra offerta culturale per il 2025». Antonio Marte, medico chirurgo di Napoli «Il riscatto del Sud passa attraverso la cultura e la valorizzazione dei territori. Non bisogna rinunciare a battersi”. Cinzia La Scala, presidente Fidapa Siderno, «Andiamo avanti lo stesso con tutte le nostre attività».

Antonella Avellis, avvocato, «La candidatura era solo l’inizio di un percorso che di sicuro non può fermarsi ora. Bisogna continuare, crederci e lavorare con convinzione». Rita Todaro, odontoiatra di Vibo Valentia «La Locride è culla di cultura come poche. Guardiamo in positivo. Si troverà più forza e determinazione per renderla più accattivante e ricca di offerte». Sandra Polimeno, già consigliere provinciale «L’idea era sicuramente ambiziosa da  percorrere. Il progetto che di fatto è partito per promuovere la valorizzazione del nostro patrimonio culturale va sicuramente supportato  in tutte le sedi istituzionali».

Gabriella Sorrenti di Cittanova «Peccato; però non bisogna mollare!». Antonio Tallura, attore di Locri trapiantato a Roma «Un vero peccato… ma l’idea va portata avanti». Franco Scarpino, Governatore del Distretto Lions «Siamo sempre più motivati a rilanciare il nostro Mezzogiorno, escluso e dimenticato da molti. Andiamo avanti ancora più motivati». Francesco Ferraro, di Bovalino, ex primario di medicina «Credo sia giusto portare avanti il progetto con più forza».

Sergio Esposito, imprenditore di Battipaglia «Rinunciare mai. È solo con la nostra volontà e coscienza di uomini del sud che possiamo valorizzare il nostro territorio. Prodotti tipici, beni culturali, turismo sono le tre carte vincenti. Viva la Locride, viva la Calabria». Giuseppe Veraldi da Catanzaro: «Adesso ancora di più si deve lavorare per portare avanti il progetto». Giusy Russo, medico chirurgo di Vibo «C’è un po di amarezza ma tutte le iniziative fatte per promuovere le grandi potenzialià e le bellezze del territorio devono assolutamente andare avanti per poter dare opportunità di crescita e lavoro alla nostra terra».  

Gelsomina Vono, ex senatore della Repubblica «… comunque comincia una sfida».  Pasquale Bruno da Salerno «Non bisogna demordere; il territorio merita». Cosimo Pasqualino, già presidente dell’associazione provinciale cuochi «Crederci è l’unica cosa reale che c’è. Bisogna combattere chi ti impedisce di alzarti».

E, l’elenco potrebbe continuare all’infinito ma quello che va messo in evidenza è il fatto che la candidatura era una semplice tappa di un percorso intrapreso, finalmente insieme, dai 42 Comuni del comprensorio Locrideo. Un percorso che continuerà sino al 2025 per mettere in atto un importante processo di valorizzazione del territorio che unanimamente, ormai,  viene invocato dalla gente  e che la Locride, francamente, merita; per il suo immenso patrimonio e per la sua millenaria storia. (ab)

A Gerace successo per il concerto natalizio “Gold Ensemble”

di ARISTIDE BAVA – Lo hanno battezzato “Gold ensemble” e lo hanno sapientemente incorniciato nelle manifestazioni del “borgo incantato” di Gerace. Ed è stato un concerto di grande respiro imperniato sulle più celebri melodie natalizie che ha avuto per protagonisti 4 eccellenti professionisti musicali della Locride in una location d’eccezione, ovvero, il complesso monumentale di San Francesco d’Assisi. Un concerto che ha richiamato un folto pubblico il quale ,a più riprese, è stato piacevolmente coinvolto nelle popolari musiche eseguite. Protagonisti, come si diceva, i componenti di un quartetto che, come ha rimarcato Rudy Lizzi, consigliere metropolitano e  sindaco facente funzioni, hanno rappresentato appieno la vena musicale del territorio della Locride.

I loro nomi, d’altra parte. sono abbastanza noti nel panorama musicale del comprensorio, e non solo: la cantante Manuela Cricelli, talentuosa ” voce”  di Roccella, ben nota per la sua recente  esibizione canora dinanzi al presidente Mattarella, in diretta su Rai uno, nell’ambito della giornata internazionale della donna, i musicisti Barbara Franco, clarinettista e Cosimo Ascioti, alla tromba, entrambi di Gerace, coniugi  che condividono la passione per la musica  e si sono perfezionati, dopo aver conseguito la laurea  presso il Conservatorio di Musica  statale “F.Cilea” di Reggio Calabria, con  grandi musicisti del campo della musica classica e  hanno collaborato insieme in qualità di Professori d’orchestra con il Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra “Mosaico Barocco” di Venezia.

E, infine, il bovalinese Peppe Platani ben noto per i notevoli virtuosismi che riesce a fare  con la sua chitarra e che nel corso dei suoi 50 anni di carriera,  ha partecipato a concerti  con Franco Battiato, Lorenzo Cherubini (Jovanotti), Niccolò Fabi ed è stato co-fondatore del gruppo musicale “Quarta Aumentata”, con il quale vanta un’intensa attività concertistica nel mondo e numerosi lavori discografici.

Un quartetto d’eccezione che ha polarizzato l’attenzione del pubblico (ri)creando  la magia del Natale, appena trascorso, attraverso  le più celebri melodie natalizie, molte delle quali  conosciute in tutto il mondo ma che si è fatto fortemente applaudire anche per alcuni  brani natalizi della tradizione popolare locale, bene interpretati dalla stupenda voce di Manuela Cricelli.  

E, bene ha fatto Rudy Lizzi a rimarcare nel suo intervento di ringraziamento la potenzialità dei quattro talenti della Locride e, quindi, la necessità di coinvolgere  e valorizzare nelle manifestazioni che si organizzano sul territorio proprio gli artisti locali soffermandosi sul fatto, tutt’altro che trascurabile, che i quattro protagonisti della serata riescono a incidere  con il loro lavoro, in maniera positiva sull’immagine del territorio sia a livello nazionale che internazionale, rendendo giustizia ad una Locride che per troppo tempo è stata trascurata e conosciuta solo per rtaluni aspetti negativi che certamente hanno influito negativamente sul suo percorso di sviluppo.

Un grande concerto, in definitiva, che non solo ha esaltato gli artisti ma che è servito anche ad offrire un piacevole  “spaccato” sociale di Gerace, splendido borgo antico dell’entroterra ionico,  e del territorio della Locride impegnato, come è noto, nella candidatura come capitale Nazionale della cultura per il 2025. (ab)

 

GERACE – La mostra “Il tesoro di Polsi”

Fino ad aprile 2023, al Museo Diocesano di Gerace è possibile visitare la mostra “Il Tesoro di Polsi. a Madonna della Montagna nella storia, nei doni votivi e nella devozione dei fedeli” a cura del restauratore Giuseppe Mantella e don Letterio Festa.

L’esposizione è stata realizzata d’intesa con la Soprintendenza e del Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la quale attività culturale sono stati interessati gli uffici e gli istituti diocesani di entrambe le curie insieme ai vari archivi storici del territorio.

L’evento, promosso da S.E. il vescovo monsignor Francesco Oliva, è realizzato in stretta collaborazione tra la Diocesi di Locri-Gerace, la Diocesi di Oppido-Palmi e il Santuario della Madonna della montagna di Polsi grazie alla sensibilità e lungimiranza del suo rettore don Tonino Saraco.

Opere d’arte, pergamene, documenti d’archivio, ex voto e altre attestazioni della pietas popolare verso la Vergine di Polsi, sono perciò esposti nella Cittadella Vescovile di Gerace la cui “porta d’ingresso alla mostra” è allestita nella cripta della monumentale Basilica dell’antica sede vescovile mediante la proiezione di video storici recuperati dalle teche Rai. 

La storia, il mito e la devozione sono poste al centro dell’esposizione con più di 70 reperti provenienti prevalentemente dal Santuario della Madonna di Polsi e da altre realtà della diocesi di Oppido-Palmi dove il culto della Madonna della Montagna è molto presente, tanto da portare al Santuario decine di “Carovane” che percorrono l’Aspromonte per raggiungere il luogo sacro. 

Opere che parlano di fede, di arte e devozione alla Madonna di Polsi, insieme a numerosi documenti di archivio quali visite pastorali, platee e regesti conservati nell’Archivio diocesano e nell’Archivio di Stato di Locri, testi e racconti di Corrado Alvaro e persino dei viaggiatori stranieri nel “cuore” dell’Aspromonte, suppellettili sacre, ex voto dei principi Carafa, Pignatelli, di San Pio X e dei numerosi pellegrini che hanno nei secoli visitato il Santuario.

Un percorso che traccia la storia sin dalla sua fondazione partendo dal codice del XII secolo che si conserva nell’Archivio Apostolico Vaticano e che si riallaccia all’attività scriptoria e alla Croce di Polsi. Si tratta di un sinassario agiografico di asceti ed eremiti, vergato a Oppido, presso la sede vescovile, scritto in stile di Reggio in data aprile 1174.

L’esposizione si chiuderà con un convegno dove saranno poste all’attenzione dei cultori, aspetti inediti in ordine alle tematiche di carattere devozionale, storico-artistiche e antropologiche. (rrc)

GERACE – Chiusa con successo la mostra dell’arazzo Anania e Saffira

Si chiude oggi, a Gerace, la mostra dell’Arazzo di Anania e Saffira realizzato su cartone originale di Raffaello Sanzio esposto al Museo Diocesano dal 28 maggio scorso.

La conclusione dell’evento è affidata ad un convegno di studi che vedrà protagoniste altissime personalità della cultura romana e calabrese che tratteranno del ruolo  avuto dalla Calabria nel  gettare le basi per l’Umanesimo e per il successivo Rinascimento.

Il convegno è suddiviso in tre sessioni: quella storica, storico-artistica e, per concludere, quella relativa  alla diffusione delle opere di Raffaello attraverso le varie copie in pittura e in stampa grazie anche alla Calcografia Nazionale.

Ad aprire i lavori  saranno il vescovo di Locri-Gerace, Mons. Francesco Oliva, l’assessore alla cultura del Comune di Gerace, Salvatore Galluzzo, il Soprintendente ABAP Fabrizio Sudano. Seguiranno gl’interventi del direttore del Museo, Giacomo Oliva e dei docenti Giuseppe Caridi, Furio Pellicano, Vincenzo Naymo, Giovanni Morello e, in collegamento con la Biblioteca Vaticana, Maria Gabriella  Critelli e la scrittrice Francesca Romana De Angelis.

Sono poi intervenuti il Can. Don Fabrizio Cotardo, Giuseppina De Marco, Florence Patrizi, Giovanna Scaloni Rita Bernini, Rita Parma Baudille, Attilio Spanò, Luigi Ficacci e Giuseppe Mantella.

Un’ interessante comunicazione sarà fatta dell’archivista della Diocesi can. don Antonio Finocchiaro che relativamente ad un importantissimo rinvenimento artistico in fase di studio che certamente farà discutere.

Si parlerà pure di grandi personaggi come Barlaam di Seminara, vescovo di Gerace, Leonzio Pilato, Teodoro Gaza, Tiberio Alfarano dei quali si conservano i manoscritti nella Biblioteca Vaticana. I preziosi reperti saranno resi visibili tramite collegamento.

Secondo gli organizzatori si tratta di un appuntamento apripista per successivi incontri annuali sullo studio della Calabria nel periodo Rinascimentale.

Importante, poi, la firma dell’atto di Consegna al Museo Diocesano di Gerace, per il tramite del vescovo Mons. Francesco Oliva, di una pregevole collezione di stampe della Reale Calcografia che riproducono le opere di Raffaello presenti nel palazzo Apostolico Vaticano. È il dono che il prof. Luigi Ficacci, già Soprintendente in molte città del centro nord – e da ultimo direttore dell’Istituto Centrale del Restauro – con grande magnanimità farà alla Calabria.

Visto il grande successo riscosso dalla mostra dell’arazzo, con molta probabilità il proprietario Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona darà oggi stesso l’annuncio della proroga della permanenza in Calabria del prezioso manufatto per permettere agli studenti di poterlo ammirare pressi il Museo Diocesano di Gerace. (rrc)

GERACE (RC) – La Marcialonga e la rievocazione storica di Ruggero il Normanno

Sono due gli appuntamenti culturali che animeranno la città di Gerace: il primo, è la Marcialonga, in programma domani alle 18, mentre il secondo, in programma il 17 agosto, è la rievocazione storica di Ruggero il Normanno.

Gli eventi, organizzati dalla Pro Loco Cittàdi Gerace, rientrano nell’ambito del programma estivo Gerace Invita 2022, organizzata dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Pizzimenti.

Il programma prevede l’inizio della manifestazione il 17 agosto alle ore 10:00 con l’apertura del “Mercato Medievale” che si potrà visitare per conoscere usi e costumi del passato Normanno.

Alle 13:00 si potranno gustare i piatti della tradizione Normanna presso i vari ristoranti e aziende di Gerace che hanno aderito all’iniziativa che rientra nel progetto “Siamo tutti Ruggero”, (www.exploregerace.it), che intende promuovere il patrimonio culturale con il contributo dei commercianti e delle associazioni che operano sul territorio.

Il programma prosegue il pomeriggio quando dalle 16:00 inizia l’allestimento dei giochi medievali, un’occasione da non perdere per conoscere come ci si divertiva nel passato.

La serata prosegue alle 18:00 con il Corteo Storico e alle 18:30 con il “Torneo delle Contrade”, che si svolge in località Castello.

Dopo il torneo alle 20:00 ci sarà la degustazione medievale presso le aziende e i ristoranti che hanno aderito.

La premiazione del torneo è prevista alle ore 21:00. (rrc)

GERACE (RC) – La mostra d’arte “Cretae Pictae”

S’inaugura oggi, a Gerace, alla Cittadella Vescovi, s’inaugura la mostra Cretae Pictae. Maioliche di Gerace per i Cavalieri di Malta, a cura di Sante Guido e Alfredo Ruga.

L’esposizione, visitabile fino al 2 ottobre, è un progetto ideato da Giuseppe Mantella e dall’Associazione Arte e  Fede e ed è promossa dalla Diocesi di Locri-Gerace, dal Comune di Gerace, dalla  Deputazione della cittadella vescovile di Gerace e da Heritage Malta. 

L’Associazione Arte e Fede attiva da sette anni sul territorio, promuove con la sostanziale attività di molti giovani studenti e ricercatori provenienti da diverse università  italiane numerose iniziative culturali, volta alla conoscenza e alla riscoperta della  ricchezza e delle peculiarità del territorio geracese e dell’intera diocesi di Locri e  Gerace. In particolare, questa esposizione vuole porre l’attenzione su un certo periodo  della storia di Gerace: il tardo periodo rinascimentale e la prima età barocca, durante il  quale la cittadina diviene attraverso le sue botteghe centro produttivo di ceramiche  di altissima espressività artistica, dallo stile unico ed originale tale da raggiungere  anche terre più lontane. 

Le maioliche qui presentate sono state realizzate nel XVII sec. a Gerace come vasi da  farmacia per la Sacra Infermeria, l’ospedale fondato dai cavalieri ospedalieri di San  Giovanni Battista appena giunti a Malta nel 1530; si tratta di testimonianze artistiche  gentilmente concesse da Heritage Malta, l’ente governativo per la tutela del patrimonio, che è stato coinvolto grazie all’interessamento dell’Ambasciata di Malta presso la  Repubblica italiana.  

Tutti gli esemplari sono caratterizzati da un’accesa policromia atta a definire i motivi reali e i ritratti inseriti all’interno di medaglioni, dipinti con il solo intento decorativo,  che nulla hanno in relazione a quanto fosse contenuto nel vaso. 

Tre dei vasi esposti sono particolarmente interessanti perché presentano sul fronte lo  stemma di Alof di Wignacourt, Gran Maestro di origini francesi, eletto nel 1602 al Magistero, che governò l’isola per ventuno anni e sette mesi  no al 1622. Fu durante il  periodo del suo magistero che trovò ospitalità sull’isola di Malta, precisamente tra il  1607 e 1608, fuggendo da Roma, Michelangelo Merisi detto Caravaggio. Nel biennio  di permanenza sull’isola e di appartenenza all’ordine, Caravaggio dipinse famosi  quadri come la decollazione di San Giovanni Battista, ma anche il ritratto di Alof di  Wignacourt, conservato oggi al Louvre.

Questa mostra è stata l’occasione per approfondire la storia della produzione maioli cara geracese, infatti, da alcuni atti notarili del Seicento gli studiosi hanno desunto i  nomi dei maestri vasai attivi in città. Ad esempio si legge del maestro Bartolomeo  Amellino, con fornace in località Radicena, e il suo allievo Ercole di Galatro; un tale ma estro Gio; il maestro Domenico Cama che nel 1601 assunse per tre anni come aiutante  di bottega, Giuseppe Remualdo. In particolare, i documenti relativi alla bottega di Domenico Cama sono una viva testimonianza della produzione sia di semplice vasellame bianco da tavola, ma anche di maioliche policrome di maggior rilievo. Tra i vari  nomi possibili sono comunque due i maestri che emergono in questo panorama in  modo più incisivo: Jacopo Cefali e Giuseppe Piraina

La mostra sarà lo spunto per una nuova ricerca condotta durante l’edizione 2022 del progetto Arte e Fede nella diocesi di Locri -Gerace, fortemente voluto da Sua Eccellenza mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace che si svolgerà dal 24 luglio al 14  agosto, durante il quale grazie alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia, guidata  dal Soprintendente Fabrizio Sudano, il materiale di scavo della città di Geracese  emerso duranti gli scavi eseguiti nella città durante gli ultimi 40 anni comprendente  anche materiale ceramico , sarà oggetto di studio e messa in sicurezza , permettendo  così di avere oggi più complete informazioni circa la storia della produzione locale.

È possibile individuare un percorso di valorizzazione, dunque, delle stesse ceramiche in  una nuova iniziativa museale che possa raccontare la storia delle maioliche di Gerace attraverso la formazione di un centro studi dedicato che avrà come luogo principe il  Comune di Gerace e la Cittadella Vescovile. (rrc)

Arte di strada: a Gerace dal 26 artisti di tutto il mondo

Dal 26 al 28 luglio, Gerace sarà invasa da artisti provenienti da tutto il mondo, con la 21esima edizione del Festival Internazionale d’arte di strada.

Il successo del Festival è legato a una chiave speciale, che inserita toppa giusta, crea lo spettacolo estivo della Locride. 

La chiave è l’arte di strada. La toppa, Gerace.

Terra di bellezza, tanto che il patrimonio culturale del suo centro storico è il teatro perfetto per la realizzazione del Borgo Incantato. L’evento unisce divertimento, storia, gastronomia e umanità, da vivere e respirare nei tre giorni di festa.

I visitatori avranno dinanzi ai propri occhi, un innovativo e  straordinario percorso che si snoderà tra le case del borgo antico e i meravigliosi palazzi storici, che faranno rivivere,le magiche atmosfere fatte di allegria e suggestioni visive che solo un evento unico come il “Borgo Incantato” riesce a regalare. Gli ospiti, inoltre, potranno godere dei profumatissimi e tipici sapori della tradizione gastronomica locale. Avranno la possibilità di osservare dei panorami mozzafiato dalle verande e dalle terrazze ubicate proprio all’interno del centro storico e potranno anche assistere, gratuitamente, a spettacoli mozzafiato composti da evoluzioni artistiche e acrobatiche di funamboli,  giocolieri, trampolieri e tutto quello che concerne “l’arte di strada”. Non mancheranno le band musicali. Si potranno inoltre visitare le cantine di alcuni tra i più rinomati palazzi gentilizi geracesi. 

Gerace, la Gerusalemme dello Ionio, o per chi preferisce la piccola Firenze del Sud è uno scrigno di bellezza con le sue 100 chiese, a partire da quella più grande dell’intera Calabria: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, di origine bizantina-normanna, che domina la città alta insieme al castello di origine normanna; ma non dovrete perdere l’occasione di visitare anche la Chiesa di San Francesco e quella di San Giovannello, oltre quelle del Sacro Cuore e di Santa Maria di Monserrato

La leggenda narra che intorno al decimo secolo dopo Cristo gli abitanti della vicina Locri, per sfuggire ai sempre più frequenti attacchi dei pirati, furono guidati su queste alture calabresi da uno sparviero, in greco ierax. Da qui deriverebbe il nome Gerace, il “borgo dello sparviero” che è pronto a sorprendervi con il suo Borgo Incantato. 

E poi, che dire della cucina? Qui i sapori sono intensi e basati su materie prime di ottima qualità. Avrete davvero l’imbarazzo della scelta tra paste fatte in casa, minestre caratteristiche, peperoni ripieni e formaggi, vini e olio. E ancora i dolci: dalla cicerata a base di ceci lessi, miele e cannella alle nocatule, delle particolari ciambelle fritte, fino ai rafioli a base di uova e farina, tradizionalmente preparati in occasione dei matrimoni.