di WALTER BLOISE – Nessun aumento c’è stato sull’importo stanziato sulle indennità di pronto soccorso. Precisiamo: nessun aumento! A volte la statistica, per i profani, può indurre in errori, ma certamente il lavoratore la busta paga la saprà leggere.
Usiamo un esempio scolastico per spiegare meglio la nostra posizione: 2 topolini prima mangiavano 600 grammi di formaggio al mese, il totale faceva 1,2 kg.
Dicono che adesso un topolino mangerà 800 grammi al mese. Secondo voi, ci chiediamo e chiediamo ai nostri interlocutori e a chi ci legge, all’altro topolino quanto spetterà, in considerazione che il formaggio totale è sempre 1,2 Kg? Fate voi il conteggio, ma senza esultare sul fatto che è aumentato il formaggio.
L’accordo sulle indennità di Pronto soccorso per i lavoratori del comparto sanità, era già stato sottoscritto il 15 febbraio 2024 (10 mesi fa), per l’importo di 66 euro al mese, con il parere contrario (l’unico parere contrario) della Uil Fpl Calabria, che già in sede di pre-intesa aveva esternato delle riserve sulla modalità di definizione della platea degli aventi diritto.
Successivamente a distanza di diversi mesi (troppi mesi) i dati precedentemente comunicati alla Regione Calabria dalle Aziende sanitarie e ospedaliere , sono stati rettificati in aumento (in particolare quelli di Catanzaro) inglobando ulteriori 200 unità tra i fruitori. Ne è derivata una rivisitazione dei calcoli fatti dalla parte pubblica, con una proposta di riduzione dell’importo da 66 euro a 59 euro mensili cadauno, prospettata alle Organizzazioni sindacali.
L’Ufficio del Commissario per il piano di rientro dal debito sanitario, anche con uno sforzo di sintesi, ha così riconvocato le parti. Le stesse, ora unitariamente hanno espresso riserve e contrarietà rispetto ad una proposta a ribasso per i lavoratori del comparto, chiedendo ulteriori risorse da destinare al finanziamento di tale istituto ritenuto da tutti contrattualmente fondamentale per i lavoratori che stanno in trincea in Pronto Soccorso.
L’Ufficio del Commissario, dopo le opportune valutazioni, ha riunito ancora una volta le Organizzazioni sindacali ed ha illustrato un nuovo sistema di calcolo per l’erogazione di tali risorse basato su conteggi orari. In sintesi le risorse restano esattamente inalterate rispetto a prima, non lievitano, non aumentano, nessun euro in più viene stanziato.
È, quindi, errato dire che si passa da 60 ad 80 euro mensili, ancor peggiore è il fatto che a dirlo non sia la parte pubblica. Per maggiore precisione e crediamo cautela, si deve affermare che l’indennità verrà corrisposta a 0,56 euro lorde l’ora (dicasi zerovirgolacinquantasei) e sarà calcolata sull’effettiva presenza oraria in Pronto soccorso.
La Uil Fpl ha così riconfermato il parere negativo, ripetiamo già espresso 10 mesi fa, con la consapevolezza e l’aggravante che la toppa, dopo così tanto tempo, è peggiore del buco. Ma certo la toppa alla Uil Fpl non piace.
Aspettiamo ad esultare, dal momento che pochi spiccioli, ed in ritardo, arriveranno nella busta paga dei lavoratori al netto delle trattenute.
La Uil Fpl, nel ringraziare la parte pubblica per la correttezza istituzionale delle trattative e gli sforzi che compie, ha il dovere però di chiarire la propria posizione, erroneamente riportata da alcuni organi di stampa ed è curiosa di capire cosa ne pensano i lavoratori. Coloro che in Pronto soccorso, ogni giorno, affrontano un lavoro di trincea e vengono gratificati con 0,56 euro lordi all’ora. Questo è il valore del loro impegno? (wb)
[Walter Bloise è segretario generale Uil Fpl Calabria]