Dimensionamento scolastico, Princi incontra sindacati e istituzioni

La vicepresidente della Regione, Giusi Princi, ha incontrato i sindacati del comparto Scuola, i presidenti delle Province e Città Metropolitana di Reggio Calabria per discutere delle linee guida per il dimensionamento scolastico.

«La Regione Calabria sta procedendo speditamente a gettare le basi per il Piano di dimensionamento della rete scolastica e programmazione dell’offerta formativa per il prossimo triennio», ha detto Princi a margine della riunione, a cui hanno partecipato anche il direttore dell’USR, Antonella Iunti, insieme al suo vicario dirigente ATP di Reggo Calabria,  Antonino Cama, ed il dirigente del settore Istruzione, Anna Perani.

«Abbiamo predisposto – ha spiegato Giusi Princi – indirizzi a salvaguardia delle aree interne e di quelle realtà laddove maggiore è il tasso di dispersione e di abbandono scolastico o con situazioni di svantaggio socio-economico, in cui registriamo bassi livelli apprenditivi negli studenti. D’altronde, attraverso lo strumento dell’Osservatorio per il Diritto allo Studio, fortemente voluto dal Dipartimento Istruzione guidato dal direttore Maria Francesca Gatto, ciascun Comune nell’elaborare la propria offerta formativa e definire la propria rete scolastica potrà avere in tempo reale una lettura georeferenziata del territorio, e quindi avere contezza degli indicatori di vivibilità dell’area considerata: tasso di dispersione scolastica, svantaggio socio economico del contesto, povertà educativa, rete dei trasporti da cui si evinca come ogni realtà sia servita dai mezzi pubblici».

«Con Sindacati e Istituzioni abbiamo condiviso quanto importante sia garantire maggiori opportunità dove più evidenti sono le deprivazioni culturali. Sulla base del numero di autonomie (281) assegnate dal Ministero alla Regione Calabria – ha proseguito – è stata effettuata una distribuzione su base provinciale rapportata alla popolazione scolastica, alla densità abitativa di ciascun territorio ed agli sviluppi demografici previsti nel prossimo triennio».

I criteri inseriti nel documento ed a cui si dovranno attenere gli Enti nella proposta regionale di riorganizzazione della rete scolastica sono i seguenti: nelle aree ad alta densità, in particolare nei comuni capoluogo e nei comuni superiori a 15mila abitanti, si può tendere a costituire / mantenere istituti scolastici con un numero di almeno mille alunni; nelle aree scarsamente popolate, nelle aree interne e nelle aree periferiche, che si caratterizzano per condizioni di particolare isolamento, si può tendere a costituire / mantenere istituti scolastici con un numero di almeno 600 studenti.

«Pertanto, ferme restando l’osservanza del numero di autonomie assegnate a ciascuna realtà provinciale e il rispetto da parte delle amministrazioni del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei DSGA loro assegnato – ha precisato Giusi Princi – Province e Città metropolitana potranno applicare un criterio compensativo per cui sarà possibile mantenere o costituire autonomie con un numero differente di alunni rispetto ai parametri numerici sopraindicati: superiori o inferiori a 600 per tutelare territori particolarmente fragili dal punto di vista socio-economico, isolati e inaccessibili; realtà scolastiche superiori alle 1000 unità, invece, nelle aree altamente popolate».

«Dopo l’avallo delle componenti che oggi abbiamo coinvolto – ha detto ancora Princi –  prossimo step sarà portare il documento in Giunta regionale per poi completare l’iter di approvazione nella opportuna sede di Commissione del Consiglio regionale. Intanto è ampia la soddisfazione di tutti per essere riusciti a trovare la quadra sul dimensionamento regionale in tempi celeri, per avere rivendicato, attraverso le linee guida, la necessità di salvaguardare le realtà scolastiche di quelle aree periferiche e interne che insistono in territori, socialmente, culturalmente ed economicamente depresse».

«Una Regione che cambia passo, quella Calabria – ha concluso – voluta dal Presidente e da tutta la giunta Occhiuto, che rende centrale il diritto allo studio e gli interessi del mondo scuola garantendo a tutti gli studenti, di tutte le aree geografiche della regione, le medesime opportunità formative e le stesse sollecitazioni culturali». (rcz)

Domani in Cittadella si presenta la call for startup “Tech4You, Empowering Possibilities”

Domani mattina, alle 11, nella Sala Oro della Cittadella regionale, sarà presentata la call for startup Tech4You, Empowering Possibilities.

“Tech4You, Empowering Possibilities” rientra nel più ampio progetto Tech4You (T4Y), promosso dall’Università della Calabria e finanziato con 119 milioni di euro di risorse Pnrr, e mira a costituire in Calabria e Basilicata, un ecosistema finalizzato a promuovere buone pratiche e testare soluzioni tecnologiche in grado di ostacolare i cambiamenti climatici.

“Tech4You” rappresenta un’innovativa iniziativa che mira a contrastare i cambiamenti climatici attraverso un ambizioso programma di ricerca.

All’incontro con la stampa, interverranno l’assessore allo sviluppo economico e attrattori culturali della Regione Calabria, Rosario Varì, il direttore generale del Dipartimento regionale, Paolo Praticò, il presidente di Tech4You Scarl, Roberto Musmanno, il responsabile Spoke 6 – digital transformation and technology transfer, Gianluigi Greco, e il board member Entopan innovation, Paolo Ciaccio(rcz)

 

 

Domani la firma del protocollo tra Regione e Unioncamere per la Garanzia di Occupabilità

Domani mattina, a Lamezia Terme, alle 10, nella Sala conferenze di Unioncamere Calabria, sarà firmato il protocollo tra Regione Calabria e Unioncamere Calabria, per l’attuazione del Programma garanzia occupabilità lavoratori (Gol).

L’assessore regionale alle Politiche per il Lavoro e Formazione Professionale, Giovanni Calabrese, terrà una conferenza stampa in merito.

L’obiettivo della Regione Calabria e di Unioncamere è di promuovere il confronto e la collaborazione per la promozione del programma Gol – di cui al decreto interministeriale del 5 novembre 2021 – con particolare riferimento al sistema della domanda di lavoro.

All’incontro con la stampa interverranno, inoltre, il presidente di Unioncamere Calabria, Antonino Tramontana, il dirigente generale del dipartimento Lavoro e welfare, Roberto Cosentino, il dirigente del settore regionale lavoro e welfare, Cosimo Cuomo. (rcz)

Accordo tra Regione e Istituto nazionale promozione salute per contrastare povertà sanitaria

Avviare un rapporto di cooperazione per lo sviluppo e la promozione di modelli innovativi di assistenza sanitaria e socio-sanitaria di qualità a vantaggio di persone in particolare stato di vulnerabilità socio-economica. È questo l’obiettivo dell’accordo siglato tra il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e il direttore dell’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà “Inmp”, Cristiano Camponi.La cooperazione, che vedrà il coinvolgimento delle Aziende Sanitarie Provinciali, è finalizzata al contrasto alla povertà sanitaria e alle disuguaglianze di salute sul territorio regionale consentendo così un migliore accesso alle cure per gli assistiti più vulnerabili.

È previsto un ampliamento in particolare dell’offerta assistenziale nel campo dell’odontoiatria sociale, della ginecologia, dell’oculistica, della dermatologia etc.., anche con la fornitura di protesi quali dentiere e occhiali, ponendo particolare attenzione anche alla popolazione carceraria e alla presa in carico e assistenza sanitaria ai migranti in condizioni di vulnerabilità.

La Regione Calabria e l’Inmp attueranno interventi, attività e misure organizzative finalizzate ad assicurare, relativamente all’offerta di salute, il più efficace ed efficiente concorso alla gestione delle situazioni di crisi, emergenza e superamento della stessa. Le attività previste dall’accordo si integreranno con il Programma Nazionale Equità nella salute 2021-2027, approvato con Decisione di esecuzione della Commissione Europea C (2022) 8051 del 4 novembre 2022, che ha tra i suoi obiettivi il rafforzamento dei servizi sanitari e socio-sanitari al fine di renderne più equo l’accesso e, tra le aree di intervento, il contrasto alla povertà sanitaria. La Regione Calabria, attraverso PN Equità, ha ottenuto uno specifico finanziamento che consentirà di intervenire in modo mirato ed efficiente, nell’implementare le attività sanitarie per la tutela delle vulnerabilità presenti nel territorio ad altra deprivazione socio-economica.

Nell’ambito del Programma Nazionale Equità nella salute, la Regione Calabria è assegnataria di ulteriori finanziamenti nelle aree tematiche screening oncologici, medicina di genere e per le cure della salute mentale. Le progettualità declinata dalla Regione Calabria hanno consentito di ottenere di un finanziamento che consentirà intervenire in modo mirato ed efficiente per implementare la tutela delle vulnerabilità presenti nel territorio.

La mission dell’Inmp, ente del Servizio Sanitario Nazionale, è promuovere attività di assistenza, ricerca, formazione e sviluppo di conoscenze e sistemi innovativi per contrastare le disuguaglianze di salute in Italia e favorire l’accesso ai servizi sanitari da parte dei gruppi sociali più svantaggiati, attraverso un approccio transculturale e orientato alla persona. Nell’ambito dell’accordo, l’Inmp è riconosciuto quale centro di competenza per la realizzazione di attività di assistenza e presa in carico, studio, ricerca e supporto tecnico-scientifico e informativo riguardanti l’offerta di salute per le popolazioni migranti e per quelle in condizioni di povertà sul territorio regionale.

La Regione Calabria attraverso la collaborazione dell’Inmp, ha previsto uno specifico intervento sul proprio territorio mirato alla promozione dell’equità in ambito sanitario, alla riduzione delle disuguaglianze di salute e alla promozione del benessere della popolazione residente e l’attuale Amministrazione Regionale della Calabria intende incidere in modo significativo sulle condizioni di svantaggio socio-economico riscontrate sul territorio regionale mediante un’azione combinata con tutti gli Enti in grado di modificare l’offerta di salute complessiva.

La collaborazione tra le Parti, avviata con l’accordo sottoscritto, nell’ottica della trasferibilità futura del modello di intervento sperimentato nella Regione Calabria, potrà costituire una base ottimale per il successivo sviluppo di un sistema di stratificazione della popolazione per livelli di rischio, fondato anche sul consolidamento e sull’integrazione dei flussi informativi esistenti, per individuare e garantire la presa in carico dei gruppi di popolazione particolarmente vulnerabili. (rcz)

La Calabria è capofila nella sperimentazione del sistema di allarme pubblico per le emergenze

La Calabria, insieme a Sicilia, Toscana, Sardegna ed Emilia Romagna, è Regione capofila nella sperimentazione organizzata dal dipartimento nazionale di Protezione Civile di It-alert: il nuovo sistema di allarme pubblico che servirà ad avvertire la popolazione di una determinata area geografica di un’emergenza climatica in arrivo o una catastrofe naturale in corso.

Nella nostra regione il test è in programma il 7 luglio. Le date sono state definite con le Regioni, la Commissione protezione civile della Conferenza delle Regioni, Province Autonome e l’Anci.

Entro la fine del 2023 verranno effettuati i test nelle altre Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento. Questo sistema di allarme pubblico, che nel nostro Paese sarà operativo dal 2024, dopo che sarà conclusa la fase di sperimentazione in tutte le regioni italiane, è previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018, che ha istituito il codice europeo delle comunicazioni elettroniche in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti.

In Calabria, il test di sperimentazione del sistema It-alert, avverrà dunque venerdì 7 luglio alle ore 12. In quel momento sui telefoni cellulari di tutte le persone che si trovano, anche in transito, sul territorio calabrese sarà inviato il seguente messaggio: “Questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario”.

Quest’ultimo, come sperimentato nelle esercitazioni del 2022 durante le quali è stato testato il sistema It-alert, è un form, accessibile dall’home page del sito It-alert, per raccogliere i feedback dei cittadini utili a implementare il sistema. Si stima che il messaggio di test sarà ricevuto all’orario e nel giorno stabilito (venerdì 7 luglio alle ore 12) da circa due milioni di utenze telefoniche presenti sul territorio calabrese. Risulterà molto impattante sia sul piano visivo che sonoro e potrebbe comportare, per un breve lasso di tempo, il blocco delle attività e delle funzionalità degli smartphone. Per chi in quel momento si trovasse alla guida di un mezzo stradale, si ricorda che è vietata qualsiasi azione che implichi l’utilizzo fisico del telefono quando il veicolo è in marcia. È comunque possibile disattivare precedentemente, a seconda della tipologia degli smartphone, le notifiche relative a It-alert seguendo alcuni passaggi indicati nelle impostazioni del telefono cellulare. Il messaggio potrebbe non arrivare nel caso in cui sia impostata la suoneria silenziosa o se i telefoni sono spenti o privi di campo.

Il nuovo sistema It-alert, che andrà ad integrare le modalità di comunicazione già previste per informare la popolazione, è stato sviluppato dalla Protezione civile con l’obiettivo di favorire l’adozione dei comportamenti necessari a minimizzare l’esposizione individuale e collettiva in caso di pericolo. Nasce dunque per coprire “l’ultimo miglio” dell’informazione in ambito di protezione civile e raggiungere i cittadini potenzialmente interessati da una situazione di emergenza. Esso consente ai fornitori dei servizi mobili di comunicazione interpersonale basati sul numero telefonico, di diffondere allarmi pubblici agli utenti finali interessati, attraverso la trasmissione di messaggi denominati appunto “Messaggi It-alert”.

Trattandosi di un’informazione inviata esclusivamente alle persone potenzialmente coinvolte dall’emergenza, rappresenta di fatto una Call To Action, una sorta di attivazione civile che consente ai cittadini di tutelare sé stessi e gli altri, assumendo un ruolo sempre più attivo e consapevole di autoprotezione. Ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile può ricevere un messaggio “It-alert”. Grazie alla tecnologia Cell-broadcast (letteralmente, trasmissione di cella) i messaggi IT-alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza.

«La Calabria – ha dichiarato il direttore generale della protezione civile, Domenico Costarella – è stata la prima Regione che si è resa protagonista in ambito nazionale della sperimentazione del test di It-alert in occasione dell’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022” che si è svolta – dal 4 al 6 novembre 2022- tra Calabria e Sicilia. Lo scenario operativo ha visto la simulazione di un terremoto di magnitudo 6 con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione».

«Si è trattato  – ha aggiunto – della più grande esercitazione antisismica della storia d’Italia e ha coinvolto più di 500mila persone che si trovavano nello stesso momento nell’area dello Stretto di Messina, tra le province di Reggio Calabria e Messina. La protezione civile calabrese vuole essere all’avanguardia nello sviluppo dei processi di allerta verso i cittadini perché, come sottolinea il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il nostro è un territorio estremamente esposto dal punto di vista idrogeologico ma anche sotto l’aspetto del rischio sismico».

«Per questo è fondamentale lavorare costantemente – ha concluso – sulla prevenzione e sui piani di emergenza. In vista della sperimentazione del nuovo sistema It-alert, del prossimo 7 luglio, alle ore 12, chiediamo dunque alla popolazione calabrese di collaborare il più possibile, assumendo un ruolo maggiormente attivo e consapevole di autoprotezione». (rcz)

L’assessore Marcello Minenna ai domicilia. Occhiuto prende le deleghe

L’ex direttore dell’Agenzia delle Dogane Marcello Minenna, attuale assessore all’ambiente della Regione Calabria ed ex assessore del Comune di Roma, è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Forlì e si trova ai domiciliari.

In tutto sono stati 34 i provvedimenti cautelari. L’indagine riguarda vari episodi di corruzione ed è scaturita da un’inchiesta sul traffico di droga.

«A seguito della sospensione – automatica e prevista dalla legge – dell’assessore Marcello Minenna, ho fatto mie le sue deleghe, in modo che il lavoro della Regione possa andare avanti nelle prossime settimane senza particolari scossoni». Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

E aggiunge «La giustizia farà il suo corso e rispetto l’operato della magistratura, ma allo stesso tempo voglio confermare la mia fiducia a Marcello Minenna, che in questi mesi in Calabria ha svolto molto bene il proprio lavoro, in modo particolare per quanto riguarda i fondi comunitari. I fatti che gli vengono contestati dalla Procura di Forlì riguardano il periodo nel quale Minenna è stato direttore dell’Agenzia delle Dogane: sono certo che dimostrerà la sua estraneità». (rrm)

Task force dell’Aeroporto dello Stretto: Convocare tavolo con tutti gli attori istituzionali

Convocare i vertici di Sacal, della Regione, delle autorità territoriali reggine e messinesi, e dei sindaci dei Comuni a vocazione turistica. È la richiesta che la task force dell’aeroporto dello Stretto “Tito Minniti” al termine della riunione svoltasi a Palazzo Alvaro.

I componenti della task force hanno disposto la convocazione di un tavolo di confronto per discutere un unico punto all’ordine del giorno: la richiesta di gestione autonoma dell’aerostazione dello Stretto. Al confronto proposto saranno invitati tutti i parlamentari reggini e messinesi, il Governatore della Regione Calabria, i massimi rappresentanti delle amministrazioni comunali e metropolitane delle due città dirimpettaie di Reggio Calabria e Messina, i sindaci dei principali comuni a vocazione turistica del territorio, il vertice di Sacal ed ogni altro attore interessato allo sviluppo dello scalo che si rivolge ad un bacino di oltre 1,2 milioni di cittadini.

«Non c’è più tempo da perdere», ha commentato il sindaco facente funzioni Carmelo Versace. «Fra due mesi – ha aggiunto – verrà presentato il Piano aeroportuale nazionale e non possiamo immaginare che, in una visione miope del sistema calabrese, il “Tito Minniti” non venga inserito fra le infrastrutture strategiche del Paese».

«Per questo, è necessaria la massima convergenza da parte della politica e delle istituzioni su una questione che è di interesse collettivo per lo sviluppo dell’intera area metropolitana dello Stretto. In maniera laica, senza puntare indici o indicare responsabilità – ha aggiunto Versace – ognuno sarà chiamato a pronunciarsi su un tema che non può e non deve diventare una questione di partito. I conti poi si tireranno alla fine».

«Ci sono tutti gli strumenti e le possibilità per gestire autonomamente l’aeroporto di Reggio Calabria», ha aggiunto il presidente della task-force Salvatore Chindemi.

«Abbiamo rotto gli indugi – ha continuato – ed il tempo degli annunci, più o meno roboanti, è finito. La fase degli studi di fattibilità è finita. Proponiamo esattamente una forma di autonomia gestionale che consenta un concreto e reale rilancio di una struttura essenziale per il territorio. I nostri interlocutori, nel massimo rispetto delle posizioni, restano la Regione e Sacal, ma se il tavolo convocato non produrrà gli effetti sperati, sposteremo la discussione al Ministero dei Trasporti e ad Enac, l’ente decidente. Questa è una battaglia che va comunque fatta, al di là delle aspettative dei singoli, chiaramente nella speranza di un esito positivo. Ciò che è certo, è che rimarrà alla storia chi e come avrà deciso di ingaggiarla». (rrc)

Venerdì in Cittadella l’evento “Strategia digitale della Regione per i Comuni”

Venerdì 23 giugno in Cittadella regionale si terrà l’evento Strategia digitale della Regione Calabria per i Comuni, organizzato dall’Assessorato alla transizione digitale, guidato dall’assessore Filippo Pietropaolo, al quale interverrà dopo i saluti istituzionali del presidente della regione Roberto Occhiuto.

Sono previsti gli interventi di Tommaso Calabrò, direttore generale del dipartimento regionale Transizione digitale ed Attività strategiche, Michele Vitiello, del dipartimento per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, Leonardo Adamo e Stefania Cocco di Infratel Italia.

L’iniziativa, alla quale sono stati invitati a partecipare i sindaci calabresi, ha come principale obiettivo, la presentazione della strategia digitale regionale, delle opportunità offerte dagli avvisi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la transizione digitale degli enti locali e dei Piani banda ultra larga. Nell’ambito dell’attuazione della strategia, si intende perseguire la crescita digitale in un’ottica di sistema realizzando una stretta collaborazione sia con il livello nazionale che con il livello territoriale. (rcz)

I Sistemi Bibliotecari alla Terza Commissione: Le nostre proposte per invertire tendenza negativa del settore

I Sistemi Bibliotecari regionali, rappresentati dai Sistemi Bibliotecari Lametino, Vibonese, Silano e Jonico, hanno presentato alla Terza Commissione “Sanità, Attività sociali, culturali e formative” del Consiglio Regionale della Calabria, delle concrete proposte che valgano ad invertire la tendenza negativa e ad aprire un nuovo percorso di crescita dei servizi ai cittadini.

Un’occasione, l’audizione del 15 giugno, per affrontare in maniera sistematica le numerose criticità delle biblioteche calabresi e per proporre prime soluzioni miranti a riportare la lettura, i servizi di prestito bibliotecario e le connesse attività culturali al centro dell’attenzione del legislatore. Da qui le proposte per invertire una tendenza negativa.

  1. La Regione deve garantire annualmente un contributo adeguato ai Sistemi per le spese relative alla organizzazione e alla realizzazione dei servizi essenziali, così come esplicitamente stabilito dalla legge regionale sulle biblioteche, la L.R. n. 17/85 (Art. 14 comma 7: “Le spese relative alla organizzazione e alla realizzazione dei servizi dei centri dei sistemi bibliotecari sono sostenute per intero dalla Regione.”);
  2. Occorre avviare un processo per il distacco di personale regionale presso i Sistemi che rimpiazzi i dipendenti regionali andati in pensione, lasciando in tali strutture solo personale volontario e giovani in servizio civile. È di tutta evidenza che simili servizi non possono essere resi in maniera adeguata senza personale strutturato e in pianta stabile;
  3. La Regione dovrà sostenere il potenziamento del Polo Calabrese del Servizio Bibliotecario Regionale, l’infrastruttura telematica che mette in rete il patrimonio di tutte le biblioteche collegate, rende possibile la catalogazione digitale ed il prestito librario. Occorre potenziare i servizi ed acquistare ulteriori licenze d’uso del software per permettere l’ingresso nella rete regionale alle decine di biblioteche comunali che da tempo ne hanno fatto richiesta, finora inutilmente.

L’incontro, aperto da un’ampia introduzione della presidente della Commissione, Pasqualina Straface, ha visto gli interventi dei presidenti dei Sistemi, primo dei quali il dott. Vincenzo Maesano, presidente del Sistema Bibliotecario Jonico, che hanno rappresentato l’attuale situazione di grave difficoltà del settore.

Il settore delle biblioteche pubbliche e dei Sistemi Bibliotecari nella nostra regione versa da anni ormai in una situazione di grande sofferenza a causa della riduzione di anno in anno dei finanziamenti  regionali, della contrazione del personale dovuta al mancato turn over, della mancanza di una programmazione regionale a medio – lungo termine che ne stimoli e sostenga lo sviluppo favorendo il rinnovamento delle collezioni, la collaborazione territoriale con il sostegno ai sistemi bibliotecari territoriali, l’apertura di nuovi servizi in linea con le mutate esigenze degli utenti.

Basti ricordare che al Sud la quota di lettori scende al 27,9% rispetto al 48% del Nord; Considerando l’accesso ai libri in formato digitale, il tradizionale digital divide territoriale che differenzia il Nord e il Sud Italia sembra aumentare; in  Calabria più di 2 bambini e adolescenti su 3 non hanno letto libri nell’ultimo anno. Analogamente recenti ricerche denunciano il dilagare in Calabria della “povertà educativa”. Le stesse indagini segnalano come la scarsa propensione alla lettura sia fortemente correlata all’assenza sul territorio di biblioteche di base: luoghi del welfare aventi funzione di stimolare e sostenere nei cittadini l’abitudine alla lettura, fornendo adeguati servizi.

I bassi livelli di lettura si dimostrano dunque in necessaria correlazione con la debolezza delle infrastrutture culturali delineando i tratti di una specifica “questione meridionale” che procura la privazione per diversi milioni di cittadini del diritto fondamentale di accesso al sapere e alla cultura a cui le moderne biblioteche rispondono.

Il dibattito che è seguito ha visto gli interventi dei consiglieri  Pietro Raso e Amalia Bruni, vicepresidente della Commissione. Entrambi hanno sottolineato come i  sistemi bibliotecari in Calabria svolgono un costante e pregevole lavoro a beneficio della collettività. Al di là delle attività puramente culturali, garantiscono alle nostre comunità spazi e attività di aggregazione. 

La dott.ssa Bruni ha inoltre sottolineato come «Anche nei territori difficili dove talvolta scarseggiano strumenti di socializzazione e nelle aree in cui è alto il tasso di dispersione scolastica, i sistemi bibliotecari diventano l’unico barlume di speranza nel percorso formativo dei nostri giovani. Pur non beneficiando di adeguate risorse economiche, sono stati capaci – nel corso degli anni – di implementare una rete di volontari e sostenitori con cui si impegnano quotidianamente ad assicurare formazione e interventi sociali».

L’auspicio di tutta la Commissione è stato che il Tavolo tecnico di recente istituito dalla Regione Calabria, su sollecitazione della vicepresidente Giuseppina Princi, riesca ad attuare una riforma del sistema confacente ai bisogni di tali poli culturali, affinché siano messi nelle condizioni di continuare a rappresentare un punto di forza dell’offerta di welfare culturale sul territorio calabrese. (rrc)

Psr, in Cittadella regionale il Comitato di Sorveglianza e il Comitato di Monitoraggio

Domani, martedì 20 e mercoledì 21 giugno, in Cittadella regionale si terranno il Comitato di Sorveglianza (CdS) del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Calabria 2014-2022 e il Comitato di Monitoraggio (CdM) del Complemento di Sviluppo Rurale (CSR) PAC 2023-2027 della Calabria.

I lavori dei due Comitati avranno inizio alle 9.30 e verranno coordinati dall’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, con l’intervento del presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto. Parteciperanno inoltre ai lavori, altresì, l’Autorità di Gestione del Psr Calabria, Giacomo Giovinazzo, ed i referenti della Commissione Europea Dg Agri, Andrea Incarnati e Leonardo Nicolia. Diversi anche nelle finalità, i due Comitati si pongono come obiettivi da un lato, per quanto riguarda il CdS, di verificare il buon andamento delle azioni poste in essere dall’Amministrazione regionale per attuare il PSR Calabria 2014-2022; dall’altro, il CdM attiverà un monitoraggio costante delle attività che la Regione Calabria metterà in campo, in costante rapporto con il Programma di Sviluppo PAC 2023-2027 Nazionale.

In particolare, nella giornata di martedì 20 giugno il Comitato di Sorveglianza sarà chiamato a prendere visione dello stato di avanzamento del Programma, con riferimento all’avanzamento della spesa ai fini del disimpegno N+3 di fine anno 2023, in aggiunta ad una serie di altre azioni riguardanti la relazione sul Tasso d’Errore, la relazione del Valutatore

La dotazione finanziaria del programma, che ammonta a circa 1,454 miliardi di euro, comprese le risorse aggiuntive per il biennio 2021/2022 e il top-up, a oggi risulta quasi completamente impegnata, ossia gli impegni giuridicamente vincolanti con le aziende agricole raggiungono il 95% della dotazione: sono stati erogati circa 1,049 miliardi di euro di spesa pubblica (Feasr + Cofinanziato), raggiungendo quasi il 76% della dotazione del programma. Gli importi erogati, a valere sulle risorse Next Generation Ue assegnate, ammontano a circa 31,2 milioni di euro e superano il 50% della dotazione del Programma.

Per quanto riguarda l’obiettivo N+ 3, al 31 12 2023 lo stesso risulta abbondantemente raggiunto (già al 31 12 2022 e si registra un avanzamento di circa il 15% per l’obiettivo 2024 (Fondi ordinari). Per i fondi Ngeu l’obiettivo N+ 3 al 2024 è stato raggiunto e si registra un avanzamento del 29% per l’anno 2025. Dall’analisi dei dati della spesa forniti dalla Rete Rurale e aggiornati al 30 aprile 2023 si evince chiaramente che la Regione Calabria ha una delle performance di spesa più alte tra i Psr italiani.

Mercoledì 21 giugno, invece, il Comitato di Monitoraggio del Csr Pac 2023-2027 della Regione Calabria si insedierà di fatto, con l’adozione del Regolamento interno, alla presenza e nel confronto con tutti gli attori del Partenariato istituzionale, competente nelle materie connesse all’attuazione del Complemento di Sviluppo Rurale della Calabria.

La riunione sarà occasione anche per conoscere i delegati delle singole entità socio economiche individuate con DGR n. 123 del 31 marzo 2023 e recepire le aspettative degli stessi. (rcz)