Medicina, workshop: oncoginecologia a Lamezia e neoplasie rare a Rende

Venerdì 13 ottobre, due appuntamenti, in Calabria, coi temi della medicina. Oggetti dei workshop saranno l’oncoginecologia e le neoplasie rare, per entrambi provider Ecm è Xenia.

“L’oncoginecologia oggi: tumore dell’ovaio e tumore dell’endometrio”, è il tema dell’incontro che si terrà a Lamezia Terme, T-Hotel, provider Ecm Xenia. L’orario dell’inizio dei lavori è previsto per le ore 14 (andranno avanti fino alle 18,00), tre le sessioni in programma: la prevenzione la medicina di precisione nel paziente oncologico, il carcinoma dell’ovaio, il carcinoma dell’endometrio. Responsabili scientifici dell’evento i professori Pierosandro Tagliaferri e Pierfrancesco Tassone, ordinari di oncologia all’università “Magna Greacia” di Catanzaro.

«Il meeting – spiega il professore Tagliaferri – un importante momento di incontro e di conoscenza nella gestione delle neoplasie oggetto del workshop. Il trattamento con farmaci innovativi, quali i PARP inibitori e gli anticorpi anti-PD1, ovvero attivatori della risposta immunitaria, sono il prodotto di lunghi anni di ricerca pre-clinica e clinica che ha permesso di sviluppare queste terapie ad alto contenuto d’innovazione tecnologica su forti razionali biologici e con studi clinici di alto rilievo internazionale. Il corso presenterà le esperienze maturate nel settore da parte dei maggiori esperti nel settore e anche contributi scientifici originali».

Per il professore Tassone «la genetica dei tumori umani rappresenta una delle nuove frontiere della medicina oncologica e uno dei temi dominanti della ricerca contemporanea su cui il nostro gruppo ha fornito contributi pionieristici nell’ultimo ventennio. E proprio sulla base di queste conoscenze che si è configurata la moderna terapia dei tumori della sfera genitale femminile, estendendosi anche a neoplasie senza dimostrata ereditarietà».

Le neoplasie a bassa incidenza e l’approccio multidisciplinare ad esse, saranno, invece, oggetto della giornata di lavori, a cui è stato il titolo “Rare, ma non troppo”, che si svolgerà a Rende, all’hotel “Villa Fabiano”, con inizio alle 9,00, e termine alle 18,00; quattro le sessioni in programma.

“I tumori rari – dice il dottore Salvatore Turano, oncologo all’Azienda ospedaliera di Cosenza e responsabile scientifico del convegno – rappresentano il 20 per cento di tutti i tumori diagnosticati ogni anno in Unione Europa, per un totale di 4 milioni di persone. E stanno diventando sempre più frequenti, tanto da mettere a rischio il concetto di “rarità” di alcuni di essi. Obiettivo principale dell’incontro – continua Turano – è quello di mettere a confronto i diversi specialisti sulle novità scientifiche, terapeutiche e i modelli di organizzazione assistenziale inerenti alla gestione clinica dei tumori. Quello dei tumori rari conclude Turano – è un argomento che interessa anche a quegli oncologi che non se ne occupano come principale attività, perché, nell’arco della propria vita professionale, anche tutti loro si troveranno, almeno una volta, a doverne affrontare uno». (rcz)

All’Unical conversazioni informali sul coming out

di MARIACHIARA MONACORicomincia la striscia di appuntamenti organizzati a puntino dall’Associazione Itaca, presso l’Università della Calabria, questa volta in collaborazione con Arcigay Cosenza.

Si tratta del Calming out day – conversazioni informali sul coming out, un’occasione di confronto, di scambio, ma anche un modo per arrivare ad accettare sé stessi, in un viaggio, quello identitario, difficile ma allo stesso tempo emozionante. 

Quella dell’11 ottobre non è una data scelta a caso, ma è stata pensata per ricordare un giorno particolare, di non molti anni fa. Infatti, la celebrazione di questa giornata nacque da un’idea di Robert Eichberg, psicologo del New Mexico, e Jean O’Leary, politico ed attivista LGBT di Los Angeles, in quanto si trattava del primo anniversario della seconda marcia nazionale su Washington per i diritti delle lesbiche e dei gay, tenutasi appunto l’11 ottobre 1988.

Ma cosa significa coming out? Questa espressione deriva dalla frase inglese coming out of the closet (letteralmente “uscire dall’armadio a muro”), cioè “uscire allo scoperto”, e rappresenta un momento fondamentale nella vita di una persona LGBT+, il momento in cui si prende consapevolezza di una parte importante di sé, il momento in cui si diventa orgoglios* e ci si sente pront* a mostrarsi liberamente alla società, alla famiglia e agli affetti.

La maschera sparisce, e con lei spariscono anche le mille versioni che raccontiamo a noi stessi e agli altri, così facendo rimane il vero volto di ognuno. Più facile a dirsi che a farsi, penserete, perché se la lingua è il sistema attraverso il quale ci si esprime e si comunica, in alcuni casi non è semplice trovare le parole.

Non è sempre facile parlare con gli altri, soprattutto quando non abbiamo ancora ben chiaro cosa vogliamo dire o abbiamo paura della loro reazione. Vale per le confessioni, e vale per il coming out che, per come molti nella società lo concepiscono, è una sorta di confessione a modo suo.

In verità il coming out non è più un rendere partecipi gli altri, chi ci sta intorno, le persone a cui teniamo di più, di una parte di noi che abbiamo accettato (qualora ci fosse stato il bisogno di accettarla). Ha molto più a che fare con la libertà personale – la libertà di dire “io sono questo” senza preoccuparsi del giudizio degli altri.

Di questo e di tanto altro si parlerà, in un luogo che accompagna le giornate di molti di noi, fra alti e bassi, con la maschera o senza.

Appuntamento dunque da non perdere, mercoledì 11 ottobre alle ore 19 presso Itaca-Associazione Studentesca, di fronte al cubo 22B, per il #ComingOutDay. (mm)

Mercoledì a Rende la tavola rotonda su “Sicurezza e legalità. Il ruolo degli Rlst”

Mercoledì pomeriggio, a Rende, alle 17, nella Sala Conferenze di Villa Fabiano Palace Hotel, si terrà la tavola rotonda sul tema ” Sicurezza è legalità. Il ruolo degli Rlst”, organizzata dall?Associazione Rlst Calabria, con il patrocinio della direzione regionale dell’Inail Calabria e la condivisione organizzativa della FenealUil Calabria, della Filca Cisl Calabria e della Fillea Cgil Calabria.

Modera il giornalista Attilio Sabato.

La tavola rotonda sarà aperta dagli interventi di: Maria Elena Senese, Presidente Slc Calabria e Segretario generale della FenealUil Calabria; Pasquale Costabile, Vice presidente Slc Calabria e rappresentante della Filca Cisl Calabria; Simone Celebre, Segretario generale della Fillea Cgil Calabria.

Sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, poi, risponderanno alle domande di Attilio Sabato: Fabio Lo Faro, Direttore regionale dell’Inail Calabria: Leonardo Lione, Asp Spilla Cosenza; Angelo Barile, Itl Crotone; il magistrato Emilio Sirianni; il direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Reggio Calabria Giuseppe Patania; il Direttore generale del Dipartimento lavoro e welfare della Regione Calabria, Roberto Cosentino; il Presidente regionale di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante e Santo Biondo, Segretario generale della Uil Calabria.

Quello della sicurezza sui luoghi di lavoro è uno degli allarmi generalizzati su tutto il territorio nazionale.

«L’interesse che in Inail rivolgiamo al settore dell’edilizia – spiegano dalla direzione regionale – è costante e crescente,  ben consapevoli degli elevati livelli di rischiosità a cui sono esposte queste lavorazioni».

«Riteniamo che l’azione culturale – dicono – l’informazione diffusa, capillare e continua, sia tra i principali mezzi di contrasto al fenomeno, ragione per la quale l’Istituto, e questa sua articolazione regionale, che rappresento, è coinvolta in diversi interventi promozionali e informativi sulla prevenzione».

«Questo si affianca alle premialità ed ai finanziamenti sistematici – spiegano i vertici regionali dell’Inail – che vengono riconosciuti alle imprese che investono nel miglioramento degli assetti aziendali in direzione di un lavoro più sicuro. Mi riferisco alla scontistica per Ot24 e ai bandi Isi, per i quali, soltanto quest’anno, la Calabria ha erogato ben 1.475.326,10 di euro».

«Questa lotta – spiegano infine dall’Inail – non può essere vinta senza un tessuto sociale integro, rispettoso delle norme, di disposizioni che anche capillarmente indicano strategie di prevenzione».

«Per fare degli esempi più lampanti – continuano – un lavoratore irregolare non può che essere un lavoratore formato, informato e garantito nei suoi diritti di sicurezza; un’azienda nella quale non viene aggiornato regolarmente il documento di valutazione dei rischi, è un’azienda che dimostra di non interessarsi affatto alle fonti di rischio presenti al suo interno».

«Ecco che discutere dei rapporti tra legalità e sicurezza – concludono – diventa una premessa necessaria per ogni intervento che voglia essere concretamente incisivo ed efficace sul fenomeno». (rcs)

All’Unical la mostra Arte e paesaggio a Cosenza e Scolacium

Il Sistema Bibliotecario dell’Università della Calabria ha allestito la mostra fotografica – in versione fisica e digitale – dal titolo Arte e paesaggio a Cosenza e Scolacium. Materiali dall’Archivio fotografico “Emilia Zinzi”, la cui referente è Maria Saveria Ruga e due mostre documentarie – interamente digitali – dal titolo Guerra e pace. Memorie periferiche fra le pieghe del secondo conflitto mondiale (referente scientifico prof.ssa Katia Massara); Tra realizzato e immaginato: la gestione dell’acqua in Calabria, passato e futuro anteriore (referente scientifico prof. Alfonso Senatore).

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto ViviAmo la Calabria: dalla conoscenza all’esperienza, finanziato dalla Regione Calabria (POR Calabria FESR-FSE 2014/2020- Asse VI- Azione 6 .8.3, approvato con DD n. 2671 del 24/02/2023).

Il Progetto ViviAmo la Calabria: dalla conoscenza all’esperienza, coordinato dalla Presidente del Comitato di Coordinamento delle Biblioteche Unical Paolamaria Pietramala, vuole promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale della Calabria in prospettiva storico-scientifica, creando una rete di soggetti pubblici e privati cooperanti nel potenziamento del branding e dell’offerta turistico-culturale regionale, con particolare attenzione al tema dell’accessibilità. Partner del Sistema Bibliotecario di Ateneo per il progetto sono l’Associazione culturale Emilia Zinzi di Catanzaro, il Comune di Cosenza, l’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (ICSAIC), il Museo e Parco Nazionale archeologico di Scolacium (Ministero della Cultura, Direzione regionale Musei Calabria), l’Unione italiana ciechi e ipovedenti sezione provinciale di Cosenza.

Grazie alle competenze scientifiche presenti in Ateneo e a una fattiva sinergia con i partner di progetto sono stati allestiti tre percorsi tematici di solido spessore culturale e servizi innovativi che ne favoriscono la fruizione. Documenti e fotografie, tratti da fondi librari e archivistici presenti nelle Biblioteche Unical, rinviano a siti fisici di interesse turistico-culturale e ambientale del territorio regionale, suggerendo il desiderio di esplorarne storia, aspetti inediti, approfondimenti scientifici, oltre a fornire informazioni utili per la loro fruizione.

La documentazione esposta nelle tre mostre è tratta in particolare da fondi specialistici di particolare interesse: il Fondo Emilia Zinzi (1921-2004, storica dell’arte, docente universitaria e militante attiva per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico, paesaggistico e archeologico calabrese) depositato presso la Biblioteca di Area Umanistica; gli archivi storici delI’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, che ha sede presso la Biblioteca di Area Economico-Giuridica ed è attivo nella ricerca e divulgazione sulla storia contemporanea della Calabria e sulla didattica della storia; la Sezione Cartografica della Biblioteca di Area Tecnico-Scientifica, contenente documentazione rara sul patrimonio idrografico e naturalistico regionale. (rcs)

RENDE (CS) – La laureanda Pauline Wetzel consegue un doppio titolo accademico all’Unical

La laureanda Pauline Wetzel ha concluso lo scorso 11 settembre il suo percorso di studio internazionale conseguendo con lode la Laurea Magistrale in “Scienze Pedagogiche” presso l’Università della Calabria. Dopo aver superato con successo l’esame di laurea presso l’ateneo calabrese, la neo-dottoressa conseguirà a breve anche il titolo di laurea tedesco “Master of Arts in Interkulturalität und Integration” presso la sua università d’origine, la “Pädagogische Hochschule di Schwäbisch Gmünd” nel Baden-Württemberg, parte ovest della Germania meridionale, acquisendo così una “doppia laurea” italo-tedesca.

La Commissione di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche è rimasta colpita dalla qualità della tesi e dalla discussione della laureanda in un italiano perfetto. «Ero molto emozionata», ha sottolineato Pauline nel descrivere la sua esperienza, anche perché a differenza della Germania, gli esami finali orali in Italia si svolgono davanti a un pubblico vasto, che comprende anche amici e familiari dei laureandi.

Il progetto di “Doppia Laurea” nasce dalla collaborazione didattica e scientifica tra le istituzioni sopraindicate e dalla volontà di implementare lo scambio di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, nell’ambito di una azione sinergica per quanto riguarda attività di formazione. Nello specifico, si tratta di un programma integrato di studio, ovvero di un percorso formativo internazionale, coordinato da parte tedesca dalla professoressa Miriam Stock, da parte italiana dalla professoressa Rossella Pugliese, in cui gli studenti svolgono periodi di studio di durata e di contenuti definiti, alternati in due università. Lo studente che partecipa al Programma di “Doppia Laurea” compie una parte del proprio percorso di studio presso l’università straniera. Al termine del percorso formativo e dopo la prova finale gli studenti partecipanti ricevono due titoli nazionali delle due istituzioni.

Tra gli obiettivi del programma di “Doppia Laurea” vi è quello di incrementare la sempre più importante cooperazione internazionale tra le Università e di contribuire così al miglioramento qualitativo del Corso di Laurea Magistrale partecipante al programma, a realizzare cioè un percorso di laurea che offra gli strumenti per una formazione innovativa nel campo delle scienze umanistiche e persegua gli obiettivi della Dichiarazione di Bologna per lo sviluppo di una coerente e coesa area europea dell’istruzione universitaria. A tal fine, questo percorso offre maggiori flessibilità e migliori prospettive d’inserimento professionale ai laureati formati secondo un percorso di studio superiore agli standard attuali in termini di contenuti, qualità e varietà. Nello specifico, il programma mira a fornire conoscenze e competenze linguistiche, interculturali e altamente professionalizzanti richieste su tutto il territorio europeo, quali ad esempio specifiche competenze nell’ideazione di programmi di promozione e sostegno delle politiche per l’integrazione, saper lavorare nell’ambito di programmi per l‘integrazione (ad esempio diversity management) presso enti pubblici, istituzioni formative, organizzazioni scientifiche e di consulenza, organizzazioni no-profit, fondazioni, associazioni, partiti politici, holdings nazionali/internazionali.

Oltre alla neolaureata Pauline, altre quattro studentesse tedesche e dieci studenti italiani hanno già beneficiato di questa particolare formazione professionale, culturale e linguistica. (rcs)

A Rende apre la prima Academy diffusa

È stata inaugurata, a Rende, la nuova sede della Maggioli Academy, la prima Academy diffusa firmata Maggioli sul territorio italiano. L’obiettivo è quello di arginare la fuga di cervelli contribuendo alla crescita e allo sviluppo – aziendale, professionale e personale – delle nuove generazioni, unendo alla formazione teorica le competenze del sistema impresa attraverso dei corsi altamente specializzati in grado di creare un ponte concreto verso il mondo del lavoro.

Gruppo Maggioli ha scelto infatti di continuare ad investire sulla Calabria con l’apertura della seconda sede della propria Academy, a seguire la sede centrale di Santarcangelo di Romagna inaugurata nel 2021, e impegnandosi così ad apportare valore al territorio e investire nelle competenze delle aree del Sud Italia, in linea con gli obiettivi del Pnrr, attraverso un progetto di “Academy diffusa” che trova a Rende il punto di partenza di un percorso che verrà portato avanti nei prossimi anni.

Presente all’inaugurazione Cristina Maggioli, Consigliere Delegato Risorse Umane del Gruppo Maggioli, che ha dichiarato in apertura: «Il nostro obiettivo da sempre è quello di mettere le persone al centro investendo sul talento che ognuno di loro possiede, valorizzandolo attraverso formazione continua, sviluppo e crescita. Per farlo abbiamo creato la nostra Maggioli Academy a Santarcangelo di Romagna».

«Abbiamo pensato poi che fosse importante “diffonderla” sul territorio e convinti – ha aggiunto – che fosse un ambiente ricco di opportunità e su cui investire, abbiamo voluto partire proprio da Rende in Calabria, creando la prima sede di Maggioli Academy diffusa.  E non ci sbagliavamo, perché da subito siamo riusciti ad attivare collaborazioni con il Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica dell’Università della Calabria, con il Liceo “G. B. Scorza” di Cosenza e con l’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Valentini – Majorana” di Castrolibero».

 Un progetto realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica (Dimes) dell’Università della Calabria, con il Liceo “G. B. Scorza di Cosenza e con l’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Valentini – Majorana” di Castrolibero, per dar vita a un nuovo spazio dedicato alle opportunità e alle potenzialità della formazione continua e alla condivisione del sapere, rafforzando al tempo stesso i rapporti con i diversi stakeholder esterni, come suole, università e aziende.

Il primo corso ad attivarsi in autunno sarà Framework e tecnologie di sviluppo in ambienti enterprise un percorso laboratoriale, in collaborazione l’Università della Calabria, completamente gratuito in esclusiva per gli studenti Unical. Un percorso dal taglio fortemente pratico e applicabile alla quotidianità lavorativa in grado di fornire opportunità future, con un percorso di tirocinio in azienda.

«L’istituzione della nuova sede dell’Academy offre un significativo contributo per l’ulteriore sviluppo del settore ICT nell’area di Cosenza-Rende, nella quale operano già svariate aziende informatiche di elevato prestigio – ha dichiarato Stefano Curcio, Direttore del Dimes dell’Unical –. L’Academy ha infatti l’obiettivo di creare uno spazio polivalente, di condivisione del sapere, in cui da un lato si valorizzano le risorse umane interne all’azienda e dall’altro si accolgono gli studenti dando loro la possibilità di conoscere il contesto aziendale di un gruppo presente sul territorio calabrese fin dal 2005».

«Come Dipartimento – ha aggiunto – siamo orgogliosi di aver collaborato all’istituzione della sede di Rende e siamo pronti ad impegnarci nella progettazione di specifici percorsi formativi, uno dei quali, di prossima attivazione, affronterà tematiche relative allo sviluppo di applicazioni back-end e design patterns».

 Spazio anche alle ragazze con il Club Girls Code It Better realizzato grazie alla sinergia di Maggioli e Girls Code It Better, progetto di Officina Futuro Fondazione W-Group guidato dall’ideatrice Costanza Turrini, che coinvolgerà 20 giovani studentesse delle scuole secondarie di primo grado di Rende presso la Maggioli academy per creare con le tecnologie.

«Quello che proponiamo alle ragazze è un percorso di creatività digitale e di imprenditoria affinché in futuro possano immaginarsi in ruoli lontani dagli stereotipi formativi di genere – spiega Costanza Turrini, Project Manager di Girls Code It Better – . Il percorso che affrontano è centrato sul lavoro collaborativo, la riflessione condivisa e l’utilizzo delle tecnologie come mezzo e non come fine».

Nel corso della presentazione sono intervenuti, tra gli altri: Nicoletta Belardinelli, Coordinamento Academy; Pierluigi Morabito, Referente Sede Maggioli di Rende; Sergio Flesca (Docente Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica DIMES); Alessandro Carellario, Socio e Amministratore Delegato di Sinapsys, società acquisita di Gruppo Maggioli che opera nel settore dell’Information & Communication Technology; il Liceo Scientifico Statale “G.B. Scorza” e l’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Valentini-Majorana”. (rcs)

 

L’OPINIONE / Annamaria Artese: Dai vertiti del PD silenzio su commissariamento di Rende

di ANNAMARIA ARTESE – Mai come in questo momento storico nella politica calabra la parola donna è sinonimo di coraggio delle proprie idee.

Basti pensare che rispetto all’accanimento giudiziario che ha travolto la città di Rende, solo due donne hanno espresso un pensiero che si discosta dal coro: l’onorevole Simona Loizzo ed Enza Bruno Bossio. Una nota politica che ai ben pensanti sembrerà trasversalmente stonata, ma che, di fatto, restituisce l’idea di quanto coraggio serva oggi per difendere valori e principi che non possono essere arbitrariamente disattesi.

L’onorevole Loizzo, in occasione di un evento a Villa Rendano, senza mezzi termini ha dichiarato quanto aver commissariato Rende, proprio nel momento di massima crescita e sviluppo, sia stata azione incomprensibile e assurda. Sull’opposto fronte politico Enza Bruno Bossio in questi mesi, ha ribadito il suo garantismo di sostanza distinguendosi da chi all’interno del suo gruppo politico per l’ennesima volta non ha preso posizione dinanzi a tali storture.

Mi sarei aspettata un interrogazione parlamentare da parte del nostro segretario regionale, nonché deputato, ma il suo silenzio mi ha confermato quanto il coraggio sia qualità assai rara. Solo un silenzio assordante, una inerzia che poco si confà alla storia di un partito che mai come in questo particolare momento storico avrebbe tanto da dire e soprattutto in una terra come la nostra che sempre più velocemente retrocede pericolosamente.

Una rinnovata classe dirigente, aderente ai comuni principi di correttezza e coerenza è ciò che continuo ad auspicare si realizzi ed è ciò che mi ha spinto ad accettare di divenire segretario del circolo rendese del PD: una richiesta giuntami da più parti in un momento molto difficile e che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto rappresentare una soluzione unitaria ai frastagliamenti in seno al partito.

Oggi, mi ritrovo, mio malgrado, a svolgere il mio lavoro di segretario in completa solitudine, se non addirittura ostracizzata dai soliti personalismi e dalle divisioni che avremmo già da tempo dovuto superare.

La solidarietà in questo contesto non è mai scontata, così come non è scontato prendere posizioni chiare, anche a costo di rischiare, quando si è sicuri non solo delle proprie posizioni, ma, soprattutto, del ruolo che si investe e di chi si rappresenta.
Lavorare al bene comune della nostra città e non solo: su questo siamo chiamati a misurarci. Tutti, nessuno escluso. È una questione morale prima che politica.

Oggi, più che mai, so di rappresentare chi mi ha votato, chi ha visto in me quel cambiamento necessario e non più rimandabile.
Continuerò a dar voce a quella parte di PD dialogante e capace di costruire un futuro che sia espressione di più voci nel segno del rinnovamento e della unità capace di far voltare finalmente pagina al nostro partito, cancellando per sempre i vecchi schemi e meccanismi logoranti.

Magari è proprio dalla prospettiva di genere che bisognerà ripartire per rivendicare una democrazia effettiva non di facciata e soprattutto coraggiosa. (aa)

[Anna Maria Artese è segretario del Circolo Pd di Rende]

RENDE (CS) – Parte Dea, quattro percorsi digitali gratuiti dedicati alle donne

Martedì 19 Settembre, dalle h 10:00 alle h 12:00 al Talent Garden Cosenza in via Venezia 4, Rende (Cs), Goodwill presenterà alle future partecipanti e a tutte le donne interessate il Progetto Dea.

Un percorso di empowerment femminile e di formazione gratuita in ambito digitale, finanziato dal Fondo per la Repubblica Digitale e realizzato da Goodwill in partnership con Cantiere Giovani, la Cooperativa Arcobaleno e Talent Garden Cosenza con l’obiettivo di formare in materia di competenze digitali 225 donne, tra i 18 e i 50 anni in Calabria, Campania e Puglia.

II progetto prevede: – un team dedicato ad orientamento e placement – il coinvolgimento della rete di aziende Ict del Sud Italia attraverso i canali del Talent Garden Cosenza e l’organizzazione di eventi (recruiting hackathon) dove le aziende incontreranno le partecipanti – la creazione di una piattaforma web dove dare visibilità ai profili delle beneficiarie – promozione dell’autoimprenditorialità affinché il progetto possa rispondere anche a sogni chiusi nei cassetti e lo sviluppo di un’idea di business – supporto di babysitting e ludoteca per favorire la conciliazione con gli impegni familiari. (rcs)

RENDE (CS) – Continua la protesta dell’Auser per ottenere i propri spazi

Lo stato di mobilitazione del circolo Auser di Rende continua. «Da oltre un mese protestiamo contro l’intimazione dei commissari prefettizi, nominati per la gestione straordinaria del Comune di Rende, con la quale siamo stati invitati a sgomberare i locali che ci ospitano in via Panagulis», è scritto in una nota.

«I nostri soci temono il rischio che la chiusura della sede possa far venir meno uno spazio di relazioni e attività sociali e culturali che per tutti questi anni hanno garantito risposte importanti per la loro vita, in una realtà dove il welfare non riesce a dare risposte adeguate ai loro diritti. Per questo motivo partecipano in modo attivo alla protesta presidiando l’attuale sede – continua la nota – La loro partecipazione alla mobilitazione di ieri è stata numericamente significativa ed emotivamente coinvolta ed hanno animato il flash-mob che si è svolto davanti ai locali della sede. Una manifestazione vivace e composta, una libera e creativa espressione dei diritti attraverso cori, slogan, girotondi che testimoniano la vitalità degli anziani e la loro voglia di esserci e di non subire passivamente decisioni burocratiche».

«Al presidio si è presentato inaspettatamente il Commissario Santi Gioffrè che ha riconosciuto il nostro impegno a favore degli anziani ma, ancora una volta, ha ribadito che dobbiamo liberare i locali destinati alla vicina scuola De Coubertin, pur ammettendo l’inadeguatezza della soluzione da lui prospettata di una collocazione del circolo in contrada Dattoli: lontana, non servita da mezzi pubblici, inidonea ad ospitare una comunità prevalentemente anziana – è ancora scritto nel comunicato dell’Auser – Ci è sembrato di cogliere nelle sue parole una nota di speranza ed una disponibilità a cercare una soluzione che tuttavia richiederebbe sinergie interistituzionali. Abbiamo ribadito la volontà di continuare la protesta per l’esercizio dei nostri diritti. In questa direzione preannunciamo una iniziativa pubblica per lunedì 18 settembre alle ore 17,30 in piazza Unità d’Italia a Commenda di Rende e chiediamo la partecipazione dei cittadini e di tutte le forze sociali e politiche della città per aiutarci a poter continuare tutte le attività che in questi anni hanno sostenuto l’invecchiamento attivo e favorito legami sociali e cittadinanza attiva». (rcs)

RENDE (CS) – Mercoledì 20 settembre presentazione del libro di Gennaro Ponte

Tornano le attività del progetto “Il Rotary per la Cultura”, ideato dal Rotary Club Cosenza Sette Colli per portare all’attenzione del territorio opere di autori contemporanei e, in generale, tematiche socioculturali con particolare attenzione a temi quali l’equità e l’inclusione.

Mercoledì 20 Settembre alle 19.30, nei locali dell’Hotel San Francesco di Rende, avrà luogo la presentazione del saggio “La casa non a caso – Ritornare Persona dopo la povertà” di Gennaro Ponte, edito da Santelli. Dopo i saluti di Francesco Bozzo, Presidente del Rotary Club Cosenza Sette Colli, con l’autore si confronteranno Maria Pia Funaro, Vicesindaca di Cosenza, Maria Rosa Vuono, Assistente sociale, e Luigi Caputo, Presidente della Commissione Immagine Pubblica e Comunicazione del Rc Cosenza Sette Colli. Nel corso dell’incontro, l’attore Paolo Spinelli leggerà alcuni brani tratti dal libro.

Partendo dall’analisi della politica dell’Housing First, finalizzata al contrasto della grave emarginazione adulta, già proposta e applicata con successo in diversi stati europei e in alcuni comuni italiani, “La casa non a caso” riprende gli studi del Premio Nobel Amartya Kumar Sen e della filosofa Martha Nussbaum e introduce gli elementi giuridici, sociologici e psicologici utili a fronteggiare la povertà estrema inquadrando la casa come un diritto sociale utile a garantire il pieno rispetto della persona.

Gennaro Ponte, 32 anni, assistente sociale cosentino, dal 2013 al 2018 ha conseguito a pieni voti le lauree in Scienze Politiche, Scienze delle Pubbliche Amministrazioni e Scienze delle Politiche sociali presso l’Università della Calabria. È membro della consulta Pari Opportunità e Diritti Umani del Comune di Rende e ha all’attivo l’ideazione e la conduzione di programmi come “Il ponte sulla realtà” su Radio Ciroma e “Asso(ci)amo in Calabria” su Arci Mediaterronia Tv. (rcs)