A Rende l’Associazione Ars Enotria ha ricordato Costantino Mortati

Nella bella e prestigiosa Sala Tokio del Museo del Presente, a Rende, il 6 ottobre si è svolto un evento celebrativo di rilevante portata storica. Ars Enotria, Associazione Culturale di Rende ha ricordato la figura di Costantino Mortati e il suo significativo apporto alla Costituzione della Repubblica Italiana.

L’Associazione “Ars Enotria” si propone di valorizzare e diffondere le arti, la conoscenza e lo studio delle varie civiltà. Grazie all’amore per la nostra terra, riscoprendo la grande storia della Calabria e dei suoi valori millenari con perseveranza e passione, in pochi anni, ha offerto alla collettività, non solo calabrese, manifestazioni culturali di grande rilevanza. Ha organizzato itinerari artistico – musicali in luoghi di interesse storico in varie parti del mondo. Ma, soprattutto, ha fatto conoscere località poco note della Calabria, ma di rilevante importanza artistico-culturale, collaborando con le Amministrazioni Comunali, le Associazioni Culturali e le Pro-Loco.

Muovendosi nell’ottica di dare luce a personaggi della nostra terra, che hanno contribuito a rendere grande la storia dell’Italia, “Ars Enotria” ha voluto celebrare Costantino Mortati. In un incontro molto partecipato, le illustri relatrici Giuseppina Amarelli e Lucia Montesanti hanno reso in maniera mirabile e appassionata il pensiero e l’opera di questo nostro grande conterraneo, suscitando nel vasto pubblico presente in sala emozioni intense.

È stato delineato il ritratto di un uomo, giustamente inserito nella dimensione alta della storia.

 Costituente e membro della Commissione dei settantacinque, Costantino Mortati (Corigliano Calabro, 1891-1985) è stato uno dei massimi costituzionalisti italiani della seconda metà del secolo scorso. Professore emerito nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma «La Sapienza», nel dicembre del 1960 venne chiamato dal presidente Gronchi alla Corte costituzionale della quale è stato poi anche vice-presidente.

Tra le sue opere maggiori, insieme alla notevole produzione di saggi, articoli e note, testi tutti raccolti poi in quattro volumi nel 1972, si ricordano: Ordinamento del Governo nel nuovo diritto pubblico italiano (1931), La volontà e la causa nell’atto amministrativo e nella legge (1935), La Costituente (1945), La Persona, lo Stato e le comunità intermedie (1959), la voce Costituzione della Repubblica italiana nell’Enciclopedia del Diritto (1962), Atti con forza di legge e sindacato di costituzionalità (1964), Le leggi-provvedimento (1968), il Commento all’art. 1 della Costituzione nel Commentario a cura di G. Branca (1975).

Infine, oltre a quanto già citato – e ad essere anche l’«inventore» del concetto di costituzione materiale (La Costituzione in senso materiale, 1940) che tanto seguito ebbe, e continua ad avere, tra gli studiosi – scrisse due manuali, Istituzioni di diritto pubblico, di cui l’ultima edizione da lui curata è del 1975, e le Lezioni sulle forme di governo, volume del 1973, opere che contribuirono a rendere questo giurista un autentico maestro del diritto.

Nel corso della cerimonia commemorativa è avvenuta la premiazione del Concorso nazionale indetto da “Ars Enotria” su Costantino Mortati per gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado. L’aspetto più bello ed emozionante di tutto l’evento è stata la presenza dei giovani studenti, che hanno riempito la sala e ascoltato interessati e in perfetto silenzio le “lectiones” delle relatrici. Certamente questo è stato un traguardo altissimo raggiunto dall’Associazione. Coinvolgere i giovani deve essere la finalità primaria di ogni Associazione culturale.

E tutte quante noi, che operiamo nel mondo dell’associazionismo, daremo un senso al nostro operare e faremo veramente cultura solo se costruiremo un ponte fra noi e le giovani generazioni. Se riusciremo a suscitare il loro interesse, li solleveremo dal nulla, in cui molti di loro vivono. Li convinceremo a volare alto, al di sopra della solitudine, del vuoto, alla ricerca di orizzonti, in cui spaziare e realizzare sogni e speranze. Complimenti alle organizzatrici e alle scuole che hanno collaborato. Anche a loro va il meritato successo. (Anna Maria Ventura)

 

A Rende parte DeGusto, la fiera sul cibo

È partita, a Rende, al Palaeuropa, l’edizione 2022 di DeGusto, la fiera sul cibo organizzata da Cosenza Eventi in programma fino a martedì 11 ottobre e che vede la partecipazione di centinaia di espositori, con tutti i Gal e i consorzi di tutela dei prodotti rappresentati. Guest star di questa edizione Andy Luotto.

Al taglio del nastro, presenti, oltre a Luotto, l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, la deputata del M5S, Anna Laura OrricoPina Sturino, consigliere delegata della Provincia di Cosenza, Domenico Ziccarelli, assessore comunale di Rende, Luciana De Francesco, presidente della prima commissione consiliare della Regione.

L’assessore Gallo ha evidenziato come «la Calabria corra, anche e soprattutto attraverso il contributo di associazioni come “Cosenza Eventi”. Abbiamo un patrimonio produttivo immenso che, come ha detto giustamente Andy Luotto, non ha eguali. Abbiamo tanti prodotti Igp e siamo la prima regione italiana come terreni coltivabili, e queste iniziative servono per far crescere ulteriormente il settore».

Per Gallo «abbiamo bisogno di alleanze e di eventi come questo che promuovono le grandi risorse della nostra agricoltura».

«Dobbiamo rilanciare la cultura calabrese, del buon cibo, sapendo che abbiamo una tradizione che è la storia del nostro popolo. Ci sono le Calabrie più che una Calabria con produzioni di qualità che hanno solo bisogno di sinergie istituzionali e di filiere adatte», ha evidenziato Orrico.

«Dobbiamo portare in tutto il mondo e specialmente nell’area del Mediterraneo, di cui siamo il centro, i nostri prodotti – ha concluso Orrico – sapendo di poter identificare, attraverso le produzioni calabresi, un luogo e un’identità». (rcs)

Marcello Manna: la legge Severino punisce gli amministratori anche se non condannati

Il sindaco di Rende, Marcello Manna, presidente di Anci Calabria, ha inviato una lettera aperta a tutti i sindaci della regione per sensibilizzarli sugli assurdi automatismi della legge Severino che penalizza in modo indiscriminato gli amministratori pubblici, prim’ancora di qualsiasi condanna o assoluzione. È una prassi di cui è rimasto vittima, nelle scorse settimane, lo stesso presidente Manna (tornato libero dagli arresti domiciliari)

«La nomina a presidente di Anci Calabria – scrive Marcello Manna – mi ha dato la possibilità di conoscere con quanto impegno civile, responsabilità e tenacia, lavorano i tanti sindaci e amministratori della nostra regione.
Un grande onore e privilegio essere accanto a voi e condividere un percorso che ci ha visti uniti in più occasioni.
La solidarietà e vicinanza che molti di voi mi hanno manifestato in questi momenti, mi conferma la grande sensibilità democratica che la nostra terra contiene.
In questi mesi, ho toccato con mano gli sforzi profuso dai sindaci calabresi che, nonostante le situazioni di dissesto e predissesto che affliggono pressoché tutti gli enti locali, con grande coraggio istituzionale, sostengono quotidianamente le proprie comunità dimostrando grande maturità amministrativa.
Tante le sfide che, insieme, ci attendono e che ci vedranno, fianco a fianco, lavorare per risollevare le sorti dei nostri territori.
Come presidente di Anci Calabria mi preme anche porre l’accento sulla stringente necessità di avviare una seria riflessione sulla questione giustizia e di come essa sia legata a doppio filo e, spesso in maniera distorta, alla politica.
Una questione, questa, discussa ampiamente e da tempo a livello nazionale. Basti ricordare la partecipata manifestazione a Roma lo scorso 7 luglio 2021 sul tema della reputazione degli Amministratori locali e le difficoltà a operare nella funzione di Sindaco.
In questi anni, infatti, sono stati tanti i colleghi sindaci coinvolti in vicende giudiziarie.
Gianluca Callipo, Giuseppe Idà, Giuseppe Falcomatà, Alessandro Tocci, Gianni Papasso, Franco Mundo, Umberto Bernaudo, Sandro Principe, Paolo Mascaro, Mario Oliverio. Elenco decisamente troppo lungo per poterne riportare tutti i nomi, così come sarebbe troppo lunga la lista di tutti i comuni sciolti per presunte infiltrazioni mafiose e poi risultati incolpevoli.
Con la legge Severino basta una sentenza di primo grado, quindi non definitiva, per far venir meno le funzioni di amministratore. C’è un automatismo che non funziona e che va rivisto perché lede le funzioni degli amministratori in maniera incomprensibile.
Bisogna dare un segnale al legislatore e scuoterlo dalla sua inerzia. La riforma sulla legge che regola lo scioglimento dei comuni non è più procrastinabile.
Noi sindaci abbiamo il dovere di richiamare tutti all’impegno civile: come la malasanità esiste anche la malagiustizia.
Ci tocca allora dare un segnale forte ai cittadini del nostro impegno civile, sociale, politico, affinché l’inerzia parlamentare che registriamo su tali temi si arresti in nome della nostra Repubblica e nel rispetto della nostra Costituzione».

RENDE (CS) – L’evento “ScopriamOli” del Centro di Ricerca Crea

Domani, nell’ambito della Notte Europea dei Ricercatori, il Centro di Ricerca – Crea Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Rende ha organizzato l’evento ScopriamOli, che vedrà protagonisti 50 bambini della Scuola Elementare Plastina Pizzuti di Cosenza che saranno in visita al Centro di Rende.

Accompagnati dai  ricercatori e tecnici  del Crea Ofa si addentreranno nell’uliveto per ammirare la grande biodiversità olivicola presente. Verificheranno direttamente   le differenze tra i vari alberi di ulivo a significare che non esiste un solo ulivo ma tante cultivar diverse che afferiscono alla specie Olea europea. Vedranno con i loro occhi  le malattie dell’albero, i frutti belli e sani e i frutti colpiti dalla Mosca Olearia. Dopo la passeggiata i bambini nel  patio della foresteria del Centro potranno degustare pane e olio , merenda di antiche tradizioni, che li avvicinerà al gusto della qualità facendo loro  scoprire  le caratteristiche organolettiche dell’olio extravergine di oliva.

Parteciperanno all’incontro: Enzo Perri, Milena Verrascina, Emilia Reda, Elvira Romano, Gabriella Lo Feudo, Massimiliano Pellegrino, Samanta Zelasco, Veronica Vizzarri, Amelia Salimonti, Cinzia Benincasa, Pompea Gabriella Lucchese, Rosa Nicoletti, Fabrizio Carbone, Elena Santilli, Fabrizio Zaffina, Rosanna Parlascino, Antonio Ripoli, Gianluca Godino, Marianna Rizzo, Chiara Spadaro, Anna Maria Ienco. (rcs)

A Rende la Settimana dello Sport è all’insegna dell’accessibilità e dell’inclusione

La Settimana dello Sport di Rende è accessibile e inclusivo, registrando una importante risposta da parte del territorio e, in particolare, la presenza di scuole e famiglie.

Tante iniziative si stanno svolgendo in questi giorni in città con protagonisti ragazze e ragazzi attraverso la partecipazione delle realtà associative, scolastiche e sportive della territorio. Giovani, inclusione ed uguaglianza sono i temi che stanno guidando l’evento di spessore internazionale promosso dall’amministrazione comunale di Rende, insignita del titolo di Città Europea dello Sport per il 2023.

Soddisfazione è stata espressa dal consigliere di maggioranza con delega allo sport del comune, Giovanni Gagliardi: «da anni il comune di Rende è impegnato a promuovere l’idea di sport accessibile per tutti, costruendo sul territorio un tavolo permanente con le associazioni e, grazie al loro prezioso aiuto, insieme agli istituti scolastici, ai ragazzi, alle famiglie e a tutti gli attori coinvolti, abbiamo raggiunto in questi giorni la nostra comunità. Diverse le discipline coinvolte: basket, pattinaggio, ginnastica artistica, rugby, danza, taekwondo, breakdance, tennis, padel, calcio e tante altre ancora, nel segno della sostenibilità e dell’inclusione».

«Per la prima volta anche gli sport paralimpici hanno avuto un ruolo di primaria importanza nel percorso che ci ha visto raggiungere il titolo di Città Europea dello Sport e siamo orgogliosi che la nostra comunità rappresenti un punto di riferimento per ispirare sani modelli culturali e sociali, creare legami e superare ogni barriera anche attraverso lo sport», ha concluso Gagliardi. (rcs)

RENDE (CS) – Si presenta il libro “Tre colpi al cuore”

Domani pomeriggio, alle 17.30, all’Hotel San Francesco di Rende, si presenta il libro Tre colpi al cuore di Sandro Principe

Un volume che mette luce sulla vita politica, di un uomo impavido e lucido, che arriva in Parlamento diventando sottosegretario al lavoro e alla previdenza sociale nei governi Amato I e Ciampi, sotto la tempesta “Mani pulite”. 

Un lancio importante nello scenario nazionale, per un “Principe”, che successivamente ha ricoperto diversi ruoli fondamentali per il battito cardiaco  della politica regionale, attraverso il ruolo di consigliere e assessore alla Cultura, Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione Tecnologica e Alta Formazione.

Un cursus honorum di tutto rispetto all’interno delle istituzioni nazionali, regionali, e comunali.

Non dobbiamo dimenticare, infatti, che dopo aver ricoperto l’incarico da primo cittadino della città di Rende dal 1980 al 1987, viene riconfermato dal 1999 al 2004, con una buona affluenza alle urne ed una fiducia reciproca con l’elettorato locale.

Di lui negli anni, si è apprezzata molto la sinergia e la vicinanza creata con  l’Università della Calabria, la collaborazione affiatata con l’allora sindaco del comune di Cosenza, il socialista Giacomo Mancini, poi una visione di “città moderna” per la sua comunità, Rende, alla quale ha affidato il modello del ring viennese, tutto tradotto in servizi efficienti ed efficaci, parchi, scuole costruite o ristrutturate, ma allo stesso tempo musei, eventi che ancora oggi a distanza di molti anni continuano ad avere successo, come il Settembre rendese.

Un’identità cittadina che ha vissuto un periodo particolarmente positivo dal punto di vista economico, sociale, politico e culturale.

Insomma una carriera florida, fatta di grandi luci, modernità, apprezzamento della cultura,  tradizione politica, che ci riporta indietro negli anni, quando il Partito socialista italiano era un importante punto di riferimento per la politica nostrana.

Poi il 29 settembre 2009, giorno che è rimasto nella mente del politico, ma soprattutto dell’uomo, che colpito da un proiettile in volto, si è visto passare tutta la vita davanti a sé. 

Un attentato, avvenuto nel pieno centro della sua città, un colpo al cuore per molti, una profonda cicatrice sul viso per Sandro Principe.

Quasi ad indicare la vita che si divide, tra passato e presente, il primo caratterizzato da una visione “Rinascimentale” della politica, e il  secondo, più buio, caratterizzato da un colpo di pistola, sparato durante l’inaugurazione di una chiesa.

Ma il “Principe”, apprezzato per virtù, ha saputo essere volpe, e leone, a seconda delle circostanze. 

Circostanze che racconta all’interno del suo nuovo volume, in uscita il 29 settembre, e presentato con la collaborazione del giornalista Francesco Kostner.

«Assieme a tanti amici e compagni socialisti di ogni parte della Calabria, che hanno annunciato la loro presenza all’incontro – ha dichiarato Sandro Principe – ripercorrerò cosa è accaduto nella nostra città, grazie a quali idee, a quale visione di governo, a Rende abbia preso corpo un progetto politico-amministrativo-culturale che non ha eguali».

«Un impegno – aggiunge – che, sia pure con un ruolo differente, ma con immutata passione, continua ancora oggi, e che mi auguro di poter rendere ancora più concreto». 

«Ricorderò – ha proseguito – gli anni della mia esperienza come parlamentare ed esponente di Governo, le scelte compiute al servizio della Calabria nella mia veste di assessore regionale. Ci sarà spazio anche per i momenti più difficili e dolorosi, che con l’aiuto di Dio, della mia famiglia, degli amici più cari, grazie all’affetto dei Rendesi, sono riuscito a superare». (rcs)

RENDE – La presentazione del libro “Un pupazzo nel buco”

Questa sera, alle 20,  all’Hotel San Francesco di Rende si presenta il libro Un pupazzo nel buco di Carmine Ortale.

L’evento, che si può seguire anche online, è stato organizzato dal Rotary Club Cosenza Sette Colli.

All’incontro interverranno Marcella Giulia Lorenzi, Presidente del RC Cosenza Sette Colli, e poi Fernando Loizzo, Presidente del RC Presila Cosenza Est e Sarilena Stipo, Presidente RC Polistena, insieme ad Autorità rotariane, soci e ospiti esterni. Con l’autore dialogherà Luigi Caputo, Presidente della Commissione Comunicazione e Immagine Pubblica del RC Cosenza Sette Colli. Le letture di brani tratti dal libro saranno affidate alla voce live di Edoardo Maruca.

L’iniziativa inaugura il progetto “Rotary è Cultura” attraverso cui il RC Cosenza Sette Colli intende promuovere le opere di autori contemporanei. Il progetto è solo una delle novità del Club per il nuovo anno rotariano:  «Abbiamo inserito diverse attività di stampo socio-culturale – ha dichiarato la Presidente Marcella Giulia Lorenzi – su tematiche di attualità, arte, cultura e tecnologia nel tempo per non dimenticare il passato, ma con uno sguardo al futuro: differenze di genere, pari opportunità, iniziative a favore di nuove imprese e giovani imprenditori, incontri letterari e mostre a tema scientifico con particolare attenzione a temi quali l’equità e l’inclusione».

«Sono piacevolmente coinvolto in questa iniziativa e ringrazio il RC Cosenza Sette Colli per avermi dato la possibilità di ripercorrere un sentiero abbandonato da troppo tempo, con la speranza che sia di buon auspicio per la ripresa di una passione ancora viva», ha detto Carmine Ortale, cardiologo cosentino con la passione per la scrittura.

Il suo romanzo Un pupazzo nel buco assembla generi diversi, è ambientato in Calabria e racconta come una deviazione in autostrada possa cambiare l’esistenza monotona di un giovane insegnante, catapultato in mondo di passioni, inganni e scoperte. L’incontro è aperto a tutti. (rcs)

Medicina a Cosenza. La vicesindaca di Rende: superare le divisioni

 

a vicesindaca di Rende, Annamaria Artese, è intervenuta in merito alla polemica sulla Facoltà di Medicina all’Università della Calabria, ribadendo che «bisogna avere una visione chiara sul futuro: c’è bisogno di un approccio condiviso, di dare risposte concrete ai cittadini, andare oltre le divisioni e le visioni miopi e populiste. Bisogna pensare a costruire il nostro futuro, aldilà dei nostri naturali mandati».

«Porre l’accento sul tema della istruzione e della salute pubblica quali diritti fondamentali e centrali nell’agenda politica regionale – ha spiegato – significa riconoscere all’Unical un ruolo fondamentale nel contribuire ad affrontare i problemi che affliggono la Calabria, in questi anni minata dai continui commissariamenti e dal depotenziamento delle strutture sanitarie esistenti. Il corso di laurea in Medicina e tecnologie digitali è stato pensato come integrato alle nuove tecnologie legate all’ingegneria informatica e alla intelligenza artificiale: un campo questo dalle potenzialità massime. Non comprendere la portata e l‘importanza di tale opportunità significa condannare la nostra regione a rimanere ancorata a fondamentalismi da prima repubblica».

«Come municipalità siamo e saremo sempre pronti a recepire la diffusione della conoscenza come contributo fondamentale al benessere collettivo e allo sviluppo economico, sociale e culturale delle comunità, prodotta nell’Università sul territorio – ha evidenziato –. Soprattutto dinanzi alle impellenti e gravose sfide economiche, sociali e ambientali di questo particolare momento storico, si dovrebbe superare il provincialismo che attanaglia menti troppo avulse al cambiamento e prodigarsi a moltiplicare e sostenere azioni sinergiche per lo sviluppo strategico della nostra regione».

«Valorizzare le eccellenze presenti all’interno dell’ateneo di Arcavacata, così come di ogni università calabrese – ha evidenziato – è fondamentale per avviare una progettazione che determini quel cambio di passo necessario a far crescere la nostra regione e a determinare la costruzione di un futuro più sostenibile».

«Con l’avvio del corso di laurea magistrale a Ciclo unico in Medicina e Chirurgia Td (Tecnologie digitali) all’Università della Calabria – ha detto ancora – si può determinare il cambiamento di rotta necessario a garantire il diritto costituzionale alla salute e di cura e quello all’istruzione, oggi ancor più minati da una crisi pandemica senza precedenti e da una vacatio politica evidente. Migliorare i servizi di assistenza alla cittadinanza significherebbe non solo per la provincia di Cosenza, ma per la Calabria coniugare innovazione e ricerca».

«La medicina si fa sul territorio – ha concluso – è l’organizzazione territoriale a fare la differenza e appare evidente come sia più che mai necessario garantire il diritto alla salute per i nostri cittadini implementando un’offerta sanitaria che trovi nei poli sanitari forza e sostegno. Solo così sarà possibile ridefinire l’offerta formativa, la ricerca, il servizio sanitario regionale: promuovendo il confronto e la cooperazione tra tutti gli attori dei territori, creando una rete in grado di valorizzare le competenze e le conoscenze in relazione ai bisogni dei cittadini, delle istituzioni, delle imprese, delle associazioni». 

RENDE (CS) – Pronto intervento sociale, approvato finanziamento dal Ministero del Lavoro

Dal ministero del Lavoro è in arrivo, al Comune di Rende, un finanziamento da 134 mila euro per realizzare azioni di pronto intervento sociale e a favore di persone in condizioni di povertà estrema o marginalità.

Lo ha reso noto l’assessore alle Politiche Sociali, Annamaria Artese, sottolineando che «si continuerà a promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia e delle sue conseguenze sociali. Nello specifico, si cercherà di superare l’attuale frammentazione dei servizi, con particolare riferimento al pronto intervento sociale e al potenziamento delle strutture di contrasto alla povertà anche estrema o alla marginalità, con investimenti mirati a livello territoriale. Inoltre, si  favorirà l’accessibilità ai servizi essenziali anche per le persone senza dimora presenti sul territorio, garantendo anche l’iscrizione anagrafica da cui normativamente discende la possibilità di fruire di servizi essenziali connessi ad ulteriori diritti fondamentali costituzionalmente garantiti quali, ad esempio, l’accesso ai servizi socioassistenziali e sanitari».

Il territorio rendese é caratterizzato da una rilevante presenza di nuove povertà, persone alle prese con il disagio sociale rappresentato da forme di lavoro precario, fragilità familiare, dipendenze e povertà alimentare: «per tale motivo è stata presentata una proposta progettuale per l’implementazione di un Centro Servizi “leggero” – ha proseguito Artese – uno sportello multifunzionale dedicato con presenza di una EM professionale in grado di adottare una metodologia operativa personalizzata, avalutativa ed empatica».

«Obiettivo del nuovo sportello – ha continuato – è la creazione di un punto unitario di accoglienza, facilmente raggiungibile e riconoscibile dalle persone in condizione di fragilità. Si potrà così usufruire di un supporto materiale e sostegno sociale grazie alla presa in carico integrata e servizi a bassa soglia, limitata accoglienza ristorativa e notturna, distribuzione di beni essenziali, servizi per l’igiene personale e lavanderia. Saranno inoltre attivati interventi personalizzati di tipo sanitario, educativo, formativo, lavorativo, nella consapevolezza della multidimensionalità del bisogno di cui un soggetto svantaggiato è portatore». (rcs)

 

RENDE (CS) – Al via il progetto “Esplorare Rende felici”

Si presenta domani mattina, alle 11, a Rende, nei giardini del Municipio, Esplorare Rende felici, il progetto nato dalla collaborazione tra gli assessorati ai rapporti con l’Università e alla cultura del Comune di Rende e, per la direzione scientifica, con il dipartimento di Fisica dell’Unical, il progetto propone di coniugare, in un modo innovativo, la diffusione della conoscenza scientifica con l’esperienza artistica unica nel suo genere.

«Questo è uno dei tanti progetti in cui la collaborazione fra l’amministrazione comunale e l’ateneo di Arcavacata ha prodotto i risultati attesi. La nostra idea è sempre stata quella di promuovere sempre maggiori intese per lo svolgimento di programmi/attività di interesse comune, oltre che per la formazione, la crescita, il cambiamento e la trasformazione sociale del nostro territorio», ha affermato l’assessora Lisa Sorrentino.
L’installazione del Terzo Paradiso, l’opera visionaria di Michelangelo Pistoletto, realizzata dalla Fondazione Pistoletto, vedrà anche la partecipazione di Confindustria Cosenza, ANCE, e degli studenti del Liceo Artistico Lucrezia Della Valle, e si svolgerà nella intensa “tre giorni”, dal 21 al 23 settembre 2022.
«Questa idea ambiziosa – ha dichiarato l’assessora Marta Petrusewicz – prenderà l’avvio con due costruzioni: da una parte, il “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto e la sua destinazione a diventare il sito di eventi culturali di disseminazione della conoscenza dello spazio celeste, della cultura scientifica in generale e in particolare dell’astronomia; in coniugazione, dall’altra parte, con una seconda istallazione permanente, il “Gran Carro”. Il legame tra il “Terzo Paradiso” e la dimensione celeste è ormai riconosciuto: nel 2017, è stato scelto come logo della missione spaziale Vita, e le foto scattate dall’astronauta Paolo Nespoli sono condivise attraverso la app SPAC3 per creare un’opera collettiva planetaria. E anche la Asi, Agenzia Spaziale Italiana, ha realizzato un Terzo Paradiso sul prato della sua sede principale a Roma».
Il sito scelto è Piazza San Carlo Borromeo, lo spazio verde prospicente la casa comunale che ospita già il Museo all’Aperto (MAR), «è la vera agorà della città che, si spera, con il programma edu-tainment, diventi anche una originale “agorà della scienza”. Le prime tappe consistono nelle realizzazioni di due parti “strutturali”: il “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto -un’installazione permanente creata con materiale lapideo di risulta- e di un’altra installazione permanente fatta di pali coronati dalle luci stellari che insieme simuleranno la costellazione di Gran Carro, ma soltanto quando osservate dal cerchio segnato come “Terra” all’interno del Terzo Paradiso», ha spiegato l’assessora alla cultura.
«Questa parte, ideata dal Maestro Pistoletto, sarà realizzata site-specific – ha continuato Petrusewicz – con il materiale donato da imprenditori locali, dalla Fondazione Pistoletto – Cittadella dell’arte, grazie al supporto dei partner Confidustria Cosenza e ANCE e con la partecipazione degli studenti del Liceo Artistico Lucrezia Della Valle di Cosenza.  La parte ideativa-progettuale è, invece, coordinata da Francesco Saverio Teruzzi della Fondazione Pistoletto, a cura e sotto la direzione artistica di Roberto Bilotti, Marilena Morabito e Roberto Sottile. Contestualmente, sarà allestita una mostra video-fotografica racchiudente le immagini di tutte le rappresentazioni del Terzo Paradiso presenti nel mondo che al momento sono 27. La parte più strettamente scientifica del progetto, sotto la direzione scientifica del prof. Francesco Valentini, prevede attività per le scuole e il pubblico cittadino, nell’agorà e all’interno dell’Università della Calabria».
«L’istallazione “Gran Carro” sul prato adiacente al Municipio – ha spiegato ancora – consisterà in sei pali alti e sottili coronati da lampade-stelle che, di notte e con l’illuminazione urbana spenta, simuleranno questa ben nota parte della costellazione di Orsa Maggiore. Questa parte sarà curata dal prof. Raffaele Agostino del Dipartimento di Fisica dell’Unical. Le due istallazioni entreranno in una interazione dialogica tra di loro mediata dalla partecipazione del pubblico».
«Per introdurla e favorire un approccio verso la fruizione delle nuove tecnologie, sarà realizzata presso il PTU Piccolo Teatro Unical, una mostra “Viaggio nel sistema solare e tra gli esopianeti”, con due video tematici della durata di 45 minuti circa su temi relativi all’ interazione Sole-Terra, meteorologia spaziale, fisica dello spazio, esplorazione e scoperta di esopianeti e buchi neri, a cura del prof. Pierfrancesco Riccardi del Dipartimento di Fisica Unical», ha concluso Petrusewicz. (rcs)