A Rende focus sull’autonomia differenziata col libro di Petraglia e Prezioso

Martedì 16 maggio, a Rende, alle 11. nell’Aula Caldora dell’Unical, sarà presentato il libro Nord e Sud – Divari economici e politiche pubbliche dall’euro alla pandemia di Carmelo Petraglia e Stefano Prezioso.

Assieme all’autore del libro Carmelo Petraglia, interverranno Francesco Aiello (Prof. di Politica Economica, UniCal), Vittorio Daniele (Prof. di Politica Economica, Università degli Studi di Catanzaro), Walter Nocito (Prof. di Diritto Pubblico, UniCal) e Damiano Silipo (Prof. di Economia Politica, UniCal). Sebbene la partecipazione all’evento sia libera, l’ingresso sarà consentito fino alle 10.50.

Nei primi anni Duemila, ha preso sempre più corpo la tesi della questione settentrionale. L’irrisolta questione del Mezzogiorno è stata diffusamente presentata nel dibattito pubblico come la causa del declino economico italiano. Con margini di azione compressi dalle regole europee e dall’eccesso di regionalismo, i governi nazionali hanno progressivamente abbandonato l’obiettivo del riequilibrio territoriale. La soluzione della questione meridionale è stata affidata – quasi “esternalizzata” – alla politica di coesione, che si è rivelata però inefficace, anche perché depotenziata da un intervento pubblico ordinario sempre più debole.

Su questi temi interviene il Prof. Carmelo Petraglia, autore del libro: “La lotta alle disuguaglianze Nord Sud dovrebbe svolgere quel ruolo di leva della crescita nazionale – dichiara Petraglia – che si è smarrito negli ultimi due decenni”. A parere dell’autore del libro, le politiche di contrasto dei divari Nord Sud “dovrebbero tornare ad essere guidate dallo Stato”. Si tratta di un’indicazione a favore della centralizzazione che è molto forte se si pensa che oggi – a seguito della proposta di Autonomia Differenziata del Ministro Calderoli – osserviamo una spinta a forme sempre più accentuate di decentramento. Su questi aspetti, il prof. Petraglia è lapidario: «il regionalismo all’italiana ha reso troppo frammentarie e particolaristiche le politiche di sviluppo, rendendole di fatto poco efficaci».

Il libro di Petraglia e Prezioso è, quindi, di grande aiuto anche per capire meglio la ragionevolezza dell’Autonomia Differenziata, così com’è formulata dal DDL Calderoli approvato dal Consiglio dei Ministri.

A tal riguardo, di interesse sono le valutazioni sull’Autonomia Differenziata formulate Francesco Aiello, Prof. di Politica Economica dell’UniCal e presidente di Open Calabria: «Il decreto Calderoli è vago su molti aspetti della riforma – ha dichiarato Aiello – e questa indeterminatezza rende incerti gli effetti che l’ipotetica autonomia avrebbe sulla stessa esistenza unitaria del paese».

«Per esempio – ha continuato Aiello – non esiste una simulazione degli effetti macroeconomici che l’autonomia avrebbe sulla finanza pubblica e, quindi, sulla sostenibilità del debito pubblico italiano che, ricordiamolo, oggi ammonta a circa 2850 miliardi di euro, ossia circa il 145% del PIL nazionale”. “Senza fissare una soglia di compartecipazione ai tributi che rimarranno alle regioni, non è ben chiaro su quante risorse lo Stato potrà contare per finanziare le sue attività, tra cui assolvere le funzioni non delegate. È tutto incerto. Un DDL imbarazzante», chiosa Aiello.

Per avere più consapevolezza degli effetti determinati dal DDL Calderoli «dovrebbe essere dimostrato che la ricchezza del paese aumenterebbe in presenza di maggiore autonomia regionale – sostiene Aiello – e ciò sarebbe vero se si osservasse maggiore efficienza regionale rispetto alla gestione statale in tutte le materie trasferite. Non esiste alcun documento di approfondimento che accompagna il DDL Calderoli e che chiarisce questi dubbi. È una proposta basata su postulati: si assume che le regioni facciano meglio dello Stato e che lo facciano in tutte le aree di competenza. Sarà vero?», si interroga Aiello.

Un altro fondamentale dubbio è legato al fatto che la richiesta di autonomia dovrebbe essere fondata sulle specificità settoriali della regione richiedente.

«Il paradosso è che – afferma Aiello – il numero di materie da devolvere è troppo ampio, ossia tale da rendere immotivata la ragionevolezza delle specificità settoriali. Se una regione chiede il trasferimento di tutte le materie è come se avesse specificità in tutto, il che è poco credibile».

Al momento, sostiene Aiello «l’unico elemento prudenziale è che saranno trasferite funzioni aggiuntive alle regioni solo a valle sia della definizione del Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep) sia della copertura dei fabbisogni finanziari richiesti, se necessario, per realizzarli. Si tratta di due condizioni che non sarà banale soddisfare».

«È sulla base di queste ed altre perplessità – conclude Aiello – che si rende necessario discutere della proposta Calderoli al fine di modificarla o, meglio, bloccarne l’applicazione per come è stata sciattamente pensata». (rcs)

 

RENDE (CS) – Una primavera dei teatri sboccia sul Campagnano

A Rende sboccia la primavera dei teatri: nel mese di maggio saranno diversi gli appuntamenti previsti.

«Una realtà ormai consolidata sul nostro territorio: il vivace fermento culturale che si respira a Rende è tangibile. Ne sono un esempio le innumerevoli attività teatrali che attraversano la città con una programmazione ricca e diversificata», ha affermato il sindaco Marcello Manna.

Si parte il 14 maggio allo spazio sociale SpArrow con il monologo “Passi sulla mia testa”, scritto da Fabio Butera e diretto da Butera insieme a Luca Michienzi. Tre saranno gli appuntamenti per la rassegna itinerante di teatro in emersione “Voci dal sottosuolo”, che si appresta a partire con il suo terzo atto, prima della pausa estiva. Realizzata dal Kollettivo Kontrora insieme alla compagnia Teatro del Carro – Pino Michienzi, la kermesse, punterà anche questa volta su produzioni originali regionali.

Protagonista del monologo sarà Francesco Gallelli che racconterà ai presenti la storia di bruciante attualità di un gruppo di anarchici meridionali nella Chicago di inizio ‘900. Nello spettacolo, la drammaturgia di Fabio Butera si basa su una poesia di Arturo Giovannitti – The Walker – su tre frammenti poetici, in dialetto calabrese, di Michele Pane – Capitabussa, Forebandita, Azzarelleide – e su di un frammento di un articolo di Emilio Grandinetti.

I tre, amici fraterni, parteciparono a diversi livelli alla lotta per l’emancipazione sociale e materiale della comunità italo-americana e dei lavoratori in genere. Il 28 maggio sarà il turno de La Linea Sottile che presenterà, questa volta con inizio alle ore 19.00, uno spettacolo di narrazione e marionette da tavolo con un adattamento della fiaba dei fratelli Grimm “Hansel e Gretel”. Con marionette e scene di Carla Biondi, Antonella Carbone, diretta da Massimo Costabile, racconterà unendo la tecnica della narrazione a una grande abilità interpretativa la sempre affascinante storia dei due fratellini alla scoperta della casa di marzapane, catturando la fantasia e l’immaginazione dei bambini, destinatari di questo spettacolo.

In chiusura, il 4 giugno alle ore 20.00, ci sarà “Elephant walk” di Marco Claudio Aiello Pomponi, uno spettacolo che nasce dalla sfida di voler affrontare quotidianamente lo spazio vuoto e l’assenza di un testo, riconoscendo lo smarrimento iniziale come verità universale e invito a procedere senza l’ambizione di risolversi.

Il 22 maggio alle 20,30 con replica il 23 e il 24, nello spazio Dam all’interno del polifunzionale Unical andrà in scena
lo spettacolo Anima da tre soldi della compagnia teatrale Libero Teatro, presente sul territorio rendese da venticinque anni.

La piece è un omaggio all’autore tedesco Bertolt Brecht, che vedrà sul palco gli allievi del laboratorio di ricerca teatrale tenuto dal regista cosentino Max Mazzotta in questi mesi all’Unical in collaborazione con Disu – Dipartimento di Studi Umanistici e Cams – Centro Arti Musica e Spettacolo dell’Università della Calabria e incentrato su due delle più importanti opere del famoso drammaturgo, “L’anima buona del Sezuan” e “Opera da tre soldi”. Una riscrittura dei testi brechtiani, rivisitati in chiave contemporanea tra canzoni hip hop e street dance. Nelle vesti dei personaggi di Brecht, Chiara Maltese, Elisa Marta, Giuseppe Tenuta, Pasquale Mammoliti, Ruben Terzo, Salvatore Romano e Vincenzo Marco Caparelli.

Venerdì 26 maggio alle 20,30 al teatro Gulliver di contrada Cutura sarà invece la volta di Emanuele Gagliardi con monologhi e canzoni nello spettacolo “Vedi Napoli e poi sogni”.

Per concludere, il 29 maggio alle 21,00 al cineteatro Garden in occasione del Rende Teatro Festival si esibirà Lino Guanciale in “Non Svegliate lo spettatore”, ispirato alla vita di Ennio Flaiano.

«La nostra Rende è fortunata nel poter offrire alla cittadinanza, malgrado finanziamenti ridotti al lumicino e scarsità di proposte, una stagione teatrale ricca e variegata», ha concluso l’assessora Marta Petrusewicz. (rcs)

RENDE (CS) – Consegnata al sindaco Manna la bandiera della Croce Rossa

In occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa, Antonio Schettini, presidente Croce Rossa Italiana di Cosenza ODV, ha consegnato al sindaco Marcello Manna,  accompagnato dal vicesindaco Annamaria Artese e dall’assessore Domenico Ziccarelli, la bandiera per la ricorrenza dei 159 anni dalla fondazione della associazione di volontariato.

«Un legame ormai consolidato – ha sottolineato il primo cittadino – quello tra la nostra città e la Croce Rossa. Non a caso la sede provinciale si trova proprio a Rende e i volontari della Cri hanno dato un contributo fondamentale durante l’emergenza Covid spendendosi alacremente per l’intera area urbana».

La ricorrenza si inserisce al termine di un lungo periodo di straordinario impegno e fatica che dai primi momenti dell’emergenza sanitaria, passando per il sisma turco siriano e il conflitto in Ucraina ha visto la Croce Rossa sempre in prima linea.

La bandiera della Croce Rossa sarà esposta fuori dal palazzo comunale: «quale segno tangibile che sottolinea non solo la potenza umanitaria dell’Emblema di Croce Rossa, ma anche importanza del ruolo ausiliario che la Cri ha rispetto agli enti pubblici», ha dichiarato Schettini.

Il municipio sarà inoltre illuminato di rosso: «è per noi motivo di orgoglio che la Croce Rossa sia parte così fondante della nostra comunità nelle attività di vicinanza ai più vulnerabili. La sinergia tra istituzioni e associazioni di volontariato significa per noi condividere con i cittadini progetti in grado di modellare la città del futuro seguendo in modello di democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa, significa soprattutto intraprendere nuovi percorsi di cittadinanza attiva scevri finalmente da quella politica puramente assistenzialistica che ha sinora predominato», ha concluso Manna. (rcs)

RENDE (CS) – Sabato si presenta il libro Nino e Carboncino in piedi sull’arcobaleno”

Sabato 13 maggio, alle alle 17.30, al Museo del Presente di Rende, si presenta il libro Nino e Carboncino in piedi sull’arcobaleno di Anna Laura Cittadino.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna letteraria Lettori in Circolo, ideata dalla consigliera della Città di Rende Marisa De Rose.

L’evento si aprirà con i saluti della consigliera Marisa De Rose. Dialogheranno con l’ Autrice la dott.ssa Mariateresa Buccieri ( critica d’arte, poetessa e scrittrice) e l’insegnante Eulalia Buccieri. L’evento sarà moderato dalla giornalista Giada Carino.
A dar voce alla favola: Annalina Paradiso (attrice teatrale e poetessa).

Carboncino è diverso da Nino perché è nato con la pelliccia tutta nera, per cui troverà delle difficoltà a mimetizzarsi e a comunicare come tutti gli altri Panda della foresta. Seguendo l’esempio dell’Antilope Oliva che gli fa conoscere sin da piccolo sorella Solidarietà, Carboncino fa di tutto per sentirsi utile agli altri, tendendo una zampa a chi è in difficoltà. Si ritroverà a salvare delle api. Lui sapeva quanto fosse importante e prezioso per l’ecosistema il lavoro delle api. Nella foresta ve ne erano rimaste pochissime e se lui non l’avesse salvate, si sarebbero estinte del tutto. Le tornò in mente la cara Antilope Oliva che un giorno, lo aveva portato a vedere come gli uomini cercavano di sostituirsi alle api. Lo aveva condotto nei boschi di Hanyuan e gli aveva spiegato che la sparizione delle api era dovuta a responsabilità umane: per anni gli uomini hanno utilizzato pesticidi facendo scomparire le api impollinatrici. E così, ogni primavera, alla fioritura dei peri, i contadini si arrampicano sui rami e iniziano a impollinare i fiori a mano, sostituendosi alle api.

Nino, invece, segue il carattere naturale degli orsi e tende a vivere da solo, isolandosi e rimproverando il fratello. Capirà il grande valore della solidarietà, quando Carboncino, durante il tremendo terremoto che distrusse la foresta cinese, salverà molte vite e lo aiuterà a ritrovare la loro mamma Panda.

Una favola che narra di generosità e solidarietà che passa attraverso il tema delicato della diversità, facendo anche scoprire il fantastico mondo della foresta e dei suoi abitanti. (rcs)

Il Cus Cosenza alle fasi finali dei campionati nazionali universitari di calcio

di FRANCO BARTUCCI – Il Cus Cosenza scrive la storia a Palermo. Per la prima volta l’Università della Calabria sarà presente alle finali nazionali di Camerino (che si disputeranno dal 19 al 25 Giugno). La squadra di mister Bria si è imposta nel doppio confronto contro il Cus Palermo (una delle finaliste della passata edizione) vincendo in casa 2-0 (doppietta di Niccolò Aiello) e andando ad imporsi in terra siciliana per 0-4 (doppietta Riconosciuto, Misuri, Aiello Gianmatteo).

E’ questa una notizia che ci porta indietro negli anni e cioè al primo Rettore dell’Università della Calabria, prof. Beniamino Andreatta, che intervistato da un giornalista del quotidiano “Il Resto del Carlino”, subito dopo la sua elezione avvenuta il 28 maggio 1971, così dichiarava sul disegno del nuovo e primo Ateneo calabrese da mettere in piedi, in base alla legge istitutiva 12 marzo 1968, n.442: «Bisogna adottare una nuova mentalità di studio, come quella che hanno gli studenti inglesi di Oxford o di Cambridge, e attuare un nuovo ambiente, con campi sportivi, luoghi di ritrovo, di divertimento, di studio. A Cosenza deve sorgere una società veramente nuova di giovani, in una dimensione di grande libertà. Una cosa simile in Italia non esiste. Questa società di giovani avrà veramente la possibilità di studiare in modo nuovo, entro un ambiente nuovo. Perché oltre ai temi professionali si darà ampio spazio anche ad altri temi culturali e sportivi come il teatro, le piscine, le palestre, i campi da gioco. Un mondo studentesco inedito. Nel segno della migliore esperienza: e ce n’è bisogno, perché non credo che in Calabria si pratichi lo sport in gran misura».

Alla luce del pensiero del Rettore Andreatta di cui sopra è giusto affermare che il Cus Cosenza (Centro Universitario Sportivo), nato dalla legge istitutiva e dallo Statuto dell’Università della Calabria, con la qualificazione ottenuta per il campionato nazionale di calcio universitario, ha scritto una pagina di storia importante nel cinquantesimo anniversario del primo anno accademico 1972/1973.

Dal Cus al Cruc (Circolo ricreativo dell’Università della Calabria) lo sport che coinvolge studenti, docenti e non docenti dello stesso Ateneo, con i loro risultati e successi ottenuti in campo sportivo nazionale, danno ragione al progetto disegnato in partenza dal Rettore Beniamino Andreatta ed è giusto dare a se stessi ed alla Calabria la consapevolezza di far parte di una storia importante che merita attenzione e sviluppo in termini sociali, culturali ed economici. Per questo occorre portare a termine il progetto dell’Università della Calabria con il villaggio dello sport ed il complesso residenziale oltre che scientifico come disegnato nei progetti Gregotti e Martensson. È tempo che nel cinquantesimo anniversario della nascita dell’Università della Calabria queste due organizzazioni che sono parte integrante della stessa Università facciano quanto necessario per fare il punto su ciò ch’è stato e su quanto e come dovrà essere il loro futuro.

Ecco perché bisogna essere vicini ed apprezzare quanto hanno dichiarato il responsabile del settore calcio Cus Cosenza, Nicolò Chierchia, e l’allenatore Piero Bria: «È un onore aver conquistato questo ambizioso traguardo – ha dichiarato il primo – che arriva dopo anni di duro lavoro. Ringrazio il Commissario Giannantonio Cuomo per la fiducia riposta in me e sono certo che questo sia solo l’inizio di un’avventura che porterà il settore calcio a diventare punto di riferimento sul territorio, e l’Università della Calabria che ci è sempre vicina nel nostro percorso»; mentre l’allenatore Piero Bria ha detto: «Ringrazio il Cus Cosenza per aver vissuto questa splendida esperienza. Ringrazio le società e gli allenatori che hanno consentito ai loro tesserati di far parte di questa squadra. E consentitemi di fare i complimenti ai ragazzi che hanno dimostrato disponibilità, professionalità nel portare in alto il nome del Cus e dell’Unical». L’appuntamento con la Storia ha una data precisa. Camerino, 19-25 Giugno 2023.

Questa la rosa del Cus Cosenza che ha battuto il Cus Palermo accedendo alle finali nazionali: Amendolara, De Napoli, Spezzano, Perri, Barbieri, Tommasi, Fragale, Osso, Orlando, Misuri, Rinosciuto, Lauria, Mirandola, Aiello Niccolò, Aiello Gianmatteo, Pisani, Spadafora, Caruso. (fb)

Sede Concorso Regione, il consigliere Scarpino: Disturba silenzio di tutta la deputazione catanzarese

Il consigliere comunale di Catanzaro, Francesco Scarpino, è intervenuto in merito alla vicenda della sede del concorso della Regione, evidenziando come «disturba  molto è il silenzio della deputazione catanzarese, di maggioranza e di opposizione, che pur essendo a conoscenza da mesi delle procedure concorsuali, non si sono nemmeno posti il problema dell’indebolimento delle prerogative del Capoluogo».

D’altronde, come ha spiegato lo stesso Scarpino, «non mi aspettavo niente di diverso» dalla scelta dell’assessore regionale, Filippo Pietroapolo, di difendere la sede di Rende per il concorso, «anche se non riesco a capire – ha detto – il senso di scegliere un parco acquatico privato».

Tuttavia, ciò che disturba è proprio il silenzio della deputazione catanzarese: «E chi dovrebbe difendere Catanzaro – ha chiesto – se non i consiglieri eletti nella nostra Circoscrizione? Non voglio con questo dire che abbiano avallato la discutibile scelta della Regione, ma sicuramente hanno dimostrato superficialità su una questione che non è un problema di “capannoni”, come ha lasciato intendere l’assessore».

«Ora si faccia tesoro di quanto accaduto – ha concluso – e la Regione faccia la sua parte nel garantire al Capoluogo delle strutture adeguate. Intanto, si definisca subito il futuro dell’Ente Fiera e lo si attrezzi per i suoi compiti principali (organizzazione di esposizioni, spettacoli, etc), ma anche per lo svolgimento di selezioni e altri eventi. E poi, come è stato ricordato dalla stampa locale, valutare la possibilità di realizzare accanto alla Cittadella il Centro Congressi che era stato previsto dal progetto del professore Portoghesi. Ci aspettiamo questi fatti». (rcz) 

Il consigliere di CZ Capellupo: Da Occhiuto continuano scelte a danno di Catanzaro

Il consigliere comunale di Catanzaro, Vincenzo Capellupo, ha dichiarato come «da Occhiuto continuano le scelte a danno di Catanzaro». Nello specifico, si riferisce alla scelta di fare il concorso della Regione a Rende e non a Catanzaro, da cui si evince il «ruolo costantemente svilito e mortificato del Capoluogo di Regione».

«Questo è l’ultimo di una lunga serie di episodi – ha detto Capellupo – che confermano la scarsa attenzione che i vertici regionali nutrono verso Catanzaro quando si tratta di assumere delle scelte non solo di tipo logistico e organizzativo, come nel caso dei concorsi, ma anche di natura puramente politica. Catanzaro e la sua provincia avrebbero potuto ben ospitare le migliaia di aspiranti candidati, vista anche la collocazione baricentrica del territorio del Capoluogo».

«Al tempo stesso – ha aggiunto – non si può non ricordare quanto si è consumato con la vicenda della facoltà di Medicina – e il “doppione” cosentino nato alla velocità della luce – o ancora con i progetti dei nuovi ospedali che vedono Catanzaro sempre un passo indietro rispetto alle altre città Capoluogo. Di recente, anche riguardo alla ripartizione dei fondi per gli Ambiti ottimali sulle politiche sociali, Catanzaro è stata penalizzata vedendosi attribuire circa due milioni di euro in meno a dispetto degli altri Ato».

«L’elenco dei misfatti – ha continuato – sarebbe più lungo e anche risalente indietro nel tempo, ma ci chiediamo perché, a dispetto dei bei proclami, il presidente Occhiuto mantiene questo atteggiamento ostile e non fa nulla per dimostrare il contrario? Si dirà della partita vinta dell’azienda Dulbecco, ma questo non basta a giustificare tutto il resto che non va».

«Da parte nostra, il Consiglio comunale dovrà alzare ancora di più il livello di guardia – ha concluso – accanto al sindaco Fiorita, e far sentire più forte la voce di Catanzaro sui tavoli che contano. Auspicando di poter avere al nostro fianco anche la deputazione regionale e nazionale espressione del Capoluogo di Regione, per invertire una volta per tutte un trend che continua a produrre solo danni per tutta la comunità». (rcz)

Il consigliere di CZ Antonio Corsi: Con concorso per funzionari Catanzaro “spogliata” delle sue funzioni

Il consigliere comunale di Catanzaro, Antonio Corsi, ha denunciato come Catanzaro sia stata «spogliata dalle sue funzioni» con il concorso per il reclutamento di 113 funzionari di categoria D indetto dalla Regione Calabria e gestito dal Formez, che si svolgerà il 10 e l’11 maggio a Rende.

«La mastodontica selezione non si svolgerà – ha spiegato – come il rispetto delle istituzioni e il buon senso imporrebbero, nel Capoluogo di Regione e sede del Governo regionale. Non ci si venga a dire che solo Rende possiede gli spazi per ospitare un così grande numero di partecipanti. È una vecchia scusa che viene tirata in ballo ogni volta che Catanzaro viene spogliata dalle sue funzioni. Credo di non sbagliare nel dire che, agendo con un ragionevole anticipo, a Catanzaro si sarebbe potuta allestire una maxi-aula nell’Ente Fiera e che altre grandi aule potevano essere facilmente reperite al campus universitario, nella stessa Cittadella regionale e nei vari istituti superiori di Catanzaro Lido».
«Se a non credere nella funzione di Catanzaro quale capoluogo di regione e quindi di centro pulsante della burocrazia – ha proseguito – è proprio il Governo regionale, di cosa parliamo quando invochiamo il rispetto del ruolo istituzionale? Ora qualcuno ci dirà che la gestione è del Formez e che la Regione non c’entra nulla nelle scelte di quell’Ente. Ma ovviamente non è così, poiché è la Regione ad essere committente del maxi-concorso».
«Qualcuno ci dirà anche che a Catanzaro si faranno le Convittiadi, ma vogliamo mettere l’indotto portato da 1800 studenti che i diecimila del concorso, a cui bisognerà aggiungere almeno un migliaio di accompagnatori – ha concluso –.  Mi spiace anche che la cosa sia passata inosservata anche in sede comunale, poiché sarebbe stata necessaria una forte presa di posizione. Mi auguro che per il futuro il presidente Occhiuto, a cui rinnovo la mia stima, farà in modo che tutte le procedure concorsuali che riguardano la Giunta regionale si svolgano nella sede naturale che è Catanzaro. Ormai l’ennesima frittata è stata fatta». (rcz)
 

RENDE (CS) – Giovedì si presenta il libro “Canzoniere storto”

Giovedì 4 maggio, a Rende, alle 18, al Dam/ Entropia dell’Università della Calabria, si presenta il libro Canzoniere storto di Ernesto Orrico.

Partecipano alla presentazione Delia Dattilo ed Elena G. Mirabelli. Ad arricchire l’evento, è prevista una live act del libro, con la voce di Orrico e le musiche di Massimo Palermo.

Il libro è edito da Edizioni Underground?.

Arricchito da una densa prefazione di Angela Albanese, il libro raccoglie poesie e flussi di coscienza che trovano nella lettura pubblica la loro naturale espressione. Lo stesso Orrico, attore e regista teatrale, non nuovo ad esperimenti letterari di diverso genere, presenta i suoi scritti in una performance appassionata e sempre diversa, immersa nei paesaggi sonori generati dai synth di Massimo Palermo.

«Al lettore è restituita una scrittura seducente e vigorosa il cui intento non è solo quello di dare una forma a un contenuto, ma di far sì che la forma si faccia anch’essa sostanza dell’opera. E la sostanza, lo abbiamo visto, è scomoda, difficile da maneggiare. Si richiedono cura e attenzione, ci vuole quell’amore ostinato che Orrico, da “osservatore e testimone attento”, riserva ai propri luoghi e al proprio tempo», dall’introduzione di Angela Albanese. (rcs)

 

Il 6 maggio torna il Cosenza Comics

Il 6 e il 7 maggio, a Rende, al Parco Acquatico Santa Chiara, prende il via la nona edizione del Cosenza Comics 2023.

La kermesse, dal titolo Mythos, quest’anno propone diverse novità.

I visitatori troveranno numerosi stand in cui si potrà partecipare a diversi giochi, attività interattive, tornei, esperienze uniche di realtà virtuale, ma soprattutto avranno modo di incontrare artisti e ospiti di rilievo della cultura pop italiana.

Ad intervenire nel corso di questa edizione ci sarà Giovanni Muciaccia, amatissimo conduttore del programma televisivo Art AttackSimone Buonfantino, artista che ha lavorato per Disney, Marvel, ora nel team DC Comics; il videogiocatore e youtubers Michele Poggi, in arte Sabaku no Maiku, una vera istituzione nel mondo del gaming in Italia e Gianluca Iacono, famoso doppiatore da oltre 30 anni, conosciuto per aver doppiato numerosi personaggi iconici tra cui Vegeta in Dragon Ball.

L’esperienza dell’evento sarà resa ancora più coinvolgente e divertente grazie ad alcune novità tra cui due Contest Cosplay e i concerti di chiusura a cura dei Gem Boy e dei Crazy Toons.

Mostre: al Museo del Presente, a partire da sabato 6 e per tutto il mese di maggio 2023 si potranno visitare gratuitamente, cinque mostre originali: la prima è Mythos, una mostra di sculture ritraenti creature fantastiche e animali ispirati a miti e leggende; la seconda è sul medioevo nel mondo del fumetto, realizzata in collaborazione con Wow Spazio Fumetto, il Museo del Fumetto di Milano; la terza reinterpreta alcuni celebri quadri con i mattoncini Lego realizzata insieme a Mario Bujaroni e ItLug; la quarta mostra è dedicata al movimento Queer in collaborazione con Arcigay Cosenza, mentre la quinta racconta mondi e paesaggi fantasy in collaborazione con la pittrice Sara Elia(rcs)