A Santo Stefano d’Aspromonte la prima Marcia per la Terra

Domani mattina, alle 10, a Santo Stefano d’Aspromonte, da Piazza Mangeruca, parte la Prima Marcia per la Terra, promossa da circa 60 associazioni e comitati provenienti da tutto il territorio regionale,  come risposta a una delle estati più difficili per la montagna, che sotto il fuoco di un incendio violento ha perso nella provincia di Reggio circa 7mila ettari di boschi.

La marcia per la Terra in Aspromonte è stata organizzata in concomitanza alla Marcia per La Terra che si terrà a Firenze in occasione del G20 sull’agricoltura, il summit che si svolge proprio nella città toscana. Nel corso del sit in a Gambarie è previsto un collegamento con la manifestazione fiorentina che terminerà a Mondeggi Bene Comune.

«Siamo contadini e contadine, escursionisti, ambientalisti, abitanti di questi antichi paesaggi – hanno scritto i promotori della marcia sui social – nelle ultime settimane, abbiamo visto piangere l’Aspromonte, dilaniato dalle fiamme appiccate da esseri umani che definiremmo “bestie” se ciò non risultasse offensivo verso le altre creature del regno animale. Soprattutto, ci siamo commossi vedendo gli anziani piangere dinanzi a questo disastro».

«Lo sgomento – hanno proseguito – s’è tramutato in rabbia ed indignazione, dinanzi alle bare delle cinque vittime di un incendio talmente esteso da lambire anche le nostre case. L’Aspromonte oggi piange, e tutti noi con lui, ma quanti sono davvero in grado di raccogliere le sue lacrime? Di certo non la classe politica, responsabile sia di questo che di altri scempi».

«Il rimboschimento servirà veramente – hanno concluso – o sarà un ulteriore fattore di devastazione, buono solo ad alimentare gli interessi dei soliti gruppi privati e delle loro clientele politiche? Le istituzioni la smetteranno di sperperare risorse pubbliche con la scusa di riportare il verde e lasceranno alla natura stessa di ripartire da questa sciagura?». (rrc)