A Reggio col Rotary si è parlato di Intelligenza artificiale

«L’intelligenza artificiale è il futuro. E il futuro non si può fermare, ma si deve governare». È quanto ha detto Giampaolo Latella, presidente del Rotary Club Reggio Calabria, al termine del convegno “Intelligenza artificiale: prospettive per il futuro delle professioni”, promosso dai Rotary cittadini in collaborazione con gli ordini professionali, sotto il patrocinio del Consiglio regionale della Calabria e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Messina.

L’incontro si è aperto con gli indirizzi di saluto dello stesso presidente del club organizzatore, nonché dei presidenti dei club aderenti, Maria Domenica Crea (Reggio Calabria Nord), Monica Falcomatà (Reggio Calabria Sud Parallelo 38) e Caterina Festa (Reggio Calabria Est).

Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti degli ordini professionali provinciali che hanno partecipato: Ilario Tassone (presidente degli Architetti PPC), Antonino Sgrò (presidente dei Dottori agronomi e forestali), Francesco Foti (presidente degli Ingegneri), Francesco Oliva (consigliere dei Farmacisti) e Vincenzo Nociti (vicepresidente dei Medici chirurghi e odontoiatri).

I lavori sono stati presieduti da Anna Romeo, professore ordinario di diritto amministrativo all’Università di Messina, che nella propria introduzione ha affermato: «L’avvento delle tecnologie di intelligenza artificiale ha dato l’avvio ad un’era di cambiamenti significativi, configurando scenari professionali del tutto nuovi e mutevoli, rispetto ai quali si pongono interrogativi che investono non solo la dimensione scientifica del fenomeno ma, soprattutto, quella etica».

Per Carlo Morabito, professore ordinario di elettrotecnica all’Università Mediterranea, «siamo di fronte a una rivoluzione trasformativa che nasce dal digitale ma invade tutti i settori produttivi e speculativi. Bisogna potenziare la formazione collettiva ed individuale con un apprendimento e aggiornamento continuo».

«I giovani – ha continuato – sembrano favoriti in questa condizione, ma non è sempre così. La conoscenza e l’esperienza sono da guida per l’etica e lo sviluppo democratico di questa tecnologia. La regolamentazione europea sta ponendo paletti precisi. Nel 2024, i premi Nobel per la chimica e la fisica sono stati assegnati ai pionieri delle reti neurali, riconoscendo ufficialmente il loro impatto in questa rivoluzione».

Beniamino Scarfone, esperto della Fondazione Studi del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, ha sottolineato come «la trasformazione in atto nelle professioni intellettuali, che offre opportunità significative in termini di automazione e supporto decisionale. Tuttavia, l’utilizzo dell’IA richiede consapevolezza dei limiti deontologici: affidabilità, trasparenza, protezione dei dati e supervisione professionale. Il ruolo del professionista resta centrale. La Fondazione Studi ha sviluppato il software ‘Clia’, un assistente basato sull’IA per i consulenti del lavoro, che coniuga innovazione e responsabilità. La sfida del futuro sarà quella di un uso etico e strategico per migliorare la qualità del lavoro».

Da parte sua, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, Rosario Infantino, ha sottolineato che «l’ingresso dell’intelligenza artificiale nel mondo del diritto pone molteplici interrogativi ai quali sono correlate curiosità per un verso e perplessità per altro. Le professioni legali si portano dietro un rapporto umano, l’avvocato è un professionista nel quale si ripone la massima fiducia e da cui si pretendono umanità e onestà intellettuale. Fino a che punto la tecnologia può governare il mondo del diritto? Come può l’intelligenza artificiale, pur irrinunciabile, supplire alle qualità empatiche dell’avvocato? Il progresso è inarrestabile ma occorre tanta prudenza».

Simone Furfaro, funzionario della DG Digitalizzazione del Ministero della salute, ha evidenziato come l’intelligenza artificiale sia “già una realtà presente nell’ambito dell’attività sanitaria, ad esempio come strumento di supporto per le diagnosi in molte branche specialistiche, come la radiologia, la radioterapia e l’oftalmologia. L’Oms, già dal 2019, ha riconosciuto le potenzialità dell’IA per migliorare la diagnosi medica, il trattamento delle patologie e la cura delle persone. Gli strumenti di IA, inoltre, possono costituire un valido strumento di supporto all’attività medica tramite sistemi intelligenti di elaborazione delle numerose informazioni cliniche e non di cui il sistema già dispone, soprattutto per i pazienti cronici e complessi. Lo sviluppo della raccolta e dell’elaborazione dei dati sanitari è uno dei punti di maggior investimento previsti dal Pnrr in ambito sanitario, nel rispetto della privacy e della sicurezza informatica, come richiesto dall’Unione europea».

Don Davide Imeneo, direttore de L’Avvenire di Calabria, ha illustrato i risultati dell’interessante progetto su questa materia messo in campo dall’Arcidiocesi di Reggio-Bova: «Piuttosto che vietarne l’uso, non dobbiamo temere le intelligenze artificiali generative, ma imparare a guidare verso un loro impiego consapevole e costruttivo. Questo è l’obiettivo perseguito dall’arcidiocesi con il Laboratorio di intelligenza artificiale, un progetto sviluppato da ‘Aula G’, la ‘scuola’ di giornalismo promossa dal nostro settimanale diocesano presso l’istituto Maria Ausiliatrice». (rrc)

A Cetraro la tavola rotonda sull’impatto della IA sulla professione del dottore commercialista

Si è parlato dell’impatto dell’intelligenza artificiale sulla professione del dottore commercialista, nel corso della tavola rotonda svoltasi nei giorni scorsi a Cetraro e organizzata dall’Odcec di Paola.

La giornata si è aperta con i saluti istituzionali del dott. Fernando Caldiero, presidente Odcec Paola, di Barbara Falbo, vicesindaco di Cetraro e dell’avv. Mario Pace, i quali hanno sottolineato l’importanza di un confronto aperto e costruttivo sulle potenzialità e i rischi connessi all’utilizzo dell’IA nel mondo del lavoro.

A Coordinare i Lavori delle due tavole, il dott. Emilio Corno, consigliere ODCEC Paola.

La prima tavola rotonda, moderata dal dott. Antonio Perricone, dottore commercialista, ha affrontato il tema delle “opportunità ed i limiti dell’intelligenza artificiale nello studio del commercialista”. Il prof. Georg Gottlob, esperto di intelligenza artificiale,  insieme ad Antonio Repaci, consigliere Nazionale ODCEC, Paolo Florio, dottore Commercialista  e Michele Gagliardi, dottore Commercialista, hanno offerto un’analisi approfondita delle potenzialità dell’IA nell’automatizzare processi, migliorare l’analisi dei dati e supportare le decisioni. Fabrizio Escheri, dottore commercialista e Consigliere Nazionale ODCEC e Silvio Sangineto, direttore di Al Product Design e User Research- Microsoft, intervenuti da remoto, hanno arricchito il dibattito con le loro esperienze.

La seconda tavola rotonda, moderata dal Segretario ODCEC di Paola, dott. Nazareno Di Renzo, si è concentrata sugli aspetti più delicati legati all’utilizzo dell’IA, quali legalità, etica e sicurezza. Gianfranco Parenti, presidente Ordine degli Avvocati, Mons. Stefano Rega, Vescovo della Diocesi San Marco Argentano, Marco Ghionna, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Cosenza e Francesco Forestiero, dottore Commercialista,  hanno affrontato temi cruciali come la tutela della privacy, la responsabilità civile e penale, e l’impatto sociale dell’IA.

A chiudere la giornata è stato Giulio Veltri, Capo dell’Ufficio del Ministero delle imprese e del Made in Italy, il quale ha offerto una sintesi dei lavori e ha tracciato le prospettive future per la professione del dottore commercialista nell’era dell’intelligenza artificiale.

Al termine del convegno, il presidente Caldiero ha sottolineato l’importanza di un approccio proattivo e consapevole all’innovazione tecnologica.

«L’intelligenza artificiale – ha detto – rappresenta una grande opportunità per la nostra professione, ma è fondamentale che i commercialisti siano adeguatamente preparati ad affrontarne le sfide. Questo convegno è stato un primo passo importante per costruire un futuro in cui tecnologia e umanità possano coesistere in armonia».

Il convegno di Cetraro ha dimostrato come l’intelligenza artificiale sia ormai una realtà che sta profondamente trasformando il mondo del lavoro. La professione del dottore commercialista, come molte altre, è chiamata a confrontarsi con questa nuova sfida, cercando di coglierne le opportunità e di mitigare i rischi. (rcs)

 

Alla Camera di Commercio di Catanzaro il congresso sulla IA

Catanzaro è stata al centro dell’innovazione, con il congresso sull’intelligenza artificiale e al diritto penale, organizzato dalla Camera di Commercio di Catanzaro.

 ha riunito Magistrati, mondo dell’Accademia, esperti e Avvocati per discutere il ruolo crescente delle tecnologie intelligenti nel processo e nella Giurisdizione.

Un pomeriggio ricco di interventi, cominciati con i preziosi spunti offerti dalla Presidente della Corte di Appello di Catanzaro, dott.ssa Concettina Epifanio, dal Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Catanzaro, dott. Giuseppe Lucantonio, dalle cariche istituzionali dell’ avvocatura Catanzarese, il presidente della Camera Penale, avv. Francesco Iacopino, il Presidente del Consiglio dell’ordine degli Avvocati, avv. Enza Matacera e l’avv. Valerio Murgano, componente di Giunta dell’Ucpi.

Durante la giornata, che si è articolata in una serie di relazioni specifiche, sono stati affrontati temi di grande rilevanza, tra prospettive etiche e orizzonti tecnologici, con uno sguardo al complesso equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti dei cittadini.

L’introduzione dell’avv. Ottavio Porto, consigliere del direttivo della Camera Penale, ha preceduto l’intervento di ospiti dalle diverse professionalità, al fine di provare a inquadrare i temi in maniera completa.

Interessanti gli interventi di tutti i relatori, tra le vette più importanti di studiosi e esperti dell’intelligenza artificiale e del diritto penale in Italia, moderati sapientemente dall’avv. Danilo Iannello, responsabile della scuola di formazione della Camera Penale di Catanzaro.

Si sono alternati, con interventi di alto profilo, alcuni tra i più quotati conoscitori della materia.

Il prof. Gianluigi Greco, docente di informatica dell’Unical, il prof. Oliviero Mazza, ordinario di diritto processuale penale della Università Bicocca di Milano, il prof. avv. Mario Caterini, autore del libro “Desafios juridicos de la intelligencia artifical”, il quale ha illustrato nel dettaglio i risultati di una importante ricerca filosofico giuridica realizzata unitamente alle dott.sse Morena Gallo e Marianna Rocca. A tirare le fila conclusive del discorso, l’avv. Serena Gentili, del foro di Roma e componente dell’Osservatorio AI dell’Ucpi.

Dinnanzi a una platea numerosissima, l’obiettivo del congresso è stato quello di analizzare le potenzialità e i rischi dell’intelligenza artificiale come strumento per i giuristi e, più in generale, del rapporto tra le macchine e il diritto. (rcz)

L’eurodeputata Princi: L’IA sia strumento per contrastare la violenza di gener

«L’Intelligenza Artificiale può e deve diventare uno strumento di prevenzione e di tutela delle vittime di violenza di genere». È quanto ha detto l’europarlamentare Giusi Princi nel corso del convegno “Intelligenza Artificiale per il cambiamento: combattere la violenza di genere con l’innovazione”, fortemente voluto e organizzato dall’europarlamentare e svoltosi a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo.

Il convegno, che ha registrato una grande partecipazione di pubblico e ha rappresentato un importante momento di confronto tra eurodeputati, accademici ed esperti nazionali e internazionali sul ruolo innovativo dell’Intelligenza Artificiale (IA) come strumento per contrastare la violenza di genere, ha anticipato la Settimana europea per l’Uguaglianza di Genere.

«Con il convegno di oggi abbiamo tracciato la strada e siamo già al lavoro per sanare questo gap con un’iniziativa legislativa, per meglio collegare le opportunità del digitale con la necessità di prevenire la violenza di genere», ha evidenziato Princi, sottolineando come «il fenomeno della violenza di genere è una piaga sociale su cui dobbiamo fortemente intervenire. In Europa una donna su tre ha subito una forma di violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita e anche in Italia questa percentuale è purtroppo in linea con la media europea».

«Un dramma che impone di agire – ha evidenziato – occorre utilizzare ogni mezzo, ogni innovazione, per contrastare tali violenze. L’IA porta con sé sfide ma anche straordinarie opportunità. Sta a noi scegliere se utilizzare queste risorse per costruire un’Europa più sicura, più equa, dove le pari opportunità, la prevenzione della violenza sulle donne e la tutela delle vittime siano assolute priorità».

«Serve una legislazione forte e chiara», ha ribadito l’europarlamentare, evidenziando come «l’atto sull’intelligenza artificiale e la Direttiva sulla violenza domestica – ha aggiunto Princi – presentano ancora lacune: manca un riconoscimento chiaro della tecnologia come strumento di prevenzione e di tutela per le vittime. È proprio questo il vuoto normativo che vogliamo colmare».

Princi, infatti, intende affrontare la lacuna relativa alla violenza di genere, derivante dalla mancanza di riferimenti specifici nell’Atto sull’Intelligenza Artificiale e dalla centralità limitata conferita all’IA nella direttiva sulla violenza domestica, che si concentra solo sulla cyber violenza e sulle immagini digitalmente alterate. L’iniziativa si propone di creare un quadro normativo più robusto e completo, in grado di tutelare le vittime e prevenire tali forme di violenza.

A tal proposito, all’evento erano presenti tanti europarlamentari di varie provenienze politiche che si sono resi disponibili a collaborare con l’eurodeputata Princi per avviare un’iniziativa legislativa, con l’obiettivo di colmare il gap normativo attualmente esistente in materia nell’Unione Europea. (rrm)

All’Unical docenti ed esperti a confronto sull’IA

Domani pomeriggio, all’Unical, alle 14.30, all’University Club, si terrà il workshop dal titolo Intelligenza artificiale e profili di Proprietà Intellettuale, organizzato dal Liaison Office dell’Area Ricerca, Innovazione e Impatto Sociale dell’Unical per esplorare le nuove opportunità e le criticità che i sistemi di AI stanno creando nel mondo legale e della proprietà intellettuale.

L’evento è aperto all’intera comunità accademica, al tessuto imprenditoriale, ai professionisti di settore e coinvolge l’Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza e Unindustria Calabria.

Il workshop coinvolge sia esperti di intelligenza artificiale sia professionisti del settore proprietà intellettuale. Fra questi, Georg Gottlob, docente del dipartimento di Matematica e Informatica, fra i massimi esperti al mondo di intelligenza artificiale – che racconterà la sua esperienza di professore e inventore, illustrando come dalla ricerca di base possano nascere anche risultati di grande valore economico, attraverso il deposito di brevetti e la creazione di spin-off.

Loredana Guglielmetti, responsabile della Divisione 5 “Brevetti” della Direzione generale per la proprietà industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, farà un excursus delle problematiche generate dall’impatto dell’AI sulle opere dell’ingegno e della creatività.

Domenico Golzio, former director dell’Epo (European Patent Office), si occuperà di temi come l’esame di brevetti aventi ad oggetto l’intelligenza artificiale, l’analisi dell’invenzione AI secondo il “Two Hurdle Approach”, la valutazione dell’attività inventiva con l’utilizzo del “Problem Solution Approach”.

Filippo Colangelo Roccanova, IP Cooperation Specialist dell’Euipo (European Union Intellectual Property Office), tratterà l’impatto dell’intelligenza artificiale generativa sul diritto d’autore e sul design.

L’imprenditore Massimo Ruffolo, fondatore, ceo e cpo dell’azienda Altilia srl, durante il suo intervento presenterà un brevetto innovativo, depositato nel 2013, focalizzato sulla costruzione di modelli spaziali e semantici di documenti. Questo brevetto ancora oggi consente ad Altilia di sviluppare una piattaforma avanzata per l’utilizzo dell’AI generativa nelle imprese.

 

Nicola Barone: L’intelligenza artificiale tra etica e innovazione

Quella dell’Intelligenza Artificiale è, ormai, un tema di grande rilevanza su cui ancora non si sa abbastanza. Sono tantissimi gli interrogativi intorno a questo settore che, se da una parte può essere rivoluzionario, dall’altro potrebbe provocare danni non indifferenti. Dalla Calabria sono numerose le voci autorevoli che si sono espresse in merito alle potenzialità e all’aiuto non indifferente che potrebbe portare l’IA alla regione. A intervenire su questo, stavolta è Nicola Barone, presidente di Tim San Marino, figura di spicco nel panorama delle telecomunicazioni, che ha recentemente assunto il prestigioso incarico di Vicepresidente del Quadrato della Radio, con deleghe specifiche per i rapporti istituzionali. Argomenti che poi snocciolerà in modo più approfondito il prossimo 28 novembre, nel corso del convegno “Innovare Responsabilmente: Dialoghi su Intelligenza Artificiale ed Etica,” che si terrà all’Università di San Marino.

-Ing. Barone, che cos’è l’intelligenza artificiale?

«L’IA rappresenta una frontiera di straordinaria importanza, capace di trasformare radicalmente le nostre società, economie e persino il nostro modo di concepire l’esistenza umana».

-Si dibatte molto sul suo impatto a livello etico e religioso. Che ne pensa?

«Dal punto di vista etico, l’IA solleva interrogativi significativi. Basti citare la questione della responsabilità nelle decisioni autonome delle macchine: chi risponde degli errori commessi da un sistema di IA? Inoltre, è imperativo garantire che lo sviluppo dell’IA avvenga nel rispetto dei diritti umani, evitando bias e discriminazioni insite nei dati e negli algoritmi. La trasparenza e l’equità devono essere principi guida nella progettazione e nell’implementazione di queste tecnologie. Dal punto di vista religioso, l’IA pone domande profonde sulla natura dell’uomo e del divino. Alcune tradizioni religiose potrebbero vedere nella creazione di entità autonome una sfida ai concetti di anima e coscienza. È necessario un dialogo aperto e rispettoso tra teologi, eticisti e scienziati per affrontare queste tematiche e trovare un terreno comune che rispetti le diverse sensibilità».

-E sul fronte dell’innovazione tecnologica?

«L’IA rappresenta un motore di crescita senza precedenti. Le sue applicazioni spaziano dalla medicina alla finanza, dalla logistica all’educazione, promettendo di aumentare l’efficienza, ridurre i costi e migliorare la qualità della vita. Tuttavia, è fondamentale che gli Stati valutino attentamente i rischi di ulteriori squilibri indotti da questa tecnologia dal potenziale così dirompente. Squilibri che possono generarsi sia all’interno delle singole nazioni, sia tra nazioni stesse. Occorre, quindi, bilanciare, attraverso un opportuno sistema di regole nazionali ed internazionali, l’opportunità di sfruttare l’IA come motore di evoluzione e benessere, con la necessità di garantire equità sociale e interessi collettivi».

-Quindi si potrebbe dire che l’IA rappresenta non solo un’occasione di crescita e sviluppo, ma anche per una riflessione?

«Sì. Questo perché l’intelligenza artificiale offre opportunità straordinarie, ma richiede anche un’attenta riflessione su temi etici, religiosi e tecnologici. Solo attraverso un approccio equilibrato e inclusivo potremo sfruttarne appieno il potenziale, garantendo al contempo il benessere e i diritti di tutti i cittadini». (bv)

Sabato giornalisti calabresi a lezione sull’intelligenza artificiale con Georg Gottlob

di PINO NANOSabato 29 giugno, dalle 10 alle 14, al palazzo della Provincia di Cosenza, giornalisti calabresi a lezione di “Intelligenza artificiale”. In cattedra il gotha della materia, a partire dal grande Georg Gottlob, uno dei massimi esperti al mondo di algoritmi, per lunghissimi anni professore ordinario di Informatica all’Università di Oxford, Campus che un anno fa ha poi lasciato per accettare l’invito dell’Università della Calabria, dove il “giovane” scienziato austriaco ha scelto di venire e di vivere una nuova scommessa della sua vita. Storia, la sua, di una eccellenza di cui in questi mesi, proprio per via di questa scelta di venire in Calabria e ricominciare da qui, si son occupati i grandi giornali di tutto il mondo. 

Intelligenza Artificiale. Luci e Ombre”, è appunto questo il tema del convegno in programma nel Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza (piazza XV Marzo), organizzato dalla Figec Cisal d’intesa con l’ente terzo InformaGiovani. L’evento, della durata di quattro ore (dalle ore 10 alle ore 14), è infatti valido come corso di formazione professionale e consentirà ai giornalisti presenti l’acquisizione di 6 crediti.

Per partecipare sarà sufficiente iscriversi gratuitamente sulla piattaforma “Formazione giornalisti” del Cnog (selezionando “Corsi disponibili”, organizzatore “Ente Terzo Formatore”, “Associazione InformaGiovani”), ma sarà possibile anche registrarsi anche in loco, prima dell’inizio dei lavori.

Sarà un’analisi a trecentosessanta gradi su tre fondamentali campi di applicazione: la salute, la giustizia e l’informazione. Dopo i saluti del Segretario Nazionale della Cisal Franco Cavallaro, e del delegato Figec a Cosenza, il giornalista Francesco Cangemi, introdurrà i lavori il segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, che anticiperà sul tavolo del confronto anche «i rischi che l’intelligenza artificiale, senza norme chiare e provvedimenti efficaci, comporta per il lavoro e l’etica del giornalismo». 

Seguiranno le relazioni del prof. Bruno Nardo (docente associato di Chirurgia Generale, direttore Master di Chirurgia Laparoscopica avanzata e Robotica dell’apparato gastroenterico, direttore del Dipartimento Chirurgico Polispecialistico e primario dell’U.O. di Chirurgia Generale “Falcone” di Cosenza, su “La Chirurgia High-Tech: dalle Tecnologie Innovative alla Intelligenza Artificiale”); del prof. Michele Filippelli (fondatore e ideatore di GiuriMatrix, prima intelligenza artificiale giuridica deduttiva, e direttore scientifico dell’alta formazione della Scuola Forense di Cosenza) su “Intelligenza Artificiale al servizio del diritto”, e del giornalista Andrea Bulgarelli (membro della Giunta esecutiva Figec Cisal”, promotore e coordinatore della “Carta di Trieste sull’Intelligenza Artificiale”.

Sarà, quindi, la volta del Georg Gottlob (membro della Royal Society di Londra, oggi docente di Informatica all’Università della Calabria e prima ancora Ordinario all’Università di Oxford e “Fellow” del St John’s College di Oxford, su “I veri segreti dell’AI”.

Le conclusioni sono affidate al presidente della Figec Cisal, Lorenzo Del Boca, l’unico ad aver coperto per tre mandati la carica di presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti italiani.

«Non finiremo mai di ringraziare – sottolineano Carlo Parisi e Lorenzo Del Boca – i professori che, accettando il nostro invito, con la loro presenza fanno di questo corso di formazione un evento di altissimo profilo professionale». (pn)

 

Alla Mediterranea un corso di formazione informatica per i medici con applicazioni di IA

L’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Reggio Calabria, assieme all’Università Mediterranea di RC, ha organizzato un Corso di Educazione Continua in Medicina sul tema Corso Office di formazione informatica per medici chirurghi ed odontoiatri con applicazioni di intelligenza artificiale.

Un corso resosi necessario in quanto le competenze digitali e, in generale, l’innovazione tecnologica, rappresenteranno, entro i prossimi due decenni, il novanta per cento di tutti i posti di lavoro afferenti al Sistema Sanitario Nazionale. Genomica, Medicina digitale, Intelligenza artificiale e Robotica cambieranno i ruoli e le funzioni del personale clinico di tutte le professioni nel prossimo futuro e garantiranno un approccio olistico e personalizzato alla salute.

«L’avvento dell’intelligenza artificiale in campo medico – ha sottolineato il presidente dell’Ordine, dottore Pasquale Venezianoè una di quelle cose che potrebbero modificare in maniera davvero efficace il sistema di assistenza ai pazienti, sia riguardo le branche chirurgiche, in particolare la Robotica, che per la Medicina generale. E’ chiaro che la stessa deve essere adeguatamente gestita anche perché solo tra qualche anno si potrà avere la certezza dei suoi benefici in campo medico».

«A dimostrazione – ha continuato il presidente – che è importante, per tutti coloro che conseguono una laurea in Medicina, un costante aggiornamento perché vi è una continua evoluzione sia in campo diagnostico che terapeutico, per cui ciò che oggi risulta una certezza, domani potrebbe non esserlo. Per questo motivo abbiamo pensato di organizzare questo Corso che serve a dare le prime nozioni sull’applicazione di AI in campo medico, cosa che in questo momento è all’attenzione di tutti per le sue future prospettive». 

«Tenteremo non soltanto di dare ai medici che frequentano il Corso una formazione di base riguardo l’informatica – ha spiegato l’ingegnere in Telecomunicazioni, Orientamento informatico, abilitato alla professione, Maurizio Campoloma avremo anche l’occasione di far vivere ai corsisti due fasi: la prima riguarda la comprensione dell’intelligenza artificiale e poi, come ultima data riguardo il corso di Ecm, avremo la possibilità di vedere il parco olografico, proprio perché presente all’interno della Università. Si tratta per i medici di una ottima occasione per conoscere una nuova realtà che, peraltro, già si applica in alcuni settori della medicina, come la chirurgia».

«Nel dettaglio, i corsisti Ecm avranno, quindi – ha spiegato ancora – la possibilità di presenziare ad una demo del Parco Olografico, sistema progettato, realizzato e gestito dal Laboratorio ICare di Ingegneria. La piattaforma sarà presentata durante l’ultimo giorno di corso dal direttore del Laboratorio, professore Giuseppe Araniti, insieme al team di ricerca».  

Per il dottore Antonino Zema, coordinatore della Commissione Formazione ed aggiornamento dello stesso Ordine, «il tempo va avanti così velocemente che non ci rende conto di come si sia arrivati in un’altra epoca ed io mi sento testimone di questo cambiamento epocale. Abbiamo cominciato con le angiografie senza immagini, o quasi, ed i nostri tecnici facevano gli esami indossando guanti di piombo. Nessuno avrebbe immaginato che dopo poco tempo sarebbero stati usati, in maniera routinaria, gli esami per immagini che hanno rivoluzionato la Medicina».

«E poi la telemedicina – ha aggiunto il dottore Zemaper la quale noi neurochirurghi abbiamo attinto a piene mani, la Tac a distanza, operata dai tecnici e collegata al Centro dove i medici in tempo reale guardano e studiano il risultato dell’esame. Per non parlare della robotica, arrivata da pochissimo tempo, fino a sfociare all’intelligenza artificiale per la quale occorre stare molto attenti per un uso corretto, e non distorta, di questa nuova incredibile scoperta».

«Le lezioni del Corso rappresentano, quindi – ha concluso Zema – un insieme di cose che ci porteranno a gestire al meglio la Medicina e quindi la Sanità in generale. Resta il fatto che curare il paziente, ancor prima dell’informatica, resta la base di tutto»

«Abbiamo iniziato questo Corso dando ai medici delle nozioni di informatica mirate alla loro professione – ha detto infine Gianni Posillipo, responsabile delle aule informatiche dell’Università Mediterranea – e il test preliminare di oggi è servito per capire il loro grado di preparazione in modo tale da adattare il Corso a quelle che sono le proprie esigenze». (rrc) 

A Vibo il convegno sull’intelligenza artificiale della Camera di Commercio CZ, KR, VV

“Intelligenza artificiale: etica, rischi e opportunità” è il titolo del convegno che si terrà domani, giovedì 29 febbraio, alle 17.30 a Vibo Valentia, Complesso monumentale Valentianum, sede territoriale della Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.

All’incontro interverranno, infatti, Georg Gottlob – professore emerito University of Oxford e Ordinario di informatica all’Università della Calabria, tra i più noti e autorevoli esperti di settore; Romeo Bufalo – già Ordinario di Estetica Unical, Damiano Silipo – Ordinario di Economia del medesimo ateneo.

Gli straordinari sviluppi della tecnologia negli ultimi decenni hanno portato l’uomo e i sistemi in cui gravita a continui cambiamenti ed adattamenti, ma mai come oggi, la portata dell’Intelligenza artificiale segna una rivoluzione epocale che richiede un’attenta riflessione e metodi certi e condivisi per governare un fenomeno di fatto esploso in tutte le sue potenzialità ma anche enormi criticità. Al centro del dibattito globale nuove e pressanti questioni, dubbi, interrogativi inerenti la tutela e la salvaguardia delle peculiarità del singolo individuo e dell’intero genere umano di fronte a macchine in grado di uguagliare, se non di superare, le prestazioni umane in una vastissima gamma di attività, comprese quelle che richiedono complesse funzionalità cognitive.

Questioni di grande attualità che la Camera di commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia con il presidente Pietro Falbo e L’Ande (Associazione nazionale donne elettrici) con il presidente provinciale Maria Pia Masè hanno inteso mettere al centro del convegno.

L’incontro, aperto al pubblico, sarà dunque occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica, i giovani, le imprese sulle trasformazioni in atto, attraverso una consapevole conoscenza della più innovativa tecnologia, delle sue attuali e potenziali applicazioni tra questioni etiche, margini di rischi e reali opportunità. (rvv)

Il sindaco di Tropea Macrì all’udienza di Papa Francesco: Consegnata targa realizzata da Affidato

Il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, ha partecipato all’udienza di Papa Francesco che ha visto protagonisti 200 amministratori Asmel – Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione a degli Enti Locali. Per l’occasione, inoltre, il primo cittadino ha consegnato al Papa una speciale targa realizzata dal maestro orafo Michele Affidato, con inciso sopra A sua Sanità. Con gratitudine.

Il sindaco Macrì si è detto molto motivato dall’esortazione sul ricorso alle diverse forme di intelligenza artificiale che – queste le parole del Papa – se utilizzata non per la distruzione, ma nella logica della cura, della cura delle persone, cura delle comunità, cura dei territori e cura della casa comune, potrebbe risultare una potenza benefica.

Tra i tanti messaggi e contenuti pregnanti e penetranti, dalle cause dell’abbandono e spopolamento delle aree interne e agli antidoti per arginare la dilagante cultura dello scarto, dalle troppe diseguaglianze nella fruizione dei servizi fondamentali all’interno dello stesso Paese alla connessione tra fragilità delle persone e fragilità dell’ambiente sul quale ci sentiamo in prima linea, dalla ricerca di nuovi rapporti tra pubblico e privato alla preoccupazione per la riduzione delle nascite, il richiamo all’uso sociale delle nuove tecnologie è stato probabilmente quello più impegnativo per il governo dei territori.

«L’iniziativa di Asmel –  ha spiegato il sindaco, ringraziando il Presidente dell’associazione, Giovanni Caggiano – è stata un autentico momento di qualità dell’azione pubblica, forte ed importante per tutte le autonomie locali; è stato – scandisce – il migliore inizio d’anno per i sindaci dei piccoli comuni e per la missione istituzionale, sociale, culturale, economica e costituzionale che ognuno di noi interpreta nell’interesse della propria comunità».

«Siamo di fronte ad una chiave di lettura non ideologica – ha continuato Macrì – che condividiamo soprattutto perché obbliga, le istituzioni in primis, a riflettere necessariamente sul governo consapevole della complessità, dell’innovazione e delle sfide che a tutti i livelli si presentano dinnanzi alle classi dirigenti locali, nazionali ed internazionali».

«E la prima sfida rispetto a fenomeni e novità che vanno sapute trasformare in opportunità anche e soprattutto in soluzioni e benessere nei e per i territori periferici e le aree interne come ha più volte sottolineato il Santo Padre resta – ha aggiunto – quella della consapevolezza. Con questo metodo e con questa prospettiva che è tutta pedagogica, ringraziando il Papa per essersi originalmente soffermato con lucidità e spiritualità anche su questo aspetto – proprio sul presente e sul futuro dell’intelligenza artificiale, sulle questioni etiche e sulla e sulle sfide educative, sulle sue applicazioni e su tutte le sue implicazioni sociali, politiche, psicologiche ed economiche che da essa derivano, Tropea si è candidata da tempi non sospetti ad ospitare, promuovere e sostenere, cosa che continueremo a fare con convinzione, eventi nazionali e seminari di formazione». (rrm)