REGGIO – Lo storico Pasquale Amato al Museo parla della Città Metropolitana

Oggi pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, al Museo Archeologico Nazionale, l’incontro La città metropolitana di Reggio Calabria dalla storia al futuro del prof. Pasquale Amato.

L’evento è stato organizzato dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria in collaborazione con il MArRC nell’ambito del ciclo di Storia Globale.

Dopo i saluti di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, relaziona il prof. Pasquale Amato, storico e docente universitario di Storia e componente Comitato Scientifico del Cis. Interviene l’arch. Giuseppe Falduto.

Il prof. Amato, con il supporto di video proiezioni, esporrà le solide ragioni antiche e recenti che hanno portato al riconoscimento di Reggio tra le Città Metropolitane.

Ricorderà le resistenze trasversali al riconoscimento, sopratutto all’interno della stessa Regione; analizzerà la flebile presa di coscienza nei diversi livelli della politica e della società della rilevanza storica del riconoscimento ottenuto.

E ancora, proporrà le possibili azioni da compiere per una presa di coscienza e le prospettive di sviluppo della comunità di Reggio Città Metropolitana. (rrc)

 

REGGIO – La mostra “L’insuperabile è imperfetto”

Da visitare, a Reggio, nello spazio di Piazza Paolo Orsi del Museo Archeologico Nazionale, la mostra L’insuperabile è imperfettoStorie di unicità di Atletica Paralimpica.

La mostra, a cura della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali in collaborazione con il MArRC e il Comitato Paralimpico, è composta dagli scatti del fotografo ufficiale della nazionale Italiana, Marco Mantovani, che rappresentano le gesta degli degli sportivi italiani di atletica leggera.

L’obiettivo, è quello di divulgare la cultura paralimpica e la necessità di abbattere le barriere della diversità.

Un progetto condiviso dal direttore Carmelo Malacrino, per il quale «il MArRC continua a perseguire il fine di essere un’istituzione inclusiva, proiettata a diffondere la cultura dell’integrazione e dell’accoglienza a ogni livello sociale».

«Il museo – ha aggiunto il direttore Malacrino – è luogo di cultura, in tutte le sue forme. In linea con i propositi del ministro Dario Franceschini, siamo soddisfatti di poter contribuire a veicolare messaggi di solidarietà e di sensibilizzazione della società civile».

La mostra si potrà visitare fino al 28 ottobre. (rrc)

REGGIO – Al MArRC il Premio Zeus

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è stato premiato, a Ugento (LE), con il Premio Zeus “Città di Ugento 2019” per la gestione museale.Premio Zeus

A darne notizia, il direttore del Museo, Carmelo Malacrino, che si è dichiarato «onorato per questo riconoscimento. Un risultato che si deve a tutto lo staff che, quotidianamente, lavora con professionalità ed entusiasmo».

Presenti, alla premiazione, Massimo Lecci, sindaco di Ugento e il prof. Ludovico Solima. A ritirare il premio per il Museo, Barbara Fazzari, funzionario restauratore presso i laboratori del MArRC. (rrc)

REGGIO – Da oggi alla scoperta di Medma al MArRC

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, al Museo Archeologico Nazionale, s’inaugura la mostra Medma. Una colonia locrese sul Tirreno a cura di Carmelo Malacrino e di Maurizio Cannatà.

La mostra, che è composta da tanti reperti che sono stati restaurati e che saranno esposti per la prima volta, è stata organizzata dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, si potrà visitare fino al 30 novembre.

Intervengono l’Assessore comunale alla Valorizzazione del patrimonio culturale di Reggio Calabria, Irene Calabrò e il direttore del Museo e Parco Archeologico di Medma-Rosarno, Fabrizio Sudano.

La collezione archeologica del MArRC contiene pregevoli reperti provenienti dagli scavi nel territorio dell’antica Medma, in particolare di terrecotte prodotte da botteghe artigiane locali.

Alcune statuette femminili votive in terracotta di varie dimensioni attestano il culto di Kore-Persefone. Mentre le testine fittili di pregiata fattura, con capigliature acconciate alla moda, lisce bipartite o a riccioli “a lumachella”, spesso adornati da gioielli artistici, che risaltano i lineamenti marcati, dai grandi occhi a mandorla dalle palpebre rigonfie e gli enigmatici sorrisi, costituiscono un unicum nella produzione artigianale in Magna Grecia per quantità e varietà di tipologie e di stili. Merita particolare attenzione un gruppo di arule fittili (altari in terracotta) che riproducono scene tratte dalla coeva tragedia attica. Una caratteristica identitaria e di alto valore artistico, che non trova riscontro nelle produzioni analoghe di Locri e di Hipponion. 

Nell’antica Medma, in località S. Anna, si estendeva il santuario di Atena, come testimonia la “stipe dei cavallucci”. Centinaia di piccoli equini in terracotta furono rinvenuti da Orsi ai primi del Novecento e poi da Settis negli anni Sessanta, in una fossa larga 7m x 25 di lunghezza. Una terza area sacra, nei pressi del Mattatoio, fu scoperta successivamente, probabilmente dedicata al culto di Dioniso.

Per la comunicazione visiva dell’esposizione è stata scelta l’arula proveniente dalla necropoli di Petto di Nolio, datata V secolo a. C., ispirata all’ Andromeda di Sofocle, rappresentata ad Atene nel 412 a.C.: al centro della scena, l’eroe Perseo, abbigliato di pileo (copricapo in pelle o stoffa), faretra e ascia, stringe la mano in segno di patto al re degli Etiopi Cefeo, seduto in trono, impegnandosi a liberarne la figlia Andromeda dalle grinfie del mostro marino al quale era stata data in sacrificio per placare il dio del mare Poseidone, con la promessa di averla in moglie come premio.

L’altro reperto scelto per la comunicazione d’immagine dell’esposizione è la statuetta di offerente dall’area sacra di Calderazzo, sempre del V secolo a.C., di forte valore identitario per la produzione medmea. Infatti, è tra gli oggetti più rappresentativi dell’artigianato locale, in quanto meno soggetto alle influenze della grande statuaria greca.

Tra gli oggetti più suggestivi in esposizione in Piazza Paolo Orsi c’è il cratere a calice (grande vaso usato per mescere vino e acqua) siceliota a figure rosse, datato IV secolo a.C., dalla Necropoli di Nolio-Carrozzo. 

«Quest’esposizione – ha dichiarato il direttore Malacrino – che accoglierà i tanti visitatori al loro ingresso al Museo, è di particolare importanza. Presenta una serie eccezionale di reperti, molti dei quali sono esposti per la prima volta dopo un accurato restauro. È l’occasione per raccontare i tanti aspetti dell’antica Medma, una delle città più rappresentative della Calabria greca, nell’ottica di promuovere e valorizzare tutto il territorio regionale». 

«Medma – ha spiegato il co-curatore Cannatà – è stata spesso considerata una città “minore” dagli studiosi, in virtù del ruolo politico ricoperto rispetto alla grande storia della Magna Grecia in età arcaica e classica. Agli archeologi, invece, è ampiamente nota per le sue straordinarie produzioni artistiche e artigianali».

«Quest’esposizione – ha proseguito Cannatà – riveste un particolare valore identitario per il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, che ospita nelle proprie collezioni un ricchissimo corpus di terrecotte medmee, rinvenute agli inizi del Novecento dal grande archeologo trentino Paolo Orsi, a cui è stata dedicata la Mostra appena conclusa, realizzata in collaborazione con il Museo Archeologico Regionale di Siracusa a lui intitolato». (rrc)

 

REGGIO – La conferenza del prof. Amato sulle poleis calabresi

Questa sera, a Reggio, alle 21.00, nella terrazza del Museo Archeologico Nazionale, la conferenza del prof. Pasquale Amato Le poleis calabresi e il loro contributo alla cultura del Mondo Ellenico.

L’evento, organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, rientra nell’ambito de Le Notti d’Estate al MArRC, il cui termine è stato prolungato fino al 14 settembre, «in considerazione del bel tempo che ancora si annuncia per le serate di fine stagione e del gradimento manifestato dagli ospiti del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria per gli eventi in terrazza».

Intervengono, per i saluti, Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, e Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria.

«Le poleis – ha spiegato il prof. Amato – fondate lungo le coste dell’odierna Calabria dai migranti greci diedero un contributo prezioso alla cultura e all’arte del variegato mondo ellenico. Per lo studioso, impropriamente si parla di Grecia antica per definire la civiltà greca e magnogreca, ma è più corretto appunto parlare di mondo ellenico (Ellàs), composto da città indipendenti, organizzate con oltre 156 Costituzioni autonome, individuate dalla Scuola di Aristotele».

«Alcune – ha proseguito il prof. Amato – furono protagoniste di esperienze di alto valore civico e di primo piano sociale. In particolare, Reggio e Crotone. Rhegion, fondata dai migranti calcidesi nel 730 a.C. – data confermata dal massimo storico dell’antichità, Tucidide –, fu sede di importanti attività letterarie e artistiche. L’antica Reggio diede i natali, per esempio, al grande poeta lirico corale Ibico (VI secolo a..C.) e ospitò l’unica scuola di storici in Magna Grecia.  La polis fu anche il luogo di maggiore produzione della ceramica calcidese».

«Crotone – ha proseguito il prof. Amato – fu la sede della scuola filosofica più avanzata dell’intero mondo ellenico. La Scuola di Pitagora si distinse soprattutto per due aspetti: la pratica della comunione di beni tra gli allievi e l’apertura alle donne. I criteri di ammissione erano intelligenza e integrità morale. Pitagora, dunque, potrebbe essere definito il “primo femminista” della storia».

«Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria – ha dichiarato il direttore Malacrino – è noto anche come il Museo della Magna Grecia. È infatti un punto di riferimento importante per la storia della grecità nella regione e nell’Occidente. La partnership con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria è una risorsa per valorizzare il patrimonio archeologico del Museo in una prospettiva interdisciplinare». (rrc)

 

REGGIO – La conferenza “Il Mediterraneo tra antichità e modernità”

Questa sera, a Reggio, alle 21.00, alla terrazza del Museo Archeologico Nazionale, la conferenza Il Mediterraneo tra antichità e modernità.

L’evento, che rientra nell’ambito delle Notti d’Estate al MArRC, prenderà spunto dai due volumi Storie dei Mediterranei, pubblicati da Edizioni di Storia e Studi Sociali.

Intervengono Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, Daniele Castrizio, docente ordinario di Numismatica antica dell’Università di Messina, Massimo Cultraro, primo ricercatore IBAM-CNR Catania, Flavia Frisone, docente associato di Storia Greca dell’Università del Salento, e Carlo Ruta, saggista e storico delle civilizzazioni mediterranee. (rrc)

REGGIO – Il MArRC aperto a Ferragosto

Per la prima volta, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria sarà aperto al pubblico, con ingresso gratuito, a Ferragosto. L’iniziativa è stata voluta dal direttore Carmelo Malacrino, sulla scia dell’iniziativa MiBAC #iovadoalmuseo, promossa dal Ministro Alberto Bonisoli

Il MArRC sarà aperto oggi dalle 9.00 alle 20.00, con ultimo ingresso alle 19.30. Sarà possibile visitare tutti i livelli dell’esposizione permanente, dalla preistoria alla tarda età romana. I visitatori saranno accolti nel suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi con l’esposizione Diego Vitrioli. Un raffinato collezionista nella Calabria dell’Ottocento, che, tra tante testimonianze, presenta per la prima volta il bellissimo cratere a figure rosse appartenuto alla collezione del celebre poeta reggino.

Al Livello E sarà possibile visitare la grande mostra Paolo Orsi. Alle origini dell’archeologia tra Calabria e Sicilia, organizzata in collaborazione con il Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa e co-finanziata dalla Regione Calabria. Anche le tombe della necropoli ellenistica saranno aperte al pubblico dalle 9.00 alle 13.30 grazie al supporto dei volontari del Touring Club, nell’ambito nel progetto Aperti per Voi.

Giovedì di Ferragosto il Museo chiuderà alle 20.00, L’apertura serale fino alle 23.00 tornerà regolarmente sabato 17, con ingresso a soli 3 euro, a partire dalle 20.00. 

«Offrire il Museo gratuito – ha spiegato il direttore Malacrino – nella giornata di Ferragosto sarà un modo per festeggiare insieme l’estate, condividendo la nostra più grande ricchezza: la cultura. Il mio ringraziamento va al tutto il personale del MArRC, che con grande spirito di servizio offrirà impegno e professionalità per rendere a tutti la visita piacevole e suggestiva». (rrc)

 

 

REGGIO – L’incontro “L’Europa dopo il 26 maggio”

Oggi pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, presso la sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale, l’incontro L’Europa dopo il 26 maggio 2019. Sempre in biblico tra Atene e Sparta.

L’evento è stato organizzato dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio.

Intervengono Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, e Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria.

Con il supporto di video proiezioni, relaziona il prof. Pasquale Amato, storico, docente universitario di Storia, componente del comitato scientifico del Cis sezione storia.

Il prof. Amato “confuterà alcuni radicati luoghi comuni sulla civiltà europea. Luoghi comuni che, resistendo immutati da secoli, impediscono di prendere atto che le memorie storiche, le tradizioni, le culture, le visioni del mondo e della società sono differenti e fanno parte di più anime – e non di una sola – dell’Europa.

Tra esse le due più antitetiche visioni del mondo, della società, della cultura, sono identifificate nei casi di Atene e Sparta. Esistono pertanto più Europe, non solo geografiche ma anche culturali e politiche. Ne derivano scelte diverse tra cui spesso è difficile trovare mediazioni”. (rrc)

REGGIO – Le Giornate dell’Archeologia al MArRC

Anche al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria si celebrano le Giornate Europee dell’Archeologia, con una serie di eventi culturali tra visite guidate, conferenze e laboratori didattici.

Oggi, alle 12.00, in Piazza Paolo Orsi, la visita guidata alla mostra Ade e Persefone. Signori dell’Aldilà a cura dello staff di collaboratori ai servizi educativi. I visitatori saranno accompagnati alla scoperta di uno dei culti e dei miti più diffusi in Magna Grecia, in un percorso ricco di spunti di approfondimento.

Il pomeriggio, alle 17.30, in sala conferenze, l’incontro con l’archeologo Angelo Bottinigià soprintendente per i Beni archeologici di Roma e ispettore centrale del MiBAC, che interverrà sul tema: Metaponto arcaica: le tombe della necropoli di Crucinia.  Introduce il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. L’ingresso alla conferenza è libero.

Sabato 15 giugno, alle 10.00 due appuntamenti: il primo, Archeo-trekking. Il Museo in cammino, in collaborazione con l’Associazione culturale “Il Giardino di Morgana”. Un percorso di trekking urbano alla scoperta dei siti archeologici del centro storico di Reggio Calabria che parte dal Museo per concludersi al Castello Aragonese; il secondo, per i più piccoli, tra i 4 e i 6 anni, accompagnati dai genitori, in Piazza Paolo Orsi, il laboratorio ludico L’oca va al museo. Un percorso di conoscenza del patrimonio archeologico museale ispirato al famoso gioco dell’oca, tanto amato dai bambini, a cura dello staff di collaboratori ai servizi educativi.

Alle 11.00, il laboratorio ludico-didattico Viaggio nel tempo per i bambini tra i 7 e i 9 anni a Piazza Paolo Orsi. Un’occasione di apprendimento attraverso il divertimento, “sperimentando” le diverse fasi del lavoro dell’archeologo; alle 12.00, il percorso Alla scoperta di Reggio Antica, dedicato ai ragazzi tra i 10 e i 12 anni. Un modo piacevole per conoscere la storia della città al tempo degli antichi Greci.

Domenica 16, dalle 9.00 alle 13.00, e dalle 15.00 alle 19.00, i Volontari del Touring Club di Reggio Calabria offriranno un servizio di visite guidate alle Necropoli Ellenistiche, al livello E (seminterrato) del MArRC. Datate tra il IV e il II secolo a.C., furono scoperte durante la costruzione dell’edificio che ospita il Museo, in Piazza De Nava, negli anni Trenta. Ai bambini, invece, sono riservati i laboratori ludico-didattici Archeokids.

Alle 16.00, Una passeggiata all’archeozoo,  per i piccoli tra i 4 e i 6 anni, per conoscere gli animali dell’antichità presenti nelle raffigurazioni dei reperti della collezione archeologica museale; alleore 17.00, I vestiti nuovi di Apollo Aleo, un percorso tematico-interattivo dedicato ai ragazzini tra i 7 e i 9 anni,  alla scoperta delle statue del patrimonio archeologico del MArRC.

Alle ore 18.00, Fumettando il mito, il laboratorio creativo rivolto ai ragazzi tra i 10 e i 12 anni, per raccontare le storie e le credenze dell’antichità attraverso il disegno e il fumetto.

Alle ore 17.30, in Sala Conferenze, incontro con la storica dell’arte Valentina Certo, autrice del libro Il tesoro di Federico II. Potere e cultura a corte (Giambra editori). Un suggestivo percorso culturale in chiaroscuro alla scoperta di una personalità complessa e affascinante della storia europea, che ha fortemente influenzato, in particolare, l’identità del Meridione d’Italia: Federico II di Svevia. L’imperatore ricordato dagli storiografi per la personalità versatile, di studioso, letterato, artista, mecenate e collezionista di manufatti e gioielli, chiamato già al suo tempo “stupor mundi”.

«Questo programma – ha dichiarato Carmelo Malacrino, direttore del MArRC – per le Giornate dell’archeologia al MArRC è stato pensato per avvicinare il pubblico all’archeologia nel suo significato autentico, meno conosciuto, di scienza delle civiltà».

«Attraverso lo studio, l’analisi e la documentazione delle testimonianze materiali – ha proseguito il direttore Malacrino – si ricostruisce il contesto antropologico e culturale nelle diverse epoche storiche in uno stesso territorio. Abbiamo cercato di accompagnare i nostri visitatori nei tanti viaggi della conoscenza possibili seguendo il filo offerto dall’archeologia». (rrc)