Città Unica, Innova Rende incontra i cittadini: preoccupa il debito pubblico di Cosenza

Innova Rende ha incontrato i cittadini per discutere sulle tante e forse troppe criticità che presenta la proposta di Città Unica Castrolibero-Cosenza-Rende portata avanti dalla maggioranza alla guida della Regione Calabria.

«Sono tante le rimostranze dei cittadini rendesi – viene spiegato in una nota – verso siffatto progetto di fusione, sia per quanto riguarda il metodo utilizzato, vista la totale assenza di partecipazione dal basso per un processo così importante di coesione territoriale, culturale, sociale; sia per quanto riguarda il merito della proposta, la quale nel concreto appare finanziariamente insostenibile e politicamente debole, dato il quasi mezzo miliardo di euro di debito del capoluogo bruzio e la vacatio democratica che ha colpito la Città di Rende a seguito del doloroso e recente commissariamento per Mafia del Comune».

Durante l’incontro, dove sono stati presenti cittadini, studenti ed ex amministratori comunali, sono intervenuti anche gli altri rappresentati delle associazioni del Comitato Cittadino, il quale con grande senso di responsabilità politica sta strenuamente operando nel tentativo di riportare la discussione su binari illuminati ed utili per le comunità interessate, attraverso la promozione di una fase lungimirante di progresso e sviluppo per l’intera Area Urbana di Cosenza.

La questione finanziaria appare quella che maggiormente tocca le corde dei cittadini rendesi, seriamente preoccupati per la fusione con un Comune, come quello Capoluogo, gravato da un enorme e spropositato debito pubblico.

Il piano di fattibilità redatto dal Prof. Sergio, su incarico della Regione Calabria, non convince, ed i 15 milioni di euro all’anno per dieci anni, sbandierati dai consiglieri regionali promotori dell’iniziativa, appaiono briciole, rispetto alle enormi difficoltà che quotidianamente devono affrontare gli enti locali di grandi dimensioni e la disastrosa situazione di dissesto finanziario del Comune di Cosenza.

Da Innova ribadiscono che insieme alle associazioni ed ai movimenti che hanno a cuore la Città, si continuerà a portare avanti quelli che sono gli aspetti che non possono essere sottaciuti: l’assenza di una rappresentanza politica democraticamente eletta a Rende, in aggiunta al dissesto economico-finanziario del Comune di Cosenza ed il bypass dei Consigli Comunali interessati, ai quali non è stato permesso di esprimersi sulla proposta di fusione, rischiano di creare un pericoloso precedente nel merito dei processi di razionalizzazione degli Enti Locali, dilatando ancor di più la distanza tra cittadini e classe politica-istituzionale. (rcs)

Città Unica, Innova Rende: Un errore escludere Montalto

Innova Rende ha evidenziato come sia un errore escludere Montalto dal progetto della Città Unica di Cosenza.

«Restiamo perplessi nel leggere tali “proposte” che nulla hanno a che fare con il principio della gradualità, vero faro della buone pratiche amministrative, capace di indicare sia il sentiero che il punto di arrivo. È da tempo che suggeriamo di utilizzare, al fine di ridurre al minimo gli errori, tutti gli strumenti che il legislatore già mette a disposizione, su tutti, la sperimentazione dei servizi condivisi ed il piano strutturale associato tra più Comuni».

«Trasporti, gestione idrica e dei rifiuti – si legge in una nota – individuazione sito dove far nascere l’ospedale hub della Provincia di Cosenza, sviluppo urbanistico omogeneo e coerente con la morfologia del territorio, sono alcuni dei quesiti fondamentali ai quali è da tempo che la Politica non riesce a dare risposte esaustive. In questo ragionamento come si fa a non tenere conto del nuovo hub ferroviario che andrà a nascere nel Comune di Montalto Uffugo, tassello fondamentale di un’autentica visione espansiva e lungimirante, così come della prevista realizzazione di un ulteriore svincolo autostradale al confine tra Rende e la città del Leoncavallo?».
«Possibile – si legge ancora – che non venga concretamente coinvolta in questo processo l’Università della Calabria?
Sarebbe auspicabile, al contempo, realizzare un’operazione verità sulla situazione finanziaria degli enti coinvolti da tali interventi, per il rispetto dovuto ai tanti cittadini ed alle tante imprese contribuenti che meritano di conoscere lo stato di salute delle casse comunali.
Al riguardo, è nota a tutti la gravità della situazione economica-finanziaria della Città di Cosenza, la quale, ha un bilancio imbrigliato da un enorme debito pubblico».
«La Politica non può omettere di considerare quest’ultima delicatissima questione – continua Innova Rende – evitando di nascondersi dietro pericolosi slogan utili solo per ammaliare parte dell’opinione pubblica. Quanto alla situazione di Rende, considerata l’evidente crisi dell’attuale classe dirigente che governa il Comune, sentiamo il dovere morale e politico di appellarci alle forze istituzionali, politiche ed a tutti quei cittadini che condividono con noi l’amore per questa città».
«A questi ultimi lanciamo un monito – conclude la nota – riferito al come portare avanti le iniziative sia sul PSC, che sul futuro ruolo della Città di Rende all’interno dell’area urbana, temi decisivi per le sorti della nostra collettività: Attenzione a procedere per narcisismi e per strappi, a non sentire la necessità di dover mettere in campo concreti e generosi tentativi di condivisione, perché a nostro avviso alto è il rischio di indebolire il presente ed il futuro della nostra comunità e, di conseguenza, esporla nuovamente ad interessi poco nobili».(rcs)

Innova Rende: Basta divisioni, forze sane siano unite per ridare prestigio alla città

Innova Rende ha lanciato un appello alla “sana” politica, alle istituzioni, al mondo delle Associazioni, produttivo e accademico per unire «le migliori energie, le migliori menti e lavoriamo alla stesura di un programma innovativo, plurale, rinnovato e moderno, in coerenza con le migliori esperienze amministrative che la nostra città ha vissuto in passato».

«Facciamo tesoro delle esperienze che la Città ha vissuto nell’ultimo decennio – si legge nella nota – cambiamo quei parametri dei ragionamenti che hanno favorito solo veleni, avventurieri, arlecchini e miracolati della politica. Spendiamoci con generosità, senza sentirci salvatori della patria, duri e puri, senza scorciatoie e senza rivendicare candidature a sindaco. Evitiamo di favorire la polverizzazione dell’offerta politica, le divisioni favoriscono “mondi” che nulla hanno a che fare con l’interesse pubblico, contesti opachi e ambigui nascosti dietro tematiche promosse come panacee di tutti i mali, le quali, in realtà, sono solo dei salti nel buio. Uniamo le migliori energie, le migliori menti e lavoriamo alla stesura di un programma innovativo, plurale, rinnovato e moderno, in coerenza con le migliori esperienze amministrative che la nostra città ha vissuto in passato. Impegniamoci per creare lavoro, per i nostri figli e tutelare i nostri nonni, perché troppa è la gente che soffre in silenzio».
«Veniamo da anni difficili – ha ricordato Innova Rende – dominati dalle conseguenze della pandemia e dal recente conflitto in Ucraina. Crisi sanitarie, economiche, sociali che mettono in costante discussione tutti i livelli Istituzionali e democratici. Nella nostra Città la situazione è ancora più delicata, a tutte queste difficoltà, si va ad aggiungere una paralisi amministrativa senza precedenti.

In un contesto come quello descritto, fare politica e ragionare di contenuti è impresa assai difficile».
«Sin dal momento della sua fondazione – continua la nota – Innova Rende ha messo al centro il progresso e lo sviluppo della Città di Rende, una missione che non si può limitare alla semplice rappresentanza nelle Istituzioni cittadine. In questo lasso di tempo, oltre ad aver stimolato il dibattito con diverse proposte, abbiamo inteso avviare una campagna di ascolto tra i cittadini per comprendere le esigenze della comunità».
«Siamo consapevoli – conclude la nota – che sarà fondamentale mettere in campo una proposta ampia e condivisa, in ferma discontinuità con le prassi consolidatesi negli ultimi dieci anni. Siamo convinti che Rende non abbia bisogno di re Magi, persone esterne al contesto cittadino che in Città hanno portato solo cenere e carbone. La politica cittadina ha il dovere di andare oltre il mero fine di preservare rendite di posizioni “presunte”. È necessario, oggi più che mai, ridare prestigio alla Città di Rende». (rcs)

50 anni Unical, Innova Rende: La politica ha bisogno di una visione lungimirante

Innova Rende ha ribadito che «i 50 anni dell’Unical sono un traguardo importante non solo per il nostro Ateneo, ma per l’intera Regione Calabria»,

«In una terra afflitta da ataviche criticità, la nostra Università, negli anni – viene spiegato in una nota –è diventata sinonimo di progresso, innovazione, efficienza e capacità di immaginare un futuro migliore per migliaia di ragazzi e ragazze calabresi, soprattutto per i meno abbienti, che non potevano permettersi di studiare nei centri universitari del centro e del nord Italia, cosi come accadeva per i (pochi) figli della medio-alta borghesia cittadina calabrese».

«Siamo convinti che il bilancio dell’Università della Calabria, nei suoi primi 50 anni – continua Innova Rende – non può che essere considerato ampiamente positivo e fa bene il Rettore Nicola Leone a rivendicare i risultati ottenuti, anzi, con umiltà ci permettiamo di rispondere al Magnifico Rettore: la Calabria senza l’Unical sarebbe stata certamente una terra più povera ed isolata, priva di quella speranza di crescita culturale, sociale ed economica che l’Unical ha garantito in questi anni».
«C’è ancora tanta strada da fare per emancipare, finalmente – prosegue la nota – una terra ricca di potenzialità e capitale umano, ma che per ragioni storiche e politiche continua ad essere flagellata da disoccupazione, opacità e da enormi carenze infrastrutturali.

Di certo, non può essere esclusivamente l’Università a raddrizzare la sorte dei calabresi, le Università sono enti di formazione e di ricerca, sta alla classe politica e dirigente avere una visione complessiva e lungimirante attraverso la quale fornire una rotta che porti la Regione fuori dalle “secche” del sottosviluppo e verso ben altri lidi».
«Oggi con il Pnrr abbiamo un importante e decisiva chance di rilancio e di recupero del tempo perduto – conclude la nota – soprattuto per quanto riguarda l’area urbana di Cosenza, Rende, Montalto e Castrolibero, si potrebbe prefigurare un ruolo guida in sinergia con l’Università della Calabria, la quale grazie al suo Know-How, fatto di competenza, ricerca e professionalità di caratura internazionale, darebbe il via ad una nuova fase di progresso e sviluppo del territorio capace di trainare l’intera Regione». (rcs)

RENDE (CS) – Città dello Sport, De Rango (Innova Rende): Mancano impianti pubblici e gratuiti

Gianluca De Rango, vicesegretario di Innova Rende, ha denunciato che, nonostante Rende sia stata insignita del titolo di Città dello Sport, essa soffre di «una strutturale mancanza di spazi di fruizione sportiva».

«Mi spiego meglio: in Città – ha detto – non esistono luoghi dove si possa svolgere attività sportiva all’aperto in maniera gratuita, sociale ed inclusiva, l’idea dei play ground americani o nordeuropei, non ha mai fatto capolino in chi amministra alle nostre latitudini».

«Sperare che ci siano luoghi, nel cuore della città – ha proseguito – dove gruppi di bambini, ragazzi, giovani e meno giovani, possano decidere di giocare a basket, pallavolo tennis, a fare esercizi a corpo libero o con attrezzi, è un mero desiderio, forse solo di chi scrive, ma è certo che darebbe alla Città la connotazione di Città dello Sport».
«Non bastano le poche strutture – ha spiegato – tutte concesse ai privati, la mia non è una polemica perché non sono contrario alla partecipazione dei privati nelle strutture comunali, chi amministra avrà certamente fatto le valutazioni opportune, per identificare la nostra Rende come “Città dello Sport”».
«Bisognerebbe – ha evidenziato – che lo sport diventi parte integrante delle attività sociali della Città, bisogna interfacciarsi, non solo con l’università, ma anche e soprattutto con le scuole d’infanzia, primarie e secondarie, se si vuole colmare il gap con realtà sicuramente più “evolute” della nostra ma, non per ripetermi, la cosa più importante è dotare la Città di spazi gratuiti per la pratica sportiva e ludica».
«Mi auguro – ha detto ancora – che questa investitura, peraltro in coabitazione con tanto altre amministrazioni, dia alla giunta uno sprono importante in questo senso, così da favorire la socialità e l’interazione tra le diverse fasce della popolazione. Permettere di praticare sport anche a chi ha meno possibilità, può essere una grande opportunità per migliorare la qualità della vita nel nostro territorio ed è un peccato che tale sensibilità non sia presente nell’azione amministrativa della Giunta Manna».
«Città Europea dello sport – ha concluso – significa anche questo, equipararsi ad altre realtà che in questo sono state antesignane e che sono lontane dalle nostre calde latitudini». (rcs)

RENDE (CS) – Al via Next Stop Rende 2030, una tre giorni per immaginare il futuro di Rende

Al via, a Rende, al Parco Robinson, l’evento culturale Next Stop Rende 2030 – Dalla resilienza alla Rigenerazione, una tre giorni per immaginare il futuro di Rende organizzata da Innova Rende.

La manifestazione sarà articolata in tre tavole rotonde, una al giorno, nel corso delle quali verranno trattati, approfonditi e discussi i temi del Next Generation Eu e del Pnrr in chiave ambientale, comunitaria e di sviluppo territoriale.
«È bello tornare a parlare di politica e farlo dal vivo – ha dichiarato Lorenzo Principe, segretario di Innova Rende nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione –.  Con Next Stop Rende 2030 vogliamo gettare le basi della Rende dei prossimi anni alla luce del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Riteniamo sia necessario riprogettare il nostro futuro coinvolgendo la società civile rendese. Ci saranno tanti enti terzo del settore che sono stati protagonisti assoluti nel contrasto alla pandemia ma anche professionisti, imprenditori, esponenti del mondo accademico e cittadini che portano avanti progetti innovativi nel campo della digitalizzazione dei servizi».
«Alla fine dell’evento – ha concluso – presenteremo alla città delle proposte concrete attuabili con i fondi europei».

Presente anche il Capigruppo in Consiglio Comunale di Innova Rende Michele Morrone, che ha ribadito «come Innova Rende siamo sempre stati attenti agli spazi pubblici e alle aree degradate. La scelta del Parco Robinson come sede del nostro evento non è casuale: vogliamo recuperare questo luogo senza però limitarci alle critiche, ma attivandoci per una sua rigenerazione».
Infine, il vicesegretario di Innova Rende, Gianluca De Rango ha auspicato che «Next Stop Rende 2030 possa essere il primo di tanti progetti in grado di rilanciare il territorio fiaccato dalla pandemia. Siamo aperti al contributo di altre associazioni per fare pervenire all’amministrazione comunale dei progetti realizzabili». (rcs)

Innova Rende: Spazi aperti e Consorzio dei ristoratori e bar per rilanciare il settore

Promuovere la nascita di un consorzio dei ristoratori e dei bar cittadini e mettere a disposizione tutti gli spazi aperti ( parchi, piazze e altri spazi pubblici) per rilanciare il settore della ristorazione, gravemente in crisi. È questa la ricetta che propone Innova Rende per un settore che ha subito gravi perdite durante la pandemia.

«Una realtà come Rende – si legge in una nota – piuttosto che impegnare i lavori del Consiglio Comunale su alcune tematiche non prioritarie, dovrebbe attuare un’incisiva e tempestiva programmazione della macchina amministrativa per aiutare concretamente l’intera comunità. Nelle prossime settimane, con la campagna vaccinale che entrerà nel vivo, così come prospettato dal governo Draghi, ci sarà un “ritorno alla vita”, una nuova fase in cui gli spazi saranno una risorsa imprescindibile. Uno dei settori cittadini che maggiormente ha pagato il prezzo della crisi è quello ristorativo e ricreativo, molte attività hanno chiuso o hanno subito enormi perdite, con tutto quello che ne consegue in termini occupazionali e sociali».

«Siamo convinti – continua la nota – che l’amministrazione comunale debba farsi trovare pronta a sostenere queste attività, promuovendo la nascita di un consorzio dei ristoratori e dei bar cittadini, una best practice tra pubblico e privato, che ha avuto positivi riscontri in numerose cittadine del centro e del nord Italia, al quale allo stesso tempo dovranno essere messi a disposizione parchi, piazze e altri spazi pubblici, spesso poco sfruttati e dei quali la Città ha un’enorme disponibilità grazie alla sua struttura urbanistica».

«Pensiamo, nel concreto – prosegue ancora la nota – al parco Robinson, al parco Giorcelli ed ai parchi fluviali, a Piazza Matteotti, a Piazza degli Eroi, Piazza Unità d’Italia, Piazza Lourdes di Roges ed a via Rossini, luoghi della Città che in un rapporto di reciproca utilità verrebbero gestiti al meglio attraverso le misure del distanziamento sociale e del contingentamento degli spazi, così da evitare i pericolosi assembramenti tipici della movida incontrollata».

«La nascita di un tale realtà – ha spiegato Innova Rende – potrebbe rappresentare non solo una soluzione temporanea, ma un’importante progetto per il futuro, seguendo l’esempio dei Food Market, che promuova piatti e prodotti enogastronomici locali, favorendo, in tal modo, lo sviluppo di quel turismo esperienziale e sostenibile di cui da tempo si parla come volano per il riscatto economico calabrese. Con il consorzio avremmo una produzione mirata da parte di ciascun membro, con riduzione dei costi e aumento dell’efficacia della produzione, grazie ad esso verrebbe garantito il mantenimento dei livelli occupazionali dei dipendenti con la prospettiva di  aumentarli nell’ambito del service e della sicurezza, salvaguardando le attività più piccole attraverso un sistema virtuoso di mutuo soccorso che garantisca a tutti il mantenimento delle proprie “utenze” a prescindere dalla ricettività delle attività di origine».

«Inoltre – continua ancora la nota – attraverso una collaborazione virtuosa tra commercianti ed ente comunale, si potrebbero programmare eventi tematici e ricorrenti. Siamo convinti che per rendere realizzabile tutto ciò, sia imprescindibile una forte volontà e capacità amministrava».

«Proprio per questo – ha concluso Innova Rende – esortiamo il governo cittadino a prendere in seria considerazione la nostra proposta ma soprattutto a fare presto». (rcs)

Innova Rende: Col Recovery Fund potenziare ricerca, istruzione e lavoro

Il gruppo Innova Rende, ha ribadito che, per quanto riguarda il Recovery Fund, «uno dei grandi temi da affrontare, soprattutto alle nostre latitudini, insieme alla questione infrastrutturale relativa ai trasporti (leggasi alta velocità), sarà quello del potenziamento dei settori dell’istruzione, della ricerca e innovazione, nell’ottica di una collaborazione virtuosa e di lungo respiro con il mondo del lavoro e dell’imprenditoria».

«La nostra Regione – si legge in una nota – ha estremo bisogno di investimenti corposi in questo settore, il tasso di analfabeti funzionali è uno dei più alti del Paese, le strutture formative, spesso sono vecchie, poco accoglienti e attrezzate, la diffusione della banda larga stenta a decollare e la fuga dei cervelli è da anni una grave piaga per il tessuto economico calabrese. La nascita del corso di laurea Magistrale in “Medicina e Ingegneria” interateneo, tra Unical e Unicz, è un primo importante segnale verso la collaborazione fattiva tra centri di ricerca applicata ed esigenze del tessuto economico e sociale, che fa da apripista all’auspicata localizzazione del nuovo ospedale Hub della provincia di Cosenza nei pressi dell’Unical».

«Una best practice – continua la nota – alla quale la politica calabrese, locale e regionale, dovrebbe guardare con attenzione, in vista degli investimenti del Next Generation Eu che nei prossimi mesi dovranno risollevare l’Italia. Per decenni, la strategia dei finanziamento a pioggia e il conseguente sperpero delle risorse statali ed europee ha tarpato le ali alla già precaria economia calabrese. Con il Recovery Fund bisogna invertire la rotta, ora è il momento di una visione che guardi al futuro favorendo quei settori strategici per la nostra economia, i quali vanno potenziati ed innovati, stimolando la transizione ecologica e digitale per le realtà imprenditoriali disposte a cogliere questa grande opportunità che abbiamo davanti».

«La Calabria – continua Innova Rende – ha grandi potenzialità inespresse in importanti settori economici, quali l’agricoltura e l’enogastromia, l’economia green, il turismo e il marketing territoriale. Senza dimenticare l’enorme gap da colmare con il resto d’Italia per quanto riguarda il settore sanitario carente sia a livello infrastrutturale che di capitale umano. Saranno questi gli asset su cui puntare maggiormente, ponendo le basi per la formazione di figure professionali in grado di rispondere alla domanda del mondo economico e sociale calabrese, nell’ottica di un’innovazione di processo e di prodotto che stimoli la creazione di nuovi posti di lavoro, aumenti il potere d’acquisto delle famiglie, riduca drasticamente l’esodo dei giovani dalla Regione e riporti alla normalità una terra che non può più permettersi di perdere altro tempo». (rcs)

RENDE (CS) – Innova Rende: Necessario cambiare metodo di raccolta rifiuti

Innova Rende ha dichiarato che «le numerose segnalazioni di disagio pervenuteci nell’ultimo periodo da parte di associazioni e di cittadini sempre più sconfortati dalle problematiche provocate dall’attuale metodo di gestione della raccolta differenziata, sono il termometro di una situazione di criticità a cui l’amministrazione Manna ha il dovere di fare fronte al più presto».

«Le strade sono, spesso – continua Innova Rende – piene di immondizia, ed in alcune zone è possibile osservare delle piccole discariche a cielo aperto, i cittadini sono costretti a seguire rigidi orari spesso non compatibili con i loro impegni e con gli spazi delle proprie abitazioni. Le isole ecologiche dislocate per la Città, oltre ad essere antiestetiche, sono diventate luogo di ristoro per  topi, cani e gatti, con conseguenti gravi rischi igienici e sanitari, a tutto questo va ad aggiungersi la conseguente pessima immagine, sotto il profilo del decoro urbano, che di certo non va ad aumentare il prestigio ed il valore della Città».
«La raccolta “porta a porta” – ha proseguito – attuata con gli ormai famosi mastelli, è efficace nelle contrade e nel Centro Storico ma è da rivedere completamente nei quartieri di Roges, Commenda e Quattromiglia, che vedono la presenza di complessi residenziali ad alta densità abitativa e la maggior parte delle attività commerciali della Città.  Siamo consapevoli della complessità e della vastità del tema, ma un’Amministrazione Comunale lungimirante non può liquidare la problematica denunciando qualche isolato ed incivile cittadino, il Comune ha il dovere di affrontarla in modo razionale, adottando misure che già nell’immediato possano invertire questa spiacevole tendenza».
«Il sindaco Marcello Manna – hanno proseguito – e la sua maggioranza devono prendere atto che l’attuale gestione di raccolta differenziata, da loro fortemente voluta, è una scelta fallimentare che non garantisce la pulizia della Città e tra l’altro non ha ridotto i costi a carico dei contribuenti.
La mancanza di un moderno indirizzo politico sta ponendo, sotto una cattiva luce, agli occhi dei cittadini rendesi, l’azienda concessionaria Calabria Maceri, un importante player del settore, riconosciuto in tutta Italia per le notevoli capacità di managment nel campo dell’innovazione tecnologica e metodologica».
«Ci avviciniamo – ha ricordato Innova Rende – alla scadenza della convenzione tra Comune di Rende e Calabria Maceri, per cui riteniamo che l’Amministrazione Comunale debba avviare, già da oggi, una profonda discussione per migliorare e rendere maggiormente efficiente il servizio.  Innova Rende è pronta a fare la sua parte, nei prossimi giorni chiederemo un consiglio comunale straordinario per discutere sulle criticità igienico sanitarie evidenziate, dove forniremo delle proposte valide per il presente e per il futuro, coinvolgendo la comunità attraverso dei dibattitti pubblici e virtuali con cittadini, attori istituzionali, esponenti politici ed esperti del settore».
«Siamo convinti – ha concluso – che la scelta del prossimo metodo di gestione della raccolta differenziata debba avvenire alla fine di un percorso di ampio respiro che coinvolga l’intera comunità e che abbracci l’Area Urbana. Un percorso da iniziare subito e che abbia come fine ultimo la tutela dell’ambiente e quindi della salute dei cittadini rendesi». (rcs)

RENDE (CS) – Le proposte di Innova Rende per il rilancio della Rende Servizi

Nel corso del Consiglio comunale di Rende, l’Associazione politica Innova Rende ha riferito di aver assistito ad un dibattito poco sereno in merito alle prospettive future della Rende Servizi. una discussione distante anni luce dalle esigenze dei lavoratori e della Città».

«La Rende Servizi – si legge in una nota – rappresenta un immenso patrimonio umano e professionale per la nostra città, da valorizzare e da rilanciare attraverso nuove politiche di management integrato per la qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza della comunità. La società deve esser messa nelle condizioni di diventare una moderna realtà aziendale a disposizione di Rende e della “vasta area urbana”, una multiutility in grado di produrre maggiori utili e abbracciare nuovi settori dei servizi pubblici».

«Chiaro – si legge ancora nella nota – che per arrivare a ciò servono dei passaggi intermedi e un approccio graduale e funzionale. Per noi di Innova Rende, è una sfida che rappresenta una grande opportunità, sia per le casse dell’ente che per il personale dipendente».

«Per prima cosa – hanno suggerito – il potenziamento delle sue funzioni non può che avvenire attraverso la modifica ed implementazione dell’oggetto sociale della Rende Servizi, in tal modo la stessa potrà occuparsi di differenti settori quali il welfare e le politiche sociali. Attraverso un robusto piano di potenziamento, valorizzazione e formazione dei suoi dipendenti, avremmo una rete innovativa e capillare sul territorio, riducendo drasticamente le convenzioni con i privati, per servizi sociali che coinvolgono le vite dei nostri cittadini, specialmente quelli più deboli, quindi risparmio di soldi pubblici che potrebbero essere dirottati per altre delicate questioni e maggiore controllo da parte dell’Ente comunale».

«Un rafforzamento dei servizi sociali – ha proseguito Innova Rende –che dovrà interessare anche il trasporto di individui diversamente abili, mediante l’adeguamento del monte ore dei dipendenti che si occupano di tale mansione. Un capitolo speciale riserviamo agli ausiliari del traffico della Rende Servizi, i quali, interpretando in modo estensivo la volontà del legislatore, potrebbero entrare a far parte del corpo dei vigili urbani, vista la preoccupante carenza di organico ed i prossimi pensionamenti nel corpo della polizia municipale».

«Infine, nell’ottica del piano di rilancio della Società – hanno proseguito – e della riduzione delle esternalizzazioni, riteniamo utile e necessario l’acquisto di nuovi strumenti e macchinari moderni per lavori di manutenzione della città e per eventuali nuovi servizi».

«Queste – conclude la nota – sono alcune proposte che poniamo all’attenzione dell’Amministrazione comunale, del managment della Rende Servizi, dei suoi dipendenti e della Città, in vista del nuovo piano industriale e della nuova convenzione tra Comune e società in House, che ci auspichiamo siano un’opportunità di rilancio ed innovazione per la società». (rcs)