LAUROPOLI (CS) – “L’ultima cena” dell’artista concettuale Enzo Palazzo

di MARTINO ZUCCARO – «Il Mistero celebrato attende di essere tradotto in vita concreta: servizio, dono di sé, annuncio». Con queste poche ma efficaci parole, il direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali, Vincenzo Corrado, annuncia e tratteggia il significato profondo della Pasqua e ciò che essa dovrebbe essere vissuta nella vita quotidiana.

Intanto, da parte sua, l’artista concettuale Enzo Palazzo con la sua installazione di arte sacra, nella chiesa della Presentazione del Signore di Lauropoli (CS), rivive, rappresenta e fa rivivere ai visitatori L’ultima cena.

«L’Ultima cena, opera di grande impegno e profondo significato -esordisce Palazzo- dove ripropongo in una sintesi di intensa suggestione, aspetti e momenti, per dare forma a uno austero rito conviviale, fortemente segnato dal presagio e dai simboli della passione, riformulata in una nuova prospettiva e organizzando l’opera in un ordine geometricamente calcolato».

 -Come spiega i simboli che compongono, nella sua complessità, l’intera installazione?

«Il lenzuolo sullo sfondo dipinto con figure che racchiudono una credenza drammatica. Elementi come una serie di dodici coppelle in terracotta contenenti ognuna un piccolo pane, una ciotola in bronzo al centro contenente un pane più grande, dodici posate dai convitati perfettamente allineate, il libro della Bibbia chiodato su un pezzo di legno, tre chiodi posti su garze e tavoletta, evocano un atto doloroso, una ferita. In questa cadenza – aggiunge Palazzo – ho racchiuso i Calvari, le Crocifissioni, le Vie Crucis. Tutti i pezzi poggiati su un elemento quadrato nero sul pavimento. Sono tutte presenze evocative e modi che a distanza di millenni ricostruiscono un evento che appartiene alla nostra cultura».

-Questa installazione è facilmente comprensibile dal pubblico eterogeneo,?

«L’universalità del tema dell’ultima cena è tale da permettere a ciascuno di noi di leggere in essa la nostra storia; questa mia installazione Ultima cena, non celebra solo un rito di addio, ma è anche capace di evocare simbolicamente la riunione di corpo e anima, dell’umano e divino».

«Al di là delle invenzioni formali come l’intrecciarsi di pittura e scultura, e dell’uso dei materiali extra artistici tipico del concettuale, l’ultima cena è una straordinaria invenzione iconografica».

-Questa straordinaria “invenzione iconografica” fa espresso riferimento all’attualità, alla sopraffazione dei più forti, alla Palestina di Gesù?

«Al giovedì della cena segue il venerdì di passione e l’opera allude anche alle violenze della storia, ai processi ingiusti, alla sopraffazione dei più forti agli assassini degli innocenti e dei vinti. Il tempo, infine si confonde in un eterno presente, dove la Palestina di Cristo si sovrappone all’epoca moderna dei cucchiai, e il pane dell’altro ieri al Medioevo e nell’Espressionismo delle figure, ispirandosi a Klee e Chagall. Il convito di Cristo, a cui idealmente assiste una intera comunità – conclude l’artista – si incarna nella vita quotidiana, nel lavoro e nel cibo di tutti i giorni. Rivela la dimensione non formalistica, anzi sofferta, che ogni segno possiede, che è l’elemento dolore, ed è questa comune legge della vita, prima ancora dell’arte, a cui mi sono richiamato».

Le risposte dell’artista ci inducono a riflettere su un accadimento biblico, di credo religioso, cioè dell’ultima cena che Gesù ha consumata e condivisa con i suoi dodici apostoli; ma è anche un invito a capire “il Mistero celebrato che attende di essere tradotto in vita concreta, cioè di servizio, dono di sé, annuncio, come giustamente ha sottolineato da Vincenzo Corrado, altrimenti resta mera rappresentazione che tanta di  unire, appunto, l’umano al divino senza alcuno aspetto benefico in ognuno di noi. (mz)

CASSANO (CS) – Gli studenti del “Troccoli” di Lauropoli premiati a Castrovillari

Gli studenti dell’Istituto “Troccoli” di Lauropoli di Cassano premiati a Castrovillari per l’ottava edizione del concorso artistico letterario “Sul fondo. Per non dimenticare la Shoah”, organizzato dalle associazioni culturali Khoreia 2000 e Mystica Calabria. Ad essere premiati gli alunni di 1 A e due studentesse della classe 3B (Miriam Aloise, Beatrice Graniti) dell’Istituto comprensivo “G.Troccoli” che «sotto la guida esperta delle docenti Lucia Cerchiara, Francesca Schifino e Alessia Salmena hanno ridestato emozioni molte volte sopite, dimostrando come la memoria sia materia viva, fluida, in grado di attraversare anche le giovani generazioni, e arrivare dove trova difficoltà di ascolto».

Nella sala consiliare di Palazzo di città di Castrovillari, una platea gremita di autori e studenti ha arricchito con il proprio contributo, oltre che con le loro opere, il messaggio che, edizione dopo edizione, il concorso, sotto l’attenta direzione di Ines Ferrante e Angela Micieli, mira a promuovere: sensibilizzare ai valori della pace, educare al rispetto delle differenze contro ogni forma di discriminazione. Un’importante iniziativa che ha accolto scrittori e poeti da tutta Italia e che ha visto un notevole coinvolgimento degli istituti scolastici di ogni ordine e grado della penisola. Studenti che nel tramandare il ricordo di quanto accaduto e nel contestualizzarlo a quanto sta attualmente avvenendo in Europa e nel mondo, hanno voluto rimarcare il desiderio e l’impegno affinché il tutto possa non ripetersi e che la storia possa scrivere una volta per tutte pagine di pace.

«I numerosi elaborati artistico letterari pervenuti sono stati valutati da una giuria attenta e competente che – come dichiarato dal presidente di giuria Rosy Parrotta – con grande rispetto ha rilevato la sensibilità e il talento di chi li ha prodotti. La qualità delle opere ha messo in serie difficoltà i membri nel dover scegliere. Ogni autore ha trovato la propria chiave di lettura restituendola a chi legge, tracciandone un segno profondo nel cuore e nell’anima. Gli studenti poi, in un lavoro che ne evidenzia un impegno e un approccio didattico scolastico costante e ben strutturato, hanno dato prova delle loro capacità multidisciplinari spaziando da elaborati multimediali a elaborati puramente artistici, a elaborati letterari, tutti ricchi di contenuto».

«Non c’è pertanto da stupirsi se tematiche, importanti, difficili e spesso complicate per gli adulti, possano essere subito capite come per magia o per meglio dire empatia da chi non lo è – è scritto in una nota – Arrivare lì dove gli adulti non possono o non vogliono. Ragazzi che con la loro leggerezza sanno cogliere meglio di altri, messaggi di una certa sostanza, universalmente validi per ricordare quello che l’uomo non avrebbe mai dovuto fare, ma che purtroppo continua a perpetrare».

«Allora, ben vengano cortometraggi, installazioni, poesie e disegni, se il fine è quello di rendere mansueto e docile l’animo umano, imbruttito dal male e dalla violenza – continua – Oggi è complicato tenere vivo il valore della memoria che lo stesso Primo Levi definiva come uno strumento meraviglioso ma fallace, un monito per ricordare che l’uomo non ha mai mutato natura, per cui le sue manifestazioni, le sue espressioni, i suoi sentimenti possono riproporsi continuamente. Parole come sterminio, odio razziale, persecuzione e vittime innocenti rappresentano ancora la quotidianità dei nostri giorni. Ci piace, però pensare, che non tutto è andato perso, alle future generazioni infatti chiediamo un pizzico di speranza, affinché in quello che facciamo ogni giorno non ci sia più spazio per il disprezzo ma consapevolezza e attenzione per gli altri, così da non conservare soltanto il ricordo del male ma i valori necessari a far fiorire il bene». (rcs)

CASSANO (CS) – Nel parco Lea Garofalo di Lauropoli sorgerà anche una zona fitness

Una nuova zona fitness sorgerà presto nel parco Lea Garofalo a Lauropoli che farà diventare la struttura una vera e propria area polifunzionale. I lavori, consegnati questa mattina, inizieranno già la prossima settimana.

L’importo finanziato a valere sul Fondo di Sviluppo e coesione 2014-2020 – annualità 2023 ammonta a poco più di 48.000 euro e prevede la realizzazione di palestra a cielo aperto nel parchetto di zona San Nicola di Lauropoli da poco intitolato dall’amministrazione comunale a Lea Garofalo, testimone di giustizia e vittima di ’ndrangheta

Presenti il sindaco Giovanni Papasso, il vicesindaco Antonino Mungo, l’assessore Elisa Fasanella, la consigliera con delega Carmen Gaudiano, il responsabile del procedimento, geometra Pasqualino Chidichimo, il responsabile della squadra manutenzione Peppino Perri, il vice comandante della polizia locale Marcello Papasso. Presenti anche i referenti dell’impresa Edilizia generale di Rosanna Novembrino.

Proprio il sindaco Papasso ha spiegato come, grazie all’intervento affidato oggi all’impresa, farà diventare l’attuale parco giochi in polifunzionale. Infatti oltre ai giochi per i più piccoli che già sono presenti (parte di essi acquistati con il primo contributo riferito all’annualità 2020), nell’area verranno installati due impianti per il fitness. Uno di questi è denominato workout full (unica struttura) mentre l’altro sarà un “percorso vita” ovvero un sistema di sette attrezzature varie (in legno) comprensive di indicazioni che verranno installate per tutta l’area del parco. Infine verrà installato un sistema di videosorveglianza per la tutela dell’attrezzatura all’interno del parco.

«In precedenza – ha commentato ancora Papasso – abbiamo avuto i seguenti finanziamenti con lo stesso fondo e dello stesso importo per ciascun anno. Quello del 2020 è stato usato per acquistare l’attrezzatura che abbiamo installato nei parchi giochi comunali mentre i fondi del 2021-2022 sono stati usati per la realizzazione delle aree fitness a Cassano e a Sibari. Per i prossimi guarderemo alle contrade e alle altre aree comunali». (rcs)

CASSANO (CS) – Partono i lavori per la raccolta della acque bianche a Lauropoli

Sono stati consegnati ieri pomeriggio i lavori per dotare, dopo decenni, la popolosa frazione di Lauropoli del sistema di raccolta delle acque bianche. «Una giornata storica» come l’ha definita il sindaco Giovanni Papasso perché è da tantissimi anni che la popolazione residente attendeva questo intervento di urbanizzazione primaria e che vedrà la luce nel giro di un anno.

Alla formale cerimonia, oltre al sindaco Papasso, erano presenti il presidente del consiglio Lino Notaristefano, la giunta, una rappresentanza di consiglieri comunali, dirigenti dell’ente locale, la direzione lavori rappresentata dagli ingegneri Angelo De Luca e Giuseppe Lanzillotta, Francesco Moio, legale rappresentante dell’Impresa esecutrice Coframo Srl e con il geometra Francesco Praino, responsabile unico del procedimento, oltre a tantissimi cittadini intervenuti per scoprire i dettagli del tanto atteso progetto. Come hanno raccontato i presenti, il progetto esecutivo riguarda la realizzazione di un adeguamento della raccolta delle acque piovane in tre principali zone dell’abitato di Lauropoli: zona via San Nicola – via Maroncelli (divisa in due sotto-zone), zona via Fiume e zona via Capolanza.

La prima zona interessata riguarda la parte nord-ovest dell’abitato, a monte e a valle del corso Laura Serra che è il corso principale della frazione. La parte a monte è conosciuta come rione San Nicola e costituisce la prima sottozona; la parte a valle è la porzione di centro storico compresa fra corso Laura Serra e via Maroncelli e costituisce la seconda sottozona. La seconda zona interessata è una porzione del rione Capolanza limitrofa a via Sibari. La terza zona interessata comprende via san Giusto, le strade che insistono su via Fiume, via dei Caduti e via Feliciazza.

«Nel 2019 avevo chiuso la campagna elettorale a Lauropoli – ha commentato il sindaco Papasso – dicendo che ci saremmo impegnati per portare la raccolta delle acque bianche a Lauropoli sia perché rappresentava un problema per tutta la frazione sia perché i disagi poi si ripercuotevano anche sulla zona di Ponte Nuovo. Oggi manteniamo anche questa promessa presente nel mio programma elettorale che nasceva dalla richiesta di tantissimi cittadini perché è da anni che ne chiedevano la realizzazione. Ci siamo messi al lavoro e oggi portiamo a casa questo ennesimo risultato passando dall’astratto al concreto. Stiamo dimostrando che fare teoria, promesse, facili polemiche è da tutti. Passare dall’astratto al concreto no, lo stiamo dimostrando e tutta la gente intervenuta questa sera è la cartina tornasole dell’affidabilità raggiunta dalla mia amministrazione. Andiamo avanti così, presto daremo il via ad altri interventi. Intanto, come previsto dal capitolato d’appalto, i lavori costeranno 990.000 euro di cui circa 800.000 solo di lavori».

Ma la giornata è storica per Lauropoli anche per un altro motivo, proprio ieri mattina sono iniziati anche i lavori di rigenerazione urbana che interesseranno particolarmente il quartiere Capolanza.

«Per questo appalto – ha concluso Papasso – spenderemo 1.700.000 euro. Fatti seri, onesti, concreti. Uno schiaffo alle infamie, alle maldicenze, alle invidie e alle gelosie». (rcs)

CASSANO – Il Comitato antidiscarica continua la lotta all’inquinamento e strattona i politici locali e regionali

Il Comitato antidiscarica, nel corso di una riunione di volontari provenienti da Lauropoli-Cassano e da Francavilla Marittima, ha deciso di continuare la propria azione per la bonifica del sito della discarica La Silva contro l’inquinamento dell’aria, dell’ambiente, del paesaggio e delle colture specializzate intensive – delle quali numerose sono biologiche – chiedendo alle autorità amministrative locali e regionali, nonché al organismi sanitari provinciali e regionali di vigilare sulla predetta discarica, affinché sia salvaguardata la salute dei cittadini e le varie colture impiantate da anni.

Tra gli obiettivi che il Comitato persegue vi anche quello di bloccare eventuali progetti di ulteriore utilizzo ed ampliamento della discarica “La Silva”.

I convenuti hanno ritenuto di attribuire le responsabilità della mancata tutela del territorio agli esponenti politici locali e regionali che, in forza del loro mandato pubblico, potevano meglio gestire la questione, per difendere gli interessi legittimi della salute dei cittadini e il lavoro di numerose aziende agricole che insistono sul territorio circostante. I presenti hanno chiamato in causa, in particolare, l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo e al sindaco di Cassano Giovanni Papasso anche in relazione a precedenti impegni assunti in difesa del territorio e della salute dei cittadini.

«L’avvocato Gallo, in qualità di assessore regionale all’agricoltura, sicuramente conosce l’importanza che il settore agricolo ricopre – è stato fatto rilevare – nell’economia del territorio che si estende per centinaia di ettari proprio intorno all’ecomostro “La Silva”; come può, pertanto, disinteressarsi delle sorti dei tantissimi agricoltori che vedono compromessa la qualità dei loro prodotti e, in molti casi addirittura “bio”, e proteggere dalle esalazioni malsane che formano una cortina tossica perennemente per tutto l’anno, e dall’inquinamento delle nostre falde acquifere?». (rcs)

CASSANO (CS) – Al via i lavori per due interventi sulla rete fognaria dei Laghi di Sibari e di Lauropoli

Al via i lavori per due importanti interventi sulla rete fognaria dei Laghi di Sibari e di Lauropoli. La formale consegna dei lavori è avvenuta stamane ai Laghi di Sibari. Erano presenti il sindaco Giovanni Papasso, l’assessore Leonardo Sposato, il presidente dell’Associazione Laghi di Sibari Luigi Guaragna, il dirigente dell’area Tecnica ing. Luigi Serra-Cassano, l’ing. Francesco Di Cicco, il vicecomandante della Polizia locale Marcello Papasso oltre all’ing. Michele Turco, direttore dei lavori, Giuseppe Salerno per l’impresa Imc Costruzioni sas che realizzerà l’intervento, e il rup ing. Antonio De Marco.

«L’intervento in esame – ha spiegato il sindaco Giovanni Papasso – si reso è necessario a seguito degli accertamenti eseguiti dall’Ufficio tecnico comunale nei quali si riscontrò lo stato di degrado nonché, in alcuni tratti, di parziale collasso, della condotta fognaria esistente con la conseguente compromissione del corretto smaltimento dei reflui nel corrispondente depuratore comunale».

Due le aree di intervento: la prima in località Lauropoli, e riguarda la tratta del collettore fognario ricadente lungo il vallone a nord di via Sibari ai margini dell’abitato, mentre la seconda è ubicata in località Laghi di Sibari dove la tratta interessata ricade lungo la dorsale viaria principale dell’abitato.

«Il progetto – ha continuato il sindaco Papasso – prevede ai Laghi di Sibari la sostituzione di 1.670,00 metri di tubazione di collettamento fognario, il risanamento dei pozzetti esistenti di allacciamento e di ispezione. Mentre a Lauropoli si prevede la sostituzione di 1.600,00 metri di tubazione di collettamento e la realizzazione di tutta una nuova serie di pozzetti di allacciamento e di ispezione. I lavori saranno completati entro il gennaio 2024. L’intervento costerà circa un milione e mezzo di euro». (rcs)

CASSANO (CS) – Grande successo per l’inaugurazione del parco giochi di Lauropoli

La grande bellezza. Si potrebbe riassumere con il titolo del celebre film di Paolo Sorrentino quanto accaduto a Lauropoli dove l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giovanni Papasso, ha organizzato la manifestazione di inaugurazione e intitolazione a Sara Mariucci del nuovo parco giochi di via Paolino Chidichimo. Era il 5 agosto 2006 quando Sara, 3 anni, venne folgorata e uccisa da una scarica elettrica mentre gioca alle giostre. Era su un cavallo a dondolo. Sara Mariucci era originaria di San Martino in Colle.

La mamma, Anna Armentano, ha vissuto per tutto il tempo, fino al suo matrimonio con un giovane di Gubbio, proprio nella frazione di Lauropoli. La famiglia, infatti, stava trascorrendo le vacanze a Villapiana. La piccola era rimasta folgorata molto probabilmente perché i suoi piedini scalzi hanno toccato un filo elettrico scoperto che alimentava il gioco. Era su un cavallo a dondolo, si era chinata per raccogliere il gettone usato per far partire il dondolo. Ma quel movimento le è stato fatale.

Per ricordare la memoria di questa bambina amata da tutti e della sua famiglia l’amministrazione comunale ha deciso di intitolarle questo parchetto affinché tutti non dimentichino mai quanto accaduto. Alla cerimonia erano presenti, oltre al sindaco e al dottor Antonio Marziale, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, giunta, consiglieri e dirigenti-dipendenti comunali, le forze dell’ordine, tante autorità civili, religiose e militari, e, soprattutto, le scuole e tantissimi bambini accorsi per festeggiare il lieto evento e divertirsi insieme.

Nel corso del suo intervento il sindaco ha ringraziato tutti quelli che si sono spesi per l’organizzazione della bellissima iniziativa e per la corposa presenza. «Inauguriamo – ha detto – un’opera in un quartiere che ha un’urbanizzazione eccessiva e necessitava di un intervento di questo tipo. È un’opera pensata e realizzata per l’infanzia e i bambini figlia di una sinergia tra Comune, Scuola e Chiesa affinché si possa sempre più educare la nostra comunità. Ringrazio – ha detto ancora – Antonio Marziale per il fondamentale carico di umanità che ha messo al nostro servizio e per avere individuato il nostro Comune come sede decentrata del Garante dei Minori. Questa manifestazione – ha concluso – è servita ancora una volta a ribadire come Cassano sia contro ogni forma di violenza, delinquenza e criminalità organizzata. Qui portiamo ancora una volta in piazza la Cassano bella. Questa onda lunga continua e continuerà il suo corso».

Ma alla grande bellezza segue un grande insegnamento. Prima della cerimonia il dottor Antonio Marziale, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, e il sindaco Papasso, si sono recati al Cimitero comunale per portare un mazzo di fiori sulla tomba del piccolo Cocò.

«Prendiamo Cocò come esempio – ha ribadito il dottor Marziale – per far vedere cos’è la realmente mafia e che non è vero che i mafiosi non toccano i bambini e le donne. Anzi, sono tanti i bimbi ammazzati dai mafiosi, è un disonore che taglia il tempo. L’esempio di Cocò deve servire da deterrente alla fascinazione di certi ambienti, soprattutto di questi tempi. Sara, invece, è stata vittima di fatalità ed è, invece, l’esempio di quanto gli adulti debbano stare attenti ai bambini in ogni occasione. Attraverso me – ha insistito – la Calabria perbene ha voluto mandare a questi due bambini un bacio. Sono grato al sindaco Papasso per avere costruito questo il parco perché gli spazi dedicati ai bambini nelle città dovrebbero essere tanti. Sono commosso per la presenza della mamma di Cocò: il suo dolore è il dolore di tutti noi. Come Garante posso affermare che questo è stato il momento più forte, emozionante e partecipe del mio mandato e anche per questo abbiamo deciso che istituiremo a Cassano un punto di rappresentanza del mio ufficio per tenere gli incontri che verrò a fare in zona». (rcs)

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Al via lavori di restauro della Chiesa della Presentazione del Signore di Lauropoli

Da alcuni mesi sulla sommità del campanile della chiesa della Presentazione del Signore di Lauropoli, in corso Laura Serra, sventola la bandiera dello Stato Città del Vaticano, in quanto sono stati avviati i lavori del restauro architettonico dei prospetti esterni e del campanile.

Il progettista e direttore dei lavori è l’architetto Umberto Cèlico, il responsabile del procedimento-Rup il geometra Antonio Di Cicco dell’Ufficio tecnico diocesano, mentre coordinatore per la progettazione e l’esecuzione dei lavori è l’ingegner Mario Innocenzo Rummolo; direttore tecnico di cantiere è Giuseppe Rago, responsabile per la sicurezza Salvatore Celeste, e l’impresa appaltatrice è la società Rago costruzioni s.r.l.s., di Lauropoli.   

Al parroco don Alessio De Stefano si deve la decisione di procedere al restauro architettonico dell’edifico di culto e farsene carico -per la parte finanziaria- presso gli uffici della diocesi cassanese e degli Uffici vaticani.

«Da un approfondito esame dello stato dei luoghi e del tempio eseguito dai tecnici, –si legge nella relazione tecnica – è emerso un cattivo stato di conservazione delle facciate del tempio con evidenti distaccamenti dell’intonaco e lesioni superficiali dovute alle infiltrazioni provenienti da un sistema di raccolta delle acque piovane non efficiente e infiltrazioni di risalita sulle superfici perimetrali della chiesa. Il Campanile richiede un intervento immediato di restauro per preservare gli elementi architettonici di pregio che le intemperie e la muffa hanno messo in pericolo: ciò comporta senz’altro motivo di pericolo per i frequentatori della Chiesa».

«Le conclusioni della fase conoscitiva dello stato dei luoghi hanno fatto emergere uno stato di fatto consistente in una Chiesa che presenta delle criticità dovute ad una assenza di manutenzione da più tempo e per il quale urge intervenire».

Intanto, quali sono gli interventi più urgenti progettati in questa fase dei lavori in corso di esecuzione? 

Gli interventi progettati – da quanto si apprende dalla relazione dell’architetto Umberto Cèlico, che ne è anche direttore dei lavori-  sono: la manutenzione e il rifacimento del manto di copertura navate centrale e laterali; la rimozione vecchio manto di copertura e rifacimento con eventuale sostituzione di coppi rotti con messa in opera sistema di impermeabilizzazione; la manutenzione e rifacimento del manto di copertura del campanile con la messa in opera di una copertura in rame; la manutenzione e rifacimento cornicione perimetrale della Chiesa con sistemazione a coda di rondine doppia; la rimozione delle vecchie grondaie con pluviali e nuovo montaggio in rame; la  rimozione vecchi infissi e montaggio nuovi infissi in legno e ferro battuto; il  rifacimento della porta  principale della facciata che dà su corso Serra ed infine il rifacimento delle scalinate esterne con ringhiere in ferro battuto. (Martino Zuccaro)

CASSANO (CS) – Gli studenti di Lauropoli vincono con un corto il premio per la legalità

Hanno dato prova di essere cittadini liberi e consapevoli i ragazzi della classe III A della scuola secondaria di I grado dell’istituto comprensivo “G. Troccoli” di Lauropoli. Guidati dai docenti Lucia Cerchiara, Francesca Schifino e Alessia Salmena, con il cortometraggio “Farfalle libere” si sono classificati primi nella sezione artistica del concorso sulla legalità “Artlet 2023”, ribadendo il proprio amore per la vita e la legalità.

Il dirigente scolastico prof. Michele Marzana si dice soddisfatto del risultato ottenuto dalle studentesse e dagli studenti. «Sviluppare una comune coscienza democratica diventa un compito prioritario per educare le giovani generazioni al rispetto delle regole. Quando, infatti, i giovani si mettono in gioco, ci spiazzano e ci riempiono di orgoglio per la sensibilità che mostrano nei riguardi dei problemi sociali e dei diritti civili calpestati», dichiara il preside della scuola di Lauropoli.

«Tutti indistintamente dobbiamo impegnarci per costruire una società più giusta e solidale – ribadisce il prof. Giacinto Ciappetta, vicario dell’istituto scolastico – non può esserci legalità senza il rispetto per le diversità altrui».

Il prestigioso risultato ottenuto dai ragazzi della “Troccoli” conferma che ogni percorso di educazione alla legalità passa attraverso la conoscenza del proprio territorio. Con le immagini finali di una donna e di un bambino che vivono la loro serena quotidianità, hanno voluto trasmettere un messaggio positivo, di speranza e fiducia nei riguardi di una terra fragile ma allo stesso tempo coraggiosa.

Un invito a rispettare e ad amare la realtà territoriale della sibaritide, spesso soggetta a stereotipi di genere, stanca di vedere andar via i suoi giovani ragazzi, perché tanto ha da dire e da offrire! Gli insegnanti auspicano che possa questa esperienza tradursi in una effettiva regola di vita, per mantenere vivo quel sogno di giustizia che ci permette di sentire il fresco profumo di libertà. (rcs)

LAUROPOLI (CS) – La mostra d’arte sacra dell’artista Enzo Palazzo

A Lauropoli, nella Chiesa della Presentazione del Signore, è in corso la mostra d’arte sacra contemporanea Christus – La croce e la notte dell’artista Enzo Palazzo.

Un’esposizione composta da opere di «soggetto sacro, in modo particolare una serie di croci dipinte/materiche su carta – ha spiegato l’artista – oltre ad alcuni volti di Cristo. È dunque un’esposizione che intende fare emergere una profonda dimensione religiosa, che rivela il mio interesse per la mistica, la storia dell’arte, la teologia, misurandomi con il tema del sacro».

Con questa mostra cosa ha inteso rappresentare nello specifico?

«La mia produzione artistica, incentrata sulla ricerca del senso originario del gesto dell’uomo, colto nella sua condizione di precarietà e di transitorietà, è una riflessione sul rapporto tra il segno umano e l’invisibile. Infatti in questo ciclo di opere e di ricerca, il tema della croce è centrale: sono presenti delle sovrapitture alle fotografie, in cui si ritrae in espressioni di dolore. È questo un tema che trova la sua continuazione anche in altre opere».

Egli usa un linguaggio pittorico che riesce a trasmettere all’osservatore un senso immediato del dolore?

«Con questo linguaggio, in cui colore, collage, segno e gesto sono dominati dalle interrogazioni della coscienza e dagli impulsi del corpo, ho voluto porre al centro delle opere esposte questo simbolo ancestrale, che fa riferimento al sacrificio e alla morte di Cristo, declinandolo in innumerevoli variazioni. Tutta la composizione, che segue l’illustrazione della croce, è animata da una forte tensione drammatica, messa in scena da una dialettica tra caduta del colore e dal senso di elevazione di un colore che invece si fa luce. Sono queste le testimonianze di fronte al mistero di Cristo, alla riflessione sulla morte».

In che modo è giunto a rappresentare in termini artistici la forte drammaticità delle raffigurazioni?

«Fondamentali sono le opere sul volto di Cristo, sui Crocifissi. Sono queste immagini profondamente drammatiche, vissute e sofferte. Sono partito dalla riproduzione di un’icona o di un’opera d’arte medievale, per poi intervenire in modo aggressivo sull’immagine con un segno nervoso e rapido, in una continua dialettica tra annullamento e presenza, tra cancellazione e creazione, giustapponendo sempre qualcosa di nuovo su di un’immagine antica. L’immagine si presenta in questo modo in un continuo mostrarsi e annullarsi, rivelarsi e celarsi, evocando una dimensione di mistero, di interrogazione profonda che resiste a ogni tentativo di appropriazione dello sguardo».

Lei ritiene che la sua tecnica di “fare arte” abbia sufficientemente accostato il sacro al profano nei confronti dei visitatori?

Certamente sì. In questa tensione derivata dall’impeto della mia gestualità fluida e rapida, sono riuscito probabilmente a fare coincidere il gesto umano con quello religioso. La superficie diventa infatti un campo di battaglia, lo spazio di una lotta incessante tra forze, tra energie contrastanti. Nell’espressività della mia “azione”, avviene l’incontro tra visibile e invisibile, uomo e Dio, spirito e materia. Da questa lotta, è come se emergesse un grido, una supplica, un’implorazione. La dimensione “religiosa” si rivela dunque non solo per il soggetto trattato, mutuato spesso da una riflessione sui simboli cristiani, ma per il modo con il quale ho dipinto, per la forza e la carica espressive.

 Enzo Palazzo con questa sua mostra non solo ha riproposto al vasto pubblico una riflessione originale in chiave artistica dell’evento della Passione di Cristo, ma è stato anche una pregevole occasione di riflessione e animazione culturale dell’ambiente che dormicchia. (Martino Zuccaro)