PATERNO (CS) – Donne in cammino, partiti i laboratori per la crescita personale e professionale

Laboratori che permettono una crescita personale e professionale. È la Bellezza il nesso modale e punto focale del progetto Donne in cammino – Laboratori per la Crescita personale e professionale, messo in campo dall’omonima associazione di Paterno Calabro presieduta da Mariuccia Campolo, e finanziato dalla Regione Calabria con risorse del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali a valere sull’Avviso per il sostegno di progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato.

La Bellezza, intesa nella concezione salvifica propria di Dostoevskij, che astrae da concetti fisici e si sublima nella creatività, nell’autodeterminazione, nell’arte, nel desiderio di comunicare e di comunicarsi, diviene quindi forza trainante di un impulso finalizzato alla presa di consapevolezza della propria dimensione del sé individuale e della capacità di esplicare nel proprio contesto di vita tale consapevolezza sociale, artistica, imprenditoriale e, su tutto, umana.

L’idea alla base del progetto, promosso dalla dinamica realtà del terzo settore sempre attenta all’universo femminile, è la creazione di una serie di laboratori formativi, artistico, professionali destinata alle donne, al quale si affiancheranno workshop dedicati.

I laboratori e i workshop, che si dipaneranno nel corso dell’intera durata del progetto, avranno come finalità quella promuovere le competenze artistiche e creative di chi parteciperà in chiave imprenditoriale, con auspicati sviluppi di self-employment, realizzando di fatto un processo di empowerment femminile.

L’Empowerment femminile è un processo di crescita e di rafforzamento dedicato ad aumentare il senso di potere e di fiducia delle donne nelle proprie capacità. Si basa sull’incremento della stima di sé, dell’autoefficacia e dell’autodeterminazione ed è fortemente connesso con l’assertività, l’intelligenza emotiva e la capacità di definire e raggiungere i propri obiettivi personali e professionali.

Nato come principio a supporto della parità, dell’uguaglianza, della legittimazione ed emancipazione della donna e per combattere la discriminazione di genere, in senso più ampio e trasversale è finalizzato a far emergere risorse latenti utili per appropriarsi consapevolmente del proprio potenziale e raggiungere la propria realizzazione individuale in quanto donna.

La bellezza della creatività femminile, la capacità di trasmettere conoscenze e di trasformale in competenze finalizzate ad una formazione che possa aprire a dimensioni lavorative legate all’arte, si esplicheranno in tre laboratori, della durata variabile, dedicati alla scrittura, alla fotografia e alla moda con particolare attenzione in questo caso al restyling e al riciclo creativo.

Docenti dei laboratori sano Ivana Russo (Laboratorio di fotografia), Michele Trotta ed Elena Giorgiana Mirabelli (Laboratorio di scrittura), e Eva Intrieri (Laboratorio di moda e restyling).

I lavori prodotti nell’ambito dei laboratori e dei workshop saranno oggetto di un’esposizione finale che avrà luogo a conclusione del progetto. L’esposizione finale, i workshop e i laboratori avranno luogo presso il Museo all’Aperto di Paterno Calabro, in contrada Orticelle.

Tutte le informazioni relative ai laboratori e ai workshop sono reperibili sui social dell’associazione DonneInCammino. (rcs)

PATERNO (CS) – Successo per la “Narrazione digitale” a cura di Progetto Paterno

Ha riscosso grande successo il progetto Narrazione digitale, curato dall’Associazione Progetto Paterno di Paterno Calabro, presentato presso il Parco d’arte Alt Art di Rende.

Il progetto, cofinanziato dalla Regione Calabria a valere su fondi Pac Calabria 2014/2020 Asse VI Azione 6.8.3 avviso pubblico Eventi culturali 2021, realizzato in collaborazione con l’Associazione Donneincammino, il Centro Studi Gianfranco Labrosciano e l’Associazione Alt Art ha suscitato vivo interesse, come testimoniano le centinaia di visite che il sito dedicato all’iniziativa sta registrando in queste ore, visite che fanno eco all’intensa partecipazione alla manifestazione di presentazione di questa innovativa iniziativa finalizzata a fondere insieme il concetto di arte evocativa e turismo.

L’Associazione Progetto Paterno, curatrice del Museo all’Aperto accreditato dal Ministero della Cultura e riconosciuto dal Sistema museale nazionale, ha presentato al pubblico, nel corso dell’evento, le opere artistiche realizzate nell’ambito del progetto Narrazione digitale dei luoghi.

L’evento ha di fatto inaugurato, nel contesto fisico, una mostra multimediale, a cui è possibile accedere tramite QRcode, disponibile sul sito del museo.

La mostra propone una rilettura di luoghi simbolo della cultura calabrese (il Castello Normanno Svevo di Cosenza, il Castello Normanno di Rende, l’Abbazia di San Giovanni in Fiore ed il Santuario di San Francesco di Paola) ed ospita le opere realizzate degli artisti invitati a partecipare: il Maestro Giuseppe Palumbo (Autore di fumetti e illustratore), Ivana Russo (fotografa e video maker), il Maestro Davide Le Voci (Compositore), Wanda Labrosciano (Pittrice e disegnatrice) e Andrea Mazzotta (Scrittore e giornalista).

È inoltre possibile visitare, tramite le risorse digitali (fotografia ed elaborazione digitale degli shooting), anch’esse da considerarsi prodotti artistici e performance, l’opera di Land Art “Sono il Tempo” concepita onsite specific, ispirata da una frase proferita dal Prof. Gianfranco Labrosciano, già Direttore Scientifico per le Arti Visive del Museo all’Aperto Progetto Paterno e indimenticato critico e intellettuale contemporaneo.

Realizzata presso lo stesso Museo a seguito del lavoro di residenza degli artisti, è collegata, come opera postuma, all’ispiratore, all’ambiente naturale in cui insiste il Museo, al sito museale in cui sono situate le Land Art e, infine, al linguaggio contemporaneo, come unico percorso concettuale.

«L’arte e il turismo sono due rette parallele che, paradossalmente, possono e devono incontrarsi – ha dichiarato Antonio Tucci, presidente dell’Associazione Progetto Paterno – Il progetto si è articolato su diversi livelli, ognuno con la propria specifica finalità. Da un lato abbiamo voluto evocare il pensiero del Prof. Labrosciano, che tanto ha significato con il suo dire e il suo fare per il nostro territorio. Dall’altro abbiamo cercato di creare strumenti narrativi per la bellezza di alcuni dei luoghi più evocativi della Calabria. Questi strumenti narrativi, che vogliono evocare il turismo nella forma di viaggio, di ricerca, di scoperta, di indagine sul bello, hanno assunto la forma dell’arte e delle forme dell’arte. Siamo certi che la narrazione che abbiamo proposto di alcuni dei luoghi più rappresentativi della nostra immensamente affascinante regione potranno incuriosire e stimolare viaggiatori vicini e lontani a scoprirli e riscoprili. Sotto questo punto di vista il progetto è stato perciò un grande successo».

PATERNO (CS) – Al Museo all’aperto il progetto “Narrazione digitale”

L’Arte come attrattore culturale e turistico che si pone quale collante tra le due matrici necessarie alla valorizzazione dei luoghi: è questo il leitmotiv del progetto “Narrazione Digitale” ideato e realizzato dall’Associazione Culturale Progetto Paterno nell’ambito dell’omonimo blasonato Museo all’Aperto

Nei mesi scorsi il Castello Normanno Svevo di Cosenza, il Castello Normanno di Rende, l’Abbazia di San Giovanni in Fiore ed il Santuario di San Francesco di Paola sono stati oggetto di studio da parte di un gruppo di artisti in residenza presso il Museo all’Aperto.

Il prodotto finale delle molteplici sollecitazioni culturali e artistiche che questi luoghi traboccanti di Storia e storie hanno generato è un’opera di Land art che porta il titolo “Sono il Tempo”.

“Sono il Tempo” è una BioInstallazione realizzata con balle di paglia provenienti dal fondo rurale in comunione con discipline artistiche multidisciplinari e ispirata da un’esclamazione pura, propria di colui che si apre alla bellezza della Natura.

Sono il Tempo evoca i Cerchi Trinitari di Gioacchino da Fiore che appaiono sullo sfondo e il Tempo profetico scandito dal Divino nell’immanente.

I colori dei cerchi non sono casuali: Rutilium, Viridium, Caeruleum (secondo la codifica cromatica classica o, se si preferisce, Rgb nella moderna codifica additiva digitale) oltre a rappresentare l’Età del Padre, del Figlio e dello Spirito per Gioacchino, altro non sono che derivazioni o componenti della Luce,

Nella BioInstallazione si afferma, ribadendola, tale corrispondenza attraverso sedie di medesimo colore, pronte ad ospitare il riguardante che assurge a Uomo in attesa del proprio Tempo, della consapevolezza del Presente.

L’Opera finale comprende le performances artistiche dei creativi che hanno sostato presso l’Opera e l’hanno resa viva.

Gli shooting fotografici generati e gli elaborati in grafica digitale aggiungono, infine, ulteriore materiale artistico all’Opera stessa, condivisa dagli artisti residenti e da chi l’ha concepita e ispirata.

L’Opera, come il sito museale e le Land Art, invita all’attesa e alla fruizione della Bellezza (naturale o artistica che sia), alla partecipazione del livello o delle dimensioni estatiche, meditative, contemplative così che Natura e Arte possano funzionare sia da veicolo che da spazio, concluso e sacrale.

Al progetto sono stati invitati a partecipare anche il Maestro Giuseppe Palumbo (Autore di fumetti e illustratore), Ivana Russo (fotografa e video maker), il Maestro Davide Le Voci (Compositore e musicista), Wanda Labrosciano (Pittrice e disegnatrice) e Andrea Mazzotta (Scrittore e giornalista).

Il lavoro prodotto da questi cinque artisti concretizza dunque una rilettura dei luoghi menzionati attraverso la propria Arte.

Finalità del progetto è far conoscere i beni simbolo della cultura calabrese, invitando l’utente, e i turisti a venire, a fruire e meditare di tali luoghi, vivendo nel contempo una esperienza artistica digitale.

Le espressioni artistiche, infatti, non solo saranno esposti presso il Museo all’Aperto Progetto Paterno (Museo non Statale riconosciuto e accreditato dal Sistema Museale Nazionale del Ministero della Cultura) e presso il Parco d’Arte Art, ma saranno fruibili anche online accedendo al sito web del Museo. Accanto ad ogni opera esposta, sarà presente un Qr Code che consentirà al visitatore di accedere ad una serie di contenuti extra.

Il progetto è cofinanziato dalla Regione Calabria a valere su fondi Pac Calabria 2014/2020 Asse VI Azione 6.8.3 avviso pubblico Eventi culturali 2021 ed è realizzato in collaborazione con l’Associazione Donneincammino, il Centro Studi Gianfranco Labrosciano e l’Associazione Alt Art. (rcs)

Parte da Paterno il ‘Virtual Acustic Orchestra’ per una nuova visione del suono orchestrale

Si intitola Virtual Acustic Orchestra l’ambizioso progetto promosso dall’Associazione Musicale Aura, «per una nuova visione del suono orchestrale» che partirà a Paterno il 3 maggio e si concluderà il prossimo 30 luglio con diverse iniziative, vedendo la partecipazione di alcune istituzioni, locali e nazionali.

«Ripensare l’Orchestra – si legge in una nota – atta alla valorizzazione ed alla promozione della cultura musicale demo etno-antropologica, attraverso l’utilizzo innovativo delle nuove tecnologie e modelli Itc.  Un processo di elaborazione sonora e di ricerca, che risponde alle traiettorie tecnologiche. Si tratta di applicare nuove tecnologie per il recupero, la gestione e la valorizzazione delle risorse culturali (e musicali) del territorio nonché elaborare modelli innovativi di produzione musicale. Di conseguenza l’Orchestra Vao e le future produzioni diventano un mezzo di co-creazione di nuovi percorsi turistici esperienziali e conoscitivi capaci di valorizzare e promuovere aree di attrazione culturale di rilevanza strategica».

«Dobbiamo ripensare alle sonorità orchestrale tenendo conto che con la tecnologia è possibile continuare a ricreare modelli di strutture sonore fino ad ora impensabili – ha ribadito il Maestro Francesco Perri, compositore e direttore d’orchestra –.
In questa direzione saranno predisposte delle specifiche azioni di soundmapping e soundscape finalizzate al recupero del paesaggio sonoro di un territorio individuato nell’area geografica del comune di Paterno Calabro, per poi procedere all’analisi ed allo studio della contaminazione ambientale del territorio».

«La realizzazione – ha concluso – attraverso tre concerti orchestrali acutivi e digitali: Crotone, Paterno Calabro e Forte dei Marmi».

Per Perri, infatti, «il futuro di questa prima ricerca potrebbe sicuramente avviare una successiva indagine e di archiviazione di dati sonori». (rcs)

In copertina, il Maestro Perri