Arriva in Calabria la webapp per i più piccoli “Piacere sono Dante” della Fondazione Beic

Si chiama Piacere sono Dante! la webapp per i più piccoli promossa dalla Fondazione Beic – Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, per introdurre il capolavoro di Dante a bambini e giovanissimi.

La Fondazione Beic, per ideare il progetto, ha messo a disposizione le scansioni ad alta definizione di una versione della Divina Commedia stampata a Venezia nel 1491, presenti nel catalogo della biblioteca digitale della Beic: le immagini antiche e le animazioni digitali vivono insieme, mantenendo il sapore autentico della pagina antica, aumentato dall’illustrazione moderna, realizzata da Cinzia Franceschini. Il progetto realizzato è stato condiviso anche con il Ministero dell’Istruzione.

La WebApp si attiva al tocco, i personaggi delle vignette antiche sono stati colorati e si animano per invitare i bambini all’interazione, contestualmente si attiva il voice-over che racconta e contestualizza la scena.

«La webapp può essere utilizzata dai bambini e dai giovanissimi in autonomia o con l’aiuto di un insegnante o di un familiare, non necessita di download su dispositivo personale, poiché fruibile tramite il web, non occorre acquisizione di dati personali» sottolinea il Direttore Generale della Fondazione Beic, la calabrese Maria Dinatolo.

«La cultura – ha spiegato – rappresenta un importante fattore d’inclusione sociale, la partecipazione ai processi di fruizione e produzione può contribuire alla creazione e allo sviluppo di comunità più coese in senso aperto e plurale. Promuovere la partecipazione culturale dei cittadini rappresenta un potente catalizzatore di socialità, di risorse e di competenze esistenti nella comunità».

«Regioni come la Calabria – ha proseguito la direttrice – devono avere l’opportunità di condividere nuove sfide sociali che mirino ad accrescere la conoscenza in modo dinamico, perché l’uso competente e creativo delle tecnologie e delle informazioni sono le qualità richieste ai cittadini contemporanei».

«L’intenzione della BEIC è proprio questa –ha detto ancora – includere anche attraverso questa web app i bambini calabresi all’interno dei circuiti di fruizione e produzione della cultura e dell’informazione. Diffondere su tutto il territorio nazionale questo gioco didattico gratuito dedicato al padre della lingua italiana, offre l’occasione alla Fondazione Beic di apportare il proprio contributo sul ruolo delle biblioteche come strumento e veicolo del sapere, anche rispetto alla collaborazione con gli istituti scolastici. Perché i dati confermano che dove si avviano collaborazioni tra scuola e biblioteche, l’indice di alfabetizzazione si alza». (rrm)