RENDE (CS) – Nuove pratiche di inclusione sociale per gli anziani col progetto Ermes

Con il progetto Ermes e l’ottenimento di circa 5 mln di euro, il Comune di Rende ha dato vita a un modello urbanistico con protagoniste le persone anziane.

Rende si conferma dunque luogo nel quale prodotti e servizi intelligenti rappresentano il fulcro per il benessere globale delle persone anziane, rispondendo, monitorando e anticipando i loro bisogni attraverso l’adozione di nuovi modelli assistenziali. Il progetto avrà luogo nell’ex Caserma dei Carabinieri di via Londra, in pieno centro dell’Area Urbana. Una parte dell’edificio è già stata ristrutturata ed è pienamente operativa da qualche anno come asilo nido; l’intervento del progetto Ermes prevede il completamento della parte restante dell’immobile.

«Le città sono ambienti che stanno vivendo un progressivo processo di invecchiamento, dove gli anziani desiderano mantenere la loro autonomia personale senza perdere la qualità della vita. Con l’ottenimento di questo significativo finanziamento per il progetto Ermes, la sfida principale – ha affermato l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Rende, Annamaria Artese – è garantire un invecchiamento sano e rinnovare un ecosistema cittadino inclusivo, integrale e sostenibile, dove si continui a vivere in un ambiente amichevole e sicuro con l’ulteriore intento di ridurre le disuguaglianze sociali e lavorare per prevenire le malattie legate all’invecchiamento, neurodegenerative, respiratorie, con attività intergenerazionali e laboratori per migliorare l’autonomia personale degli anziani».

«Una strategia – ha aggiunto Artese – basata sullo sviluppo di un ecosistema di isole di salute, con aree di comfort e qualità nei quartieri tra le strutture di riferimento e i vicini, migliorando lo spazio libero dell’ambiente, le barriere architettoniche, i percorsi Green Urban e la mobilità degli anziani».

L’Irccs Inrca è soggetto capofila con partner il Comune di Rende e altre realtà di assoluto spessore come il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza, l’Irccs Neuromed, l’Irccs Fondazione Santa Lucia, l’Irccs Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, l’Università La Sapienza, le università di Firenze e Bologna e i Comuni di Lecce, Lecco e Chiaravalle, insieme a Expriva ed Eresult.

Sarà sviluppato un modello di collaborazione e aggregazione in rete di risorse professionali sanitarie e sociali al fine di permettere l’integrazione e il confronto tra queste esperienze utilizzando le nuove tecnologie a favore delle persone anziane. All’interno di un sistema di servizi integrato, intelligente, sostenibile e scalabile sulla base dei bisogni della persona anziana (autonomia, complessità assistenziale) e delle specifiche caratteristiche del territorio urbano del Comune di Rende, sarà realizzata una comunità residenziale innovativa dotata di prodotti e servizi “intelligenti” per gli anziani con spazi abitativi autonomi e di spazi assistenziali, di prima emergenza e ricreativi condivisi, gli anziani residenti potranno vivere in un ambiente amichevole e sicuro promuovendo un invecchiamento sano e attivo. (rcs)

Organizziamo a Rende una fiaccolata per dire no alla ‘ndrangheta

di CARLO PETRASSI – In risposta ai gravissimi fatti mafiosi che emergono dall’inchiesta della magistratura del 1 settembre, visto anche il silenzio assordante della “politica che conta”, sarebbe opportuno che tutti i cittadini di Rende e dell’intera area urbana cosentina si mobilitassero organizzando insieme una manifestazione simbolica e pacifica per dire, senza sé e senza ma, un grosso No alla ‘ndrangheta e a qualsiasi forma di criminalità organizzata e mafiosa.
Si potrebbe organizzare, per esempio, una marcia silenziosa con delle fiaccole simboliche che partendo dal piazzale davanti al Seminario Diocesano attraversi tutta la via Rossini per fermarsi in silenzio per qualche minuto davanti alla casa comunale. Una breve e simbolica manifestazione per dire semplicemente che la città di Rende è contro la mafia e che i loro cittadini vogliono difenderla a tutti i costi. È chiaro che la manifestazione non dovrà assumere significati giustizialisti e accusatori rispetto alle indagini in corso, in quanto è bene che le inchieste della magistratura facciano il loro corso.
La proposta trova la sua ratio nel fatto che dal 2011, anno delle dimissioni del sindaco Cavalcanti, la città del primo piano regolatore in Calabria, dello sviluppo urbanistico ordinato, del verde attrezzato, della cultura, della solidarietà, dello sviluppo economico, la città che fino a quel momento aveva rappresentato un modello per l’intera Calabria è salita alla ribalta nazionale non più per i suoi virtuosismi bensì per inchieste di mafia, purtroppo.
In questi stessi anni abbiamo assistito in città al crescere di episodi chiaramente intimidatori e mafiosi: automobili incendiate di professionisti e politici, vetrine di negozi spaccate, saracinesche di esercizi commerciali fatte saltare in aria mediante ordigni esplosivi. Questi episodi chiaramente mafiosi non sono mai stati stigmatizzati a sufficienza, soprattutto da parte della politica, lasciando immaginare purtroppo una certa permeabilità della stessa. Probabilmente non a caso, negli stessi anni, abbiamo assistito ad un oggettivo e inesorabile degrado della gestione amministrativa della città cui solo i cittadini di Rende possono porre un freno responsabilizzandosi.
Da qui l’appello rivolto a tutti i cittadini di Rende, alle associazioni cattoliche, alle parrocchie della città, all’associazionismo culturale e a tutte le persone di buona volontà ad organizzare insieme una marcia silenziosa con le fiaccole per dire no alla criminalità, ma anche per dare un segnale positivo di rinascita della città.
L’appello è rivolto anche alla politica di buona volontà, ai consiglieri comunali, alle associazioni politiche cittadine a cominciare da quelle che hanno dato prova di grande coraggio in questi giorni organizzando assemblee pubbliche o presenziando alle stesse.

A tutti questi dico svestiamoci dei nostri simboli, mettiamo da parte le appartenenze politiche e le primogeniture e lavoriamo insieme almeno per un solo giorno per la nostra Rende affinché la città tutta reagisca in massa e ci sia una speranza di rinascita.
Una marcia, una fiaccolata o qualsiasi cosa che abbia un significato purché la città dimostri di voler reagire, dando prova di voler uscire finalmente da anni di commissariamento politico ed economico. (cp)

Successo a Rende per il concerto di Carl Brave

Sono oltre 20 mila i fan che sono arrivati a Rende, per il concerto di Carl Brave, uno degli eventi più attesi della 57° edizione del “Settembre Rendese” del Comune di Rende con la direzione artistico-organizzativa di Alfredo De Luca e la collaborazione di “Fatti di Musica” di Ruggero Pegna.

Carl Brave, pseudonimo di Carlo Luigi Coraggio, che festeggerà il suo trentatreesimo compleanno il prossimo 23 settembre, ha confermato di essere uno dei protagonisti della nuova ondata rap che dalla Capitale ha invaso tutto il Paese. Nel gremitissimo concerto durato circa due ore ha sfoderato tutta la sua energia e la sua musica originale, che fonde rap, pop e cantautorato, in un mix di assoluto successo. Una dietro l’altra, in una scaletta travolgente, sono arrivate tutte le sue hit, brani tra i più ascoltati, radiodiffusi e cantati degli ultimi anni.

Ad aprire il concerto “Shangai”, poi “Ecaalla”, “Chapeau”, “Parli Parli”, “Spigoli” (feat. Tha Supreme e Mara Sattei), fino a ben tre medley  di successi più noti, da “Pokemon go” a “Fotografia”. Immediata l’esplosione di entusiasmo della marea che ha invaso Viale Rossini. Tutti a cantare, saltare, muovere le mani e accendere le lucine, fino ad un crescendo finale che ha fatto ballare tutti come un’onda umana che sprizzava gioia con le braccia al cielo. A chiudere una serata da incorniciare, forse la più partecipata e coinvolgente delle 57 edizioni dello storico Festival, diversi bis con alcuni dei veri e propri tormentoni di Carl Brave, tra cui “Posso” (ft Max Gazzè), “Hula Hoop” e “Makumba” incise con Noemi, “Che poi” e “Malibu” (ft. Gemitaiz).

Bravissimi tutti gli scatenati musicisti della numerosa band, che hanno contribuito a trasformare il concerto in un autentico show: Mattia Castagna basso, Massimiliano Turi chitarra, Lorenzo Amoruso chitarra, Edoardo Impedovo tromba, Gabriele Tamiri tromba, Marco Bonelli sax, Matteo Rossi piano, Francesco Sacchini cori, Marta Gerbi cori, Simone Ciarocchi batteria, Lucio Castagna percussioni. Al termine, foto e autografi per centinaia di fan assiepati oltre le transenne del backstage e, per lui, il Premio del Festival consegnatogli da De Luca insieme alle consigliere comunali Marisa De Rose e Chiara Lolli.

Una serata davvero memorabile sia per il formidabile tour di Carl Brave, prodotto dalla Otr Live di Francesco Barbaro, che si è chiuso proprio ieri sera, sia per il “Settembre Rendese”, che si è aperto come meglio non si poteva. Un successo straordinario per un’edizione del festival che punta molto al pubblico giovanile. Attesi ora i live di Marina Rei il 12 nel Centro Storico, del cantautore spagnolo Dani J il 14 in Piazza Matteotti e di Miss Keta, tra le mattatrici dell’estate con il suo “Finimondo”, hit che si rifà al grande successo del 1961 “Il capello” di Edoardo Vianello. Il suo live è in programma il 15 settembre in Piazza Kennedy. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero. (rcs)

A Rende il concerto di Carl Brave

Domani sera, a Rende, è in programma il concerto di Carlo Brave, nell’ambito della 57esima edizione del Settembre Rendese, organizzato dal Comune di Rende con la direzione artistica di Alfredo De Luca e la collaborazione di Fatti di Musica.

Carl Brave, pseudonimo di Carlo Luigi Coraggio (nato a Roma il 23 settembre del 1989), è uno dei protagonisti della nuova ondata rap che dalla Capitale sta invadendo tutto il Paese. Un artista originale, i cui brani fondono rap, pop e cantautorato, in un mix di successo.

Trasteverino verace, si fa le ossa nelle crew locali, formando il proprio stile grazie ad un mix di rap, pop e cantautorato. Muove i primi passi giovanissimo con la Molto Peggio Crew e poi con la 126 Crew. Qui conosce Federico Bertollini, in arte Franco126, con il quale intraprenderà una fruttuosa collaborazione musicale. Il 2018 è l’anno della svolta per i due rapper romani che, pur restando ottimi amici, decidono di intraprendere percorsi artistici diversi. L’esordio di Carl Brave come solista è affidato all’album Notti Brave, il cui titolo gioca ironicamente col proprio nome d’arte.

Notti brave è un album denso di esperienze e sentimenti che racconta un artista difficile da etichettare, ricco di collaborazioni, da Coez a Emis Killa, passando per Gemitaiz, Frah Quintale e Giorgio Poi. A pochi mesi dall’uscita dell’album, arriva Notti Brave After, un lavoro di 7 tracce arricchito dalla collaborazione con Max Gazzè in “Posso”, che va direttamente al numero 1 della classifica dei dischi più venduti.

Nel 2020 esce il nuovo album intitolato Coraggio, un disco ricco di sfaccettature che segna un traguardo importante, oltre che per i dischi d’oro di alcuni suoi brani, anche perché rappresenta uno dei simboli della rivoluzione musicale che sta interessando la produzione italiana e di cui Carl Brave è sicuramente tra i protagonisti. Numerose le hit pubblicate negli ultimi tre anni, insieme all’ Ep Sotto Cassa, da Spigoli” feat. Tha Supreme e Mara Sattei, che ottiene il doppio Platino, a Makumba e Hula-Hoope con Noemi, fino a Cristo di Rio con Max Gazzè. A Rende, si prevede l’arrivo di migliaia di giovani da tutta la Calabria. (rcs)

RENDE (CS) – Dal 21 settembre il V Meeting di Progetto Gene4olive

Dal 21 al 25 settembre, a Rende, è in programma il V Meeting del Progetto Gene4olive, il progetto internazionale che vede coinvolti il Coi, Consiglio Oleicolo Internazionale, e 16 importanti Enti di Ricerca e Università.

Per l’Italia partecipano l’Università la Sapienza e il Crea con il suo Centro di Ricerca Olivicoltura Frutticoltura e Agrumicoltura . Il coordinatore per il Crea è il dott. Enzo Perri, dirigente di ricerca e direttore del Centro medesimo.

Rende, dunque, si candida a diventare il polo d’eccellenza dell’olivicoltura internazionale e, con l’evento dal titolo Alla ricerca di nuove varietà per l’olivicoltura di oggi e di domani, si parlerà di tutte le attività di ricerca orientate verso un’olivicoltura moderna e capace di superare le difficoltà che i cambiamenti climatici e le patologie emergenti presentano.

I cambiamenti climatici e le malattie emergenti minacciano la produzione olivicola mondiale. Le risorse genetiche dell’olivo esistenti potrebbero offrire risposte e soluzioni ai cambiamenti climatici, ma queste rimangono non sfruttate a causa del limitato sviluppo delle attività di pre-impianto e di selezione  anche per l’assenza di collaborazione tra le banche del germoplasma e gli agricoltori/vivaisti. Sebbene il germoplasma olivicolo sia molto ricco e diversificato, solo il 5 % delle varietà di olivo presenti nel mondo viene sfruttato commercialmente.

Pertanto, le risorse genetiche dell’olivo rimangono non sfruttate e non utilizzate, semplicemente conservate nelle banche del germoplasma. Le varietà di olivo delle collezioni internazionali non possono rimanere “dormienti” ma devono essere valorizzate da azioni specifiche che le aiutino a diventare attive, esplorabili e trasferibili agli utenti finali. 

L’olivicoltura del futuro ha bisogno di varietà capaci di far fronte alle condizioni ambientali e climatiche in continuo cambiamento, e di affrontare le nuove emergenze fitosanitarie, prima tra tutte Xylella fastidiosa.  Gen4Olive vuole, attraverso una attività di pre-selezione, affrontare le sfide future e sviluppare una interfaccia intelligente per assicurare la disponibilità di informazioni affidabili per gli utenti finali” favorendo uno scambio di informazioni tra gli Stati custodi del germoplasma olivicolo affinché gli studi siano il più possibile approfonditi per superare le sfide che oggi viviamo anche in virtù dei cambiamenti climatici.

I produttori potranno avere a disposizione risorse genetiche di olivo più idonee a contrastare/mitigare i cambiamenti climatici in atto, capaci di mantenere un’elevata produttività grazie a una maggiore capacità di adattamento alle elevate temperature medie e alle ridotte risorse idriche e dotate di una maggiore tolleranza a stress biotici. La maggiore resilienza delle risorse genetiche selezionate consentirà anche di ridurre l’impatto ambientale del sistema produttivo e aumentare la sostenibilità economica dell’azienda riducendo i costi di produzione.

I consumatori potranno ritrovare un prodotto olio più salubre, di elevata qualità più adatto alle esigenze del consumatore attento. (rcs)

RENDE (CS) – Al via il progetto “Educamediamoci”

Ha preso il via, a Rende, Educamediamoci, il progetto sul contrasto alla violenza nei confronti dei minori e l’uso consapevole dei media, per cui il Comune calabrese è stato riconosciuto uno dei migliori in tutta Italia, ottenendo un finanziamento di circa duecentomila euro da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia.

«La nostra amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali, Annamaria Artese – è da anni impegnata sulla diffusione di una cultura di parità e rispetto delle differenze e l’aver ottenuto questo finanziamento ci fornisce la possibilità di perseguire l’obiettivo con più determinazione. Attraverso Educamediamoci potrà pertanto essere continuata l’importantissima opera di sensibilizzazione iniziata, implementando un progetto pilota, con la collaborazione delle scuole del territorio e dell’Università della Calabria, volto a prevenire manifestazioni di violenza tra pari e ridurre il rischio di molestie on line tra i bambini e adolescenti».

Obiettivi specifici del progetto saranno «l’identificazione della dimensione del fenomeno – ha proseguito – e la percezione del rischio della violenza on line, il coinvolgimento diretto dei destinatari del progetto, siano essi ragazzi, adulti ed educatori attraverso la diffusione di buone pratiche utili per ad approccio consapevole al mondo del web ed all’uso corretto di pc e smartphone».

Diverse le azioni previste e che coinvolgeranno Polizia Postale e Università della Calabria «si partirà da un’indagine conoscitiva sull’uso del web e dei social network che sarà svolta dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria e rivolta alla popolazione scolastica target e delle analisi appropriate che possano indirizzare le successive azioni destinate sia ai ragazzi che alle loro famiglie. Il target individuato è composto da alunni delle quarte e quinte classi della scuola primaria e dalle classi delle scuole secondarie di primo grado. Inoltre saranno implementati i percorsi formativi di media education per fornire ai ragazzi, alle famiglie e agli educatori competenze mediali finalizzate ad un corretto e responsabile uso delle nuove tecnologie».

«È previsto, poi – ha spiegato ancora l’assessore alle Politiche Sociali – un iter di alfabetizzazione digitale per la realizzazione di un videogioco e di un sito web finalizzato ad un utilizzo consapevole e responsabile dei media che valorizzerà il ruolo dei ragazzi coinvolti attraverso una partecipazione attiva nello sviluppo di iniziative di contrasto al fenomeno. Infine, saranno organizzati workshop, laboratori, incontri per le famiglie, gli insegnanti e gli educatori sulle tematiche del progetto, in modo da fornire loro adeguato supporto nel rapporto educativo con i ragazzi».

«La prevenzione del fenomeno della violenza tra pari, perpetrata anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie, è per la nostra amministrazione comunale prioritaria e con l’inizio del nuovo anno scolastico, ne siamo certi, diffondere attraverso questo progetto l’educazione al rispetto gioverà a tutta la nostra comunità», ha concluso l’assessore alle politiche sociali. (rcs)

A Rende attese oltre 250 mila presenze tra Settembre Rendese e Oktober Fest

Sono oltre 250 mila le presenze attese a Rende che, tra Settembre Rendese e Oktober Fest, è protagonista di grandi manifestazioni e appuntamenti.

Il consigliere comunale del Laboratorio Civico, Salvatore Esposito, ha evidenziato che «è una ghiotta occasione per i nostri operatori commerciali che potranno approfittare di questo lungo periodo per ripartire alla grande perché la gente che circolerà in città in tutti questi giorni di eventi e manifestazioni è veramente tanta».

Esposito, poi, ha ringraziato «gli uomini e le donne della Rende Servizi, la polizia municipale, lo staff del sindaco, il direttore artistico del Settembre Rendese Alfredo De Luca, gli organizzatori dell’Oktober Fest. Tutta gente che sta curando ogni minimo dettaglio per far riuscire tutte le manifestazioni e renderle più partecipate e attraenti possibile. La città di Rende si conferma la città degli eventi con gli alberghi già tutti pieni. E voglio ancora rimarcare la bontà dell’organizzazione di un Settembre Rendese che tocca tante zone della città. Un programma fatto per giovani, ma nello stesso tempo non mancheranno presentazioni di libri e quel grande appuntamento che è Geni Comuni in un Museo del Presente che è diventato in questi anni il punto di riferimento culturale più importante dell’area urbana, ma anche dell’intera Calabria».

La nota del consigliere comunale prosegue con l’elogio «alla nostra maggioranza. Sento di farlo questo grande complimento a tutti i miei colleghi consiglieri. Abbiamo e stiamo dimostrando in queste giornate non facili di essere un grande gruppo e sopratutto di lavorare e onorare l’impegno preso con i nostri elettori. L’amministrazione Manna può continuare a camminare a testa alta anche perchè abbiamo un sindaco che ha portato la democrazia in questo comune trovato in disordine economico e morale e che nel giro di pochi anni ha fatto della nostra città punto di riferimento per l’intera regione». (rcs)

Al via la 57esima edizione del Settembre Rendese

di MARIACHIARA MONACO – Iniziano a scaldarsi i motori per la 57 esima edizione del Settembre Rendese, il festival più longevo di tutta la regione.

Si tratta di un vero e proprio “viaggio” fatto di musica, spettacoli, eventi culturali di calibro nazionale e internazionale, insomma una kermesse ricca di eventi che terrà compagnia ai cittadini rendesi e non solo, accompagnandoli verso la fine dell’estate.

Il festival abbraccerà il periodo compreso tra il 10 ed il 16 settembre e riserverà numerose sorprese, basti pensare ai nomi di alcuni big, svelati dalla macchina organizzativa, a cominciare da Carl Brave  (tra i più amati rapper in tutta Italia), che salirà sul palco di via Rossini il 10 settembre nella serata inaugurale, pronto ad aprire il sipario e ad incantare con i suoi pezzi da novanta.

Il 12 settembre invece, toccherà a Marina Rei, cantautrice emergente e di talento, poi il 14 sarà la volta di Dani J, artista di fama mondiale, che farà ballare animatamente piazza Matteotti. Dalla bachata, alla musica pop, l’artista spagnolo vanta milioni di visualizzazioni sulle più importanti piattaforme web.

Mentre il 15 settembre, piazza Kennedy sarà infiammata da Myss Keta, che dopo il duetto sanremese insieme ad Elettra Lamborghini, ha dato vita al tormentone estivo “Finimondo”.

Queste le parole del direttore artistico Alfredo De Luca, per quanto concerne l’evento: «Sarà il Settembre Rendese che guarderà con maggiore attenzione ai giovani, coloro che hanno bisogno di coltivare e tutelare i propri sogni».

Un appuntamento quindi che punta sull’innovazione e sulle cosiddette energie fresche, apprezzato e lodato anche dai numerosi studenti universitari, e soprattutto dalle nuove matricole, che hanno scelto l’Università della Calabria.

Tantissime, poi, le numerose iniziative: presentazioni di libri, mostre d’arte, attività culturali e tanto altro, così da unire tradizione e innovazione, insomma, un vero e proprio pacchetto famiglia offerto dall’amministrazione comunale, e dai numerosi sponsor.

Anche il primo cittadino, Marcello Manna, è pronto per il conto alla rovescia, entusiasta per un settembre rendese “diverso”, che prevede numerose presenze anche da oltre regione: «Se lo scorso anno è stato il festival della ripartenza quest’anno sarà la festa della ripartenza con una serie di eventi che confermerà la nostra città come una delle più attive sul territorio regionale».

Dunque, segnate bene le date, fra poco si parte e ci sarà da divertirsi. (mm)

Randagismo, l’allarme del Comune di Rende: Servizio di cattura interrotto da giugno

L’assessore di Rende, Domenico Ziccarelli, ha chiesto alla Regione e all’Asp di ripristinare il servizio di cattura dei cani randagi, che è stato sospeso a seguito del mancato rinnovo  della convezione da parte dell’Asp con l’azienda che si occupa dell’accalappiamento, oltre al taglio da parte del governo regionale dei fondi destinati al servizio.

Il taglio di questo servizio «fondamentale per l’incolumità dei nostri cittadini», per Ziccarelli – «hanno portato  a questa situazione di disagio e pericolo per la nostra comunità e non solo. Si pensi che il servizio dovrebbe coprire ben cento comuni».

Il comune di Rende, da parte sua, ha «da sempre adempito ai propri doveri. Abbiamo convenzioni con il canile rifugio e con il canile sanitario, due terzi dei cani vano in adozione grazie anche a collaborazione con le associazioni di volontariato e, come di nostra competenza, segnaliamo i randagi presenti sul territorio che –ha sottolineato l’assessore- possono essere catturati solo dall’Asp».

Dal primo luglio il comando dei vigili «più volte ha segnalato il problema all’Azienda Sanitaria Provinciale, lo stesso sindaco ha scritto nei giorni scorsi al Prefetto, ma, ad oggi, ci troviamo a dover affrontare da soli questa stringente criticità – ha spiegato l’assessore – Rende è un territorio vastissimo e già tante sono le segnalazioni da parte dei nostri cittadini. L’Università della Calabria, Macchialonga, la zona industriale e Quattromiglia le zone maggiormente colpite dal fenomeno del randagismo. La ripresa del servizio di cattura dei cani randagi nel nostro territorio deve essere ripresa: non è più tollerabile da parte di una comunità civile come la nostra questa situazione. Siamo e saremo sempre dalla parte dei cittadini e a loro tutela ci batteremo affinché non si sottovaluti questo problema». (rcs)

RENDE (CS) – Dal 5 settembre i Giochi del Mediterraneo di Squash

Dal 5 al 10 settembre, a Rende, sono in programma i Giochi del Mediterraneo di Squash, che vedrà protagoniste Francia, Grecia, Israele e Spagna, oltre che l’Italia.

Si tratta di un torneo internazionale di grande importanza, ma anche di una manifestazione strettamente legata alla valorizzazione e promozione del territorio. L’Asd Squash Scorpion, organizzatrice dei Giochi, è risultata vincitrice del bando della Regione Calabria per “Eventi legati a competizioni sportive non professionistiche realizzati sul territorio regionale con ricaduta sul turismo” e, grazie anche al supporto della FIGS (Federazione Italiana Giuoco Squash), ha stilato un programma di eventi collaterali, che prenderanno il via con l’inizio della competizione sportiva, si concluderanno domenica 11 settembre e vedranno coinvolti diversi centri della regione.

Per quanto concerne il lato prettamente sportivo, due le fasi previste: le competizioni individuali, che si svolgeranno dal 5 al 7 settembre, che vedranno impegnati tutti gli atleti, divisi chiaramente nei tabelloni maschili e femminili ed il torneo a squadre, che si svolgerà il 9 e il 10 settembre. Nello specifico, ogni squadra sarà composta da due uomini e due donne. La formula del torneo prevede che ogni squadra affronti tutte le altre; ogni incontro si svolgerà con 3 set da 15 punti ciascuno e la somma aritmetica di tutti i punti conquistati dalla squadra decreterà la vincitrice dell’incontro.

Ogni nazione presenterà una selezione di 8 giocatori (4 uomini e 4 donne) ed al torneo individuale prenderanno parte tutti gli atleti. Per quanto concerne l’Italia, saranno addirittura 4 i giocatori dell’Asd Squash Scorpion, ovvero Carmine Chiappetta, Saverio Guzzo, Flavia Miceli e Gemma Vercillo.

Sabato 10 settembre, alle ore 17, al Palazzo degli Specchi della Provincia di Cosenza si terrà la cerimonia di premiazione.

Di grande importanza anche alcuni momenti legati alla promozione dello Squash, sport in grande crescita, anche grazie al lavoro della Presidente Nazionale, Antonella Granata, prima donna nella storia dello sport italiano a capo di una Federazione. In tre diverse giornate, infatti, verranno montati dei campi gonfiabili a disposizione di chi vorrà provare a giocare a squash, anche grazie all’ausilio di istruttori qualificati; tutto ciò si svolgerà il pomeriggio del 5 settembre nell’isola pedonale del MAB a Cosenza, il 9 settembre, sul lungomare di Diamante, nell’ambito del Festival del Peperoncino, l’intera giornata del 10 settembre a Piazza dei Bruzi in partnership con Sport e Salute in occasione della tappa cosentina della manifestazione “più Sport più vita”. Giovedì 8 settembre, inoltre, allo Scorpion di Rende, verranno organizzati dei tornei giovanili, sia a livello amatoriale che agonistico.

Come già accennato, però, i Giochi del Mediterraneo di Squash significano anche valorizzazione e promozione del territorio calabrese. Un evento di caratura internazionale come questo, infatti, è in grado di generare un importante indotto e permette alla Calabria di mettersi in vetrina nell’ambito di un contesto internazionale. In tal senso, sono state organizzate delle visite guidate, rivolte ai giocatori, ai tecnici e agli accompagnatori, nel centro storico e sull’isola pedonale di Cosenza ove è sito il Museo all’aperto (MAB).

L’ 8 settembre, poi, approfittando del giorno di riposo, è in programma una visita alla scoperta dell’Altopiano Silano, che prenderà il via da Camigliatello Silano, e che si svilupperà, anche attraverso l’ausilio di bici elettriche, nei fantastici paesaggi del Parco Nazionale della Sila, con degustazioni di prodotti tipici locali a Lorica, e con il giro in canoa del lago Arvo.

Domenica 11 settembre, al termine delle competizioni sportive, ci si sposterà a Tropea, dove sarà possibile ammirare il fantastico mare calabrese e conoscere il centro storico della cittadina tirrenica, degustando i suoi pregiati prodotti tipici.

Un programma ricco, quindi, che unisce l’aspetto sportivo a quello legato alla valorizzazione del territorio. La certezza è che gli atleti, i tecnici e gli accompagnatori, al termine dei Giochi del Mediterraneo, torneranno a casa con l’Italia e la Calabria nel cuore. (rcs)