L’assessore Caracciolo: Ferramonti di Tarsia pilastro della nuova narrazione della Calabria

Ferramonti di Tarsia «uno dei pilasti della nuova narrazione della Calabria». È quanto ha detto l’assessore regionale all’Istruzione, Maria Stefania Caracciolo, intervenendo al terzo appuntamento de “I giorni della Memoria – Internamento e R-esistenza umana”, la sei giorni di contenuti e riflessioni promosse dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Roberto Ameruso e dal Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti, diretto da Teresina Ciliberti.

L’assessore Caracciolo, inoltre, ha ribadito l’attenzione della Regione  per questo Marcatore Identitario Distintivo, mentre il 27 gennaio, Giornata della Memoria, la consigliera regionale Pasqualina Straface, portando i saluti del presidente Roberto Occhiuto, ha ribadito come «il Campo di Ferramonti deve essere riconosciuto tra i Parchi Letterari della Regione Calabria, a partire dall’importante avviso pubblico destinato a questa finalità, affinché questa straordinaria realtà possa beneficiare delle risorse dedicate e diventare più di oggi riferimento per la memoria, per la ricerca storica e per il recupero delle consapevolezze».

«Ferramonti, tra i marcatori identitari più emblematici della nostra terra – ha aggiunto – non è solo un luogo di memoria, ma un simbolo vivo, che ci invita a riflettere e a promuovere i valori della democrazia, della solidarietà e della dignità umana, oggi più che mai attuali e rispetto ai quali ognuno di noi deve diventare ambasciatore, soprattutto con i più giovani e nelle scuole».

Il terzo appuntamento, che ha visto in platea gli studenti dell’Istituto Comprensivo Padula di Acri, è stato coordinato da Umberto Filici, componente del Comitato Tecnico Scientifico del Museo.

Leggi antiebraiche, emigrazione clandestina e rinascita. Sono stati, questi, i temi al centro del dibattito che hanno visto i preziosi contributi di Marco Cavallarin e Simonetta Heger, intervenuti sul percorso che dalle leggi antiebraiche ha portato alla realizzazione dei campi di concentramento; di Ruth Hauben Foa, internata a Ferramonti quando aveva solo 6 anni e che non conserva di quell’esperienza ricordi di violenza o fame, ma della solidarietà della gente del posto. Le relazioni sono state intervallate da interventi musicali a cura del Maestro Simonetta Heger, che ha intonato al pianoforte il Valzer di Ferramonti, composto dai musicisti internati nel campo.

Giovedì 30 gennaio, il Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia ospiterà la presentazione del cortometraggio dedicato ai giochi psico-motori dei bambini internati a Ferramonti, realizzato dall’Istituto Comprensivo Terranova da Sibari, plesso scolastico di Tarsia. Coordinati da Vincenzo Barbati, Generale dell’Esercito italiano, interverranno con il Primo Cittadino Roberto Ameruso, il Dirigente scolastico Maria Letizia Belmonte, il Direttore del Museo Teresina Ciliberti e Roberto Cannizzaro, consigliere delegato alla cultura del Comune di Tarsia(rcs)

TAURIANOVA (RC) – Nel Giorno della Memoria gli studenti incontrano Ivana Pezzoli

In occasione della Giornata della Memoria, gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Taurianova hanno dialogato con Ivana Pezzoli, responsabile per il Mezzogiorno della Comunità ebraica di Napoli. 

Moderati dal giornalista Antonino Raso, che ha invitato «a diffidare da quella comunicazione che diventa propaganda», gli interventi – stimolati dalle domande degli studenti – hanno affrontato la shoah sia come fatto storico, in occasione dell’80esimo anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, sia come manifestazione di quell’antisemitismo ritornato ad essere tema centrale nel dibattito politico internazionale attuale

«Lo sterminio sistematico degli ebrei – ha detto il sindaco Roy Biasi rivolto agli studenti – va indagato anche come monito per il presente e il futuro contro odio, indifferenza, discriminazione. Non dimenticate mai quello che è successo per provare a costruire insieme un futuro dove guerra e negazione dell’umanità non abbiano più spazio». 

Proprio dalle odierne sottovalutazioni è partita Pezzoli, dopo aver letto il messaggio che nella Giornata è stato diramato dalla presidente delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, secondo cui «non va bene usare termini come genocidio anche per altri fatti recenti». 

Pezzoli ha poi ricordato come «1.500.000 di bambini su 6 milioni di persone furono uccisi anche con la complicità storica dell’Italia, Paese che aderì nel 1938 al manifesto della razza e con 420 tra leggi e provvedimenti favorì lo sterminio finale degli ebrei». 

Contributi sono venuti sia dal capitano Gaetano Borgese, vertice della Compagnia dei carabinieri di Tarianova – secondo il quale «bisogna scegliere le azioni giuste tutti i giorni» – sia dal dirigente del commissariato cittadino della Polizia di Stato, Raffaele La Bella secondo cui «bisogna riflettete tutti i giorni contro guerra, razzismo e odio verso le minoranze  rispondendo con una adeguata e appassionata formazione alla libertà». 

Dello stesso avviso si è detta la dirigente scolastica Maria Concetta Muscolino, che – dopo aver apprezzato l’iniziativa del Comune – ha garantito l’impegno della scuola «perché solo cultura e conoscenza ci possono salvare dai ricorsi storici nefasti».

Il presidente del consiglio comunale Raffaele Scarfò ha ricordato la figura del nonno, Cipriano Scarfò, fucilato dai tedeschi nel 1943. L’assessore alla Cultura Maria Fedele, oltre a sottolineare la scelta dell’amministrazione comunale di aderire al Giorno della Memoria con una propria iniziativa e coinvolgendo più assessorati – ha invitato gli studenti «a utilizzare anche le occasioni offerte dall’anno in cui la città è capitale del libro, nel cui ambito la manifestazione pure si inserisce, per trovare gli stimoli e sentirsi cittadini esemplari che sanno formarsi una opinione personale libera intorno ai fatti storici che studiano». 

L’iniziativa è stata conclusa dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Angela Crea, che – artefice del coinvolgimento e dell’ideazione dell’evento molto partecipato pensato assieme agli assessorati alla Cultura e alla Legalità, guidati rispettivamente da Maria Fedele e Massimo Grimaldi – ha ringraziato per la collaborazione la scuola taurianovese e i docenti che hanno preparato l’incontro con grande spirito costruttivo.              (rrc)

L’IC Lauropoli-Sibari-Cassano vincono il concorso letterario sulla Shoah

Hanno ottenuto importanti riconoscimenti gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Lauropoli, Sibari, Cassano Jonio” nell’ambito del concorso artistico-letterario: “Sul Fondo. Per non dimenticare la Shoah”, a cura delle Associazioni culturali Mystica Calabria e Khoreia 2000.

La cerimonia del concorso, infatti, si è svolta sabato 25 a Castrovillari, alla presenza del sindaco, Mimmo Lo Polito, dell’assessore al turismo, Ernesto Bello, delle presidenti delle associazioni Mystica Calabria e Khoreia 2000, rispettivamente Ines Ferrante, Angela Micieli e Rosy Parrotta.

I ragazzi della classe seconda A del plesso di Lauropoli, si sono aggiudicati il primo posto con il libro illustrato “Cercavo te nelle Stelle” mentre l’alunno Alexander Abbruzzese ha ottenuto il premio speciale della giuria. Al plesso di Sibari una menzione d’onore con “La Shoah è stata e sempre sarà” di Chiara Corvino della classe seconda I.

Durante la manifestazione, a cui hanno preso parte docenti ed alunni di tutte le scuole presenti sul territorio, alla professoressa Lucia Cerchiara è stato attribuito il riconoscimento di Socio Onorario di Mystica Calabria, un bellissimo momento che ha emozionato i presenti.

Nello svolgimento degli elaborati i ragazzi sono stati supportati e guidati dai docenti: Lucia Cerchiara, Francesca Schifino, Teresa Berardi, Lorena Martufi, Giulio Faragasso, Rosaria Vigna e Laura Capalbi per il plesso di Lauropoli, dalla docente, Maria Grisolia per quello di Sibari.

I docenti e gli alunni hanno ringraziato il dirigente scolastico, professore Michele Marzana e la professoressa, Rossella Ciappetta, per aver contribuito a tenere vivo il valore della memoria nelle giovani generazioni di studenti.

L’istituto comprensivo ha, inoltre, sottolineato la valenza di questa iniziativa sottolineando «Noi abbiamo sempre creduto nell’ importanza della memoria e il nostro crederci, la nostra ferma volontà a non dimenticare ci ha portati a scavare e immortalare, negli anni, momenti orribili di uno dei periodi più bui della storia del genere umano».

«Noi, e con noi le nostre alunne e i nostri alunni – continua la nota – sempre più decisi a non voler dimenticare, abbiamo accettato anche quest’anno di metterci in gioco e dare il nostro contributo a questo che è un appuntamento ineludibile per la conoscenza e l’analisi “della banalità del male” di uno degli olocausti peggiori della storia! Siamo pertanto onorati e felicissimi che il lavoro delle alunne e degli alunni abbia ottenuto questi ottimi risultati».

Sono state ringraziate, infine, le associazioni Mystica Calabria e Khoreia 2000 «per l’importantissima meritevole iniziativa atta a mantenere vivo il ricordo di ciò che è stato e che non dovrà mai più essere». (rcs)

LA RIFLESSIONE / Caterina Capponi: Giornata della Memoria momento di profonda riflessione

di CATERINA CAPPONI – Oggi, ci riuniamo per celebrare la Giornata della Memoria, un momento di profonda riflessione e rispetto. È fondamentale ricordare le atrocità del passato, non solo per onorare le vittime, ma anche per garantire che tali tragedie non si ripetano mai più.

La memoria storica è un pilastro della nostra identità e della nostra società. Ogni nome, ogni storia, ogni esperienza ci ricorda l’importanza della tolleranza, del rispetto e della dignità umana. È nostro dovere trasmettere questi valori alle future generazioni, affinché possano vivere in un mondo di pace e comprensione.

In questo giorno, impegniamoci a mantenere viva la memoria, a educare e a sensibilizzare, affinché il buio del passato non offuschi il nostro cammino verso un futuro migliore. Ricordiamo sempre: la memoria è la chiave per costruire una società più giusta e solidale, una società più inclusiva. Insegnando ai nostri giovani la storia, non stiamo solo trasmettendo fatti, ma stiamo anche alimentando la loro capacità di empatia, rispetto e responsabilità.

Invito tutti a partecipare a eventi, letture e riflessioni che possano arricchire il nostro cammino verso una maggiore consapevolezza. Solo insieme possiamo garantire che la memoria viva e che i valori di umanità e solidarietà siano sempre al centro della nostra comunità.

Con rispetto e gratitudine. (cp)

[Caterina Capponi è assessore regionale alla Cultura]

Lunedì a Borgia l’evento regionale della Giornata della Memoria

Lunedì 27 gennaio, a Borgia, a Palazzo Mazza, dalle 18, si terrà Guilty to be Born, l’evento regionale per la Giornata della Memoria, in occasione degli 80 anni dalla Liberazione del Campo di Sterminio di Auschwitz.

L’iniziativa gratuita è promossa insieme all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – Ucei e con la Comunità Ebraica di Napoli – sezione Calabria – e organizzata dalle Associazioni Eos Sud e Aschenez di concerto con E-bag Srl, 4culture ed il patrocinio del Comune di Borgia e della Fondazione Museo della Shoah di Roma.

L’obiettivo è coinvolgere e sensibilizzare la comunità, mantenendo viva la memoria storica di un periodo oscuro che ha profondamente segnato l’umanità, nell’ambito della ricorrenza istituita per commemorare le vittime della Shoah e per riflettere sugli orrori della Seconda Guerra Mondiale.

Nell’occasione sarà presentato il progetto espositivo “Le scatole della memoria” dell’artista Anna Maria Tulli, basato sui disegni realizzati dai bambini ebrei rinchiusi nel campo di concentramento di Terezin. Verranno, inoltre, proiettate alcune testimonianze di sopravvissuti ai campi di sterminio.

All’incontro prenderanno parte Elisabeth Sacco, sindaco di Borgia; Giulio Di Segni per l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane; Roque Pugliese, Delegato per la Calabria della Comunità Ebraica di Napoli; Alfonso Sassun, esperto in tradizioni e cultura ebraica, e l’artista Anna Maria Tulli. A moderare sarà Andrea Perrotta, promotore dell’evento.

«La liberazione del Campo di Sterminio di Auschwitz è un grande passo dell’umanità verso il bene e verso la luce dopo anni di tenebre e di orrore – ha commentato Roque Pugliese –. Lo vogliamo ricordare soprattutto rimarcando come la Shoah sia stata frutto di matematica premeditazione effettuata a tavolino a partire dalla conferenza Wannsee. Il 20 gennaio 1942, quindici tra i maggiori funzionari del Partito Nazista e del Governo tedesco si riunirono in una villa nel sobborgo berlinese di Wannsee per discutere l’esecuzione di quella che venne chiamata la “Soluzione Finale alla Questione Ebraica”».

«“Soluzione Finale” divenne, poi – ha concluso – il nome in codice dello sterminio sistematico e premeditato degli Ebrei di tutta Europa, piano che, nel 1941, venne autorizzato dallo stesso Adolf Hitler.  Anche l’Italia contribuì a questo orrendo crimine dopo l’approvazione delle leggi razziali il 17 novembre 1938 e le deportazioni a partire dal 1943». (rcz)

Giornata della Memoria, a Tarsia sei giorni di eventi

I Giorni della Memoria – Internamento e R-esistenza umana è il titolo della sei giorni in programma al Museo Internazionale della Memoria di Tarsia da domani, domenica, fino a sabato 1° febbraio.

Con la storia, il simbolo e il messaggio di Ferramonti e con ben sei distinte giornate ricche di eventi organizzate dall’Amministrazione Comunale di Tarsia, la Calabria si appresta a giocare un ruolo di assoluta protagonista nazionale per il prossimo Giorno della Memoria.

Si parte alle 10 con il il focus su “Nuovi studi e nuove testimonianze”. Dopo gli indirizzi di saluto del sindaco Roberto Ameruso e del consigliere delegato alla Cultura, Roberto Cannizzaro, interverranno Stanislao de Marsanich, Presidente dei Parchi Letterari; Anna Ruedeberg, Presidente del Comitato Dante Alighieri di Berna; Maria Cristina Parise Martirano, Presidente del Comitato Dante Alighieri di Cosenza ed il Presidente della prima commissione affari istituzionali del Consiglio Regionale Luciana De Francesco. Sul tema oggetto dell’incontro relazionerà il Direttore del Museo Teresina Ciliberti. Porteranno la loro testimonianza Marina e Anna Jeronimides, figlie di Antonio Jeronimides, internato a Ferramonti.

Lunedì, Giorno della Memoria, si terrà, alla presenza del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, la cerimonia solenne con la deposizione di una corona al Monumento dedicato agli internati di Ferramonti. Seguirà la celebrazione religiosa, officiata da Don Cosimo Galizia, parroco di Tarsia.

Coordinati dal comunicatore strategico Lenin Montesanto, interverranno per i saluti istituzionali insieme al Primo Cittadino e al direttore del Museo Ciliberti, Roque Pugliese, delegato regionale e di sezione per la Calabria della Comunità ebraica di Napoli, la Presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, il Prefetto di Cosenza Maria Padovano e la presidente della terza commissione attività sociali, culturali e formative del Consiglio Regionale Pasqualina Straface. Nel corso dell’evento sarà data lettura del brevetto della Medaglia d’Argento al merito civile conferita alla cittadinanza di Tarsia dal Presidente della Repubblica.

Saranno, quindi, consegnate le medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager e sarà proiettato il corto Via Magen David sulla persecuzione del popolo ebraico nel corso dei secoli, con la regia di Laura Carlotta-Gottlob e girato da Daniela Carati.

“Leggi antiebraiche, emigrazione clandestina e rinascita” sono i temi al centro del dibattito in programma per martedì 28. Coordinati da Umberto Filici, componente del Comitato Tecnico Scientifico del Museo, all’evento parteciperanno anche Caterina Capponi e Maria Stefania Caracciolo, rispettivamente assessori regionali alla cultura e alla pubblica istruzione. Relazioneranno sul tema Marco Cavallarin e Simonetta Heger (Leggi antiebraiche e i campi di concentramento) e Ruth Hauben Foa, internata a Ferramonti che racconterà la sua esperienza. Dei reduci dai campi di sterminio e della fondazione dello Stato di Israele parlerà Marco Cavallarin. Le relazioni saranno intervallate da interventi musicali a cura del Maestro Simonetta Heger.

Mercoledì 29 Piazza Giovanni Amendola a Cosenza ospiterà l’incontro con gli studenti dell’IIS Lucrezia Della Valle. Dopo gli indirizzi di saluto del dirigente scolastico Rossana Perri, di Maria Cristina Parise Martirano, Presidente del Comitato Dante Alighieri di Cosenza e di Umberto Filici, Componente del C.T.S. del Museo di Ferramonti saranno riproposte le relazioni di Cavallari, Heger, Ciliberti, Haubern Foa e gli intervalli musicali a cura del Maestro Heger.

Giovedì 30 gennaio, il Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia ospiterà la presentazione del cortometraggio dedicato ai giochi psico-motori dei bambini internati a Ferramonti, realizzato dall’I.C. Terranova da Sibari, plesso scolastico di Tarsia. Coordinati da Vincenzo Barbati, Generale dell’Esercito italiano, interverranno con il primo cittadino, Roberto Ameruso, il dirigente scolastico Maria Letizia Belmonte, il direttore del Museo Teresina Ciliberti e Roberto Cannizzaro, consigliere delegato alla Cultura.

Venerdì 31 gennaio si terrà un incontro con gli studenti del Polo liceale di Castrovillari, presso il Liceo classico Garibaldi, pensato per sensibilizzare i più giovani sui temi della memoria storica. Ad aprire l’evento i saluti istituzionali del Dirigente scolastico Elisabetta Cataldi, seguiti dalle relazioni sul Giorno della Memoria di Teresina Ciliberti e di Umberto Filici, rispettivamente direttore e componente del C.T.S. del Museo di Ferramonti.

La rassegna si concluderà sabato 1 febbraio con la presentazione, presso il Museo di Ferramonti, del corto teatrale “Miriam e Gabriel… La libertà dell’amore fraterno”, regia di Lara Posterivo, liberamente ispirato al libro per ragazzi “Mio fratello è a Ferramonti” di Pietro Reggiani, edito da Coccole Books

REGGIO – In via Giudecca la scopertura di una “pietra di inciampo” per le vittime della Shoah

Reggio Calabria celebra la Giornata della Memoria con la scopertura, in Via Giudecca, di una “pietra di inciampo” per le vittime della Shoah. Una cerimonia istituzionale, nelle adiacenze del tapis roulant, nel tratto compreso tra il Corso Garibaldi ed il Corso Matteotti, dove la pietra è stata collocata: un luogo centrale per la città.

All’evento, oltre al sindaco Giuseppe Falcomatà, erano presenti i suoi due vice, Paolo Brunetti e Carmelo Versace, la giunta e i consiglieri comunali, il Prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro, i massimi rappresentanti provinciali delle Forze dell’ordine, del mondo universitario, dell’associazionismo e delle realtà sindacali, culturali e civiche impegnate nella memoria dei tanti reggini e calabresi internati ed uccisi nei lager nazisti.

Tra gli ospiti della cerimonia, anche Nicoletta Bortolotti, una tra le più importanti scrittrici contemporanee ad essersi occupate della tragedia dell’Olocausto, autrice della Quadrilogia della Shoah, quattro romanzi pluripremiati che hanno contribuito a rinnovare la memoria delle sofferenze vissute da milioni di persone all’interno dei lager nazisti.

«Cerchiamo di ricordare quotidianamente la tragedia della Shoah e dell’Olocausto – ha evidenziato il sindaco Falcomatà –. L’idea della pietra d’inciampo è nata qualche giorno fa, quando ad un servizio del tg, sono apparse le immagini di alcuni adolescenti in gita ad Auschwitz che, sorridendo, facevano delle foto all’ingresso del lager nazista».

«Da qui la consapevolezza – ha concluso – che non basta portare i nostri giovani nei luoghi della tragedia, ma che devono avere gli strumenti per comprenderla quotidianamente. La pietra d’inciampo, in una delle vie più frequentate, via Giudecca, consentirà a chiunque passerà da qui, famiglie, bambini, turisti, di ricordare ogni giorno la tragedia dell’olocausto e servirà inoltre a commemorare le vittime calabresi della Shoah e delle leggi razziali nazifasciste». (rrc)

L’OPINIONE / Giusi Princi: Scuole siano promotrici di occasioni di riflessione

di GIUSI PRINCI  – È necessario che la scuola sia un luogo di formazione e di educazione per la pace, un luogo nel quale gli studenti possano imparare a rispettare le diversità culturali e a promuovere il dialogo con l’altro. E l’insegnamento e la tutela di questi valori passano necessariamente dalla conservazione della memoria storica della vergogna dell’Olocausto, che diventa una preziosa occasione per evitare che gli errori del passato si ripetano nel futuro e che mantiene, nonostante il passare del tempo, una formidabile attualità.

Sono particolarmente soddisfatta per il risultato conseguito dagli studenti del Convitto nazionale di Stato “Gaetano Filangieri” di Vibo Valentia, che hanno superato la fase regionale e si sono qualificati a quella nazionale nell’ambito della XXII edizione del concorso “I giovani ricordano la Shoah” indetto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

La vostra Comunità è riuscita perfettamente a promuovere il rispetto, la tolleranza, la collaborazione con il prossimo e la difesa dei valori di libertà e democrazia e a trasmetterli agli studenti, facendo tesoro di quanto è accaduto in passato. Cari Studenti, sappiate che siete un orgoglio per questa Regione e che rappresentate in tutta Italia le eccellenze di questo territorio: Vi auguro pertanto di continuare nello studio con la curiosità e la serietà che avete dimostrato in questa occasione e di custodire e praticare nella quotidianità i valori democratici e umani che i vostri insegnanti vi hanno trasmesso.

Partendo dalla preziosa attività del Convitto e auspicando che possa essere da esempio per le istituzioni scolastiche calabresi, colgo l’occasione per ribadire l’enorme importanza dello svolgimento, all’interno di tutte le scuole, di momenti di approfondimento e di riflessione su tematiche di così grande spessore e anche su pagine buie della storia umana, perché, soprattutto se rivolte ai più piccoli, permettono di lavorare sulla coscienza civica, fornendo preziose occasioni di crescita personale e morale e favorendo la formazione di una più ampia coscienza collettiva.

I recenti fatti di cronaca ci hanno portato, inevitabilmente, a capire quanto sia delicato l’equilibrio della Pace. Oggi come non mai, si averte il grave pericolo di una società civile incapace di ascoltare e indignarsi sui tanti episodi di intolleranza e discriminazione, e occorre pertanto fare tesoro di quanto avvenuto in passato, tenere vivo il ricordo di quanto è accaduto nella prima metà del secolo scorso per mantenere le capacità e l’umanità di guardare sempre all’altro con interesse e senso di inclusione. (gp)

[Giusi Princi è vicepresidente della Regione Calabria]

LA RIFLESSIONE / Franz Caruso: Dobbiamo impedire, col nostro impegno, che quel che è accaduto non si ripeta

di FRANZ CARUSO – Tramandare la memoria alle nuove generazioni è, oggi più che mai, diventata una necessità della quale le istituzioni debbono farsi carico affinché gli errori e gli orrori del passato non abbiano più a ripetersi.

Al di là degli aspetti eminentemente celebrativi, la Giornata della memoria è una data di grande importanza che consente da un lato di non far venir mai meno il ricordo su ciò che ha rappresentato l’Olocausto, un orrore che abbiamo tutti il dovere di non dimenticare. Nel contempo fa sì che restino sempre accesi i riflettori su quelle persecuzioni e discriminazioni che seguitano, purtroppo, ad essere poste in essere e che compromettono irrimediabilmente  quei processi di pacificazione civile di cui si avverte da più parti la necessità, alimentando forme di odio estremo ed episodi di intolleranza razziale, religiosa e di genere che continuano ad angustiare il nostro tempo.

Un tempo nel quale è aumentata a dismisura la preoccupazione per i conflitti che stanno continuando a sconvolgere territori e popolazioni non distanti da noi. Un evento inaspettato quanto terribile, come la guerra in Ucraina, continua a lasciare in apprensione il mondo intero. E non sono da meno le immagini che arrivano quotidianamente nelle nostre case dalla striscia di Gaza dove si combatte senza esclusione di colpi e con spietata efferatezza un conflitto assurdo e che non risparmia nessuno, neanche i bambini. A commentare quanto continua ad accadere sotto i nostri occhi, verrebbe quasi il sospetto che i crimini del passato non abbiano insegnato niente.

La Giornata della Memoria che l’Amministrazione comunale ha voluto ricordare anche quest’anno allungando di un mese, fino a fine febbraio, le iniziative che la contraddistinguono, in un programma variamente articolato e che induce a molteplici riflessioni, utilizzando i diversi linguaggi e forme d’arte – dalla letteratura, al cinema, al teatro – è, dunque, non solo l’occasione per ribadire la nostra contrarietà alle guerre, ad ogni livello, che vanno ripudiate, così come è scritto nella nostra Carta costituzionale, all’articolo 11, ma è anche il punto da cui partire per la formazione delle nuove coscienze, affinché crescano e maturino quegli anticorpi sociali contro ogni fenomeno di intolleranza o discriminazione ai quali, come Amministrazione comunale, abbiamo sempre contrapposto percorsi civili e culturali orientati all’affermazione dei principi di libertà, solidarietà ed integrazione”.

Primo Levi diceva: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare». E noi dobbiamo, con il nostro impegno, impedire che quel che è accaduto si ripeta. (fc)

[Franz Caruso è sindaco di Cosenza]

CORIGLIANO ROSSANO – Al Cinema nel Giorno della Memoria

In occasione della Giornata della memoria, il Comune di Corigliano-Rossano ha voluto organizzare per le scuole del territorio un momento di riflessione attraverso il linguaggio cinematografico, proponendo la visione gratuita del film One Life, diretto da James Hawes, nei Cinema Teatri “Metropol” e “San Marco.

L’iniziativa, che si terrà solo nella mattinata, è rivolta agli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado e delle classi prime degli istituti di istruzione superiore e loro accompagnatori presso i cinema cittadini.

La memoria del nostro passato, recente e remoto che sia, non è un esercizio che può essere lasciato al caso, ma un dovere, proprio come ricordato dal Presidente Mattarella, che fa crescere una comunità, senza mai dimenticare il mondo, la sua storia, che è la nostra, nella sua globalità e complessità. Ci si augura che il momento del Ricordo sia il momento in cui tutti noi, non solo i più giovani, a cui è indirizzata la manifestazione, sia foriero di riflessione su come la violenza della discriminazione sia solo portatrice di danni a breve e lungo termine e che ogni sua forma debba essere rifiutata e combattuta. Il primo passo come sempre è Ricordare e mai dimenticare.

Il film racconta la vera storia di Nicholas Winton, un agente di Borsa londinese che negli anni Trenta salvò centinaia di bambini ebrei dallo sterminio nazista nell’ambito dell’operazione “Kindertransport”.

«La memoria del nostro passato, recente e remoto che sia – si legge in una nota – non è un esercizio che può essere lasciato al caso, ma un dovere, proprio come ricordato dal Presidente Mattarella, che fa crescere una comunità, senza mai dimenticare il mondo, la sua storia, che è la nostra, nella sua globalità e complessità. Ci si augura che il momento del Ricordo sia il momento in cui tutti noi, non solo i più giovani, a cui è indirizzata la manifestazione, sia foriero di riflessione su come la violenza della discriminazione sia solo portatrice di danni a breve e lungo termine e che ogni sua forma debba essere rifiutata e combattuta. Il primo passo come sempre è Ricordare e mai dimenticare». (rcs)